But I LOVE the music from the moments when he was fighting!
Was this review helpful to you?

This review may contain spoilers
Wtf is this
Dude's father got murdered and wtf is he doing wasting precious time i have no fkin idea. :S it is hella boring. I have heard they took this show from a manga and while the elements of manga are there it doesnt add up. Most of the episode is him just wasting his and that girls time and i am really not a fan of unnecessary stuff in a drama thats 50+ minutes long.**EDIT*****
I CAN'T FKIN BELIEVE I FELL FOR ITS HIGH RATING. this is no doubt the worst emotions driven shit show j have ever seen all thay crap of 28 years of revenge were for nothing in the final episode we all wasted our time. Please dont waste your precious time watching thid shitshow ever in your life. Go watch something like forest of secrets or signal.
Was this review helpful to you?

Was this review helpful to you?
Was this review helpful to you?

El primer kdrama de acción que vi
Este kdrama a envejecido muy bien como una historia de venganza, la historia de amor que surge entre los personajes principales donde tratan de luchar para estar juntos pese a que su deber es ser enemigos es muy atrapante.Recuerdo que cuando lo vi me dejó muda las escenas de acción, realmente no pensé que su historia sería atrapante porque lo único que tenía conocimiento de acción en el continente asiático era solo Jackie Chan y Bruce Lee, pero el mundo asiático con respecto a la acción, saben perfectamente lo que hacen.
OST Favoritos:
Gim Bo Gyeong - Suddenly
Jonghyun - So Goodbye
Was this review helpful to you?

L'avevo in lista da parecchio tempo, sempre rimandata poiché non così semplice da reperire e per via del fatto che non stravedo particolarmente per Lee Min Ho, attore - soprattutto in quella decade - tra le star di Hallyu. Scovata di recente la serie sottotitolata in italiano e rivalutato Lee Min Ho per via della sua recente performance in Pachinko, mi sono infine decisa. Il drama si presenta come un misto tra romance e azione, con un protagonista che ricalca l'idea dell'eroe un po' anche antieroe: bello ed elegante, capace sia a livello di intelligenza/intuito sia nel combattimento fisico, con un passato di segreti alle spalle, una vita che non ha mai incrociato l'amore, e un presente in cui si muove da stratega senza mai palesare appieno le sue grandi doti. In questo mi ha ricordato tanto Healer, e gli anni di quel genere - appunto - sono gli stessi. Spina dorsale della trama è il proposito di vendetta del suo padre "adottivo", Lee Jin Pyo, rispetto a un tragico e vile evento che ha avuto importanti conseguenze anche sulla vita dello stesso Lee Yoon Sung. Il ragazzo viene cresciuto sotto ferrea disciplina militare, quasi a diventare un'arma per saldare, in età adulta, quei conti lasciati in sospeso. Singolare il rapporto tra i due, dove se da una parte Jin Pyo sembra sfruttarlo egoisticamente, crescendolo alla pari di un mezzo per raggiungere il suo obiettivo, dall'altra ci sono momenti in cui sembra emergere un reale affetto per il ragazzo, che lo portano a sacrificare tanto per il bene di Yoon Sung. Insolita e apprezzabile tutta la parte che si svolge in Thailandia. Quando il piano di vendetta però entra nella fase attiva, padre e figlio si troveranno su fronti diversi, pur con obiettivo comune: a dividerli le modalità, perchè dove Jin Pyo è pronto a spargere sangue senza farsi troppo problemi, oltre a coinvolgere e ferire innocenti - paradossalmente al pari di quanto accaduto a lui - al contrario il Yoon Sung persegue una giustizia che va oltre la morte, che chiede di pagare un prezzo meno tragico della morte ma per certi versi più pesante, quale il convivere dovendosi assumere le responsabilità delle proprie azioni. Un meccanismo che non è il semplice occhio per occhio, dente per dente, ma che, suo padre, segnato indelebilmente e accecato dal desiderio di vendetta, sembra non trovare soddisfacente. Mentre padre e figlio si fronteggiano in una corsa contro il tempo volta a risolvere - a uno a uno - tutti i conti in sospeso con i cinque responsabili dell'accaduto di molti anni prima, ecco che il tema romance si intreccia alla trama nei panni di una Park Min Young che interpreta una sorta di guardia del corpo della figlia del Presidente.
Cosa mi è piaciuto?
- il genere azione+ romance
- la caratterizzazione del protagonista maschile, che mescola l'eroe solitario dal passato difficile (Healer), ai giochi di potere ai piani più alti della politica (The King 2 hearts), al vissuto in un contesto a tratti violento (Vincenzo, anche se lì il codice etico comprendeva l'omicidio mentre in questo caso l'obiettivo di Yoon Sung è proprio quello di vendicarsi senza diventare un assassino)
- la trama non piatta, carica di eventi che si intrecciano tra presente e passato
- lo sviluppo dei personaggi, secondari compresi
- l'importante tematica del rapporto tra padre e figlio, che a livello emotivo coinvolge al pari della storia d'amore. Soprattutto la scena finale tra i due, l'ho trovata davvero profonda e significativa.
Cosa non mi è piaciuto?
-la protagonista femminile, giusto accettabile: l'attrice ha collaborato con vari partner di prestigio nei drama di quegli anni, pur non essendo lei all'altezza ma, evidentemente, era il meglio che all'epoca offriva il mercato. Una recitazione, la sua, che sembra sempre un po' la stessa, indipendentemente dalla serie in oggetto. A questo, si aggiunge la caratterizzazione poco credibile di un personaggio che passa da lavori qualunque a niente di meno che guardia del corpo della famiglia del Presidente, lavoro che svolge in modo piuttosto ridicolo, quasi senza preparazione, buttando a caso un occhio qua e là.
- il meccanismo dei "segreti nei segreti", dove anche le verità svelate poi vengono rimesse in gioco a favore di altre verità ancora. Sulla questione della relazione padre-figlio è stata forse un po' troppo macchinosa ed eccessiva.
- il finale - parlo proprio delle ultimissime scene - non dei più chiari in assoluto.
- la quantità di scene romantiche, che si riducono sostanzialmente a un paio di baci (di cui uno nemmeno da considerare). Apprezzabili alcuni momenti e interazioni verbali tra i due, ma qualcosina in più sul piatto del romance si poteva mettere.
Concludendo, un drama che appartiene al filone dei miei preferiti - come tipologia - e del quale mi son piaciuti molti aspetti ma che, contemporaneamente, ha mostrato anche diversi punti deboli che potevano essere gestiti meglio. Resta però una visione che mi sento comunque di consigliare e che ho indubbiamente apprezzato.
Was this review helpful to you?

This review may contain spoilers
Lee Joon Hyuk como el fiscal caído del cielo que destapa la hediondez donde se embadurnan los que gobiernan es probablemente uno de los que mejor se adapta a su papel, junto con Kim Sang Jung, que se lleva el número del villano de la historia, un soldado hundido en desgracia después de haber sido traicionado por la patria que juró defender. Porque Steve Lee es un pesado, así sin más. Si hay algo que hace a un villano interesante no es precisamente su nivel de maldad o lo que es capaz de hacer para lograr su objetivo, sino los motivos ocultos detrás de su malícia. Steve Lee se pasa esto por el forro y nos regala una nula intriga durante todo el show porque en cada episodio tiene que recordarnos por qué motivo está haciendo lo que está haciendo y la razón por la que no puede abandonar el camino que durante casi treinta años lleva delineando. Tardé un poquito en engancharme a la serie, pero a partir del séptimo episodio caí rendida a su pies con aquel disparo que retumbó en todo el edificio. El final del noveno también estuvo soberbio. Por desgracia, sentí que a partir del décimo episodio, no decae, sino que se estanca en una trama que tarda muchísimo en avanzar y eso desinfla la línea argumental en todos los sentidos, se paralizan muchos caminos que deberían avanzar y ciertas subtramas se quedan en nada (como el coma del papá de Na Na, del que ya no sabemos nada sino hasta llegar al final).
Lee Young Sung y Kim Na Na son la pareja protagonista de esta serie... pero vaya melodrama, oye. Tuvieron sus escenitas (dos/tres) que me parecieron bonitas y tiernas, y de ahí en fuera todo se quedó muy seco. Para la recta final resulta insoportable verles compartir una escena porque todas están para cortarse las venas, empacar las maletas y huir a Tailandia a venderle droga a tu abuela. Si hay algo que me mantuvo viendo la serie durante sus primeros episodios fue precisamente la relación tan punzocortante que tenían. Porque su inicio fue bueno —algo retorcido pero bueno— y el hecho de saber que Young Sung tenía prohibido enamorarse le daba al asunto esa tensión lo suficientemente firme como para imaginar a dónde nos llevaría la relación de ambos. Pues no, como dije: todo se quedó en nada. Esta pareja jamás brillo. El problema no fueron los actores, que dieron todo lo que tenían para ofrecer, sino que el guión no daba para más. Cuando se estanca la serie se estanca también la evolución de los personajes (si es que alguna vez la hubo); la relación, que en un principio parecía tierna, se transforma en un escenario exasperante, donde nunca pueden estar en sincronía porque él dice una cosa y hace otra, o viceversa.
EL GUIÓN. La trama es buenísima, da para exprimirla hasta el cansancio y sacarle muchísimo jugo, pero a los guionista se les murieron las ideas antes de tiempo y casi la mitad de la serie de transformó en algo innecesario. Aunado a eso, la evolución de los personajes es nula; de hecho, en el caso de Young Sung retrocede bastante conforme la situación es crítica y la recta final se comienza a vislumbrar, más o menos al tiempo que se entera de quién es en verdad él, la historia de sus padres y las motivaciones de Jin Pyo para convertirlo en su discípulo asesino. Es algo triste de ver porque la que paga los platos rotos es Kim Na Na y uno no anda precisamente de humor para tolerar esos diálogos chirriantes y contradictorios de Young Sung.
Ésta, creo yo, es otra errata en el guión: Hay cinco rostros responsables de la reprochable Operación Barrido. Todos ellos prosperaron y lograron puestos importantes, y son precisamente estas personas las que Young Sung tiene que aniquilar. Vale. Pero de estas cinco figuras existen dos, creo yo, que debieron acaparar a las otras tres porque resultan importante para el trío protagonista de la serie: Kim Jong Shik (padre del fiscal y responsable directo del accidente de los padres de Na Na) y Choi Eung Chan (Presidente de la República y de paso el padre biológico de Kim Young Sung). Pues bueno, el drama comienza con un ritmo compartido: cada ciertos episodios caía uno de los cinco y de verdad esperaba que el ritmo frenara un poco con estos dos individuos para profundizar más en sus pasados tan turbulentos. El padre del fiscal tuvo sus momentos, no lo voy a negar, pero el que se robó la vela en este entierro fue precisamente Chun Jae Man (¿quién?) un monopólico empresario que se adueñó de media Corea y de paso de la otra mitad de la serie. Hasta el sol de hoy no asimilo que le hayan dado tantos episodios a este hombre y sólo uno, UNO, al personaje más soberbio y magnífico de todo drama: el presidente Choi Eung Chan.
Choi Eung Chan viene a demostrarnos que la corrupción también puede ser cometida por un pan de dios. El carismático presidente tiene su toque de ternura y simpatía además de un aro de honestidad que lo convierte en un personaje sobrio, tímido y entrañable. Como espectadores nos cuesta entender que alguien como él se haya manchado las manos de sangre o haya recurrido al soborno para promover campañas políticas o aprobar una ley que beneficiaría a todos los universitarios del país. Incluso nos hace cuestionar si ciertas corrupciones son mejores que otras; algo que encara el propio Young Sung cuando se infiltra a su casa en busca de evidencias. Magnífico hubiera sido que le aportaran más tiempo del que le dieron para exponer sus ideas y convicciones y de paso para darnos una cátedra de por qué en la política a veces se recurre a atajos para lograr un bien mayor.
Hay algunos secundarios que vale la pena mencionar: Bae Shik Joong como el cocinero-comprador-compulsivo que es tan adorable como simpático, Da Hye (la hija del presidente) que comenzó siendo una niña mimada y caprichosa para dar el salto a la joven responsable y trabajadora que vemos al final; Lee Kyung Hee, señorona que jamás pudo superar el secuestro de su bebé y que al parecer la vida siempre se ha ensañado con ella de manera bestial pero se las arregla para salir adelante; los vecinos pequeñitos de Na Na que también tuvieron su odisea, o los colegas de los protagonistas en la Casa Azul y los subordinados del fiscal, y la mano izquierda de Steve Lee. Estrellitas para todos.
ES UN BUEN DRAMA. El hecho de que sea una serie de acción evita que resulte aburrida; siempre hay una escena que se roba cada episodio y que sabe explotar el potencial de la trama. Nunca faltan las piruetas en el aire y las patadas giratorias para aplaudir frente a la pantalla y apoyar al City Hunter frente a los villanos (o frente a su propio maestro). A su favor, y al de sus fans más leales, podría decir que no es mi tipo y no me imagino volver a verlo jamás en la vida —así de pasable me pareció xD— pero de que tuvo sus momentitos épicos los tuvo. El final me supo predecible e insípido pero tampoco es que pudiera ser distinto. Los últimos dos minutos sí que me hacen sentir pena ajena por la pareja protagonista porque, asumo que a la larga quedaron juntos, pero ese encuentro cuquis en el aeropuerto y luego Young Sung quemando llanta él solito por las calles de Seúl me dejó cuatrapeada y confusa porque no sé qué mensaje intentaron darnos con eso.
Was this review helpful to you?
Ahora volviendo a la serie en si, me gusto bastante, una muy buena serie de acción, que el villano que desencadena todo es muy bueno, ese hombre me encantó, sus miradas me hacían temblar, no se si de miedo o de encanto, jajaja.
El gran problema de esta serie para mí fue el final, si los 2 últimos capítulos hubieran sido 4, con algunos detallitos mas claros, el final no hubiera sido tan amargo. Además pasas toda la serie queriendo ver solucionado el tortuoso romance de los protagonistas para que solo les den medio minuto, proporcionalmente hablando, se pasaron, como nos hacen eso? (Acabo de escribir esto y baje una estrella) Me queda como un mal sabor de boca, mil preguntas que quiero que me respondan. Este drama no es tan profundo para que sacar mis propias conclusiones sea tan interesante, asi que para que tanto misterio con un final abierto. Menos mal que leí reseñas antes que me advirtieron de un final malo, y no me hice muchas expectativas.
SPOILER
Y lo que mas me molesto de esta serie es lo que le hicieron al fiscal, no se dieron cuenta que fue uno de los mejores personaje de todos, querían sacarme lagrimas, si lo lograron. Y creo que fue innecesario, para la historia.
Was this review helpful to you?