
Comunque, dopo aver visto la serie e letto la recensione di Lynnea, non saprei che altro aggiungere.
La sua recensione è perfetta, concordo con quanto da lei scritto e consiglio di darle un'occhiata.
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Indicação the auditors
Estava afim de uma mudança de ares e resolvi dar uma chance para um drama diferentão no mês de julho desse ano.Apesar de ter ficado super interessada no drama ao ler a sinopse, entrei nessa jornada doramática sem grandes expectativas. E olha, assistir The auditors foi uma grata surpresa.
Não é atoa que resolvi escrever este blog de indicação. Esse Kdrama me prendeu do início ao fim e me deixou com gostinho de quero mais no final.
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The auditors é um drama muito bom, seu desenvolvimento é consistente e cheio de reviravoltas.
Mas é interessante destacar que não são reviravoltas mirabolantes ou coisas sem nexo. Muito pelo contrário, a trama sempre deixa um gancho bacana para te fazer ansiar pelo próximo episódio.
E sim, temos disputa de poder e um pouco de politicagem, mas não do tipo que te deixa enojado ou irritado.
Posso dizer que o drama tem um estilo de série policial americana, onde cada episódio foca em um caso que será obrigatoriamente resolvido naquele mesmo episódio.
Salvo raras exceções, onde tivemos casos maiores que realmente necessitavam de um pouco mais de tempo pra desenvolver a história.
Os personagens são interessantes e os casos de auditoria também.
Tinha muito tempo que eu não assistia com uma temática diferente, então The Auditors foi uma excelente mudança de ares pra mim.
Finalizo dizendo que apesar de não ter uma ost de peso, a fotografia do drama é excelente e as atuações foram realmente convincentes. Senti realmente que os atores entregaram o que deveriam em cada papel.
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Vou ficando por aqui, espero que tenham gostado do blog.
Não esquece de compartilhar sua opinião sobre o drama nos comentários.
See You Later!
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This review may contain spoilers
Una delle migliori serie del 2024: cast di prim'ordine e trama accattivante
Per quanto mi riguarda, uno dei migliori drama del 2024, anno che tra l'altro non sta regalando molte produzioni meritevoli. Ero a caccia di un buon romance da un paio di mesi e, dopo una sfilza di serie davvero deludenti, opto per "I revisori", nella speranza di un drama investigativo affiancato da una love story. Paradossalmente, non ho trovato nemmeno l'ombra di un romance. E, ancora più paradossale, non ne ho sentito la minima mancanza, divorando un episodio dopo l'altro. Questo perchè la serie cattura fin dall'inizio: trama interessante, tempi e sviluppi ben ponderati, attori di prim'ordine.Due gli attori che fanno da colonne portanti, uno per me nuovo (Shin Ha Kyung) e una conoscenza di vecchia data (Jin Goo).
Il primo, nuovo per me ma che calca la scena dei kdrama da parecchio, sembra calarsi perfettamente nel ruolo dell'inflessibile capo del team dei revisori, Sin Cha Il. E' un uomo integerrimo e tutto d'un pezzo, tutto logica, regole e giustizia. Implacabile nel suo lavoro, vive una vita che non contempla le relazioni umane e non conosce il significato della parola "fiducia".
Poi c'è Jin Goo - attore che ho apprezzato nel pairing secondario del famosissimo kdrama "I discendenti del sole" - e che in questa serie spicca come non mai. Affascinante dal punto di vista estetico, più snello e meno massiccio di come lo ricordavo, con una chioma lunga che generalmente negli uomini non riesco mai ad apprezzare ma che, sorprendentemente, nel suo caso - capelli sciolti o raccolti che siano - gli donano davvero, rendendo i lineamenti del volto altrimenti molto marcati un po' più affusolati. Una recitazione, la sua, di alto livello, necessaria per portare in scena un personaggio così complesso: il vicepresidente è forse il protagonista con più sfaccettature, inizialmente difficile da inquadrare. Se il capo revisore resta sostanzialmente una costante per tutta la durata della serie, il vicepresidente mostra davvero molti volti, che lo portano ad essere prepotente e arrogante, disposto a sporcarsi un po' le mani, ma anche affettuoso e protettivo verso le persone che gli stanno a cuore, determinato nei confronti dell'azienda, tutt'altro che sprovveduto rispetto alle macchinazioni della sua famiglia e capace di riconoscere il merito a chi di dovere. Ho apprezzato che l'inizio della storia mettesse tutto in discussione: il confronto tra il giovane impiegato - tanto fiducioso nel prossimo da risultare eccessivamente ingenuo - e il capo revisore, e lo scontro tra quest'ultimo e il vicepresidente, che è sembrata un po' come una dichiarazione di guerra tra protagonista e antagonista. Ben presto però le carte vengono rimescolate e ci troviamo di fronte ai due protagonisti nelle vesti di un eroe e di un antieroe. Due situazioni diametralmente opposte, quasi insofferenti l'uno rispetto all'altro: il vicepresidente non tollera il capo revisore, così ligio alle regole. In realtà è la consapevolezza di non potersi permettere il lusso di fare solo ciò che è giusto, a infastidirlo. Il revisore, dal canto suo, è l'eroe senza macchia (o quasi) e senza paura ma che, per poter essere tale, diffida di tutti e vive una vita di totale solitudine.
Da due personaggi così splendidamente ritratti non può che nascere una bellissima bromance, già che con l'avanzare degli episodi tra i due si instaura pian piano una forma di reciproco rispetto pur non apertamente dichiarato (e qui mi ha ricordato un po' serie come Chief Kim e Doctor Prisoner, in merito alle alleanze inizialmente improbabili). Molto ben delineati anche i personaggi secondari, soprattutto i due giovani revisori: lui, inizialmente ingenuo e diffidente nei confronti del nuovo capo, non perde la sua umanità ma comprende il valore dell'imparzialità nel suo lavoro e finisce per vedere in Sin Cha II il suo mentore (la scena finale, devo dire, mi ha commossa); lei è al contrario una ragazza giudiziosa e concreta, palesemente corretta e determinata, difficilmente influenzabile. Non solo riesce a trovare un equilibrio tra l'incarico nel team dei revisori e il legame familiare che ha nei confronti del vicepresidente, ma il vicepresidente stesso sembra quasi voler fare ammenda a tutto ciò che di sbagliato è costretto a compiere attraverso il modo in cui tutela la "nipote" da qualsiasi coinvolgimento nei suoi affari e, addirittura, la sprona a seguire le direttive del capo revisore e a fare del suo meglio in ambito lavorativo.
I cattivi in questa serie non trovano grande spazio: ci sono - alcuni molto corrotti, altri che commettono errori più per debolezza che per altro - ma non calcano la scena più di tanto, oscurati dai sopracitati personaggi principali che sono il vero motore della serie. Gli episodi sono ben distribuiti, come numero e nell'evoluzione della vicenda: è un drama che ha davvero diverse buone carte da giocare e sa quando mettere sul tavolo la successiva prima che quella già scoperta in precedenza venga a noia.
Concludendo, una serie del 2024 che possono finalmente dire meriti davvero di essere vista. Indipendentemente dal genere preferito - il mio, dicevo, è un altro - ritengo che non possa non essere apprezzata.
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