Details

  • Last Online: 2 hours ago
  • Gender: Female
  • Location: Italy
  • Contribution Points: 0 LV0
  • Roles:
  • Join Date: October 14, 2023
  • Awards Received: Finger Heart Award1 Flower Award1
10Dance japanese drama review
Completed
10Dance
3 people found this review helpful
by Lynnea
7 days ago
Completed
Overall 9.5
Story 9.0
Acting/Cast 10.0
Music 9.5
Rewatch Value 9.0
This review may contain spoilers

BL dal significato profondo e di ottima qualità, tra balli, amore ed emozioni

Una sorpresa inaspettata e sorprendentemente gradita: ecco cosa è stato per me questo film. Mi capita spesso di tenere d’occhio dei titoli – perlopiù drama, talvolta film – anche con largo anticipo rispetto alla data di uscita e ritrovarmi poi troppo carica di attese e aspettative. Qui è stato l’esatto opposto, sono venuta a conoscenza di questo film davvero per caso, ho pensato di buttargli un occhio… E non sono più riuscita a distogliere lo sguardo.

Trasposizione giapponese dell’omonimo manga, la storia ruota attorno alle vicende di due ballerini agli antipodi su tutti i fronti, dal tipo di ballo allo stile di vita, dal carattere alla formazione ed educazione ricevuta, dagli obiettivi futuri al modo di affrontare la vita nel presente. Irrimediabilmente incompleti se presi singolarmente, diventeranno però l’uno la soluzione dell’altro, ma solo a fronte di un percorso difficile e scelte che porteranno a galla debolezze oltre alla paura di rimettere in tutto in gioco, di abbandonare una comfort zone di fatto poco gratificante e osare desiderare e lottare per qualcosa di più.

Diametralmente opposti ma con nomi estremamente simili – uno dei tanti dettagli che fanno la differenza – abbiamo da una parte Suzuki Shinya, figura di punta dei balli latini, vibrante e travolgente come l’atmosfera di Cuba, un ritmo che ha nel sangue e che lo porta a vivere la sua passione in modo intenso. Manca però di ambizione, preferisce essere un piccolo pesce, il numero uno di uno stagno, invece di aspirare a migliorarsi e mettersi alla prova nel grande mare del panorama internazionale.
Dall’altra parte, Sugiki Shinya, rigido e controllato, preciso e attento nella gestione della sua vita così come nei passi dei balli da sala. Mosso dall’ambizione fin dalla tenera età, insegue strenuamente ciò che ha deciso deve essere l’obiettivo della sua vita.

A far convergere le esistenze di questi due improbabili alleati, il campionato di tutti i campionati: 10 Dance, un’estenuante competizione dove i partecipanti devono cimentarsi in altrettanti tipi di stili, che spaziano dai balli di sala a quelli latini.

La scelta di allearsi e diventare insegnanti reciproci dell’area di eccellenza è promossa da motivazioni diverse per l’uno e per l’altro. Parte del gruppo di lavoro saranno anche le rispettive partner, personaggi comunque chiave a modo loro.
Da lì in poi l’evoluzione del rapporto sembra un’escalation irrefrenabile: due anime che si incontrano, rimangono affascinate, si ricercano, si studiano, si comprendono. Con sofferenza, desiderio e speranza.

Suzuki troverà nell’ambizione di Sugiki un modello da seguire e da esso verrà spronato a desiderare qualcosa di più, a mettere veramente tutto sé stesso per raggiungere gradini sempre più alti e a non accontentarsi di vivere come un piccolo pesce in un piccolo stagno. In questo senso la forza trainante di Sugiki è davvero notevole, sembra sapere esattamente quali tasti premere per provocare e stimolare Suzuki a mettersi in gioco.
Di contro, sarà grazie a Suzuki se Sugiki riuscirà a superare un evento passato e a scendere a patti con una verità a lungo rinnegata, accettando che la sua vera natura sia più simile alla figura del Dio della Morte o Mietitore, piuttosto che a quella del cavaliere gentiluomo, aspirazione e modello da lui autoimposto ma che non gli permette di essere veramente fedele a sé stesso. In questo senso, anche Suzuki saprà su cosa fare leva – parlando di “delusione” e “essere ridicolo” – per far perdere il controllo a Sugiki e privarlo di quella finta compostezza dietro alla quale si è trincerato per tutta la vita. Il modo in cui Suzuki si indispone nel vedere Sugiki trattenersi, un contenimento della rabbia che gli da praticamente sui nervi e che lo spinge con determinazione a farlo invece sbroccare, è riportato in maniera credibile e coinvolgente.

Accettare di essere diverso da ciò che si avrebbe voluto essere (Sugiki), accettare di volere qualcosa di più di ciò che si è sempre creduto bastasse (Suzuki)… Sono aspetti difficili ma che i due trovano la forza di affrontare solo grazie all’aiuto reciproco, un supporto promosso da un sentimento che nasce e che si fa via via più forte e definito. Un amore che non è semplicemente “travolgente”, ma che si riconosce come legame indissolubile tra anime e che, dal momento in cui si palesa diventa poi di fatto innegabile. Le scene intime sono davvero ben fatte, emozionanti e per nulla volgari, l’NC18 più per delle inquadrature di nudo che in realtà non hanno a che vedere direttamente con le interazioni tra i due ballerini.

Dopo aver fatto i conti con i deludenti risultati del campionato durante il quale ciascuno dei due sembra non trovare la forza per fare il proprio “passo” in avanti, ecco che nella competizione finale vince il coraggio e trova l’epilogo in una serie di balli di coppia che sembrano ripagare lo sforzo fatto per arrivare fin lì (vedere Sugiki sorridere divertito mentre balla gratifica più di qualsiasi discorso).

Tanti, ma davvero tanti, i punti di forza del film. In primis, la recitazione, semplicemente spettacolare. Grande sintonia ed espressività, scene intense e cariche di significato. Le emozioni traboccano dagli sguardi dei protagonisti, dai loro passi e movimenti, la passione per il ballo diviene passione per la vita, per l’altro, per il proprio essere. La danza, per l’appunto, qui la fa da padrona: vederli volteggiare e cimentarsi nei diversi stili - singolarmente, tra di loro, persino con le rispettive partner – è una vera e propria gioia per gli occhi.
La sensualità del ritmo cubano si fonde con il galateo e l’eleganza dell’etichetta di sala, generando un quadro ricco e affascinante, nonché splendidamente equilibrato.
Regia, scenografia e fotografia di ottimo livello e di grande impatto. Pur ambientata ai giorni nostri, sembra di vivere a metà tra il presente e un passato più o meno recente, dove la tecnologia c'è ma è limitata (c’è la metro, compare un cellulare in un paio di occasioni), trovano spazio oggetti che sembrano appartenere a qualche decade precedente (il tipo di automobili piuttosto che uno stereo portatile che sa tanto di anni '80) e altri elementi ancora a dare un tocco d’altri tempi (lampadari a cristalli dalle luci soffuse, gare con giudici e giurie senza maxischermi o pannelli dinamici pubblicitari). Tutto questo regala l’impressione di un tempo indefinito, così come lo è la percezione dell’ambientazione (un attimo prima ci si sente nel cuore de L'Avana, l’attimo dopo si passeggia tra alberi natalizi e fiocchi di neve).

Temevo un finale lontano dall’happy ending (e per una volta tanto avrei anche potuto accettarlo) invece il sipario cala su un epilogo un po’ aperto, ma in senso positivo. Il manga di cui è l’adattamento, del resto, è ancora in corso di pubblicazione, per cui non escludo possa esserci in cantiere un sequel, cosa che mi auguro, sia perché la conclusione avrebbe meritato altrimenti uno spazio maggiore, sia perché la famosa competizione 10 Dance di fatto ancora non si è vista.
Se proprio vogliamo trovare il pelo nell'uovo e valutare un paio di spunti di miglioramento, uno potrebbe essere la comunicazione spesso ridotta all’osso, sebbene questo sia però generalmente un tratto distintivo dei drama/film giapponesi, per cui difficile intervenire su questo aspetto senza snaturare nell’insieme la struttura caratteristica. L’altro riguarda la scelta delle musiche: belle, famose e orecchiabili, sanno fare egregiamente la loro parte. Ma pensare di riuscire a ottenere il medesimo risultato senza far ricorso a brani celebri poteva essere quella sfida difficile ma allo stesso tempo intrigante.

Caldamente consigliato a tutti gli amanti delle BL, della danza, della musica e delle storie di vita e d’amore.
In attesa e nella speranza di un sequel, valido anche per un saltuario rewatch.
Was this review helpful to you?