
Un horror soprannaturale che non fa paura
"Light Shop" è un lavoro che unisce intrighi soprannaturali a storie personali di amore, perdita e redenzione. Questa serie illustra in modo non lineare le vite di personaggi intrappolati tra la vita e la morte, tutti collegati da un misterioso negozio di luci.Con il suo lento sviluppo dei personaggi, tensione ambivalente e la toccante esplorazione della condizione umana, questa serie rientra nel sottogenere del thriller psicologico.
Trama e narrazione: Il concetto di "Light Shop" è apparentemente semplice ma complesso al tempo stesso. In sostanza, è una storia di persone interconnesse, unite da un tragico incidente, alcuni intrattenevano una relazione (sentimentale o genitoriale) , e ogni personaggio è alle prese con il proprio passato, i propri rimpianti e i propri desideri insoddisfatti rimanendo bloccata nel limbo, genialmente rappresentato da un vicolo.
Quella che inizia come un'atmosfera inquietante e horror si trasforma gradualmente in un'esplorazione di sentimenti, trascorsi e seconde possibilità. Light Shop stesso funge da metaforico crocevia dove le anime si incontrano e interagiscono, scoprendo non solo la verità sulle proprie vite, ma anche il modo in cui i loro destini si intrecciano.
La narrazione è ricca di sfumature, passando senza soluzione di continuità tra diversi archi narrativi di personaggi che inizialmente sembrano slegati. Tuttavia, man mano che la narrazione si dipana, lo spettatore inizia a vedere come queste vite disparate si intersecano, il tutto conducendo a un climax straziante ma al tempo stesso redentivo. Ogni episodio crea tensione, rivelando gradualmente gli strati del tragico passato di ciascun personaggio e i complessi percorsi emotivi che affronta. Il ritmo è ben bilanciato, garantendo che la storia, pur avendo i suoi momenti emozionanti, non risulti mai affrettata o pesante.
Sviluppo dei personaggi:
il punto di forza di "Light Shop" risiede nel suo cast di personaggi profondamente umani, ognuno dei quali apporta una prospettiva unica alla storia. Da Jeong Won-yeong, il misterioso e compassionevole guardiano dell'aldilà, a Lee Ji-young, una donna il cui amore per il suo defunto fidanzato trascende la morte, ogni personaggio è profondamente stratificato, con il proprio bagaglio emotivo e i propri desideri. I loro archi narrativi sono profondamente intrecciati, creando un'intricata rete di relazioni che esplora i temi del sacrificio, della memoria e del dolore dell'amore inespresso.
Particolarmente avvincente è la tragica storia di Kim Hyun-min e Lee Ji-young. Il loro amore trascende i confini della vita e della morte, con la determinazione di Lee Ji-young di salvare Kim Hyun-min, persino dopo la sua morte, a dimostrazione di quanto il cuore umano sia disposto a spingersi per amore. La profondità emotiva di questi personaggi è straziante e la loro storia d'amore irrisolta lascerà senza dubbio gli spettatori con la voglia di strappare un fazzoletto.
La trasformazione di Yang Seong-sik, un detective che si trasforma in un mietitore, aggiunge un ulteriore livello di complessità alla storia. Il suo percorso dallo scetticismo all'accettazione del suo nuovo ruolo e al suo successivo coinvolgimento nella guida delle anime attraverso l'aldilà è al tempo stesso tragico e edificante.
Temi e simbolismo:
"Light Shop" è ricco di temi legati alla memoria, al destino e alla sottile linea di confine tra vita e morte. Il concetto di luce come guida, sia letterale che figurata, è centrale nella serie, qui è associato anche all'energia elettrica che permette a queste lampade di illuminarsi, questo topic non è davvero nulla di nuovo o originale , basti pensare al Frankestein di Shelley , uno dei primi esempi di come l'energia elettrica sia associata alla vita e alla morte, ( Il dottor Frankenstein utilizza l'energia elettrica per dare vita al suo mostro);inoltre, in molti film horror, l'elettricità è associata a eventi paranormali o all'aldilà. L'elettricità è spesso usata come metafora per rappresentare la vita e la morte. Ad esempio, il "colpo di vita" che riporta in vita un personaggio dopo la morte, o l'idea che un'intensa scarica elettrica possa portare alla morte.
Nelle sedute spiritiche a volte l'elettricità è associata a fenomeni paranormali, dove eventi elettrici possono segnalare la presenza di spiriti o entità sovrannaturali, suggerendo un legame tra la vita, la morte e il mondo spirituale. Questi elementi dimostrano come l'energia elettrica possa essere vista come un simbolo potente e ambivalente, capace di evocare sia la creazione che la distruzione, la vita e la morte. Il negozio di luci stesso simboleggia la natura fragile della vita, offrendo conforto, guida e, a volte, una seconda possibilità.
Anche il tema dei cattivi che sembrano spaventosi ma in verità sono creature sofferenti che hanno subito un trauma non è nulla di veramente nuovo . Basti pensare a The others . Inoltre qui alcuni personaggi , e sono coloro che sono deceduti, si mostrano in modo scioccante e pauroso, la decisione di caratterizzarli in certi modi è presa in prestito da altri lavori di successo (Babadook per le unghie, Slender man per l'altezza vertiginosa di un personaggio, The Ring per alcune soluzioni di ripresa). L'aspetto che però ho apprezzato e mi è sembrato geniale è che queste trasformazioni non sono casuali ma hanno tutte un significato. Chi era sordo adesso può parlare e comunicare, chi ha avuto il cuore spezzato perde continuamente sangue e si spezza in mille pezzi , l'amata lo ricuce, chi si vergognava della propria sessualità e si nascondeva ora è visibilmente spaventoso raggiungendo altezze da capogiro.
Scenografia: La fotografia di "Light Shop" è sbalorditiva, con inquadrature splendidamente composte che enfatizzano l'atmosfera di ogni scena. L'illuminazione, ovviamente, gioca un ruolo fondamentale nel creare l'atmosfera: che si tratti del tenue chiarore di una lampadina o della strada buia e inquietante in cui vagano i personaggi, l'uso di luci e ombre aggiunge una dimensione inquietante ma confortante alla storia. Lo stile visivo della serie ne esalta la profondità emotiva, rendendo ogni momento denso e d'impatto. C'è l'utilizzo di molte scene in bianco e nero per sottolineare una dimensione emotiva e interiore ma anche l'uscita dal limbo.
La luce gioca un ruolo fondamentale nel creare l'atmosfera emotiva: si passa da toni caldi e luminosi, che evocano felicità e speranza, a luci più fredde e ombrose, che riflettono conflitti interni e tensioni.
Recitazione: la performance complessiva è molto buona, non ottimale, per quasi tutti gli attori. Alcuni hanno avuto davvero poco spazio per mostrare di più. Salva tutto Ju Ji-hoon, enigmatico , carismatico ma intenso, disperato, credibile e incredibile quando c'è bisogno di spingere e mostrare disperazione, lo fa risultando convincente e assolutamente "sul pezzo". Voto 9 solo alla sua interpretazione che è purtroppo un atollo (un discorso isolato) nel mare dell interpretazioni recitative altrui che a confronto sembrano deboli.
Conclusione: Nonostante ci siano molte idee che per chi non ha seguito thriller o horror possono sembrare geniali e illuminanti, alcuni lo sono davvero non è un lavoro che mi ha colpito se non per la cura con cui è stato realizzato e la regia moderna, uno stile di ripresa e un utilizzo del colore molto calzante e interessante.
Emotivamente non mi sono sentita coinvolta più di tanto e a parte un paio di scene non mi ha smosso o reso inquieta per nulla. I primi episodi li ho trovati noiosi, fortunamente dopo il quarto il lavoro inizia a prendere una piega più emotiva e intima e ho seguito con interesse ma non è un lavoro che personalmente rivedrei.
Le vite di tutti potevano trovare più spazio e certi dettagli impressionisti ( lacrime di sangue che sgorgano improvvisamente da ogni orifizio, copiato da Llorona e da varie edizioni di esorcista, l'ago che cuce , lo stile alla Samara della donna sorda)li ho trovati mal realizzati, scopiazzati e bizzarri.
La recitazione del tanatoprattore e della infermiera ( Strongwoman Do Bong-soon) incerte, poco sentite e stentate, hanno penalizzato ancor più un lavoro non troppo solido.
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Háganse un favor y veanlo por favor
Me encantó, apesar que prefiero por mucho los k-dramas de romance esta es una buena excepción. Tiene una historia que te pide que sigas viendo más capítulos para poder entenderla y es muy emocional, sentí las ganas de llorar en varias ocasiones. Ojalá saquen 2da temporada. Puedes simpatizar con los personajes en sus diferentes situaciones. También como representan muchas cosas, muy buen guión, no es predecible.La pueden ver en Disney Plus o Magis Tv ^-^--^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-
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Encontre a sua luz ✨️
Que drama SENSACIONAL eu acho que a dramaland estava precisando de uma história tão tocante e incrível quanto essa.É cansativo ver sempre os mesmos dramas e com as mesmas histórias recicladas, e o PIOR as pessoas gostando como se fossem revoluções...ESSE DRAMA é outro nível, assim como Moving conquistou o coração de muita gente em 2023, Light Shop conseguiu fazer o mesmo em 2024. Só tenho elogios para esse drama. Obviamente não poderia esquecer o elenco em peso que essa obra possui e a entrega TOTAL de todos os personagens. Desde o começo do drama eu me identifiquei e amei cada história, simplesmente apaixonada.Só tenho a elogiar o roteirista e o diretor do drama pois arrasaram do começo ao fim! quando a gente achava que sabia de muita coisa aparecia outra bem mais chocante. O toque de terror deixou tudo mais emocionante para o público e tudo que a gente conseguia pensar eram nas teorias.
No fim de tudo Light Shop foi muito mais do que um dorama de terror ou de suspense, mas sim um drama tocante e que teve a capacidade de deixar o telespectador preso por cada lâmpada dessa história, obrigada mais uma vez a todos os envolvidos! 🙏✨️
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Sensacional
Comecei esse dorama por causa de um edit, nem sabia de fato qual era a história, achava que era apenas mais um terrorzinho. Confesso que demorei bastante para descobrir do que se tratava o plot ( não pesquisei, medo de spoiler) e fiquei bastante surpresa quando entendi a do que se tratava.Nao apenas o universo, mas os personagens tambem são bastante complexos. É incrível ir descobrindo a história de vida de cada um deles e ir encaixando as peças à medida em que vamos assistindo.
É aquele tipo de dorama que nos faz refletir sobre a vida e a morte.
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Une lumière qui reste même après le dernier épisode
Un drama court mais hyper intrigant dès le départ. L’ambiance est vraiment à part, un peu floue au début, mais ça donne trop envie d’enchaîner pour comprendre ce qui se passe vraiment 😶🌫️Le casting est super solide, c’est clairement la cerise sur le kimchi ! 🤣
Tout le monde joue parfaitement, c’est sobre mais ça touche direct. Et franchement, à partir de l’épisode 4, tout prend sens et ça devient encore plus prenant 🤩
L’histoire est belle, pleine d’émotion, avec des moments qui donnent les larmes aux yeux sans être dans le mélo non plus. Le dernier épisode est magnifique et tout en douceur 🥺
Il y a même un petit air de “suite possible” à la fin, on croise les doigts ! 🤞🏻
Bref, un drama qui se regarde facilement, qui fait réfléchir et ressentir.
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Una novità rinfrescante in un panorama di drama un po’ tutti uguali
Recensito da: Jade IG: _Dramalia_Questo drama è sostanzialmente stato diviso da me in tre fasi.
La prima è quella del: “Ma che cazzo sto guardando?!”
Per tre puntate piene, ho vissuto in un incubo di cui non vedevo la fine. Odio profondamente gli horror, non li guardo, mi fanno dormire male la notte e non mi sanno di niente. Non ho mai capito la gente che li guarda per divertimento, assolutamente inconcepibile per me. Perciò, quando ho iniziato questo drama, la mia prima reazione è stata quella di toglierlo e rifugiarmi sotto le coperte, con tutti gli arti al sicuro sotto al piumone, perché i mostri sotto al letto non mi prendessero. La seconda è stata di maledire chi mi aveva costretta a vederlo (sì, lo so che stai leggendo questa recensione, dico a te!). La terza mi ha visto impegnata a non farmi venire un infarto, col cappuccio tirato sopra alla testa come protezione. Vi dico questo in caso siate dei fifoni come me, che mi spavento facilmente per queste cose, ma poi riesco a guardare gente sbudellata senza battere ciglio. Se siete della mia stessa parrocchia, vi consiglio di affrontare le prime tre/quattro puntate col vostro orsetto del cuore stretto al petto, ma vi prometto che se riuscirete ad andare avanti, il drama vi regalerà una profondità e un incredibile quantità di lacrime. Non so se si possa dire che io vi abbia invogliati, ma non posso mentire. Dunque dicevo che la prima parte, oltre a essere un horror, è anche abbastanza incasinata e non si capisce niente. Io personalmente brancolavo nel buio, un po' come i personaggi di questa storia.
In una notte perpetua, in una stradina losca e senza lampioni, con la pioggia che flagella un quartiere popolato da quattro gatti e un cane, inizia la nostra storia perigliosa, fatta di mostri, ingenui protagonisti e un misterioso negozio di lampade, con all’interno un altrettanto misterioso proprietario. Kim Hyun-min è un uomo dalla vita incolore, proprio come il luogo crepuscolare in cui vive, ogni sera scende dall’autobus e incontra una donna con una grossa valigia ad aspettarlo. Lei non parla, non si muove, rimane sotto la pioggia a guardarlo aspettando qualcosa, e lui ogni sera la ignora e torna al suo appartamento solitario, finché un giorno non offre il suo ombrello alla misteriosa donna. I due si recano all’appartamento di lui insieme e lei lì sembra commettere un tremendo omicidio. E come inizio non è neanche troppo orribile, se non che altri fatti altrettanto strani si verificano. L’adolescente Hyung Joo-Woong ogni sera si reca al negozio di lampade a comprare una lampadina per la madre al ritorno da scuola, e ogni sera torna a casa con l’ansia e la paura che l’attanagliano per i loschi incontri che fa lungo la strada. Questi incontri sono “estranei”, almeno è quello che le dice Jung Won-young, il gestore dagli occhiali sempre sul naso, che le raccomanda di fingere che non stia accadendo niente di strano e di ignorarli il più possibile. Ora, dico io, dire una cosa del genere a una ragazzina non è che sia proprio un consiglio rassicurante e non ha fatto altro che aumentare la tensione anche in me, che mi prendevo infarti ogni volta che questa poveraccia incrociava uno di questi “estranei”. In tutto ciò si inserisce anche un’infermiera di terapia intensiva, Kwon Young-ji (Park Bo-young), che pare riuscire a vedere i mostri in questione e ne è giustamente terrorizzata. Insieme ad essi abbiamo anche un altro adolescente, una donna dai tacchi rossi e una scrittrice che si trasferisce nel quartiere, oltre a un detective che non si sa bene che cosa combini e alla madre dell’adolescente che non esce mai di casa. Sono tanti personaggi, ma i dialoghi sono pochissimi e nella prima parte quasi assenti. Ora, mi direte voi, ma questa gente cosa fa? Bella domanda. In questo posto è sempre notte, ci sono i mostri e pare di stare in un film dell’orrore a metà tra “The Ring”, con tanto di Samara, e uno a caso di Hitchcock. Non si capisce perché questi non si trasferiscano e neanche per quale assurdo motivo continuino a comprare lampadine a iosa che puntualmente si fulminano. Sembra infatti che sia la luce a tenere lontani i mostri e che senza di essa i protagonisti subiscano le peggiori pene dell’inferno.
Arriviamo dunque alla seconda parte, chiamata anche: “Ho bisogno di risposte!”
Sì, perchè le puntate 5-6 sono incomprensibili. Non si capisce più niente, non si sa se gli “estranei” siano cattivi, se non lo siano, se siano tutti morti, come funzioni quel mondo incasinato e soprattutto cosa diamine abbiano a che fare l’infermiera e il detective con tutto ciò. Le risposte ovviamente non arrivano neanche per sbaglio, lasciando lo spettatore a scervellarsi come un matto per trovare un senso logico a tutto ciò, quando sembra non averlo. In compenso però smette di essere un horror. Lentamente si capisce che i mostri non sono affatto mostri, ma anime errabonde che non sono passate oltre, rimanendo in quello che è a tutti gli effetti una specie di limbo per i non morti, ovvero coloro che sono in terapia intensiva in coma. Queste persone vagano nel crepuscolo, senza sapere cosa gli sia successo, senza poter tornare indietro, soffrendo di quei dolori che li hanno costretti in ospedale. Tutti vivono lì e il proprietario del negozio di lampade è colui che possiede le lampadine della loro vita, la speranza, la forza di volontà che può permettere loro di tornare indietro. Ma col cavolo che viene spiegato subito! Quindi, ringraziatemi per avervi dato delucidazioni, perchè io sono rimasta fino alla puntata sette a brancolare nel crepuscolo con questi disperati, confusa da morire.
Finalmente poi approdiamo alla terza parte, chiamata anche: “Lacrime a iosa.”
Se gli ho dato un titolo del genere, potete immaginare che le storie di queste persone vengono rivelate. Ognuno di loro è lì in seguito a un incidente tremendo in autobus. Erano tutti passeggeri e a causa di un malfunzionamento dei freni, il mezzo si è schiantato nel fiume, trascinandoli tutti sul fondo. La maggior parte sono finiti in coma, ma alcuni sono morti. Coloro che hanno perso la vita cercano in qualche modo di costringere coloro in coma a risvegliarsi, e qual è l’unico modo per farlo? Trovare la propria lampadina nel negozio illuminato di propria volontà e risvegliarsi. Ora, le storie di questi personaggi sono tremende, mi hanno spezzato il cuore e fatta piangere tantissimo, quindi io vi consiglio di avventurarvi nella visione di questo drama solo ed esclusivamente se avete il pelo sullo stomaco, perchè è estremamente complesso, profondo e toccante. Se all’inizio ero fortemente scettica, alla fine ho amato tantissimo la struttura intricata e ben dosata delle informazioni date, che creano un’atmosfera di tensione unica. “Light Shop” è una piccola perla luminosa, in uno scenario crepuscolare di drama tutti uguali, che regala ansia, paura, dolore e domande in egual misura. Vorrei dire che c’è un lieto fine per tutti, ma mentirei. Il finale del drama è aperto, lasciando il posto a innumerevoli domande e forse a una seconda stagione, anche se secondo me non servirebbe. E’ giusto lasciare del mistero, come in ogni istante di questi otto episodi adrenalinici. Attraverso la fotografia, i colori, i suoni e interpretazioni magistrali degli attori, nonché una regia da brivido, “Light Shop” è sicuramente uno di quei prodotti che vale la pena vedere e che rappresentano una novità rinfrescante in un panorama di drama un po’ tutti uguali che iniziavano a stancarmi. Armatevi di forza di volontà e guardatelo, perché ne vale la pena e poi vorrei la vostra opinione riguardo al finale della coppia di amanti. Ho qualche teoria che non voglio spoilerare, ma se qualcuno l’ha guardato, aspetto i commenti e le speculazioni!
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merece mais reconhecimento!!
atuação incrível, o enredo melhor ainda, prende nossa atenção desde os primeiros eps.Confesso q achei q seria mais uma serie de "terror" qualquer, mas foi MUITO além!!achei bizarro o fato da mulher sempre costurar o namorado pra mantê-lo vivo😲e esse plot twist de que a filha do lojista era aquela senhora?..a mulher da casa assombrada que preferiu FICAR do que voltar a vida, por causa da namorada que salvou ela:/
e esse final? pqp😳
Disparado um dos melhores dramas de 2024, sem dúvidas!!!!
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Sensacional
Sim Sensacional... Acabei de Finalizar Entre a Vida e a Morte e só consigo dizer o quanto esse dorama me surpreendeu... Foi surpreendente como me prendeu desde o primeiro episódio... É incrível que mesmo sendo um dorama de terror ainda consegue de alguma forma te cativar, fazendo com que, quem esteja assistindo não consiga parar... Recomendo pra quem gosta de uma boa estória de terror, com um plot surpreendente.. Sem contar que o elenco é repleto de atores excepcionais e talentosíssimos. AssistaWas this review helpful to you?

Deixe esse drama crescer em você enquanto assiste!
Falar de Light Shop é tão difícil. Terminei esse drama há 2 meses e ainda não sei bem o que dizer sobre um drama tão cheio de reflexões e intenso.O primeiro episódio tem uma vibe trevosa e tensa com um homem descendo do ônibus e encontrando uma mulher com uma mala aguardando por ele. Essa cena repete-se várias vezes, e em cada vez ele tendo uma percepção diferente do acontecido, enquanto ela aguarda que seja lembrada. Sendo bem sincera, achei esse 1° episódio bem lento, mas isso não é algo desconhecido, pois quem assiste drama já deve estar acostumado e dar seu tempo para que o roteirista cresça a história. É o caso de “Light Shop - Entre a vida e a morte“, dê tempo para o drama crescer em você e te emocionar.
Em apenas 8 episódios, o drama conseguiu apresentar histórias bem estruturadas e com um ritmo intenso. Foram 12 personagens únicos e relacionáveis. Uma boa parte do núcleo se fecha, mas também há perguntas que ficam, e nem acredito que fica aberto, mas sim reflexões do que o telespectador acredita que aconteceu com determinados personagens. Fica apenas a nossa reflexão sobre nossas vidas, experiências e ideiais. Uma amiga que viu de tanto que falei achou que merecia uma nova temporada. No entanto, eu não acho necessário.
A cultura de vida e morte dentro da cultura asiática é algo que não me canso de vê-los abordando, e diferente de outros dramas em que vemos algo superficial sobre isso, aqui há um cuidado em mostrar o culto de 3 dias do sepultamento. O cuidado após a morte com o corpo e com a alma. Afinal, é para isso que a Light Shop existe. Aquela loja super iluminada com lâmpadas em um longo beco escuro é a fronteira entre a vida e a morte, e o lojista é o guia para a alma.
O lojista, Won Yeong é um homem enigmático e misterioso. Ele cuida sozinho da loja e das pessoas que entram ali, mas não sabem bem o motivo. Cada pessoa ali revela um nova história, afinal, é sobre isso que a loja existe. Há vidas ali, há histórias de vida, morte e uma escolha.
As pessoas que precisam encontrar seu caminho para vida ou para a morte encontram a loja e assim entendem o que farão sua escolha. Elas são um fantasma na vida após a morte, sendo vistas apenas por pessoas que não estão dispostas a seguir em frente e aceitar a morte. Essa é a função do lojista: ajudar os mortos a seguir em frente para a morte, ou os vivos a acordar.
Aqueles que decidem não esquecer suas memórias de experiências de quase morte podem se tornar ajudantes no mundo dos vivos - lidando com fantasmas como Yang Sung Sik ou guiando as almas perdidas como Kwon Yeong Ji.
Citação: “Você tem que encontrar sua luz, não importa o que aconteça!”
Com uma exploração profunda e enriquecedora do significado da vida, vontade de sobreviver, profundidade das conexões e consequências das escolhas, “Light Shop” se tornou não só favorito, mas também um drama favorito que está disponível na Star+ dentro do catálogo da Disney+. Indico muito porque me fez chorar igual uma condenada com a história do lojista Won Yeong que pode parecer apenas um figurante, mas ganha um expoente em diversos momentos no enredo.
Para mim, esse drama é claramente dividido em duas partes: os 4 primeiros episódios com um ritmo bem vagaroso nos apresentando o vasto elenco e que por vezes não entendemos muito o que está acontecendo, mas os 4 episódios finais guiam o telespectador para uma revelação transbordante.
Não é à toa que ele está com um notão no MDL: 8.6
Merece muito o título de um dos melhores dramas de 2024, pois tem um elenco escolhido a dedo. Aliás, só fui ver por conta do Ji Hoon e encontrei atores maravilhosos que gosto muito, como o caso da Park Bo Young, Uhm Tae Goo e Shin Eun Soo.
Vale ressaltar que o roteirista Kang Full é o responsável por Moving, um drama badaladíssimo de 2023 e logo logo teremos uma segunda temporada. Ele é ótimo no que fez e vou ficar de olho em seus próximos trabalhos. Quem também fez um trabalho lindo foi o diretor Kim Hae Won, que nos presenteou com uma fotografia belíssima que dá vida a roteiro e atores maravilhosos.
Quero rever muito em breve porque Light Shop é um drama sul-coreano muito humano envelopado por um cenário de terror com mistério e tragédia.
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Makna dibalik esensi kehidupan dalam "Light Shop"
Jujur ini drama bikin gw deg deg ser sekaligus mewek sih, moral values nya banyak banget yang bisa gw ambil dri drama ini mulai dari percaya dengan kekuatan dan harapan dalam sebuah kehidupan, kita berjuang dalam hidup untuk apa dan mengapa kita ditakdirkan untuk menyalakan lampu kita sendiri yang disebut dengan "penentu cahaya kehidupan", inilah hebatnya Light Shop yang mampu menghipnotis setiap scene demi scene walau ada sedikit jumpscared yang terlihat tapi gw salut, ini drakor supranatural yang gw suka seumur-umurWas this review helpful to you?

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ótimo drama pra você fritar a cabeça ✨
"Light Shop" me surpreendeu de uma maneira que eu nunca imaginei. Comecei a ver o drama porque vi muita gente comentando sobre ele, mas não fui a fundo para saber do que se tratava. Acho que isso melhorou ainda mais a minha experiência.Quando comecei, fiquei muito perdida. Não dá para saber o que é real ou não; você cria várias teorias na cabeça e parece que vai enlouquecer. O roteiro é extremamente denso, chega a ser pesado pela quantidade de informações. É uma história que se desenrola em camadas, como uma cebola: cada nova camada traz uma perspectiva diferente e novas revelações.
Os personagens e suas histórias são muito interessantes, e a curiosidade para entender tudo é enorme. Não é um roteiro previsível, pelo contrário. O drama aborda temas como almas, vida após a m0rt3 e assuntos afins – temas delicados que realmente fazem a gente fritar a cabeça. Achei incrível a forma como trabalharam isso. Fiquei muito pensativa, principalmente porque tive um ente querido que faleceu, e esse tema me fez refletir sobre sua passagem. Algumas coisas mostradas na história me lembraram do que ouvi na época, então foi uma experiência muito reflexiva.
O episódio 3 foi o único que realmente me deu medo – foi assustador para c4r4lho! Mas o resto foi de boa KKKKKKK.
Indico muito! 10/10 🌟🌟🌟🌟🌟
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Light Shop é um kdrama surpreendentemente fora do comum!
Light shop é um kdrama que foge totalmente do padrão. Uma mistura de sobrenatural com drama que nos deixa confusos no início, e sem saber o que esperar. A narrativa não é totalmente linear, pois em cada episódio somos apresentados a um novo personagem, mas logo as histórias começam a se cruzar e fazer sentido. Achei incrível como o drama conseguiu falar sobre temas sensíveis de uma forma um pouco fora do comum, mas ao mesmo tempo poética e respeitosa. Sobre as atuações não tenho nem o que falar, simplesmente incríveis! Super recomendo.Was this review helpful to you?