Song of the Bandits vs Django Unchained: due western di liberazione
Il western non appartiene più solo all’America.
Con Song of the Bandits, la Corea del Sud reinterpreta il mito della frontiera in chiave storica, trasformando la Manciuria degli anni ’20 in un nuovo Far West: un luogo di ribellione, vendetta e libertà contesa.
Come in Django Unchained di Quentin Tarantino, il protagonista è un uomo marchiato dal passato — Lee Yoon, ex soldato dell’esercito giapponese, diventa un fuorilegge per redimersi e difendere il suo popolo.
Entrambi i film raccontano la liberazione degli oppressi attraverso la violenza: Django contro la schiavitù, Lee Yoon contro il colonialismo.
Ma se Tarantino firma un western pulp, ironico e barocco, Song of the Bandits preferisce il tono epico e drammatico del sacrificio patriottico.
Dove Django spara per amore e vendetta personale, Lee Yoon impugna la spada per colpa e giustizia collettiva.
Visivamente, il primo è un’esplosione di sangue, blues e ralenti; il secondo è polvere, vento e onore.
Due storie lontane ma sorelle, unite da un’idea comune: la libertà si conquista — non si chiede.
Non per chi distoglie lo sguardo: il sangue qui è parte della storia.
Con Song of the Bandits, la Corea del Sud reinterpreta il mito della frontiera in chiave storica, trasformando la Manciuria degli anni ’20 in un nuovo Far West: un luogo di ribellione, vendetta e libertà contesa.
Come in Django Unchained di Quentin Tarantino, il protagonista è un uomo marchiato dal passato — Lee Yoon, ex soldato dell’esercito giapponese, diventa un fuorilegge per redimersi e difendere il suo popolo.
Entrambi i film raccontano la liberazione degli oppressi attraverso la violenza: Django contro la schiavitù, Lee Yoon contro il colonialismo.
Ma se Tarantino firma un western pulp, ironico e barocco, Song of the Bandits preferisce il tono epico e drammatico del sacrificio patriottico.
Dove Django spara per amore e vendetta personale, Lee Yoon impugna la spada per colpa e giustizia collettiva.
Visivamente, il primo è un’esplosione di sangue, blues e ralenti; il secondo è polvere, vento e onore.
Due storie lontane ma sorelle, unite da un’idea comune: la libertà si conquista — non si chiede.
Non per chi distoglie lo sguardo: il sangue qui è parte della storia.
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