Ed è proprio con grazia ed eleganza che questo drama coreano di otto episodi, live-action dell’omonimo webtoon, ci presenta le vite di alcuni personaggi che si intrecciano fra loro.
Raffinata è anche la cornice di questa storia. La fotografia e le luci sono attentamente studiate in ogni loro particolare e tutti gli oggetti di scena sono estremamente curati. Un occhio di riguardo è soprattutto per la sala da ballo, in cui la luce, entrando dolcemente dalle finestre, illumina esattamente dove deve andare l’attenzione dello spettatore.
In questo sottofondo onirico, accompagnato da musica classica, ci viene presentato il protagonista di questa storia, Deok-chul, un anziano dal cuore buono che ha dedicato tutta la sua vita alla famiglia e a mantenerla, lavorando sempre duramente. Adesso che è in pensione vorrebbe rispolverare il sogno di quando era un bambino, ovvero quello di fare danza classica, cerca una scuola e un’insegnante, ma non è così semplice praticare una disciplina così rigida come la danza con l’avanzare dell’età.
Ma Deok-chul non si dà per vinto: è ostinato a fare finalmente qualcosa per se stesso, a realizzare un desiderio nascosto in lui da sempre, perché non è mai troppo tardi per realizzare i proprio sogni.
O meglio, bisogna realizzarli prima che sia troppo tardi.
Questo personaggio è interpretato dal simpaticissimo Park In-hwa che si è messo in gioco a più di settant’anni indossando body e calzamaglia e facendo passi di danza difficilissimi.
Quello che sarà il suo insegnante è Chae-rok, un giovane ballerino. Se da una parte lui ha dovuto combattere per studiare danza classica, e tutt’ora sta combattendo tanto che è quasi scoraggiato nel proseguire con questa disciplina, dall’altra Chae-rok, grazie all’incontro con Deok-chul, capisce di essere fortunato: dopotutto è ancora giovane e ha tutto il tempo davanti per poter realizzare i propri sogni.
Ciò che nasce fra loro due è una strana amicizia che si potrebbe paragonare quasi a un rapporto tra padre e figlio: mentre Chae-rok cerca di realizzare il desiderio di Deok-chul, l’anziano fa conoscere al giovane cosa significa avere una famiglia e passare del tempo con questa, facendo piccole azioni quotidiane come guardare la TV e consumare un pasto insieme.
Chae-rok, d’altro canto, diventerà indispensabile per Deok-chul nel momento del bisogno e sarà come se fosse il terzo figlio di Deok-chul.
Il giovane ballerino è interpretato da Song Kang, il talentuoso “figlio di Netflix”, che anche in questo drama ci ha dimostrato tutta la sua bravura. Se qualcuno si stesse domandando se è proprio lui che balla nelle varie scene di danza classica: sì, è lui.
Song Kang, infatti, ha preso lezioni di danza classica per mesi per poter interpretare il personaggio di Chae-rok.
Presentando solo i due personaggi principali si capisce già che i temi affrontati sono molteplici e tutti interessanti. In realtà, dietro a "Navillera" si nasconde molto di più, ma è un percorso leggero ed elegante che lo spettatore deve fare accompagnato da piccoli passi di danza con i due protagonisti, quindi non aggiungerò altro.
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Un papay qui veut apprendre la danse classique et que sa mémoire abandonne...
Navillera : sens du titre : I am Korean so I know NAVILLERA meaning.Navillera is old Korean. Usually Korean aren't use it. Navillera means beautiful with some soft. In the Joseon Dynasrt, they use the word when they watching traditional dance. 춤을 나빌레라하게 춘다. Like this. 나빌레라 is like a butterfly. Butterfly is 나비 and 레라is hearing like meaning beauty. So 나빌레라 meaning beauty like a butterfly. I am not an expert if I wrong. And I am not good at English so I must wrong grammer. (https://www.reddit.com/r/kpophelp/comments/lpkdp9/what_exactly_does_navillera_mean/)
D’excellentes idées : mettre la danse classique en fond de drama, ce n’est pas courant. Mettre en couple vedette un homme de 70 ans qui n’a jamais dansé avec une future étoile de 23 ans, chacun devant apprendre de l’autre non plus . Chae Rok maîtrise la danse, et M.Sim a l’expérience de la vie, et un cœur généreux. Le tronc central du drama sera le relation de ces deux hommes, duquel partiront les branches d’intrigues secondaires : la relation au père, la relation à la maladie, l’amitié… Chae Rok devra apprendre à ouvrir son cœur, et M.Sim à se confronter son ennemi secret…
Mais le très gros défaut du drama, c’est la réalisation, molle, avec des plans trop longs, et si le drama avait été resserré en 10 épisodes, ça aurait été bien meilleur. Il y a aussi les scènes de danse de Chae Rock, qui ne font guère illusion. Il est bien évident que Song Kang a fait des efforts pour acquérir la posture, et certains gestes, mais on voit bien que tous les plans de sauts et d’enchaînements, ce n’est pas lui, mais un vrai danseur en doublure. Si ça se voit c’est à cause du réalisateur qui alterne sans grâce les gros plans de l’acteur et les plans lointains de la doublure. C’est toujours le même enchaînement, et à la troisième fois on a compris ! De plus Song Kang n’est pas très à l’aise, son jeu s’en ressent, un peu mécanique et forcé. Dommage, il est superbe, un peu trop bien bâti pour un danseur, en général ils sont très minces mais pour une fois qu’on n’a pas un squelette on ne va pas s’en plaindre !
Le reste de la distribution est parfait, avec en tête Na Moon Hee, l’épouse de M.Sim et Park In Whan, (M.Sim). les membres de la famille qui vont affronter une situation inhabituelle, le maître de ballet, son ex femme, les anciens compagnons de foot de Shae Rok, tous sont très bien.
En conclusion, si on passe sur les défauts signalés (qui ne sont pas vraiment rédhibitoires, sinon je l’aurais lâché avant la moitié…) c’est un drama très intéressant par son scénario et par les questions qu’il pose et les réponses qui sont suggérées.
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