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Dove Guardare The Story of Rose
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Cast & Ringraziamenti
- Crystal LiuHuang Yi Mei / “Rose" / "Rosie"Ruolo Principale
- Tong Da WeiHuang Zhen HuaRuolo Principale
- Regina WanSu Geng ShengRuolo Principale
- Zhu ZhuJiang Xue Qiong [Yi Mei's friend]Ruolo di Supporto
- Wu BiZhou Shi Hui [Zhen Hua's subordinate]Ruolo di Supporto
- Wang Yan YangFu Jia Min [Jia Ming's younger brother]Ruolo di Supporto
Recensioni

Gumiho in Tang dinasty
5 persone hanno trovato utile questa recensione
"Una martellata al Sistema Patriarcale"
Regia: 8; Sceneggiatura: 9,5; Scenografia: 9,0; Costruzione dei Personaggi: 9;Tratto dall'omonimo romanzo del 1981, scritto dalla scrittrice di Hong Kong "Isabel Nee Yeh-su, meglio conosciuta con lo pseudonimo di "Yi Shu". The Tale of Rose racconta la storia di una bellissima ragazza di Pechino che intraprende una serie di storie d'amore mentre costruisce la propria carriera nel mondo delle arti con alcune deviazioni in altri ambiti professionali.
il drama è un'opera intima, delicata, molto curata e introspettiva sulle relazioni (non solo sentimentali), dal punto di vista dei personaggi.
Un "tranche de vie" che dura circa 20 anni, sulla famiglia Huang che illustra dinamiche sentimentali,amicali, professionali, matrimoniali, materne (patologiche e sane), la separazione sia da un matrimonio che la dipartita di coloro che amiamo. Parla anche di una Cina oscura, di dinamiche di abuso e collusione genitoriale, dell'omertà nel tentativo di negare l'accaduto e del timore del giudizio degli altri.
La forza di quest'opera sta nel fatto che non solo conserva il nucleo della trama originale "crescita nella concezione dell'amore" ma si impegna anche in aspetti come altre ambientazioni, conoscenza dei paesi e delle dinamiche date da un progresso che non è ancora arrivato in un continente smisurato come quello cinese, sviluppo dei personaggi e ottimi dettagli narrativi. In poche parole adatta il romanzo originale, pubblicato per la prima volta nel 1981, per renderlo più concreto e più vicino alla vita reale.
E' un lavoro ben curato, improntato sul realismo relazionale e sentimentale che mostra una Cina diversa da quella rappresentata nei classici drama, attraverso un racconto che racconta la vita della protagonista prendendo spunto dai periodi artistici, esattamente come accade per i pittori più famosi.
Non è un lavoro per tutti, è molto psicologico e il romanticismo è sacrificato in nome del realismo.
Un realismo che attraverso la cura maniacale della scenografia, degli oggetti di scena (telefonini e pendagli tipici di questi anni), gli abiti, la palette cromatica, gli interni e gli esterni, i primi piani, offre allo spettatore una visione coerente e credibile di quello che vuole rappresentare. La regia è altresì abbastanza curata , buona l'idea di utilizzare filtri dal colore caldo per rappresentare le scene iniziali che fanno riferimento a un passato molto lontano.
L'utilizzo del giallo è predominante nella palette colori, sia a livello di oggetti di scena, abiti , trolley , rose gialle, sia nella locandina, questo va proprio a sottolineare che non è un show romantico o sentimentale ma un racconto di "formazione", di realizzazione, costruzione ed evoluzione personale.
Il cast è ottimo: a cominciare da una grande Li Yifei che ha saputo rappresentare molto bene il proprio personaggio e l'evoluzione che questa compie nel corso di un "viaggio" ventennale; a seguire un Tong Da Wei molto in forma ( ottimo nelle scene comiche, meno centrato in quelle drammatiche), un bravissimo Peng Guan Ying, spigliato e credibile sia nelle scene di innamoramento languido e altrettanto nelle dinamiche di evitamento dei confronti, nel silenzio punitivo nei riguardi dell'amata; un Lin Geng Xin come non lo avete mai visto , diretto benissimo e molto maturato dai tempi di Scarlet.
Anche Lin Yi a cui è affidata una brevissima parte, quasi un cameo, devo dire che si pone come un attore credibile, in considerazione della sua giovane età. Ho potuto apprezzare anche un intenso Wallace Huo, di cui avevo solo sentito parlare. La sua parte è la più complessa e complicata, offre una performance composta ma intensa, e gli episodi che lo riguardano sono, personalmente, i più interessanti di tutta la serie.
I dialoghi sono tutti ottimi: profondi, intelligenti, riflessivi e di stampo esistenziale, riflettono sulla vita con quella saggezza tutta orientale che manca a noi occidentali. Bello il paragone sulle relazioni e le viti che nascono come piante isolate ma si intrecciano creando legami; o il paragone con gli esami che qualcuno supera brillantemente laddove altri non si presentano nemmeno, utilizzato per sottolineare una indisponibilità a mettersi in gioco e ad affidarsi all'altro, c'è sovente l'utilizzo del cibo come metafora, per per parlare di disponibilità sentimentale ad accogliere un nuovo amore, cosa impossibile quando si è sazi.
Qualcuno penserà che la storia parli della vita sentimentale di Rose, niente di più sbagliato, la trama parla DELLA SUA FAMIGLIA, di questi genitori meravigliosi: due professori universitari di fisica, entrambi amorevoli, progressisti con un modello di relazione sana a cui i figli si ispirano e la storyline mostrerà proprio le vicissitudini sentimentali di questi due ragazzi, Rosie e Zhen Hua.
La storia di Rose vede il susseguirsi di 3 tipologie di amore e 1 flirt che normalmente accompagnano le fasi di vita di una donna : il primo amore, totale, coinvolgente, fisico con la scoperta della sessualità; a seguire c'è l'affetto stabile e il senso di sicurezza che si ricerca nel partner da sposare; infine l'amore maturo con un uomo a te affine che è una sintesi di sicurezza, progetto e batticuore; a conclusione della storia un flirt un po' ambiguo con un ragazzo molto più giovane nei cui riguardi non si capisce se ci sia attrazione o sincero affetto materno. Anche da parte di He Xi c'è senz'altro ammirazione per Rosie ma non quel trasporto e quell'attrazione folle che personalmente si vede nel trascorso sentimentale della protagonista.
Il finale non poteva essere diverso, come donna risolta, sicura e realizzata la nostra protagonista affronta con fiducia la vita e le sfide che l'attendono, felice delle sue scelte, grata per tutto.
La storia seguirà meno approfonditamente le vicissitudini sentimentali del fratello, un uomo un po' infantile e ingenuo che fatica a destreggiarsi nelle sue relazioni amorose. Meravigliosa la donna che sceglierà, interpretata da una splendida Regina Wan (un personaggio che ho apprezzato più della protagonista): una donna fragile e vulnerabile ma corazzata; razionale, in continua evoluzione, ponderata, apparentemente algida ma con un cuore d'oro.Questa donna ha un'intelligenza emotiva senza pari, pur con tutte le sue ferite e un passato abuso, riuscirà spesso a guidare la nostra protagonista e maturare facendo tesoro dei suoi consigli. Le due avranno un legame di amicizia speciale, di quelli che durano una vita e che aiutano le reciproche evoluzioni, attraverso supporti e presenze costanti, l'una nella vita dell'altra. Saprà prendersi il suo spazio e riscattarsi da un passato terribile i cui strascichi faticano a staccarsi.
In tema di realismo i personaggi vengono presentati, genitori a parte, tutti fortemente umanizzati, ossia non totalmente positivi o negativi ma contrassegnati da eventi passati e dinamiche familiari che ne determinano i limiti umani che potrete osservare. Persino la protagonista è una donna moralmente integra, forte, sveglia, intelligente ma vulnerabile, impulsiva, distruttiva, vendicativa nel modo peggiore e a volte ambigua, nel modo di porsi con i suoi corteggiatori.
Liu Yfei rappresenta con grande maestria la sua crescita : da ragazzina vulnerabile e troppo , apparentemente sicura di sé , a donna innamorata, insicura, paranoica, furiosa, fragilissima con l'unica priorità, non condivisa, di vivere l'Amore. Da qui la fine del rapporto, l'elaborazione del lutto, la ricerca di stabilità, i tentativi di distrazione con un nuovo inizio, l'incontro con un uomo che incarna sicurezza e senso di stabilità, il progetto insieme, il matrimonio, il parto, i primi screzi, il vedere chiaramente i difetti del proprio marito, un uomo bigotto e meschino con enormi complessi di inferiorità alimentati da un forte senso di inadeguatezza; il divorzio, la ricerca di una nuova dimensione, la rinascita, spesso mostrata attraverso il nuoto e l'elemento d'acqua presente spesso nel corso della narrazione. Alla fine l'incontro nel momento sbagliato di un uomo speciale, in un modo speciale, un nuovo investimento emotivo, il non potersi vivere ma, ciò nonostante, la coraggiosa decisione di darsi e affidarsi, assaporando intensamente e tristemente il tempo concesso, e infine un bilancio della propria vita, con l'eredità dell'ultima relazione che è quella più formativa, come atteggiamento e resilienza. Rose adesso si muove con passo sicuro, sopra la sua moto, non è più quello traballante dei tacchi su cui si muoveva a 20 anni, ostentando una finta sicurezza.
La recitazione è solida, affidabile sebbene troppo calcata in alcuni punti (penso per indicazioni della regia).
E' un drama che "puzza" di vita, quindi un lieto fine o un solo amore sarebbe stato non solo irrealistico ma anche stonato in una narrazione che evita qualsiasi sentimentalismo sterile e si spoglia di edulcorazioni fantasiose.
E' un drama totalmente diverso rispetto a quanto siamo abituati a vedere, sia come tropi sia nel modo di narrare la storia (ci sono fortissime vibes francesi e riferimenti a Parigi) , anche le musiche sono diverse, non mi hanno fatto impazzire ma devo dire son state abbastanza calzanti nel connotare emotivamente la narrazione.
Lo show presenta una serie di personaggi femminili complessi anche se minori, da una donna che lotta per andare avanti dopo una rottura difficile, ad una algida e apparentemente inaccessibile responsabile, ad una studentessa di dottorato, ferocemente indipendente.
Per la prima volta, o forse la seconda, viene presentato un mondo da una prospettiva femminile, il mondo non è degli uomini e non sono gli uomini che salvano le donne anzi spesso le affossano, le mortificano in quanto figli di un sistema patriarcale che li giustifica quando manipolano, mortificano, scelgono al posto delle DONNE, quando le responsabilizzano ( se tu non avessi.... vuoi che rinunci a tutto per te.... non mi ami più? Ma chi hai incontrato mentre eri a Pechino). Aggiungo anche che c'è il punto di contatto con le narrazioni cinesi, in quanto c'è sempre l'uomo, nel caso del primo fidanzato, diviso tra la scelta del potere, il raggiungimento dello status e l'amore. Nel secondo partner invece solo il raggiungimento dello status permette l'accesso ad una condizione di amabilità.
COSA NON MI HA FATTO IMPAZZIRE: il modo seduttivo, sebbene con l' intento di provocare lo spettatore, con cui è stata presentata la protagonista, mi son subito distaccata da certi modi di porsi, di fare , e non mi sono immedesimata. Presentarla come una lolita condiscendente o come una "mangia uomini", non solo mi ha disconnessa emotivamente da una giovane donna, che moralmente non approvavo, ma non l'ho reputato neanche troppo credibile, dato che l'attrice non è una bellezza conturbante che può riscuotere un univoco encomio estetico, tanto da averla photoshoppata nella locandina (le parti di sterile divismo sono onnipresenti e ridicole in quanto per me non credibili).
Una recitazione troppo "barocca", calcata in modo ridondante in certe scene e priva di pathos e credibilità in altre, dove invece la disperazione era da mostrare con bruta crudezza.
La narrazione in certe parti è stata eccessivamente diluita e il racconto è diventato lento, non posso dire di aver seguito con coinvolgimento tutto il tempo, spesso mi ha annoiata, il periodo che va dal trasferimento a Shangai al matrimonio, è stato per me molto noioso da seguire.
I luoghi della narrazione sono Pechino, Shangai, paesini dell'entroterra e Parigi, a cui si sono molto ispirati (a me ha ricordato molto il favoloso mondo di Amelie come colori, stile di regia e alcune inquadrature, anche le musiche).
Ho visto alcuni protagonisti avere reazioni eccessive ed esagitate , che forse potevano allinearsi con l'età dei personaggi ,che mostrano invece una compostezza non proprio coerente a fronte di torti più gravi (è possibile che se maturi passi da un temperamento collerico a uno flemmatico e imperturbabile ? ).
Le evoluzioni andavano presentate anche mostrando un re-styling del personaggio, secondo la mia umilissima opinione, 20 anni sono un periodo storico lungo nella vita di una persona, il fratello tramite trucco e filtri è stato davvero invecchiato, la protagonista invece non ha troppe differenze con i suoi 22 anni (il che mi pare assurdo).
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Refreshing modern female oriented drama
When casting is top notch & the story is not filled with over toxic characters, it's enjoyable to watch.The story starts off with everyone captivated by Rose's beauty. Beauty is not just standard Chinese beauty but also the energy, 气质 she exhibits. Picking Cristal Liu is perfect for the role. She has that artsy, sophisticated 气质 and she looks young enough to play college age to 30's mom age.
She comes from a healthy family with loving parents with an overprotective brother. There isn't the idea of girls are any less valuable than boys hence she grew up free pursuing what she wants rather than what her parents want for her. She's smart, sassy, confident but also with many imperfections. She's not afraid to take chances on love and in life.
Ep 1-12 1st love. She's impulsive and the relationship progressed fast without deeper understanding. Break ups, fights, yelling feeling semi toxic as they find out more about each other. Very relatable to many people's 1st relationships.
Ep 13-28 Mr. Wrong Husband. She wanted someone stable and settled with the obvious wrong choice, but the series got draggy that I almost dropped the series. The best part was the divorce where she wrote to her daughter: "Divorce in my view only represent an end in a relationship and not a life failure."
Ep 28-35 Mr. Soulmate. At this point she regained her career and she's on a happier path. They have undeniable chemistry and connect on that artistic level.
Ep 36-38 Younger crush, not enough to make an impact.
What's enjoyable:
1. Good female supporting characters small or big parts. Even in the beginning a woman blaming her breakup on Rose, acting all crazy, Rose said "You are smart and beautiful, why waste more time on an underserving guy?" There was no female bashing over love interest like in other dramas.
2. Rose's Loving parents. Positive supportive parenting & nonjudgmental. "Life is only few decades long. If Happier times > sad times, then life is worth it."
3. Modern topics: Career women/Married, unmarried, divorced/Single parenting/Multiple loves, realistic that love moves on (None of that drama love trope of 30-year-old never been kissed, waiting to be reunited from their 1st unrequited love from 10 years ago because they met at 5 or something)
What could've been better:
1. WAYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY less episodes on boring husband choice
2. Use those extra episodes on Soulmate
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