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- Titolo Originale: 조선변호사
- Conosciuto Anche Come: Joseon Attorney , Joseon Lawyer , Joseonbyeonhosa , Joseonský zastánce: Morálka , جوسون: محامي الشعب
- Sceneggiatore: Choi Jin Young, Jung Ho Rak
- Regista: Lee Han Joon, Kim Seung Ho
- Generi: Storico, Legge, Romantico, Drama
Dove Guardare Joseon Lawyer
Cast & Ringraziamenti
- Woo Do HwanKang Han SuRuolo Principale
- BonaLee Yeon Joo / So WonRuolo Principale
- NYoo Ji SunRuolo Principale
- Lee Kyu SungDong Chi [Han Su's best friend / Secretary of the Employment Agency of Han Su]Ruolo di Supporto
- Shin Dong MiLady HongRuolo di Supporto
- Chun Ho JinYoo Je Se [Ji Sun's father]Ruolo di Supporto
Recensioni

Questa recensione può contenere spoiler
drama storico di “nuova generazione”
Recensito da: Effe IG: _Dramalia_Altro drama storico di “nuova generazione”, si percepisce infatti l’impegno nel tentativo di rinnovare un genere molto inquadrato come appunto è quello storico. Ost ritmate, fotografia all’avanguardia, regia innovativa e interpreti freschi, moderni, accattivanti così come accattivante è la trama. Seguiamo infatti per la prima volta le vicende di un avvocato brillante, giovane e di bell’aspetto. L'ambientazione legal in questo genere di drama è una novità assoluta. La storia inizia, come spesso succede, con un flashback nel passato: Kang Han-soo (Woo Do-hwan) è figlio di un funzionario di bassa casta ma strettamente correlato alla figura del Re con il quale sta cercando di rivoluzionare il sistema legislativo. L’uomo viene ingiustamente accusato di tradimento e ucciso davanti agli occhi del figlio e della moglie, la quale viene poi trovata impiccata più tardi. Passano gli anni e Han-soo, diventato un avvocato estremamente esperto di tutte le leggi vigenti a Joseon, vive con il suo servo di sempre in una barca. I due arrivano al Porto di Mapo dove iniziano a cercare dei clienti. Il carattere di Han-soo è apparentemente cinico e a tratti burbero, al punto che non è apprezzato dalla popolazione, ma la sua bravura viene presto dimostrata. E’ un oratore senza precedenti, conoscitore indiscusso delle leggi, manipola a suo piacimento le parole ed è veloce e brillante nel trovare sotterfugi a suo favore. Incontra casualmente una giovane locandiera, che in realtà è la principessa Lee Yeon-joo sotto falso nome. La ragazza presta denaro ai cittadini in difficoltà e aiuta i bisognosi nella sua locanda, seguita e appoggiata dalla sua dama di corte e dalla sua guardia personale, anche loro sotto mentite spoglie. L’incontro tra i due non è dei migliori, Yeon-joo non comprende e non approva alcuni atteggiamenti di Han-soo, trovandoli eccessivamente burberi e occasionalmente disumani. Ma Han-soo le dimostra presto che la legge non è così semplice come sembra, soprattutto in un’era in cui gli stessi uomini di legge, coloro che sono al potere, non la applicano mai. Tra casi minori, portati a compimento con successo, il rapporto tra i due migliora fino all’instaurarsi di un sentimento. Nel contempo, il filone narrativo segue anche le vicende a corte dove il giovane Re in carica è tenuto sotto scacco dal Primo Ministro e da tutti i suoi innumerevoli seguaci. Inizia quindi la vera lotta di potere che si scopre essere direttamente correlata ad Han-soo per due motivi: il primo è che il Re vede in lui l’unica figura a cui potersi appoggiare per cercare di ripulire la corruzione a palazzo, il secondo è che entrambi i genitori di Han-soo sono stati uccisi dal Primo Ministro per evitare che l’apparato legislativo, che il Re e il padre di Han-soo stavano creando, venisse portato a compimento. Scopriamo dunque il vero motivo dell’arrivo di Han-soo a Mapo: la vendetta. Ad uno ad uno, grazie alla sua estrema abilità e ad una strategia ben congegnata, fa crollare tutti gli esecutori materiali dell’uccisione della sua famiglia, scoprendo però anche in contemporanea il vero vaso di pandora che si cela dietro e che porta appunto alla figura del Primo Ministro, il reale obiettivo finale. Nella sua impresa viene aiutato da Yeon-joo, dal suo servo e fedele amico Dong-chi, da Lady Hong (dama della Principessa) e da un’insospettabile Yoo Ji-sun, figlio del Primo Ministro. Ecco, tralasciando l’innata bravura di Do-hwan, vorrei concentrarmi sulla figura di Ji-sun, interpretato da N. Ho apprezzato incredibilmente questo ragazzo tanto quanto ho detestato l'ennesima scelta di rilegarlo a second lead martirizzato. “Usami, straziami, strappami l’anima…fai di me, quel che vuoi…” ve la ricordate? Ad un certo punto del drama è diventato nella mia testa il jingle ufficiale ogni qual volta questo personaggio entrava nell’inquadratura. Un giovane bello, intelligente, retto da una morale solida che lo spinge addirittura ad opporsi ferocemente al padre e al mondo di corruzione e agi che egli aveva creato per lui, un uomo che alla fine ritroviamo con il cuore spezzato dal rifiuto di Yeon-joo, un uomo che si propone a tutti come fantoccio da usare a piacimento pur di proteggere la donna che ama e di portare a compimento i propri ideali. “Devi andare contro mio padre? Usa me.” “Hai bisogno di questo? Usa me” “Non farlo tu, usa me!” e via dicendo. Lo troviamo quindi in prima linea, forte del suo nome e della sua nomina a Magistrato, a condire drink con polverine magiche, a falsificare documenti e a portare avanti un peso che, francamente, non meritava. Il tutto alla fine per ritrovarlo senza una minima soddisfazione sentimentale né personale, con un padre criminale e malato di mente da accudire. Mi è piaciuto? Assolutamente no, anzi, mi è davvero dispiaciuto per lui, l’ho trovato un personaggio pieno di potenziale non sfruttato. Interpretazione fortissima invece quella di Han-soo, Woo Do-hwan ha retto magistralmente l’intera trama, a lui hanno affidato la parte comica e drammatica e le ha centrate entrambe senza se e senza ma. E’ stato impossibile non ridere con lui così come è stato impossibile evitare di piangere mentre, straziato e dilaniato nell’animo, l’abbiamo visto accompagnare la sorella, che credeva persa, fino alla sua tomba. Do-hwan ha portato in scena un’interpretazione fantastica, estremamente credibile ed emozionante, peccato che sia stata poco sostenuta dalla protagonista femminile, rappresentata da una poco incisiva Bona. Il suo personaggio è stato subissato dalla potenza e dall’esuberanza di Han-soo, ma la verità è che non si è difesa bene nemmeno nelle scene più sentimentali dove, per citare la mia socia, il primo bacio è sembrato più un tentativo di rianimazione bocca a bocca al punto che, per un attimo, anch’io ho temuto di essere piombata in un crossover con ”Poong, the joseon psychiatrist”, il che sarebbe andato anche bene senonchè la verità è che quello che abbiamo visto era solo un brutto, brutto bacio. Brutto come il successivo ed ultimo, vagamente migliore ma sempre senza mordente (e senso!). Do-hwan ha dato prova di saper fare decisamente meglio e io mi aspettavo qualcosa al suo livello. Ottima invece la recitazione di Han So-eun che ha dato vita a Kang Eun-soo, la sorella di Han-soo. Lei mi ha davvero regalato, assieme a Do-hwan, le due puntate più emozionanti e commoventi di tutta la serie. Concludendo: il drama è, a livello di trama, estremamente ben fatto, dal mio punto di vista la storia è solida e l’intrigo è nuovo, mai noioso o scontato! Boccio la parte romantica e ritengo che ancora una volta sia stato sprecato un second lead strepitoso, con un potenziale fantastico, cosa che devo dire ho già riscontrato in parecchi altri drama e inizia a darmi un po’ sui nervi. Per quanto riguarda il finale, va detto che risulta raffazzonato e poco sensato: Yeon-joo che sparisce per anni, che sembra non possa avere figli…informazioni che ci vengono lanciate addosso come coriandoli senza però ricevere poi nessun approfondimento, troppo bisognosi di rifilarci la conclusione a tarallucci e vino con loro che si rincontrano, grazie al Re e a Ji-sub, e che si baciano post datando le opportune spiegazioni a data da definirsi. Pur comprendendo l’esplosione di passione dopo anni di astinenza, rimango una spettatrice comunque un po' confusa. Peccato. Vale comunque la pena vederlo, però. Se l’intrigo ben studiato non è sufficiente a convincervi, allora lo farà sicuramente Woo Do-hwan senza maglietta! Fidatevi!
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A must watch!
I do not like leaving reviews after the 1st episode but I feel i have to explain why you should be watching this!i had low expectations on this drama and i have been surprised by how good this is!
the first thing i have personally noticed is how the music plays a great role on this drama and accompany each and every type of moment accordingly: you will have some action, some fairy tale, some comedy, some silliness, some seriousness... each moment is differently highlighted by the perfect sound!
furtherly, the camera moves around the set, sometimes in circle.. and it really takes you to a 360 vision of the surrounding, fantastic!
there is a very high and good sense of aesthetic, the chiaro-scuro from the lightening is just perfect!
then.. i am not particularly into the ML but.. wow.. he is super good! his expressions, he is mischievous, playful, and his smiles.. are not just silly ones.. it seems obvious already he has a final goal for what he does .. and it is more complicated than what it seems at the beginning.
also, they use black and white for flashbacks from the past.. and i just love it!
the narration is clear so far, you understand why things are the way they are, things are very well explained to you; the plot, after just one episode, is already disclosing for something deeper, more painful that what you might gather from the first 20 minutes of the drama!
i have high hopes now for this drama and i also hope i won't be disappointed :)
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