Trasposizione di un romanzo: Benvenuti alla libreria Goodnight!
Ambientata in un pittoresco villaggio di montagna in Corea del Sud, la serie segue le vicende di una giovane illustratrice e insegnante d’arte che va a vivere con la zia, scrittrice, in una villetta piena di ricordi. Qui trova rifugio nella libreria di un ex compagno di scuola, che diventerà la sua seconda casa.
La libreria è il cuore della storia: grazie alla creazione di un “gruppo lettura”, i personaggi di età e interessi diversi si ritrovano, condividono libri, tisane e momenti di vita. La narrazione, delicata e riflessiva, mette in luce la bellezza delle relazioni umane e l’importanza di ascoltare le storie altrui. Il paesaggio innevato e l’atmosfera intima rendono la serie un piccolo gioiello visivo.
La storia d’amore è tenera e appassionante, nonostante ostacoli e vecchi nodi da sciogliere, ma la serie tende a concentrarsi eccessivamente sulla relazione tra i due protagonisti, risultando a tratti lenta e un po’ monotona. Un piccolo ostacolo per chi cerca il ritmo coinvolgente del romanzo, che riesce a catturare maggiormente l’attenzione grazie alla ricchezza dei personaggi e dei loro intrecci.
Unica difficoltà per gli spettatori italiani: i nomi coreani, che possono sembrare simili e confondere.
In sintesi, “Benvenuti alla libreria Goodnight” è una serie dolce e contemplativa, ideale per chi ama sognare e lasciarsi avvolgere dalle piccole magie della vita quotidiana, pur consigliando ai lettori del romanzo di non aspettarsi la stessa intensità narrativa.
La libreria è il cuore della storia: grazie alla creazione di un “gruppo lettura”, i personaggi di età e interessi diversi si ritrovano, condividono libri, tisane e momenti di vita. La narrazione, delicata e riflessiva, mette in luce la bellezza delle relazioni umane e l’importanza di ascoltare le storie altrui. Il paesaggio innevato e l’atmosfera intima rendono la serie un piccolo gioiello visivo.
La storia d’amore è tenera e appassionante, nonostante ostacoli e vecchi nodi da sciogliere, ma la serie tende a concentrarsi eccessivamente sulla relazione tra i due protagonisti, risultando a tratti lenta e un po’ monotona. Un piccolo ostacolo per chi cerca il ritmo coinvolgente del romanzo, che riesce a catturare maggiormente l’attenzione grazie alla ricchezza dei personaggi e dei loro intrecci.
Unica difficoltà per gli spettatori italiani: i nomi coreani, che possono sembrare simili e confondere.
In sintesi, “Benvenuti alla libreria Goodnight” è una serie dolce e contemplativa, ideale per chi ama sognare e lasciarsi avvolgere dalle piccole magie della vita quotidiana, pur consigliando ai lettori del romanzo di non aspettarsi la stessa intensità narrativa.
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