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- Titolo Originale: 조작된 도시
- Conosciuto Anche Come: Jojakdoen Doshi , Jojakdoen Dosi , Jojakdwen Doshi
- Sceneggiatore & Regista: Bae Jong
- Sceneggiatore: Oh Sang Ho
- Generi: Azione, Thriller, Poliziesco
Dove Guardare Fabricated City
Subscription (sub)
Subscription
Cast & Ringraziamenti
- Ji Chang Wook Ruolo Principale
- Shim Eun Kyung Ruolo Principale
- Ahn Jae Hong"Demolition"Ruolo di Supporto
- Oh Jung SeMin Cheon SangRuolo di Supporto
- Kim Sang HoMa Deok SuRuolo di Supporto
- Kim Ki Cheon"Yeobaekui Mi" ["Beauty of Space"]Ruolo di Supporto
Recensioni

Film d'azione - ma poco altro - dell'epoca d'oro di Ji Chang Wook
L'azione, in Fabricated City, indubbiamente non manca. Con elementi presi in prestito dal thriller e dal poliziesco, le scene movimentate di inseguimenti, combattimenti, fughe e peripezie varie la fanno da padrone.Il protagonista, Kwon Yoo, è un giovane ex atleta nazionale di Taekwondo che passa le giornate a giocare negli internet café insieme a un gruppo di amici virtuali. Accusato ingiustamente di un efferato crimine, si ritroverà catapultato in un carcere di massima sicurezza e subirà abusi e angherie di ogni genere, prima di riuscire ad evadere e a mettersi sulle tracce di chi l'ha incastrato. In suo aiuto accorreranno la squadra di amici, che da virtuali si paleseranno in carne ed ossa.
Pilastro portante dell'intero film è sicuramente Ji Chang Wook, che interpreta per l'appunto il protagonista. Siamo in quelli che io definisco i suoi "anni d'oro", ai tempi dei drama che più lo hanno reso famoso ("The K2" piuttosto che "Healer"). Tutte produzioni ad alto tasso d'azione e dove la sua figura di eroe coraggioso e agile nei combattimenti - con tanto di scene acrobatiche girate spesso senza controfigura – non poteva onestamente non affascinare. A differenza dei due drama citati, Fabricated City mostra tinte violente più forti ma non prevede però alcun romance. A dire il vero, tolte le scene d’azione, non prevede in realtà molto altro. Non c’è una storia a monte dei personaggi e nemmeno una profonda introspezione degli stessi. Ci sono dei colpevoli, più o meno insospettabili, ma la stessa ingiustizia subita da Kwon Yoo è di fatto praticamente casuale, quindi priva di un significato o collegamento più sensato o complesso. Con queste premesse, l’unico obiettivo che il film si può porre è quello di smascherare e fermare il cattivo e riabilitare il nome del giovane protagonista.
Diversi gli scivoloni presenti, dalla tecnologia esageratamente all’avanguardia a passaggi non propriamente coerenti (il rifugio della giovane viene utilizzato anche dopo il rinvenimento del localizzatore, Kwon Yoo passa giornate a prenderle di santa ragione in carcere prima di decidersi a rispolverare due mosse di Taekwondo per rimettere i detenuti cattivi al loro posto), fino a forzature davvero un po’ poco credibili (la ragazza sociopatica che si porta a casa l’amico virtuale ma che è a tutti gli effetti poco più di uno sconosciuto accusato di stupro e omicidio proprio non regge, così come il fatto che il giocare in squadra completando missioni tra combattimenti e sparatorie non presuppone il possesso di capacità simili anche nella vita reale, mentre il nostro Comandante sembra diventare magicamente un esperto anche nel mondo vero e proprio).
A tutto ciò si aggiungono dettagli un po’ lasciati al caso (perché l’avvocato abbia mezza faccia annerita e un occhio menomato rimarrà per me per sempre un mistero).
Tra i primissimi attori che mi hanno fatto amare i drama asiatici, Ji Chang Wook in questo film gioca sicuramente in casa, poiché veste i panni del personaggio che indubbiamente gli viene meglio (la sua comprensibile scelta di interrompere poi il filone degli action-drama, proprio per non restare legato a un solo genere, non l’ha purtroppo premiato, già che fatta eccezione per il successivo “Suspicious Partner” devo dire che grandi serie con grandi prove di versatilità non ce ne sono state). Pare però che Fabricated City sarà a breve oggetto di un remake, stavolta un drama, dove nei panni del protagonista ritroveremo proprio Ji Chang Wook, non so se agile come un tempo ma sicuramente esteticamente un po’ cambiato (a quasi una decade di distanza il fascino giovanile si è perso ma non è stato purtroppo sostituito da un fascino più maturo, complice forse anche il ricorso a qualche intervento plastico di troppo).
Un film adatto agli amanti del genere d’azione e/o ai fan che non disdegnano un tuffo nostalgico nel passato dell’apprezzatissimo Wookie.
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