Bello, emozionante…. non un capolavoro
Dear Hongrang è un melodramma storico che si prende i suoi tempi – forse un po’ troppi nei primi episodi – ma che riesce comunque a lasciare il segno. I due protagonisti sono senza dubbio il punto di forza: intensi, ben scritti e interpretati con grande sensibilità. La loro dinamica è credibile e coinvolgente, ed è facile affezionarsi ai loro silenzi quanto alle parole.
Lato negativo? Sim Mu-jin 😐. Personaggio piatto, poco convincente, e purtroppo anche l’attore non aiuta a renderlo più interessante. Una presenza che rallenta invece di arricchire la trama.
Detto ciò, gli ultimi episodi alzano nettamente l’asticella, regalandoci momenti emozionanti e un senso di chiusura (quasi) soddisfacente, anche se alcuni passaggi risultano ancora poco chiari o affrettati.
Menzione d’onore per l’OST 🎶: poetica e struggente, accompagna perfettamente l’atmosfera malinconica della serie.
Lato negativo? Sim Mu-jin 😐. Personaggio piatto, poco convincente, e purtroppo anche l’attore non aiuta a renderlo più interessante. Una presenza che rallenta invece di arricchire la trama.
Detto ciò, gli ultimi episodi alzano nettamente l’asticella, regalandoci momenti emozionanti e un senso di chiusura (quasi) soddisfacente, anche se alcuni passaggi risultano ancora poco chiari o affrettati.
Menzione d’onore per l’OST 🎶: poetica e struggente, accompagna perfettamente l’atmosfera malinconica della serie.
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