Joy of Life (2019)

庆余年 ‧ Drama ‧ 2019 - 2020
Joy of Life (2019) poster
9.0
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Fan Xian è il figlio adottivo del capo della rappresentanza reale che opera nel governo del dispotico imperatore dei Qing. Malgrado le maniere tiranniche dell'imperatore, Fan Xian rimane devoto alla causa imperiale. Il capo della rappresentanza crede che Fan Xian abbia grande potenziale e lo manda a studiare il veleno e le arti marziali. A Fan Xian viene inoltre ordinato di sposare la figlia del cancelliere Lin Wan'er, col fine di sigillare un'alleanza politica. I due formano rapidamente un legame profondo, e lei diventa la sua alleata più vicina. Tuttavia, nel corso dei suoi studi, la lealtà di Fan Xian è scossa quando scopre che l'imperatore ha segretamente ordinato agli assassini di uccidere la madre di Fan Xian - temendo che lei fosse diventata troppo influente a corte. Le cose si complicano ancora di più quando scopre di essere il figlio naturale dell'imperatore e che il padre adottivo era un ammiratore, da lungo tempo, di sua madre. Fan Xian giura di vendicarsi del padre biologico, ne consegue un'aspra lotta per il potere, con in gioco il futuro stesso della dinastia Qing. Ma chi prevarrà tra Fan Xian, assetato di vendetta, e suo padre, che cerca di mantenere la presa sul trono imperiale? (Fonte: Viki) ~~ Tratto dal romanzo online “Qing Yu Nian” (庆余年) di Mao Ni (猫腻). Modifica la Traduzione

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  • ภาษาไทย
  • Paese: China
  • Digita: Drama
  • Episodi: 46
  • Andato in Onda: nov 26, 2019 - gen 1, 2020
  • In Onda su: Martedì, Mercoledì, Lunedì
  • Rete Originale: iQiyi Tencent Video
  • Durata: 45 min.
  • Puteggio: 9.0 (scored by 12,543 utenti)
  • Classificato: #57
  • Popolarità: #515
  • Classificazione dei Contenuti: 13+ - Teens 13 or older

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Recensioni

Completo
Disarmonia kills Tao
3 persone hanno trovato utile questa recensione
8 giorni fa
46 di 46 episodi visti
Completo 1
Generale 8.5
Storia 9.0
Acting/Cast 8.0
Musica 8.0
Valutazione del Rewatch 6.0

Tra ironia, intrighi e sci-fi filosofica: l’equilibrio (smarrito nell'ultima parte) di Joy of Life

👉👉👉👉👉👉👉👉 Il mio voto reale è 8,7 !
Joy of life non è facilmente inquadrabile, ciò che posso dire, limitandomi al panorama cinese, è che si tratta di piccolo gioiellino nel suo genere che incanta lo spettatore sin dalle prime scene, regalando un’esperienza narrativa ricca, raffinata e sorprendente. Ciò che colpisce immediatamente è la sceneggiatura, estremamente ben costruita, che intreccia con maestria intrighi politici, filosofia, humor e momenti di intensa emozione, mantenendo sempre alta l’attenzione.
Il protagonista, Fan Xian, è un personaggio indimenticabile: intelligente, ironico e carismatico, riesce a conquistare il pubblico grazie a un mix unico di astuzia e sensibilità. La sua evoluzione personale, così come il suo confronto con un mondo pieno di complotti e giochi di potere, è resa in modo convincente, permettendo di empatizzare profondamente con lui.
La regia è abbastanza buona e dinamica, capace di dare respiro tanto alle scene più intime e poetiche quanto ai momenti di tensione e azione, accompagnata da una fotografia che esalta la bellezza dei paesaggi e delle scenografie storiche, molto belle le inquadrature dall'alto.
I costumi personalmente sono uno dei talloni d'Achille del lavoro: non abbastanza sontuosi (e pazienza) ma per nulla coerenti, specialmente le calzature delle donne sono incredibilmente moderne. Mi sono piaciute molto le uniformi del comando di vigilanza, specie per quanto riguarda i capi divisione.
Il cast nel suo insieme è molto buono: ogni attore, anche nei ruoli secondari, riesce a trasmettere profondità e credibilità, dando vita a una buona interpretazione corale, il ML e Li Qin hanno una recitazione più convincente, a loro andrebbe un mezzo punto in più.
Il tono della serie alterna con naturalezza leggerezza e drammaticità, offrendo momenti di comicità raffinata senza mai intaccare la solennità delle tematiche affrontate.
Un altro punto di forza straordinario è la capacità di bilanciare la dimensione filosofica con l’intrattenimento: The Joy of Life non è solo una serie da guardare, ma da assaporare, riflettendo sui temi della giustizia, del potere, della libertà, dell'egualitarismo, dei rapporti passato-futuro, sul destino collettivo e sull’amore.
Ogni episodio lascia un segno, stimolando curiosità e voglia di iniziare quello successivo (fino al 28°episodio).
Ci sono molte citazioni in questo lavoro e personaggi memorabili : le maschere dei cavalieri ombra riprendono in modo sorprendentemente fedele quella di Darth Vader di Star Wars, lo zio Wu ricorda un personaggio di Matrix e allo stesso tempo un moderno Tiresia, un uomo che non vede ma utilizzando gli altri sensi riesce a vedere oltre il percettibile dato dalla vista.

Colpi di scena, uno dei punti forti dell’opera. La serie riesce a sorprendere lo spettatore con svolte narrative inattese, collocate nei momenti giusti e spesso capaci di ribaltare completamente la percezione di personaggi ed eventi. Non si tratta di espedienti gratuiti, ma di snodi che mantengono alta l’attenzione e conferiscono profondità alla trama, intrecciando abilmente humour, intrigo politico e riflessioni più serie. In particolare, alcuni episodi centrali riescono a fondere il divertimento leggero con tensione e drammaticità, producendo un effetto che resta impresso e che rende la visione coinvolgente. Proprio questa capacità di sorprendere e tenere in sospeso lo spettatore, senza ricorrere a soluzioni banali, è ciò che distingue il drama e gli permette di competere con titoli di livello più alto.
Uno degli elementi di maggior pregio in Joy of Life è la doppiezza e l’ambiguità morale dei personaggi.
Nessuno appare mai del tutto affidabile o univocamente buono o cattivo: figure che sembrano amichevoli e solidali con Fan Xian, un attimo dopo lo mettono alla prova, lo tradiscono o ne minano la fiducia.
Questo tratto narrativo rende l’opera estremamente realistica, perché rispecchia la natura del potere e delle relazioni umane in un contesto dominato da intrighi politici e lotte di fazione.
Ne emerge un mondo dove la lealtà è sempre condizionata da interessi, strategie e calcoli di convenienza, e in cui ogni legame deve essere continuamente negoziato e verificato. Tale instabilità non è solo un espediente narrativo per mantenere alta la tensione, ma anche un messaggio: la vera crescita di Fan Xian non consiste tanto nel riconoscere i nemici, quanto nell’imparare a convivere con l’ambiguità di chi si proclama alleato.
Questa ambivalenza, invece di indebolire la coerenza della trama, le conferisce spessore, perché costringe il protagonista (e lo spettatore) a interrogarsi costantemente su quanto si possa davvero conoscere delle persone e delle loro motivazioni.

Fantascienza: la scrittura è complessa e multilivello, la trama è molto stratificata includendo anche un elemento sci-fi che si approccia alla storia dell'umanità in modo avvincente, interessante e per nulla scontato. Nonostante a livello di fisica e logica, la soluzione proposta è del tutto illogica e fantasiosa, priva di un possibile fondamento scientifico. mi sento di premiare il messaggio che reca con sé, non si tratta del tropo abusato del semplice “viaggio nel tempo".
Piuttosto porta avanti l’idea che il futuro possa “precipitare” nel passato (geniale).In altre parole, il romanzo suggerisce che il passato non è mai solo passato ma può diventare il contenitore del futuro.
Il futuro, a sua volta, non è solo “in avanti”, ma può essere proiettato all’indietro e rivivere sotto nuove forme, il futuro può reincarnarsi in un passato rinnovato e da questa mescolanza nascere in una nuova linea temporale.
A livello simbolico, questa idea sovversiva del tempo come ciclo locale passato, potrebbe significare un rovesciamento rispetto al solito: non è il futuro che studia la storia, ma la storia che si nutre di futuro.
La conoscenza non ha un tempo lineare, può fluire in entrambe le direzioni.
Fan Xian porta con sé un bagaglio di esperienze “fuori luogo”. Questo significa che: la memoria non è solo conservazione del passato, ma anticipazione di possibilità nuove.
È come dire: ciò che ricordiamo (anche se anacronistico) può plasmare un presente migliore.
Le idee innovative nascono spesso dal contatto tra tempi e spazi diversi, da un confronto di passato e presente che determina il futuro che, nella misura in cui consente di ritornare al passato, ti consente di riflettere a posteriori e di vederlo sotto una nuova luce.
Anche il “medioevo” di Joy of Life può essere fertile e capace di assorbire il nuovo. Non esistono epoche “solo arretrate”: dipende da come vengono vissute e trasformate, lasciando il messaggio che il progresso non è destino, è una scelta culturale e politica.
Il passato non è destinato solo a ripetersi, ma può trasformarsi se riesce a imparare dal futuro.
Siamo tutti portatori di “passati” che non ci appartengono più e di “futuri” che non abbiamo ancora vissuto.
L’identità non è mai prigioniera del tempo, ma un incrocio di storie, memorie, eredità e possibilità.
Solo per questo messaggio, e la riflessione in me scaturita, l'opera meriterebbe 100 ( non 10), tuttavia, essendo un prodotto di regia, interpretazioni, sceneggiatura, scenografia e fotografia e accompagni lo spettatore per circa 30 ore, non mi sento di dare il massimo se per le 10 h finali mi sono annoiata, e gli altri comparti non hanno funzionato altrettanto bene.

Le musiche, colpiscono per la loro scelta insolita: a tratti moderne, con sonorità che includono ritmi latini in alcuni combattimenti per dare un torno farsesco e umoristico, l’uso marcato della chitarra o degli strumenti a corde che danno ritmo accompagnando quanto sarebbe accaduto da lì a poco. Nelle sequenze romantiche emergono ancora motivi moderni, che contribuiscono a dare un tono contemporaneo e quasi straniante rispetto all’ambientazione storica, rendendo la colonna sonora un elemento tanto originale quanto divisivo.
In sintesi è una delle opere più brillanti e memorabili della televisione asiatica recente: raffinata, intelligente e profondamente emozionante, peccato sia lontana dal definirsi un capolavoro per i seguenti motivi elencati in basso.

Cosa non ha funzionato:
1) L’impianto visivo della serie mi lascia più di un dubbio. La fotografia, costantemente scura e tendente al grigio, appiattisce l’immagine invece di valorizzarla.
Inoltre, elementi anacronistici minano la credibilità storica sebbene non sia una serie storica o meglio non ambisca a rappresentare fedelmente un'epoca storica precisa, tuttavia scarpe dall’aspetto moderno, dentature bianchissime e perfette persino sugli anziani e altri dettagli spezzano l’illusione scenica.
Sul piano dei costumi non si raggiunge il livello di accuratezza mostrato in produzioni come Lost You Forever: fatta eccezione per l’abito verde dalle maniche ampie del protagonista e per i completi del secondo principe, la resa complessiva risulta poco ispirata.
Particolarmente discutibili le calzature femminili, con zeppe in plastica e finte pelli traslucide che ricordano modelli ortopedici moderni.

2) La dimensione wuxia, che copre circa un terzo della serie, si rivela uno dei punti più deboli. Le scene d’azione puntano a stupire con voli e coreografie spettacolari ma l’effetto finale appare artificioso e già ampiamente visto. Nonostante alcune buone soluzioni di regia – come l’uso di slow motion alternato ad accelerazioni per simulare dinamismo – i duelli restano poco credibili. Basti confrontarli con i primi venti minuti di The Rebel Princess, dove il realismo delle coreografie e la fisicità dei combattimenti restituiscono una forza completamente diversa. Qui, al contrario, prevale una costruzione scenografica a scapito dell’impatto autentico.

3) L'arco narrativo di Bei Qi (quasi 1/3 della serie) non è allo stesso livello dei precedenti che avevano fissato un'asticella molto alta. Ero quasi annoiata e ho trovato la grande rivelazione di Xiao En troppo prolissa e davvero per nulla sconvolgente dal momento che c'ero arrivata già al quinto episodio, mi chiedo piuttosto come non ci sia arrivato il protagonista che è una vecchia volpe.
Anche le interpretazioni non sono ottimali come le precedenti, notevolmente al di sotto del livello del resto del cast veterano, nonostante apprezzi la scelta di un'attrice per interpretare il ruolo dell'Imperatore del Qin settentrionale ma non ha avuto neanche un briciolo del carisma dell'Imperatore, un uomo sciatto, in apparente stato di fattanza, che striscia in disordine, con ciocche di capelli sfuggite e in camicia da notte scollata che lasciava intravedere il petto, tanto che hai difficoltà a inchinarti ad una tale visione di negligente sciattume.
Il finale è molto forzato: una vecchia volpe come Fan Xian, intelligente, sveglio, scaltro, sempre diffidente si fida di una persona già solo visivamente ambigua , tanto da determinare un finale "shock", completamente inutile che poteva essere previsto ed evitato. Il romanzo è questo ma la sceneggiatura poteva rendere il tutto più convincente.

Per concludere, Joy of Life è scritto molto bene ed è originale, con dialoghi intelligenti e colpi di scena memorabili ma viene penalizzato dal ritmo calante e dalla resa tecnica non sempre all’altezza. Non è un capolavoro visivo, ma è uno dei c-drama più interessanti, narrativamente, della sua generazione.

👉👉👉👉👉👉👉👉 Il mio voto reale è 8,7 !

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Completo
dawnraptor
2 persone hanno trovato utile questa recensione
mag 21, 2022
46 di 46 episodi visti
Completo 0
Generale 10
Storia 10
Acting/Cast 10
Musica 9.0
Valutazione del Rewatch 9.5

L'unico difetto è che è solo la prima stagione.

Prima cosa in assoluto: questa è solo la prima stagione di una serie di tre. La seconda dovrebbe essere più o meno in lavorazione (novembre 2021). Ciò per sottolineare, subito, che il finale della serie ci lascia con un colpo di scena pesante e una suspense intollerabile.
Detto questo, un drama magnifico, a partire dagli attori. Tendo a non soffermarmi troppo sulle attrici, sono donna, in fondo, ma gli attori sono praticamente tutti bellissimi e molto bravi. Zhang Ruo Yun ti prende a poco a poco… Inizialmente non mi entusiasmava, ma nel giro di pochi episodi mi ha completamente catturato. Tutti i vari comprimari e secondari fanno un lavoro egregio, ma chi venisse qui per Xiao Zhan sappia che lo si vede solo nelle ultime puntate e il suo personaggio non è dei più simpatici.
Ho apprezzato particolarmente la storia, che non conosce praticamente momenti di noia, e in una serie così lunga è dire molto. In questo isekai ci sono intrighi, lotte, colpi di scena, sospetti accuratamente nutriti, rivelazioni: c’è di tutto e di più. Poco romanticismo, e non se ne sente la mancanza. I risvolti personali di molti personaggi vengono abbondantemente sviscerati. Soprattutto, non esistono buoni e cattivi monodimensionali: di tutti vengono forniti molti tratti caratteriali e le circostanze che li hanno resi come sono. Un paio di antagonisti sono resi così umanamente che quasi si farebbe il tifo per loro. Quasi.
Personalmente ho trovato che l’unica parte debole della serie fosse la relazione della coppia principale. La protagonista ha poco spazio, un personaggio piuttosto noioso e monocorde, e nella seconda parte del drama, quando l’azione si sposta, sparisce completamente. Magari tornerà nella seconda stagione e le daranno un percorso di crescita. Intanto, ci ricordano che esiste perché ogni tanto il protagonista ripete di essere innamorato di lei.
A parte ciò, una cinematografia magnifica, con riprese da angolature particolari, movimenti della macchina da presa molto ben studiati, con scenografie magnifiche e costumi splendidi: il tutto è una gioia per gli occhi. Anche la musica di background ha momenti ispirati, pur se le sigle si lasciano dimenticare in fretta.
In sunto, un’opera il cui unico, vero difetto è di lasciarci col fiato sospeso. Non sono il tipo che ben convive con la curiosità: penso che andrò a cercarmi l’opera da cui è tratto.

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Dettagli

  • Titolo: Joy of Life
  • Digita: Drama
  • Format: Standard Series
  • Paese: Cina
  • Episodi: 46
  • Andato in Onda: nov 26, 2019 - gen 1, 2020
  • Andato in Onda On: Martedì, Mercoledì, Lunedì
  • Rete Originale: iQiyi, Tencent Video
  • Durata: 45 min.
  • Classificazione dei Contenuti: 13+ - Dai 13 anni in su

Statistiche

  • Puteggio: 9.0 (segnato da 12,543 utenti)
  • Classificato: #57
  • Popolarità: #515
  • Chi Guarda: 36,328

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