This review may contain spoilers
L'hype di questo drama è stato alto tanto quanto rovinosa è stata la sua discesa
Recensito da: Jade IG: _Dramalia_
Sono confusa, davvero tanto confusa e continuerò ad essere confusa per sempre. Questo drama è completamente diverso da come pensavo che fosse e se per un po' ha mantenuto un certo senso logico, le ultime due puntate hanno buttato tutto all'aria, catapultandomi in un mondo che non aveva né capo né coda, con un finale talmente fuori da ogni schema e logica che pensavo di essere impazzita io. Sapete bene che mi sono fatta abbindolare dalla promessa di un drama sensuale, erotico e in qualche modo anche più esplicito degli altri, questo non importa che ve lo dica. È ovvio, soprattutto perché c'erano delle simpatiche e allusive scene di Lee Su-Hyeok in stile marpione e seduttore, che in realtà durano mezzo secondo netto. Ma non importa, ormai sono avvezza a farmi abbindolare da stralci di scene trovate in giro per l'internet, quindi in un certo senso mi sta anche bene esserci rimasta delusa. Ora, non fraintendetemi, alcune scene spinte ci sono, ma certamente non del nostro bell'attore che si fa pagare fior fiore di quattrini. Questo mai! Al massimo lui può atteggiarsi a grande seduttore, ma neanche troppo, giusto un accenno. Quindi, se dovete ancora vederlo ed era nella vostra lista per questo, cambiate strada. Lee Su-Hyeok fa il detective qui, o almeno ci prova, è anche bravo in realtà, ma ha proprio l'aria di uno a cui non importa niente di nessuno. E infatti un po' è così, soprattutto con la nipote Seong-A ha uno strano rapporto. I due non sembrano neanche parlarsi e, nonostante lui cerchi di portarla a scuola ogni mattina, non si accorge neanche che la ragazza viene brutalmente bullizzata dalle compagne. La massacrano letteralmente di botte, ha i segni in faccia e lui niente, pare troppo focalizzato sui suoi casi. Il più importante al momento riguarda omicidi di donne sole, nel quartiere in cui abita. Alcune donne infatti, sono state trovate morte soffocate nei loro appartamenti e non ci sono tracce del colpevole. Ad aiutarlo a risolverlo entra in gioco una ragazzina strana, che vive reclusa in un appartamento davanti al suo. Non esce mai, ha tutte le finestre sigillate e una fobia che le impedisce qualsiasi contatto con l'esterno. Sappiamo di lei che però vede delle linee rosse sulla sommità del capo delle persone. Sono appunto le S-line, ovvero le linee del sesso. Una per ogni persona con cui si è entrati in intimità. Quando le due persone sono vicine, le linee si congiungono, rendendo impossibile non notarlo. Per questo e perché a causa di questo suo strano potere sua madre ha ucciso suo padre (un traditore della peggior specie), Sin Hyeon-Hop, vive reclusa, lontana da tutto e da tutti. È una ragazza messa a dura prova dalla vita, che ha provato a uccidersi diverse volte, ma il suo corpo si è rigenerato ogni volta, impedendole di trovare la pace eterna. Per tutti questi motivi è un essere solitario, ma quando la vicina di casa, tanto gentile con lei, rischia la vita, Hyeon-Hop si butta al salvataggio, vincendo la sua paura e facendosi anche accoltellare per salvare la donna. Per fortuna il detective Han Ji-Uk interviene e la salva. Dopo di che la ragazza capisce che i suoi poteri si possono usare per aiutare la gente, torna alla vita e viene ovviamente mandata in classe con Seong-A, sua amica di sempre, la quale riceve degli strani occhiali misteriosi. Indossandoli infatti la ragazza acquista la facoltà di vedere le S-line, esattamente come Hyeon-Hop. Ora, se voi aveste degli occhiali magici che vi permettono di scovare ogni piccolo e sudicio segreto delle persone che vi hanno sempre trattato male e bullizzato, non li usereste? Sinceramente forse non lo farei come Seong-A, che comincia a ricattare professori e alunni in egual misura, per farsi pagare e avere quella popolarità che le è sempre stata negata. Ovviamente neanche a dirlo, questo porta la ragazza a fare una brutta fine. Viene infatti spinta giù dal tetto della scuola, ma non muore, finisce invece in coma e lo zio, neanche troppo devastato a quanto pare, inizia a indagare seriamente sulla faccenda. Gli occhiali a questo punto passano di mano in mano, portando sulla loro scia morte e distruzione. Sembra infatti che nessuna persona normale li possegga, ma anzi, vengano dati a gente spostata, con rotelle fuori posto e una psiche piuttosto labile. Sinceramente non ho capito perché vedere le S-line debba farti per forza impazzire e massacrare la gente. Cioè, neanche se scoprissi che il mio uomo mi tradisce lo accoltellerei come fanno tutti questi spostati. Va bene la vendetta, ma così si esagera. Comunque Hyeon-Hop parla di questa faccenda delle linee al detective, che pare crederle in un primo momento, ma è anche piuttosto scettico, solo che alla fine gli occhiali finiscono proprio in mano sua. Essendo probabilmente l'unico dotato di senno, riesce persino a non uccidere suo padre, un uomo vecchio e malato di mente, la cui S-line si collega alla nipote in coma. Una grande forza di volontà e vorrei anche conferirgli il premio: unico sano in questo drama. Comunque lui, che è un paladino della giustizia, usa gli occhiali in modo sano, ovvero smascherando degli stronzi violentatori di ragazzine. Davvero ammirevole. E fin qui tutto bene, certo, un sacco di domande affollavano la mia mente: da dove vengono gli occhiali? Come fa Hyeon-Hop ad avere i poteri dalla nascita? Perché non può morire? Cosa c'è dietro a tutto questo? La colpevole della situazione l'avevo individuata dal minuto 2 praticamente, ma c'erano ancora centinaia di domande che aspettavano risposta, solo che nel mentre ero arrivata all'ultima puntata e ho pensato: vabbè ora mi spiegheranno tutto! E invece no! Nell'ultima, attesissima puntata, va tutto in vacca. Sì perché gli autori, che si erano trovati a scrivere un drama intricato e complicato, dovevano poi tirarne le fila e non avendo una spiegazione che potesse chiamarsi logica, hanno pensato di creare la puntata più senza senso di tutte. Nessuna risposta alle domande ci viene data, anzi, si creano nuovi interrogativi, ancora più oscuri e complessi, ma visto che il drama finisce, rimaniamo tutti appesi e confusi. Io in primis non appena ho capito cosa stava succedendo, colma di delusione, avrei voluto spegnere tutto e dare un voto molto basso al drama o quanto meno andare in rete e sperare che qualcuno più intelligente di me avesse delle risposte da darmi, ma indovinate? Quei quattro gatti che hanno visto la serie sono tutti a brancolare nel buio come me. Perciò vi consiglio caldamente di lasciar perdere, di saltare proprio a piè pari e virare verso lidi più rosei, perché S-line è stato davvero una grande delusione. Certo, ci sono scene hot, alcune anche un po' disturbanti, certo la prima parte è anche appassionante e tiene col fiato sospeso, benché abbia già dei piccoli buchi di trama, gli attori sono bravissimi ed espressivi, l'atmosfera dark-noir tiene incollati allo schermo con l'ansia che qualcosa accada ogni due secondi, ma a conti fatti, alla fine, una sola puntata è bastata per rovinare tutto. Creare un drama con elementi fantasy, non significa solo arricchire una trama, deve avere uno sviluppo e una conclusione, con un senso compiuto, non può essere solo un raffazzonamento di scene al limite del sensato tipo “Lost”, bisogna pensarci bene e prima, senza lasciare la gente indignata e offesa per il tempo perso. Sì, ovviamente parlo di me. Ma vi sfido a guardarlo e a non provare le stesse sensazioni. Anzi no, che poi vi rovinate la giornata.
Sono confusa, davvero tanto confusa e continuerò ad essere confusa per sempre. Questo drama è completamente diverso da come pensavo che fosse e se per un po' ha mantenuto un certo senso logico, le ultime due puntate hanno buttato tutto all'aria, catapultandomi in un mondo che non aveva né capo né coda, con un finale talmente fuori da ogni schema e logica che pensavo di essere impazzita io. Sapete bene che mi sono fatta abbindolare dalla promessa di un drama sensuale, erotico e in qualche modo anche più esplicito degli altri, questo non importa che ve lo dica. È ovvio, soprattutto perché c'erano delle simpatiche e allusive scene di Lee Su-Hyeok in stile marpione e seduttore, che in realtà durano mezzo secondo netto. Ma non importa, ormai sono avvezza a farmi abbindolare da stralci di scene trovate in giro per l'internet, quindi in un certo senso mi sta anche bene esserci rimasta delusa. Ora, non fraintendetemi, alcune scene spinte ci sono, ma certamente non del nostro bell'attore che si fa pagare fior fiore di quattrini. Questo mai! Al massimo lui può atteggiarsi a grande seduttore, ma neanche troppo, giusto un accenno. Quindi, se dovete ancora vederlo ed era nella vostra lista per questo, cambiate strada. Lee Su-Hyeok fa il detective qui, o almeno ci prova, è anche bravo in realtà, ma ha proprio l'aria di uno a cui non importa niente di nessuno. E infatti un po' è così, soprattutto con la nipote Seong-A ha uno strano rapporto. I due non sembrano neanche parlarsi e, nonostante lui cerchi di portarla a scuola ogni mattina, non si accorge neanche che la ragazza viene brutalmente bullizzata dalle compagne. La massacrano letteralmente di botte, ha i segni in faccia e lui niente, pare troppo focalizzato sui suoi casi. Il più importante al momento riguarda omicidi di donne sole, nel quartiere in cui abita. Alcune donne infatti, sono state trovate morte soffocate nei loro appartamenti e non ci sono tracce del colpevole. Ad aiutarlo a risolverlo entra in gioco una ragazzina strana, che vive reclusa in un appartamento davanti al suo. Non esce mai, ha tutte le finestre sigillate e una fobia che le impedisce qualsiasi contatto con l'esterno. Sappiamo di lei che però vede delle linee rosse sulla sommità del capo delle persone. Sono appunto le S-line, ovvero le linee del sesso. Una per ogni persona con cui si è entrati in intimità. Quando le due persone sono vicine, le linee si congiungono, rendendo impossibile non notarlo. Per questo e perché a causa di questo suo strano potere sua madre ha ucciso suo padre (un traditore della peggior specie), Sin Hyeon-Hop, vive reclusa, lontana da tutto e da tutti. È una ragazza messa a dura prova dalla vita, che ha provato a uccidersi diverse volte, ma il suo corpo si è rigenerato ogni volta, impedendole di trovare la pace eterna. Per tutti questi motivi è un essere solitario, ma quando la vicina di casa, tanto gentile con lei, rischia la vita, Hyeon-Hop si butta al salvataggio, vincendo la sua paura e facendosi anche accoltellare per salvare la donna. Per fortuna il detective Han Ji-Uk interviene e la salva. Dopo di che la ragazza capisce che i suoi poteri si possono usare per aiutare la gente, torna alla vita e viene ovviamente mandata in classe con Seong-A, sua amica di sempre, la quale riceve degli strani occhiali misteriosi. Indossandoli infatti la ragazza acquista la facoltà di vedere le S-line, esattamente come Hyeon-Hop. Ora, se voi aveste degli occhiali magici che vi permettono di scovare ogni piccolo e sudicio segreto delle persone che vi hanno sempre trattato male e bullizzato, non li usereste? Sinceramente forse non lo farei come Seong-A, che comincia a ricattare professori e alunni in egual misura, per farsi pagare e avere quella popolarità che le è sempre stata negata. Ovviamente neanche a dirlo, questo porta la ragazza a fare una brutta fine. Viene infatti spinta giù dal tetto della scuola, ma non muore, finisce invece in coma e lo zio, neanche troppo devastato a quanto pare, inizia a indagare seriamente sulla faccenda. Gli occhiali a questo punto passano di mano in mano, portando sulla loro scia morte e distruzione. Sembra infatti che nessuna persona normale li possegga, ma anzi, vengano dati a gente spostata, con rotelle fuori posto e una psiche piuttosto labile. Sinceramente non ho capito perché vedere le S-line debba farti per forza impazzire e massacrare la gente. Cioè, neanche se scoprissi che il mio uomo mi tradisce lo accoltellerei come fanno tutti questi spostati. Va bene la vendetta, ma così si esagera. Comunque Hyeon-Hop parla di questa faccenda delle linee al detective, che pare crederle in un primo momento, ma è anche piuttosto scettico, solo che alla fine gli occhiali finiscono proprio in mano sua. Essendo probabilmente l'unico dotato di senno, riesce persino a non uccidere suo padre, un uomo vecchio e malato di mente, la cui S-line si collega alla nipote in coma. Una grande forza di volontà e vorrei anche conferirgli il premio: unico sano in questo drama. Comunque lui, che è un paladino della giustizia, usa gli occhiali in modo sano, ovvero smascherando degli stronzi violentatori di ragazzine. Davvero ammirevole. E fin qui tutto bene, certo, un sacco di domande affollavano la mia mente: da dove vengono gli occhiali? Come fa Hyeon-Hop ad avere i poteri dalla nascita? Perché non può morire? Cosa c'è dietro a tutto questo? La colpevole della situazione l'avevo individuata dal minuto 2 praticamente, ma c'erano ancora centinaia di domande che aspettavano risposta, solo che nel mentre ero arrivata all'ultima puntata e ho pensato: vabbè ora mi spiegheranno tutto! E invece no! Nell'ultima, attesissima puntata, va tutto in vacca. Sì perché gli autori, che si erano trovati a scrivere un drama intricato e complicato, dovevano poi tirarne le fila e non avendo una spiegazione che potesse chiamarsi logica, hanno pensato di creare la puntata più senza senso di tutte. Nessuna risposta alle domande ci viene data, anzi, si creano nuovi interrogativi, ancora più oscuri e complessi, ma visto che il drama finisce, rimaniamo tutti appesi e confusi. Io in primis non appena ho capito cosa stava succedendo, colma di delusione, avrei voluto spegnere tutto e dare un voto molto basso al drama o quanto meno andare in rete e sperare che qualcuno più intelligente di me avesse delle risposte da darmi, ma indovinate? Quei quattro gatti che hanno visto la serie sono tutti a brancolare nel buio come me. Perciò vi consiglio caldamente di lasciar perdere, di saltare proprio a piè pari e virare verso lidi più rosei, perché S-line è stato davvero una grande delusione. Certo, ci sono scene hot, alcune anche un po' disturbanti, certo la prima parte è anche appassionante e tiene col fiato sospeso, benché abbia già dei piccoli buchi di trama, gli attori sono bravissimi ed espressivi, l'atmosfera dark-noir tiene incollati allo schermo con l'ansia che qualcosa accada ogni due secondi, ma a conti fatti, alla fine, una sola puntata è bastata per rovinare tutto. Creare un drama con elementi fantasy, non significa solo arricchire una trama, deve avere uno sviluppo e una conclusione, con un senso compiuto, non può essere solo un raffazzonamento di scene al limite del sensato tipo “Lost”, bisogna pensarci bene e prima, senza lasciare la gente indignata e offesa per il tempo perso. Sì, ovviamente parlo di me. Ma vi sfido a guardarlo e a non provare le stesse sensazioni. Anzi no, che poi vi rovinate la giornata.
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