
Baek Sa Eon proviene da una prestigiosa famiglia politica, e divenne il più giovane portavoce presidenziale in Corea. Il suo background include anche tempo trascorso come corrispondente di guerra, negoziatore di ostaggi e principale conduttore di notizie. Ha sposato Hong Hui Ju tre anni fa. È la seconda figlia di un proprietario di giornale. Lei è muta a causa di un incidente che ha avuto quando era piccola. Lavora come interprete di lingua dei segni in tribunale e in televisione. Sa Eon e Hui Ju si sono sposati per convenienza. Per gli ultimi tre anni del loro matrimonio, hanno vissuto sotto lo stesso tetto come estranei. Un giorno, Hui Ju viene rapita da una persona non identificata. Questo cambia la loro vita matrimoniale. (Fonte: AsianWiki) Modifica la Traduzione
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- Titolo Originale: 지금 거신 전화는
- Conosciuto Anche Come: Jigeum Geosin Jeonhwaneun , Když zazvoní telefon , Quando o Telefone Toca , Se o Telefone Tocar , The Number You Have Dialed , Коли дзвонить телефон , Номер, который вы набрали , כשהטלפון מצלצל , حين يرن الهاتف , 您拨打的电话
- Sceneggiatore: Kim Ji Woon
- Regista: Park Sang Woo, Wi Deuk Gyu
- Generi: Thriller, Mistero, Romantico, Drama
Cast & Ringraziamenti
- Yoo Yeon Seok Ruolo Principale
- Chae Soo Bin Ruolo Principale
- Heo Nam JunJi Sang URuolo Principale
- Jang Gyu RiNa Yu RiRuolo Principale
- Han Jae YiHong In A [Hong Il Gyeong's eldest daughter]Ruolo di Supporto
- Jung Dong HwanBaek Jang Ho [Baek Sa Eon's grandfather]Ruolo di Supporto
Recensioni

Un thriller-romance che si rivela più romance che thriller
Questa è una serie che poteva puntare all'eccellenza ma alla quale è mancato un po' il senso d'identità. La partenza è senz'altro il suo punto di forza, ma contemporaneamente quello debole, poiché mette sul piatto la promessa di un thriller-romance davvero originale, salvo poi faticare a soddisfare le aspettative create.L'avvio, come dicevo, è accattivante: sin da quando ho letto il titolo - singolare - senza neppure conoscere la trama, ne ero già affascinata.
Il primo episodio mostra uno dei miei clichè preferiti - quello del matrimonio di convenienza - ma in una veste decisamente nuova: i due protagonisti non devono, come la maggior parte delle volte accade, simulare una falsa e felice vita di coppia, ma, al contrario, puntano a nascondere il legame che c'è tra loro.
Gli altri due aspetti di pregio della serie sono intrecciati abilmente tra loro: in primis sicuramente la questione del telefono sottratto al rapitore e che diventa intrigante strumento di vendetta nelle mani della moglie. Moglie che si caratterizza per un mutismo inizialmente non ben definito (quanto volontario, quanto selettivo), che si dissolve nel momento in cui interpreta il misterioso "406" ma rendendola di fatto l'ultima sospettata possibile agli occhi del marito, almeno nella prima parte della serie.
Se da una parte, quindi, i pregi non mancano, dall'altro è venuta meno la capacità di dosarli e portarli avanti: il telefono, fulcro centrale dell'intera serie, diventa poi banalmente strumento di comunicazione tra i due volto a sviscerare, risanare e costruire la loro relazione. Il binario thriller e quello del romance si separano improvvisamente e il primo sembra venire un po' accantonato, quasi andare verso un punto morto. Quel telefono, insomma, meritava un valore aggiunto maggiore oltre a diventare il singolare mezzo di un'improbabile terapia di coppia.
Ciò non vuol dire che non abbia apprezzato la serie: resto una grande fan delle love story fine a se stesse. Solo, ho dovuto rivedere le mie aspettative nel corso del drama: all'inizio un thriller-romance originale, più avanti mi sono posta nell'ottica di apprezzare un romance e basta, e alla fine di rivedere, anche se in minor parte, il lato thriller. Presa a pezzi, quindi, è davvero una bella serie. Nell'insieme, però, fuorviante: non è lo spettatore che deve correggere il tiro delle aspettative di episodio in episodio ma è la serie stessa che deve avere una chiara e precisa direzione fin dall'inizio.
L'altra pecca riguarda i dettagli: capisco che avendo messo sul piatto alcuni elementi notevoli il resto possa sembrare davvero ininfluente...ma non è così. I dettagli fanno davvero la differenza in termini di coerenza. E qui i "bug" non sono pochi: che il rapitore non cerchi di riprendersi il telefono, tanto per dirne una, oppure che la protagonista ne faccia un uso personale senza preoccuparsi più di tanto del pazzoide che l'ha rapita e che ancora circola indisturbato a piede libero. Forti dubbi anche sulla gestione dell'identità nascosta di lei: lui viene dipinto come l'uomo più sotto i riflettori dell'intera Corea, e il mistero dell'identità della moglie resta segreto nonostante le decine e decine di giornalisti capaci di svelare anche i segreti meglio custoditi. Che i due abitino in un condominio, dove lui parcheggia serenamente la propria auto a viso scoperto al fianco di quella degli altri condomini e accedano al loro appartamento in totale libertà proprio cozza con l'idea dell'identità super nascosta di lei. Infine, il ruolo di portavoce e tutto l'aspetto politico sembrano andare alla deriva dopo i primissimi episodi: lo vediamo puntualmente impegnato nella sua vicenda personale e il suo importantissimo ruolo professionale sembra relegato più a una questione di nome che di fatto.
Per quanto riguarda il cast, ottima scelta e di ottimo livello. Attori performanti per i ruoli, lui molto bravo ad assumere un atteggiamento ermetico/distaccato nei primi episodi, lei altrettanto meritevole di aver delineato un personaggio capace di evolvere nel corso della serie, partendo come un pulcino spaurito e per nulla autonomo per poi tirare fuori una forza di volontà e una sicurezza via via maggiore e diventare a sua volta elemento determinante del proprio destino. Forse ho apprezzato meno l'evoluzione del portavoce: bene che la freddezza si riveli solo di facciata, ma ciò non deve necessariamente sfociare in un versamento continuo di lacrime, come invece accade.
Nel penultimo episodio la vena thriller si riprende un po', nuovi pezzi del puzzle vengono svelati e aiutano quelli già messi sul tavolo a trovate via via il giusto incastro. Poteva culminare con un bel finale, avrei aggiunto una decina di minuti in coda per cavalcare l'onda dell'episodio e chiudere in bellezza la serie. E invece tutto è precipitato nell'ultimo episodio, che ho trovato davvero senza senso, con lui che sparisce senza lasciare traccia, lasciandola sola col cuore infranto. Non c'è motivo che regga, certamente i peccati del padre rimangono peccati del padre, mentre lui si comporta quasi avesse compiuto lui stesso il delitto. Ancora più assurda la scelta dell'estero, zona di guerra e pure nell'area in mano ai ribelli, ma dove lui scorrazza libero e indisturbato manco fosse il Rambo della situazione. Davvero poco credibile il loro incontro, così come le motivazioni che lui fornisce rispetto al suo comportamento...così determinanti che crollano in due minuti al primo abbraccio. E a quel punto il mondo si tinge di rosa (non il rosa del bel tramonto, ma quello del mondo dei minipony, perchè scivoliamo sempre di più nella fantasia e irrealtà), con loro due che fanno i piccioncini in un capanno supernascosto dai ribelli armati e cattivi grazie a due piante ma contemporaneamente - non si capisce bene come - in riva al mare come il più romantico dei resort. Il pranzo tra amici ed ex colleghi del ritorno continua a essere decisamente sopra le righe, così come la questione del telefono, dove 406 viene un po' banalizzato a giochino eccitante tra coniugi. Una puntata, l'ultima, che davvero va a rovinare tutto quello che di buono questa serie era riuscita a portare avanti.
Concludendo, una serie comunque valida, se correttamente inquadrata come un drama che vuole essere più un romance che un thriller e nel quale gli elementi, pur originali, sono strumenti principalmente al servizio della love story.

"È un 10 ma fa cose insensate"
Era da tempo che un k-drama non mi "prendeva" così bene: intrigante la storia, cliffhanger praticamente a ogni puntata, tutto sommato coerente con gli indizi disseminati nelle varie puntate, bella OST, ML e FL in parte e altrettanto i comprimari.Peccato quei 20 minuti insensati nella foresta: non capisco il motivo di far diventare il ML un rambo che soccorre (da solo!) persone rapite dai ribelli né tanto meno la scelta della FL di andarlo a cercare con vestitino e foulard in testa.
Per le 11 puntate precedenti si merita comunque 8 1/2 tteokbokki su 10.