
Adattamento diverso dal remake coreano, più vecchio e un po' meno apprezzabile
Ho iniziato questa serie quasi per caso, avendo letto poco o nulla della trama. Alla fine dei primi due episodi la sensazione di déjà vu che mi seguiva fin dall'inizio ha improvvisamente acquisito un senso: avevo già visto il remake coreano, intitolato "The smile has left you eyes" qualche anno fa.Ora, la differenza nella conformazione dei drama giapponesi e di quelli coreani è davvero abissale, e qui si nota tutta. Personalmente, però, sono due tipologie di cui riesco sempre ad apprezzare gli aspetti positivi.
Nel confronto tra queste due versioni in particolare, ho preferito di un poco quella coreana. A penalizzare l'adattamento giapponese, principalmente, due motivi:
- è un po' datato, i 15 anni di differenza sono più che palesi e per quanto anche una serie vecchia possa essere molto meritevole, i limiti tecnologici legati alle riprese e tutto il resto sono lì da vedere, su questo non ci piove.
- ha osato di più, forse troppo. Non mi riferisco solo alle numerose avventure di lui (anche quando ormai dovrebbe essere preso dalla protagonista), ma soprattutto alla storia che li lega e che emerge verso la fine.
La conclusione di fatto è la stessa per entrambi, ma la versione coreana ha saputo essere un po' meno pesante, già che la serie porta avanti una storia sufficientemente drammatica di suo. A meno di essere intenzionati a guardarle entrambe, consiglio di optare per il remake coreano del 2018.
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