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Flex X Cop korean drama review
Completed
Flex X Cop
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by Dramalia
Nov 17, 2025
16 of 16 episodes seen
Completed
Overall 8.0
Story 8.0
Acting/Cast 7.5
Music 7.0
Rewatch Value 8.0
This review may contain spoilers
Recensito da: Jade IG: _Dramalia_

Cosa può andare storto quando un chaebol illegittimo, viziato e arrogante, viene mandato a fare il detective? E cosa può succedere quando quel libertino senza remore nello spendere il denaro altrui incontra una bella detective dura, intelligente e dal cuore grande? Bhè semplicemente la ricetta perfetta per un drama con i fiocchi!
La storia è semplice, lineare e chiara. Jin I-soo (Ahn Bo-hyun) è quello che tutti chiamerebbero uno scansafatiche con più soldi che cervello. Secondogenito di un conglomerato che fattura triliardi, passa le sue giornate a bighellonare e le sue notti a giocare a guardie e ladri in centri commerciali dove distrugge tutto a suon di pallottole a salve, in nome di un divertimento piuttosto opinabile. Durante una delle feste post gioco, un suo amico viene ferito da un malvivente che scappa a gambe levate. I-soo, ancora vestito da poliziotto, lo insegue e lo pesta pesantemente, finché almeno non arriva la detective Lee Gang-hyeon (Park Ji-hyun), la quale lo arresta e lo porta in centrale. Lei lo vuole incriminare, ignorando le rimostranze dei suoi superiori che vorrebbero il ricco ragazzo in libertà, ma viene fuori che l’uomo pestato da I-soo non è altro che un criminale ricercato dalla stessa Gang-hyeon. Per salvare la faccia sia delle forze armate, sia del padre di I-soo, candidato alle elezioni a sindaco di Seoul, il fratello maggiore di lui e la polizia si mettono d’accordo per fingere che il ragazzo stia collaborando con loro. Immaginate la gioia della detective Lee che si trova un chaebol viziato da dover gestire! Lei e la sua squadra già sono odiati da tutti, con lui al seguito diventano lo zimbello della centrale, senza contare che tra di loro non scorre propriamente buon sangue. I-soo se ne frega delle regole, pensa che con i soldi si risolva tutto, è spericolato e irrispettoso, perciò i suoi colleghi faticano a sopportarlo. Il fatto poi che abbia un sesto senso incredibile e che le sue intuizioni si rivelino quasi sempre giuste, non aiuta affatto il clima. Caso dopo caso, lo vediamo affrontare cattivi di tutti i generi, aiutando i suoi colleghi in tutti i modi possibili, persino tirando fuori grosse quantità di denaro di tasca propria. Si caccia sempre nei guai, ma ha anche un cuore grande, uno spirito di osservazione unico e il suo umorismo strappa risate a più non posso. La prima parte della storia è principalmente incentrata su loro che vanno in giro a caccia di birbaccioni della peggior specie, ma il plot twist era ovviamente dietro l’angolo. Durante le puntate infatti veniamo informati che la detective Lee ha un padre che ama tantissimo, ex impiegato della stessa stazione di Gangha, radiato in seguito a una tangente che sembrerebbe avesse intascato da parte di un’associazione tutt’altro che pulita. La figlia non ha mai creduto alle accuse e negli anni ha sempre cercato di ripulire il suo nome, per riportare il padre al posto che gli appartiene. Oltre a questo anche I-soo sembra avere degli scheletri nell’armadio tutt’altro che tranquilli e simpatici. La morte di sua madre è un mistero tutt’ora da risolvere e il ragazzo soffre di incubi e buchi di memoria su quel giorno fatidico. I due, insieme spalla a spalla, si districano dunque tra i fantasmi del loro passato e gli omicidi del presente. Ammetto che non avevo grandi aspettative, ma Ahn Bo-hyun mi ha piacevolmente colpita, andando oltre ogni aspettativa con la sua recitazione. Riesce perfettamente a incarnare il ragazzo spensierato con troppi soldi, per poi crescere, diventare un uomo responsabile e affidabile, un compagno di squadra di valore a cui i suoi compagni possono affidare la vita, per poi approdare a una parte più introspettiva e dolorosa, quando deve affrontare i suoi demoni e il suo passato. Davvero bravo, espressivo, divertente e commovente. Con lui un plauso anche alla sua collega, che viene un po’ messa in ombra dalla sua carismatica presenza di scena (soprattutto quando è nudo), ma cerca comunque di tenergli testa, ingaggiando con lui un vero e proprio braccio di ferro. Hanno una grande intesa e mi è sinceramente dispiaciuto non vedere uno sviluppo sentimentale tra i due, che avrebbe potuto dare al drama quel punto in più che invece gli è mancato. Nel complesso però vi consiglio vivamente di vederlo (se la violenza non vi infastidisce), perché è un concentrato di risate, lacrime ed emozioni davvero ben fatto. La lunghezza di sedici episodi da un’ora non appesantisce affatto, volando via senza quasi che uno se ne accorga.
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