This review may contain spoilers
Buona la prima (ma non la love story)
Premetto di aver letto molte recensioni prima di iniziare questo drama, cosa che probabilmente ha alzato troppo le mie aspettative e, in parte, mi ha mandato un po’ fuori strada.
La storia è ben elaborata e coinvolgente, anche se non particolarmente innovativa. Gli elementi comici e thriller sono sicuramente i più riusciti, e rappresentano il punto di forza del drama. Al contrario, la componente romantica, pur avendo del potenziale all’inizio, sembra essere stata volutamente relegata in secondo piano. Ho percepito una certa mancanza di sintonia tra i protagonisti dal punto di vista sentimentale: sembrano più due amici che, quasi per caso, si mettono insieme. Il loro rapporto non è riuscito a coinvolgermi emotivamente.
La scelta dell’attore protagonista è stata azzeccatissima: riesce a rendere perfettamente credibile il ruolo di una spia trentunenne costretta a fingere di essere un liceale sotto copertura. L’ho trovato convincente in ogni contesto — dalle scene d’azione a quelle più drammatiche, fino ai momenti comici.
Una menzione speciale va alle storie secondarie, in particolare quelle legate al bullismo e al disagio giovanile. Sono state trattate con delicatezza e realismo, e mi hanno colpita emotivamente molto più della trama principale.
In conclusione, Undercover High School è un drama che intrattiene e fa ridere, con spunti profondi e riflessioni importanti, anche se non riesce pienamente a brillare sul versante romantico.
La storia è ben elaborata e coinvolgente, anche se non particolarmente innovativa. Gli elementi comici e thriller sono sicuramente i più riusciti, e rappresentano il punto di forza del drama. Al contrario, la componente romantica, pur avendo del potenziale all’inizio, sembra essere stata volutamente relegata in secondo piano. Ho percepito una certa mancanza di sintonia tra i protagonisti dal punto di vista sentimentale: sembrano più due amici che, quasi per caso, si mettono insieme. Il loro rapporto non è riuscito a coinvolgermi emotivamente.
La scelta dell’attore protagonista è stata azzeccatissima: riesce a rendere perfettamente credibile il ruolo di una spia trentunenne costretta a fingere di essere un liceale sotto copertura. L’ho trovato convincente in ogni contesto — dalle scene d’azione a quelle più drammatiche, fino ai momenti comici.
Una menzione speciale va alle storie secondarie, in particolare quelle legate al bullismo e al disagio giovanile. Sono state trattate con delicatezza e realismo, e mi hanno colpita emotivamente molto più della trama principale.
In conclusione, Undercover High School è un drama che intrattiene e fa ridere, con spunti profondi e riflessioni importanti, anche se non riesce pienamente a brillare sul versante romantico.
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