
Un mix di spunti azzeccati e cliché non necessari
Drama curioso, il cui avvio non solo promette bene ma mostra qualcosa di un po' diverso dal solito. Piace il tema della magia, il valore aggiunto sono ovviamente i fantasmi assunti come dipendenti del protagonista, e il protagonista stesso che risulta ben caratterizzato e portato in scena da un attore che ho avuto modo di apprezzare anche in altri lavori in passato (Man to Man)E' una serie che sa strappare sorrisi, alternando momenti più profondi e anche qualche scena commovente. Un buon mix e un buon equilibrio per portare avanti una commedia dalle molteplici sfaccettature, capaci di alternarsi ripetutamente evitando il rischio dell'effetto noia.
Questo, almeno, è quanto accade nella parte iniziale. Purtroppo, pur avendo promosso un avvio insolito e originale, la sceneggiatura è incappata in un clichè molto diffuso, quello del tuffo nel passato: non ho trovato particolarmente necessario delineare un collegamento pregresso, dedicandogli addirittura un lungo flashback che spezza la storia in corso e occupando alcuni episodi. Se il valore aggiunto non si è visto, si è percepito invece l'effetto contrario: la briosità della storia viene smorzata da una maggiore pesantezza e lentezza, l'attenzione - mantenuta viva fino a quel momento - inizia a vedere alti e bassi.
Sicuramente il vero punto di forza non è stato sviluppato a dovere, ovvero i tre fantasmi che accompagnano il protagonista: ben caratterizzati e capaci di produrre un effetti sinergico con le loro interazioni, avrebbero meritato più spazio: l'intera serie ne avrebbe certamente giovato.
Verso la fine il drama si riprende, ma mai completamente e mai raggiungendo il picco di qualità con il quale era partito.
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