
Anche la morale...va beh! Occhio per occhio, con la scusa ( solo la scusa) della giustizia; accusa di ipocrisia per le dichiarazioni sulla inviolabilità dei diritti umani (d'accordo, spesso sono solo parole ma, davvero possiamo farne a meno?).
L'idea di una democrazia 'della pancia' dove i bassi istinti fanno premere ai cittadini il tasto della condanna o dell'assoluzione mi disgusta e mi fa paura. E i commenti istantanei su Viki sono purtroppo molto simili a quelli dei cittadini della Corea distopica del drama. La passione per i drama mi fa accettare di guardare anche cose che non condivido culturalmente e moralmente ma, forse, questo è troppo per me.
Ma ci sono Kim Min Jung e Ji Sung (Ji Sung: ho scelto di vedere questo drama perché c'era lui, naturalmente. Dopo averlo visto recitare per la prima volta in Kill me, heal me, bellissimo e straordinario attore!) Entrambi meritano tutte le 10 stelline qui disponibili e anche di più. Sono grandiosi! Sono così bravi che riescono a essere 'veri' e a fare brillare i loro irrealistici personaggi in ogni momento mentre i coprotagonisti lasciano a desiderare (più per la sceneggiatura che per mancanza di bravura). Salvo, nel suo pagliaccesco orrore, il presidente della repubblica, grandiosa figura di disgustoso essere sub umano, e Elija: un riccio appallottolato dal dolore e dalla solitudine.
Naturalmente è un prodotto cinematograficamente molto ben confezionato e i colpi di scena tengono avvinto lo spettatore nonostante tutto. Luci ed ombre, dunque, ma da vedere senz'altro. Mon dieu, gli sguardi tra Jin sung e il giovane giudice al termine dell'ultima puntata! Bromance da capogiro, (No BL, please).
Mi pare che gli attori di questa serie non abbiano avuto premi...così va il mondo...
NOTE: è il primo drama che vedo nel quale i personaggi non si tolgono le scarpe entrando in un ambiente domestico. Sarà a causa della particolarità del tema? Gli abiti di Kim Min Jung sono stupendi come raramente ho visto nei drama coreani. Jin sung sempre elegantissimo nei suoi tre pezzi di grisaglia e scarpe ultralucide ad esaltare la sua eleganza naturale . Piuttosto ridicole le pretesche tonache da tribunale dei tre giudici.
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Ma come si fa a fare un drama così?
Va bene. Dopo anni di serie più o meno avvincenti mi capita questa qua, su ispirazione di una recensione in rete. Il poster mi ricordava vagamente un vecchio, amato, film surreale di Kaurismaki, Leningrad cowboys go America.Senza troppe aspettative.
Tuttavia, di colpo, Fated ha spazzato via tutte le mie 'preferite' (Goblin a parte) e si è insediata al secondo posto della mia classifica, dove rimarrà un bel pezzo.
Ma come mai? È una delle serie più sgangherate che abbia visto: cliché e implausibilitá a pacchi. Il ceabol, la piccola impiegata bistrattata, le differenze sociali, il secondo attore così perfetto da non essere punto credibile, l'incidente 'quasi' fatale, una bevanda speciale che spinge i due che la bevono nel letto più vicino (non per dormire) e fa scordare al risveglio ogni cosa fatta nel frattempo..., e non dico altro per non cadere nello spoiler. Chi ha già visto un po' di drama coreani dovrebbe essere vaccinato in proposito.
Ma i primi 5 minuti del drama, quando viene introdotto il protagonista, mi hanno messo ko.
Non bello (beh, si fa per dire), con una risata orribile e ossessiva, un ciuffo assurdamente sproporzionato...ma chi è? Eppure, quelle due note della musichetta che lo accompagna mentre avanza sulla scena dello shampo, dicono davvero tutto di lui e mi fanno sghignazzare ogni volta che le ascolto (sono nella suoneria della sveglia, per un buon risveglio in allegria). In dieci minuti mi sono innamorata di Jang Hyuk, attore che non avevo mai visto prima e da allora...ho scoperto un vero e grande attore che straccia tutti i bellocci rifatti di oggi, con le sue doti di recitazione (spettacolare in My country, ad esempio) e con una carica sexy fuori dal comune. JH recita con la voce, senza voce, con i gesti, il corpo, gli sguardi. Per non esagerare con le mie ossessioni, aggiungo che anche la protagonista femminile recita in modo fantastico. L'evoluzione del suo personaggio è uno degli aspetti meglio riusciti dell'intero drama. La sintonia (la chimica, come dicono in gergo) di Jang Nara con JH è spettacolare ed è ciò che tiene in piedi tutta la baracca. Notevole anche la recitazione di alcuni personaggi di contorno. La mamma di lei (categoria: mamma coreana di basso ceto, burbera, ma amorevole) interpreta al meglio il cliché. Simpatica, perché inconsueta è la capo famiglia (qui una nonna) del ceabol: senza alcuna puzza sotto il naso ( e trattandosi di una famiglia di pescivendoli per la ipotetica 'nuora-nipote' Jang Nara, il fastidio, reale, ci starebbe). Pur di vedere sposato il nipote farebbe ponti d'oro a qualsiasi ragazza.
Il mio consiglio è di non farsi impressionare dal primo impatto con JH (ho letto diverse recensioni inorridite dalla sua risata compulsiva) ma di andare avanti. Con quella risata, alla quale ci si abitua, e alla fine la si ama, JH è in grado di esprimere qualsiasi emozione positiva o negativa, di gioia o di dolore: vedere per credere. Non ultimo, Lee Gun (JH) insieme a Oska (Yoon Sang Hyuk -Secret garden) sono gli unici due personaggi di drama di cui riesco a ricordare i nomi anche a distanza di tempo.
Insomma, siamo abbastanza lontani dal capolavoro, ma io mi sono divertita un sacco. Vi auguro altrettanto.
La colonna sonora ha pezzi molto belli come Morning canon e Destiny sonata, tra le altre, ma ho trovato notevoli anche alcuni pezzi di sottofondo ai vari sviluppi della storia e dei personaggi. Rarissimamente guardo un drama più di una volta, ma questo potrebbe essere uno dei casi.
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Esperienza trashendentale (sic!)
Non ci si laurea in dramology se non si passa di qui...costi quel che costi...25 puntate di puro trash inizio millennio.
Jun-pyo guida una banda di coprotagonisti sciamannati e deliranti: sia i 'ragazzi' sia gli adulti.
Per capire che lui è il capo della squadraccia basta guardare i suoi imperscrutabili, famosissimi, capelli (non cappelli eh!). E meno male che, alla fine, è sempre Lee Min Ho... bello, impossibile e meravigliosamente giovane!
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Un pacchetto di cliché in graziosa confezione regalo
Quante volte si può battere la testa, con conseguenze, in un solo drama?Quante volte si può andare in coma e ritornare in sé, strapparsi immediatamente la flebo e scappare dall'ospedale nello stesso drama?
Quante cavolo di volte si salgono e si scendono gli interminabili gradini della stanzetta sui tetti, abitazione preferita di aspiranti cheabol in libera uscita?
Se decidete di vedere la serie procuratevi un block notes (del resto anche il protagonista ne fa un uso abituale) in modo da potere fare una tacca ogni volta che i cliché descritti sopra si ripetono. Così, solo per cultura generale.
Le prime dieci puntate sono carinissimeeee (ma già la scelta dell'aggettivo segnala un piccolo disagio). Dalla 11 in poi sono totalmente inutili. La buona recitazione dell'intero cast (grande spiegamento dei migliori e più simpatici caratteristi di drama) permette un giudizio più che positivo dello spettacolo, sicuramente antidepressivo, caldo, tenero, commovente e divertente. Seo (prima volta che lo vedo recitare), è perfetto per la parte, delizioso e bellissimo. Molto bravo nella progressione (non spettacolare, tuttavia) del personaggio. Quale ragazza (soprattutto in là con gli anni! 😏) non allungherebbe le labbra ad ogni secondo per incontrare le sue, sempre protese e pronte allo 'stampo'? (Forse protese un po' troppo spesso, in un grugnetto un po' stucchevole, alla fine?). Dolcissima lei e bravissima a dipingere lo stupore della vera ingenuità e il sentimento indefettibile per lui. Ma quante volte? (tacche sul block notes). Ma sì, mi è proprio piaciuto...se non lo avessi visto, lo vedrei di certo; e poi...c'è anche oppa 'Oska', che ha sempre un posto speciale nel mio cuore di fangranny. (acconciature e abbigliamento delirante a parte!)
Se proprio devo fare una critica a questo drama così ben riuscito, dirò che la colonna sonora non è indimenticabile...
Drama del 2016. Mettetelo in colonna con gli altri drama di quell'anno. Cosi, sempre per cultura generale e poi tirate le somme....
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Second best kiss ever
It didn't draw me in like other dramas. But I think it's a drama that is absolutely worth watching. The last episodes sometimes tend to be standard, but the story is original, the acting excellent. The cinematic component is also excellent. Han's (Yoo Ah In) house is as fantastic as his haircut in his current life is terrifying. In his past life, however, he is very sexy with that messy fringe.Like everyone else, I loved the sweet and faithful friend who plays the part with extreme naturalness. An excellent actor that I didn't know.
In the accidental kiss between the two protagonists, Han manages, with very few, small gestures, to put a disturbing passion. The second best kiss of the hundreds I've seen.
The soundtrack is also very pleasant without being unforgettable. I hope that Yoo Ah In will be allowed to give us, in the future, other interpretations of his great talent as an actor. Yoo Ah In, fighting!
I never rewatch
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C'est la vie!
Storia di vita, plausibile e ben recitata. Il ML, mi sembra bravo, pur essendo molto giovane (non è cosa così scontata). Non lo conoscevo. Più credibile di altri suoi coetanei. Ma è il SL quello per cui si fa il tifo. Impersona un po' lo stereotipo del 'perfetto secondo', presente in molti drama con triangolo amoroso, ma lo fa con una verità e una grazia inconsuete. Lei, al solito, molto bella, ma un po' sempre uguale. Un drama senza parti noiose e senza voglia di saltare un po' in avanti nella visione delle puntate. Ottimo ritmo. Anche questo lo trovo notevole. Se proprio devo trovare un difetto nella storia è un po' l'involuzione della protagonista femminile: da donna battagliera, ribelle e audace scivola pian piano (ma non del tutto) nel tipo della ragazza da salvare da parte del principe azzurro.Bravi gli attori di contorno, con la grande nonna, attrice che sa essere brava sia quando fa personaggi da buona (come in questo caso), sia quando fa la cattiva (Under the umbrella queen). Belli molti pezzi dell'OST, tutti all'insegna del romanticismo. Su tutti Running e Day&Night.
Non rivedo quasi mai.
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Cimentandosi in un genere nuovo gli autori hanno fatto centro, andando oltre la produzione di un soft porn per signore (che un po' c'è) . La demistificazione di una, spesso obbligata, sessualità femminile è affrontata con leggerezza, ma con precisione, così come la naturalezza e la legittimità del diritto femminile al piacere. Qualche volta si sfiora lo stile 'educazione sessuale' e qualche altra, in particolare nelle prime puntate, sembra che l'invadenza del merchandising, pressante in tutte le produzioni coreane, proponga qui nuovi tipi di 'caramelle Kopiko'. Ma il tavolino da caffè nel salotto della protagonista è mitico... Anch'esso un segno della leggerezza e dello humor che attraversa tutta la serie. Ottima anche la durata e il numero contenuto delle puntate. ...
( però, ancora, mi batte di più il cuore in quei drama in cui i due protagonisti, distanti un metro e mezzo, si guardano negli occhi in silenzio per 30 secondi e poi...lui/lei...)
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A Jewel
Un drama eccellente. Romantico senza essere stucchevole, personaggi e situazioni plausibili e coinvolgenti. 18 puntate mai un momento di noia. Un mix perfetto di allegria, dolore, amore, affetti. La coralità della storia dá materia per raccontare vite diverse: quelle complicate dei 'figli' e quelle dure ma piene di affetti dei 'genitori'. Attori in stato di grazia, tutti (il fantastico padre di lei!!). La protagonista su tutti con le sue insicurezze radicate nell'infanzia e la sua determinazione a superarle. Lui totalmente perturbante nelle sue difficoltà psicologiche e nella intensità dei suoi baci. Virile senza bisogno di mostrare fisico da palestra. Pochi attori ho visto così espressivi nel dolore e nei gesti/sguardi dell'amore che sono sempre il punto di forza delle più riuscite serie romantiche coreane. È infine proprio vero che la stagione 2014-2018 (circa) ha prodotto serie di drama dalla magia inarrivabile sia come intrecci sia come recitazione. Ho cominciato ha vederne da poco ma niente di paragonabile con le più reclamizzate serie del presente, sempre più ripetitive, centrate sul belloccio di turno e su una recitazione precisa ma di maniera.Colonna sonora poco varia, ma orecchiabile e accogliente. Accompagna molti momenti della serie e ci si affeziona. Nonostante le 18 puntate potrebbe essere un drama da rivedere.
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Great story, perfect acting
Così avvincente ed emozionante da non riuscire a vedere alcune puntate tutte di seguito a causa della grande tensione e dei continui colpi di scena. Il migliore drama storico che abbia mai visto. Storia della corea antica e fiction intrecciate con grandissima maestria dagli sceneggiatori. L'avevo scelto perché non posso campare senza la mia iniezione quotidiana di Jang Hyuk ma l'insieme supera e trascende i miei problemi di dipendenza; in questo caso, addirittura il pur stupendo e bravissimo JH non è che un tassello di un racconto corale emotivamente superiore. Tutti molto, ma molto, bravi compreso il poliedrico cattivo ma, sopra sopra tutti, il magnifico attore che impersona re Lee(Yi) Do. Di pregio la parte cappa e spada. Mi ha ricordato un po' i celebri wuxia dei primi anni 2000 (e. g. House of flying daggers / Zang Yimou ): grandi duelli acrobatici, ma poco o niente macelleria. Attenzione. Per i patiti degli sguardi languidi e delle mani che si sfiorano: romanticismo vicino a zero. Imperdibile per chi ama il genere. Non è vero che occorre vedere prima il complicatissimo (bello,ma meno avvincente) Six flying dragons. Basta qualche pagina di wikipedia e, se volete, My country (Netflix), storia del padre e del nonno di Lee Do, con un bellissimo, crudele e dolente Jang Hyuk (e dai!!!!) nella parte del principe Lee (Yi) Bang-won, poi re Taejong, padre di Lee Do. Di molto interesse anche il tema centrale: l'invenzione dell'alfabeto coreano. Non tanto o non solo in sé o per approfondimento sulla storia coreana, ma per il modo diretto e articolato di farci capire l'importanza dell'accesso alla conoscenza tramite la scrittura. Un'arma fenomenale a disposizione di tutti (non solo dei coreani) di cui sottovalutiamo la potenza e la libertà d'uso concessa a tutti, indistintamente.Ho trovato il drama riassunto benissimo, puntata per puntata, su dramabeans, che consiglio, soprattutto per comprendere al meglio gli scontri ideologici.
La colonna sonora non mi ha impressionato. Non riguardo quasi mai. Non 24 puntate poi.
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