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Recensito da: Jade IG: _Dramalia_
“Come risolvere tutto in venti minuti.”
Secondo voi perchè ho iniziato questo drama? Perché una persona che non ama affatto le storie di solo romance si è buttata nella visione di una storia d'amore in ufficio? Proprio io, che di solito prediligo morte, sangue e violenza? Bhè, ovviamente perchè sempre io sono facilmente influenzabile dai reel di Instagram e quindi, non appena ho visto quei montaggi ad arte di una green flag suprema, mi ci sono buttata a capofitto, senza neanche pensarci troppo! Lo so, ci ero già passata e nonostante questo ho cocciutamente commesso ancora lo stesso errore. Ma se l'altra volta ero rimasta favorevolmente colpita dagli addominali di Do-Hwan ne “I Segugi”, questa volta ho sbadigliato a più non posso e in qualche occasione mi sono messa anche a scorrere i reel per passare il tempo. Il drama parte forte e vi assicuro che c'era del potenziale, eccome se c'era, le puntate erano anche lunghe (qualcuna arrivava anche a 1h e 20 minuti), gli episodi 12, quindi lo spazio per gli approfondimenti era più che disponibile, ma qui hanno scelto coscientemente di fregarsene. Hanno deliberatamente creato un sacco di potenziale per poi buttarlo alle ortiche, cosa che personalmente mi fa arrabbiare molto di più che se avessero scritto un drama mediocre già in partenza e non avessero poi potuto salvarlo.
La nostra storia ruota attorno a una CEO, Kang Ji-yun (Han Ji-min), fredda e feroce, che ha una sua azienda di head hunting (cacciatori di teste o meglio conosciuti come reclutatori per le aziende). Questa donna si è fatta da sé e si vede. Non dorme, non mangia, respira lavoro e caffeina, si sostiene solo con la pura forza di volontà e non c'è niente e nessuno che possa fermarla. A parte la salute. Infatti finisce in ospedale e la sua socia, per disperazione, la convince ad assumere un segretario. Tale Yu Eun-ho (Lee Joon-hyuk), padre single di una splendida bimba di sette anni, che ha lasciato il lavoro per un anno per occuparsi della figlia, ma al suo rientro lo hanno incastrato, costringendolo ad andarsene. Quest'uomo è la rappresentazione vivente di una green flag. Avete presente tutte le altre di cui ci siamo innamorate nel corso degli anni? Ecco, buttatele via, perché lui è il Re delle foreste verdi, un uomo che farebbe sciogliere il cuore più gelido. Non solo è un padre amorevole, ma è anche un segretario perfetto. Organizza il caos di Ji-yun e l'aiuta continuamente anche se lei lo odia e vorrebbe che sparisse. È talmente perfetto che le mette i bordi per bambini agli spigoli della scrivania perché non si faccia male, che le sistema la porta visto che ci sbatte sempre contro, che continua a girare in macchina tutta la notte pur di non svegliarla quando dorme. Inoltre è ordinato in modo impressionante e cucina come uno chef professionista. Chi non vorrebbe un uomo del genere al proprio fianco? Bhè, all'inizio Ji-yun non si rende proprio conto di quale somma fortuna abbia avuto trovando il segretario Yu, anzi lo maltratta e vorrebbe farlo dimettere, ma la cosa dura davvero poco. Lentamente e inesorabilmente apre gli occhietti e comincia a provare dei sentimenti forti per lui. È davvero imbarazzante come lo guarda e soprattutto come gli sbava dietro, mentre lui, stoico e all'apparenza inconsapevole, continua a salvarla da sé stessa e dai suoi nemici. Ora, vorrei dire che c'è di più in questo drama, ma davvero non c'è altro. Loro si innamorano, in cinque secondi lo sa anche mio zio e la figlia di lui accetta la sua nuova mamma felice e contenta. I due second innamorati rispettivamente di lei e di lui, sono inutili come un ghiacciolo al Polo Nord e i cattivi così ridicoli che ogni loro tentativo di creare scompiglio è quasi comico. Perciò semplicemente non c'è molto altro da dire. Ogni qual volta si viene a creare un problema, questo viene risolto in venti minuti, di orologio proprio. Come il fatto che il padre di Ji-yun sia morto in un incendio per salvare, guarda caso, il segretario Yu. Cinque minuti di tragedia in cui lei sembrava che non potesse mai più perdonarlo, non potesse amare l'uomo per il quale suo padre aveva perso la vita e poi? Niente, puff tutto finito in una bolla. Innamorati persi come prima. Io vagamente perplessa mi domandavo se lo sceneggiatore non avesse avuto proprio voglia di scrivere quel giorno o se avessero tagliato parti a caso per qualche motivo oscuro. Persino quando i cattivi sembrano avere la meglio dura tipo venti minuti la tragedia e poi niente, fine. Risolvono tutto con quattro frasi in croce, e persino il cattivone dei cattivoni diventa un agnellino. Io boh! Cioè io capisco la necessità di fare i drama romantici, davvero lo posso anche sostenere in un certo senso, ma così no. Questo drama che doveva sulla carta essere epico, è stato relegato in un angolo, a causa di scelte di regia alquanto discutibili. Ji-yun tra l'altro una protagonista bipolare. Prima fredda come il ghiaccio e non appena si innamora di lui diventa un cucciolo di labrador scodinzolante, senza neanche più la capacità di concentrarsi. Fa delle dichiarazioni d'amore che ti fanno venire voglia di scappare dall'altra parte a gambe levate ed è così lucida che pare perennemente sudata. Personalmente non mi ha trasmesso niente, neanche simpatia. Lui è forse l'unica cosa che mi ha permesso di andare avanti con la visione di questo drama. È forte, intelligente, compassionevole, sa sempre cosa dire, come dirlo, come prendere le persone, ha tutto quello che uno potrebbe volere e forse è questa la sua grande pecca: non ha difetti. È persino ordinato al punto che mentre sono ad amoreggiare vola in terra un po' di roba e dopo si mette a sistemare a passare l'aspirapolvere! Cioè l'uomo della vita. Però oltre a lui non c'è altro. I second sono insulsi (anche se ammetto che a me piaceva tantissimo Jung-hoon, il figlio del presidente cattivo) e non fanno il loro lavoro, tentando i nostri protagonisti neanche per mezzo secondo e quelli che dovrebbero essere i cattivi, sono al massimo dei barboncini che abbaiano troppo e mordono poco. Perciò, se proprio non avete altro da vedere, guardatelo pure, ma ci sono romantici molto migliori di questo.
“Come risolvere tutto in venti minuti.”
Secondo voi perchè ho iniziato questo drama? Perché una persona che non ama affatto le storie di solo romance si è buttata nella visione di una storia d'amore in ufficio? Proprio io, che di solito prediligo morte, sangue e violenza? Bhè, ovviamente perchè sempre io sono facilmente influenzabile dai reel di Instagram e quindi, non appena ho visto quei montaggi ad arte di una green flag suprema, mi ci sono buttata a capofitto, senza neanche pensarci troppo! Lo so, ci ero già passata e nonostante questo ho cocciutamente commesso ancora lo stesso errore. Ma se l'altra volta ero rimasta favorevolmente colpita dagli addominali di Do-Hwan ne “I Segugi”, questa volta ho sbadigliato a più non posso e in qualche occasione mi sono messa anche a scorrere i reel per passare il tempo. Il drama parte forte e vi assicuro che c'era del potenziale, eccome se c'era, le puntate erano anche lunghe (qualcuna arrivava anche a 1h e 20 minuti), gli episodi 12, quindi lo spazio per gli approfondimenti era più che disponibile, ma qui hanno scelto coscientemente di fregarsene. Hanno deliberatamente creato un sacco di potenziale per poi buttarlo alle ortiche, cosa che personalmente mi fa arrabbiare molto di più che se avessero scritto un drama mediocre già in partenza e non avessero poi potuto salvarlo.
La nostra storia ruota attorno a una CEO, Kang Ji-yun (Han Ji-min), fredda e feroce, che ha una sua azienda di head hunting (cacciatori di teste o meglio conosciuti come reclutatori per le aziende). Questa donna si è fatta da sé e si vede. Non dorme, non mangia, respira lavoro e caffeina, si sostiene solo con la pura forza di volontà e non c'è niente e nessuno che possa fermarla. A parte la salute. Infatti finisce in ospedale e la sua socia, per disperazione, la convince ad assumere un segretario. Tale Yu Eun-ho (Lee Joon-hyuk), padre single di una splendida bimba di sette anni, che ha lasciato il lavoro per un anno per occuparsi della figlia, ma al suo rientro lo hanno incastrato, costringendolo ad andarsene. Quest'uomo è la rappresentazione vivente di una green flag. Avete presente tutte le altre di cui ci siamo innamorate nel corso degli anni? Ecco, buttatele via, perché lui è il Re delle foreste verdi, un uomo che farebbe sciogliere il cuore più gelido. Non solo è un padre amorevole, ma è anche un segretario perfetto. Organizza il caos di Ji-yun e l'aiuta continuamente anche se lei lo odia e vorrebbe che sparisse. È talmente perfetto che le mette i bordi per bambini agli spigoli della scrivania perché non si faccia male, che le sistema la porta visto che ci sbatte sempre contro, che continua a girare in macchina tutta la notte pur di non svegliarla quando dorme. Inoltre è ordinato in modo impressionante e cucina come uno chef professionista. Chi non vorrebbe un uomo del genere al proprio fianco? Bhè, all'inizio Ji-yun non si rende proprio conto di quale somma fortuna abbia avuto trovando il segretario Yu, anzi lo maltratta e vorrebbe farlo dimettere, ma la cosa dura davvero poco. Lentamente e inesorabilmente apre gli occhietti e comincia a provare dei sentimenti forti per lui. È davvero imbarazzante come lo guarda e soprattutto come gli sbava dietro, mentre lui, stoico e all'apparenza inconsapevole, continua a salvarla da sé stessa e dai suoi nemici. Ora, vorrei dire che c'è di più in questo drama, ma davvero non c'è altro. Loro si innamorano, in cinque secondi lo sa anche mio zio e la figlia di lui accetta la sua nuova mamma felice e contenta. I due second innamorati rispettivamente di lei e di lui, sono inutili come un ghiacciolo al Polo Nord e i cattivi così ridicoli che ogni loro tentativo di creare scompiglio è quasi comico. Perciò semplicemente non c'è molto altro da dire. Ogni qual volta si viene a creare un problema, questo viene risolto in venti minuti, di orologio proprio. Come il fatto che il padre di Ji-yun sia morto in un incendio per salvare, guarda caso, il segretario Yu. Cinque minuti di tragedia in cui lei sembrava che non potesse mai più perdonarlo, non potesse amare l'uomo per il quale suo padre aveva perso la vita e poi? Niente, puff tutto finito in una bolla. Innamorati persi come prima. Io vagamente perplessa mi domandavo se lo sceneggiatore non avesse avuto proprio voglia di scrivere quel giorno o se avessero tagliato parti a caso per qualche motivo oscuro. Persino quando i cattivi sembrano avere la meglio dura tipo venti minuti la tragedia e poi niente, fine. Risolvono tutto con quattro frasi in croce, e persino il cattivone dei cattivoni diventa un agnellino. Io boh! Cioè io capisco la necessità di fare i drama romantici, davvero lo posso anche sostenere in un certo senso, ma così no. Questo drama che doveva sulla carta essere epico, è stato relegato in un angolo, a causa di scelte di regia alquanto discutibili. Ji-yun tra l'altro una protagonista bipolare. Prima fredda come il ghiaccio e non appena si innamora di lui diventa un cucciolo di labrador scodinzolante, senza neanche più la capacità di concentrarsi. Fa delle dichiarazioni d'amore che ti fanno venire voglia di scappare dall'altra parte a gambe levate ed è così lucida che pare perennemente sudata. Personalmente non mi ha trasmesso niente, neanche simpatia. Lui è forse l'unica cosa che mi ha permesso di andare avanti con la visione di questo drama. È forte, intelligente, compassionevole, sa sempre cosa dire, come dirlo, come prendere le persone, ha tutto quello che uno potrebbe volere e forse è questa la sua grande pecca: non ha difetti. È persino ordinato al punto che mentre sono ad amoreggiare vola in terra un po' di roba e dopo si mette a sistemare a passare l'aspirapolvere! Cioè l'uomo della vita. Però oltre a lui non c'è altro. I second sono insulsi (anche se ammetto che a me piaceva tantissimo Jung-hoon, il figlio del presidente cattivo) e non fanno il loro lavoro, tentando i nostri protagonisti neanche per mezzo secondo e quelli che dovrebbero essere i cattivi, sono al massimo dei barboncini che abbaiano troppo e mordono poco. Perciò, se proprio non avete altro da vedere, guardatelo pure, ma ci sono romantici molto migliori di questo.
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