Details

  • Last Online: 3 days ago
  • Gender: Female
  • Location:
  • Contribution Points: 0 LV0
  • Roles:
  • Join Date: March 31, 2024
The Legend of the Blue Sea korean drama review
Completed
The Legend of the Blue Sea
0 people found this review helpful
by Dramalia
Feb 16, 2025
20 of 20 episodes seen
Completed
Overall 8.0
Story 8.0
Acting/Cast 7.5
Music 7.5
Rewatch Value 7.5
This review may contain spoilers

Il mio amore sopravvive al mio corpo

Recensito da: Effe IG: _Dramalia_

La domanda è: può un drama romantico che porta con sé tutti i cliché possibili e immaginabili, e che per di più non è nemmeno nuovissimo, essere accattivante nonostante tutto?
“The legend of the blue sea” è la risposta al nostro quesito. Colosso del mondo rom-com, colonna portante dei drama romantici con quelle storie d’amore scontate sì, ma incredibilmente soddisfacenti, questo drama ci accompagna in una narrazione senza tempo, così come la sua trama che parla di leggende e credenze. La sua forte contaminazione fantasy e quel pizzico di crime lo rendono ritmato e interessante, la storia d’amore invece scalda il cuore. Sarà Lee Min-ho, che con questo drama ha raggiunto vette altissime di successo, sarà l’atmosfera, sarà il racconto in sé, ma questo prodotto è una piacevolissima coccola. La sua forza sta proprio nella sua banalità, nel suo essere scontato ma sorprendentemente mai stucchevole o noioso, sempre dolce, caldo, accogliente, piacevole. E’ un drama che ricalca le favole che ci raccontavano da bambini, le stesse che, nonostante tutto, anche da adulti continuano ad emozionarci e incantarci.
"The Legend of the blue sea” racconta la storia di Sim Cheong, una sirena che, una volta sulla terra, trasforma la sua lunga coda in un paio di gambe umane. Un po’ come la Sirenetta, ma senza Ursula e strane magie o maledizioni all’orizzonte. Cheong infatti parla, è veloce ad imparare la lingua degli umani, ha una forza sovrannaturale e possiede l’abilità di cancellare la memoria. Incontra per la prima volta Joon-jae (Lee Min-ho) in Spagna, durante una vacanza dell’uomo dopo l’attuazione dell’ultima truffa portata a termine con i suoi due amici, il giovane hacker Tae-ho e l’esperto truffatore Park Moo. Joon-jae rimane affascinato da un bracciale che Cheong porta al polso, un bracciale che sembra avere un grande valore economico, tanto da farlo arrivare a truffarla, ma l’innocenza della ragazza, unita alla sua bellezza e alla sua stranezza, lo inducono a tornare sui suoi passi per iniziare ad aiutarla. Cheong infatti non conosce nulla del mondo umano, non essendo mai stata prima sulla terra, e Joon-jae è l’unico a cui si sente di affidarsi. Ma la storia è più complicata, si scopre infatti che i due non sono altro se non la reincarnazione di loro stessi nel passato, un passato con un destino tragico che ha visto il loro immenso amore portarli alla morte. Quel passato che torna anche nel presente, includendo tutti coloro che li circondano. Tra perdite di memoria e incontri voluti dal destino, Cheong e Joon-jae, dopo l’avventura in Spagna, al termine della quale la sirena ha cancellato la memoria al ragazzo, i due si incontrano nuovamente a Seoul dove li aspetta un percorso articolato. Un efferato criminale, amante della matrigna di Joon-Jae e vero padre del suo fratellastro, Chi-hyun, è sulle loro tracce, anche i suoi ricordi infatti, come quelli di Joon-Jae, comprendono spezzoni del passato. L’obiettivo è eliminare il ragazzo per ottenere l’eredità della ricca famiglia da cui proviene e impadronirsi di Choeng, le cui lacrime si trasformano in perle dalla rarissima purezza con un enorme valore economico.
La bellezza di questo drama, oltre che nella fiabesca storia d’amore, sta, secondo me, anche nello stretto e familiare rapporto di amicizia che gli sceneggiatori sono stati in grado di creare. Tae-ho, Park Moo, ma anche Shi-ah (una giovane Shin Hye-sun), il cui iniziale sentimento per Joon-jae si trasforma in amore per Tae-ho, così come la bimba e la mendicante, amiche di Cheong, sono un esempio di unione e di totale assenza di discriminazione. E’ incredibile osservare come la diffidenza iniziale di Park Moo nei confronti di una donna sporca che scava nei cassonetti, sia al contrario assolutamente assente nello sguardo innocente di Cheong che rappresenta la purezza d’animo e la totale assenza di cattiveria, invidia o pregiudizio. Così come è assente anche negli atteggiamenti della bimba che mai in un momento appare sorpresa o spaventata da qualcuno che non viene considerato “normale” per la società. E’ importante anche vedere come lei stessa, nel suo atto di mendicare, mantenga intatta la sua dignità e sia in grado, più di chiunque altro nel drama, di fornire conforto e una visione della vita molto più onesta e coerente di quello che potremmo aspettarci. Il messaggio di fondo dunque, anche per queste storie laterali, è davvero importante e non oscura ma bensì impreziosisce la narrazione principale che ci regala la favola di un amore eterno, un sentimento invincibile per la memoria e persino per la morte stessa.
“Il mio amore sopravvive al mio corpo”
E’ così che Joon-jae ci dona la dichiarazione più bella di sempre.
“The legend of the blue sea” dunque è per me una visione assolutamente raccomandata, una vera e propria favola che non sarà in grado di deludervi ma che vi lascerà piuttosto incantati, come quando prima di dormire da piccoli ci appisolavamo mentre qualcuno ci narrava in modo gentile e leggero delle vite di Cenerentola, di Biancaneve o della Bella Addormentata nel bosco.
Una critica? Forse il ruolo della bambina, un personaggio curioso che avrei voluto veder sfruttato meglio e avrei desiderato vedere entrare nella famiglia di Cheong e Joon-jae. La sua stessa assenza nei minuti finali, è stata a mio parere un errore.
Nonostante ciò rimane per me un drama promosso che rientra senza dubbio nelle colonne portanti di questo universo.
Was this review helpful to you?