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  • Last Online: 30 minutes ago
  • Gender: Female
  • Location: italy
  • Contribution Points: 0 LV0
  • Roles:
  • Join Date: September 6, 2024
Lighter & Princess chinese drama review
Ongoing 25/36
Lighter & Princess
5 people found this review helpful
by Disarmonia kills Tao
Jun 24, 2025
25 of 36 episodes seen
Ongoing 1
Overall 7.5
Story 7.0
Acting/Cast 7.5
Music 6.5
Rewatch Value 1.0

Lo stronzetto, il carisma e il Tappeto (lei): storia di una devozione senza dignità!

Regia:8 Scenografia: 8; Sceneggiatura:7,5
FRASE MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVA dello show:
"A volte ho l'impressione che il mondo sia un campo di battaglia, tutti lottano per resistere. Alcuni muoiono, altri si arrendono e altri continuano a combattere. Combattere richiede molta forza e coraggio, IO NON POSSIEDO TALI ABILITA' , QUINDI POSSO SOLO SEGUIRE QUALCUNO". Parole finali della protagonista femminile, Zhu Yu.
Un insulto ai deboli, ai fragili, al femminismo e a tutti coloro che non nascono GENI (quasi tutti) o sono tenaci, determinati, perseveranti. ORRORE !
Altra frase indimenticabile che illustra la sudditanza della protagonista femminile "Ho il mio re e sono il suo vassallo. Sono pronta a sventolare la bandiera e gridare, a combattere e morire per lui". Qualcuno la giudicherebbe romantica, nel contesto della storia, delle intenzioni e della psicologia del personaggio MA per me è mortificante servilismo. Una cronaca di :"Vita da Zerbina con Vista Stronzo".
Inizio questa recensione partendo dalla frasi della protagonista che mi hanno molto colpito, giusto per darvi subito un'idea di cosa vedrete.
Non ci sono parole per descrivere la tipologia di personaggio femminile che domina il lavoro: molto servile, di eredità confuciana, inizia con grinta e voglia di opporsi e alla fine si piega e diventa una zerbina innamorata.
Il lavoro è un po' una cronaca della "palla-pendula": lei che pende da lui e ogni tanto lo sfrutta facendogli compiere delle azioni che lei da sola non ha il coraggio o la possibilità di fare (perché è anche codarda), mettendolo a rischio.
Si ripete lo schema famigliare della piccola "Principessa viziata", figlia di papà ,che chiede aiuto a mamma e al papi, quando le cose non vanno per il verso giusto perché sostanzialmente non sa fare nulla da sola, manco pensare ad un piano di vendetta soddisfacente. Ora scomoda lui... .

La serie, ispirata ad un racconto di Twentine, è una rom com che parla della formazione e realizzazione di un genio, privo di abilità sociali, e di una ragazza di buona famiglia, cresciuta sotto una campana di vetro, manipolata dalla madre che la vede come protesi di se stessa.
La regia di "Lighter and Princess" è stata curata da Liu Chun Chieh e Ma Wei Wei, che hanno saputo bilanciare gli aspetti in modo efficace, creando un racconto curato e coerente.
La scenografia rispecchia l'ambientazione universitaria e le vite quotidiane dei protagonisti, con una fotografia di buon livello che cattura l'atmosfera e le emozioni delle scene, rendendo molti momenti esteticamente piacevoli, sebbene io abbia trovato gli ambienti un po' scarni e asfittici, però in linea con quelli che sono realmente i dormitori e i contesti universitari in Cina.
La sceneggiatura, basata sul lavoro di Twentine, è ben strutturata, con una narrazione che si sviluppa su più anni e spiega con cura ogni dettaglio, dai motivi dietro i comportamenti dei personaggi ai loro rapporti complessi.
La storia combina elementi romantici con temi più profondi come la gelosia e le difficoltà familiari, la solitudine, la voglia di riscatto e realizzazione personale, offrendo un affresco emotivamente ricco e coerente.
Molta attenzione e cura è stata spesa sui dettagli tecnici e tematici legati al mondo della programmazione, come codici, programmi, siti internet e sistemi di difesa informatica, che conferiscono autenticità alla vita dei personaggi e alla loro professione.

CASTING: Veramente azzeccata la scelta di Arthur Chen per il ruolo, ha il viso da ragazzo cattivo e indifferente, una voce molto interessante ( è un doppiatore quindi quella che sentite è davvero la sua voce, anche perché l'accento non è perfetto ma risente della dizione pechinese). Il doppiaggio della protagonista invece non è ottimale, ci sono dei momenti in cui il movimento della bocca non è sincronizzato con le frasi doppiate. Non è la sua voce.
Per quanto riguarda la protagonista femminile, la recitazione dell'interprete è stata molto buona, complice il feeling con il protagonista maschile, molto più che nella fioritura imprevista, anche se in quel ruolo interpretava una donna con "cazzimm'" e qui è invece imbarazzantemente incommentabile.
La psicologia dei personaggi principali è buona, credibile per i due protagonisti e meno buona per i secondari, specialmente il personaggio di Lao Gao, che inizia a covare risentimento e voglia di riscatto ma il voltafaccia finale non viene reso con qualche scena, magari montata dopo la scoperta del suo essere implicato.Comprendo che lo scopo sia quello di creare un colpo di scena ma risulta un po' too much per risultare credibile. L'attore comunque è risultato bravo nella resa emotiva e nella padronanza scenica.
Arthur Chen è stato bravo, performante, intenso e credibile, purtroppo non so se questo sia frutto di un casting azzeccato o sia i n grado di interpretare ruoli diversi .Non l'avevo mai visto, ma finora molto bravo, alla sua recitazione va un 8.
La protagonista come interpretazione merita un 7,5, molto meglio qui rispetto alla performance della "fioritura imprevista" che per me è stato un floop in confronto a questo , tanto da essere messa in ombra dai secondi protagonisti (sorella del protagonista e zie -concubine). C'è qualche scena in cui non è stata molto puntuale come resa, tipo quando lo rivede dopo 3 anni, lo sguardo non è sconvolto, sconcertato, compenetrato, intenso ma distaccato. Per questo e qualche altra scena non do un voto maggiore ma sicuramente la rivaluto rispetto a quanto avevo visto in qualche lavoro girato per giunta due anni dopo.

L'aspetto romantico è stato abbastanza lento (very, very slow burning) e casto nel loro sviluppo, mi è piaciuto il modo naturale in cui il rapporto evolve e si finisce insieme, senza quasi neanche dirselo, e l'espressività mimica con gli sguardi intensi degli attori principali, sebbene per quasi 20 episodi si assista ad "una gara di sguardi fissi", con primi piani troppo lunghi, che rallentano ancor più il ritmo terribilmente lento del racconto, insieme ad altre scene riempitive che nulla aggiungono e che potevano essere snellite o velocizzate. Quando la coppia si forma non mi ha dato invece alcuna emozione, le loro interazioni romantiche erano composte principalmente di tenerezze e battibecchi, solletico e altre stupidaggini più da 13enni che da coppia di adulti.
Si immaginava, dal tenore degli sguardi, una chimica bollente che si è rivelata soporifera e tiepida come un'esplosione implosa.
C'è una grossa asimmetria in questa relazione, lui è contro dipendente, è abituato a stare da solo, basta a se stesso, lei invece è una debole e fragile donna, ossessionata da lui che inizia e riprende la loro relazione, nessun insulto, manipolazione o maltrattamento (seppur a fin di bene) le basta per disamorarsi di quest'uomo perché non ha autostima e dignità, dipendeva dai genitori che hanno scelto tutto per lei e adesso ripete la stessa dinamica con lui. Lei non sa neanche quello che vuole e le piace nella vita, una volta capito questo si capisce il suo delegare vita, sogni, aspirazioni a terze persone. Inizialmente era interessante vedere come provava a conquistarsi un posto nel mondo universitario, consapevole di non essere un genio e di non riuscire a competere con lui, prova a farcela con l'impegno, poi ad un certo punto è come se gettasse la spugna e si mettesse al suo servizio, usandolo per lavare i "suoi panni sporchi" e determinando una tragedia.
QUANTO SAREBBE BELLO , ANCHE SE POCO REALISTICO, SE QUEST'UOMO AVESSE TROVATO UNA RAGAZZA NORMALE MA CON FIEREZZA E FORZA DI CARATTERE, E POI AVESSE PROVATO A RICONQUISTARLA??? E invece no, lui può senz'altro stare senza di lei, se LEI si sposa o muore a lui importa relativamente, è lei che manda avanti la relazione indefessamente, con tenacia e perseveranza accetta ogni insulto perché fondamentalmente ognuno accetta l'amore che pensa di meritare. RIPETO, E' LA DONNA PEGGIORE CHE ABBIA VISTO IN UN DRAMA ORIENTALE (100 finora visti).
Apprezzabile l'uso di una narrazione visiva che evita scene artificiose o banalità, preferendo momenti naturali e credibili, senza forzature o dialoghi poco realistici.
La regia privilegia un ritmo narrativo lento ma coerente, con flashback e ritorni al presente che aiutano a costruire una storia d’amore sfaccettata e profonda, supportata da immagini che sottolineano i sentimenti e le tensioni tra i personaggi.
Questi elementi visivi contribuiscono a creare un affresco romantico intenso e realistico, capace di coinvolgere lo spettatore senza cadere in cliché o artificiosità. Da qui il mio voto sulla qualità tecnica di realizzazione del lavoro che è 8!
Alcuni aspetti non mi hanno convinta e alcuni persino disgustata:
-la rappresentazione di un rapporto squilibrato e tossico, dove il protagonista maschile, Li Xun, si comporta in modo arrogante, rude e talvolta umiliante verso gli altri, ma viene comunque accettato passivamente dagli altri personaggi, cosa giudicata poco realistica e problematica. Li Xun è un ragazzo povero ma geniale che sente delle responsabilità più grandi di lui e ha altre priorità, rispetto all'amore, non vuole perdere tempo e odia l'ambiente accademico. Si pone subito come outsider, capelli decolorati biondi e un modo di fare di chi non deve chiedere niente a nessuno, prende da solo. Successivamente alcune vicissitudini e il rapporto con la protagonista lo avvicineranno agli altri, sembrerà più aperto e condiscendente e deciderà di infilarsi in una diatriba che la FL ha con un personaggio del suo passato, una diatriba più grande di lui che col suo carattere non saprà controllare e che determinerà degli esiti disastrosi.

- un messaggio negativo per le donne, che sembrerebbero dover sacrificarsi e fare da "ombra" a un uomo brillante, rinunciando alla propria realizzazione e dignità, con situazioni disturbanti come la mancata valorizzazione dei successi femminili e la tolleranza verso comportamenti abusivo-mannipolativi.
Pur in relazione per un periodo con la FL, il ML resta fondamentalmente un individualista, vive per se stesso e prende le decisioni in autonomia, non considera completamente la FL. Penso per una sua forma mentis, ma potrebbe entrarci anche il carattere totalmente succube e zerbino della protagonista.
Degna figlia di madre piovra, che decide tutto quello che la FL deve fare, per un breve periodo si affranca dalla famiglia per diventare il vassallo (cit) di lui, che è il suo RE e il mondo gira intorno a lui.

- protagonista maschile privo di evoluzione, mentre la protagonista femminile troppo sottomessa e passiva( zerbino fiero).
Sino alla fine riproporrà le stesse dinamiche relazionali, con gli altri e la FL ma a lei non importa, fiera zerbina gli corre dietro, patetica sino alla fine. La psicologia di lui è molto coerente e realistica, un ragazzo che ha vissuto molti tipi di abusi e privazioni, abituato a perdere chi ama e dovrebbe proteggerlo, ha dei compiti evolutivi fuori range per la sua età: decide di farsi carico della famiglia e quando sente di aver fallito decide di occuparsi, quasi come riscatto, di pazienti oncologici (la stessa malattia che lo aveva privato della madre). É un ragazzo rigido, freddo, apparentemente distaccato che percepisce il mondo in modo netto (bianco vs nero, senza sfumature di grigio). Per nulla espansivo, beffardo, sicuro di sé, rancoroso e con un narcisismo cognitivo ai limiti del patologico.

-il ritmo narrativo, soprattutto nella prima parte è lento e poco coinvolgente, con una storia che si sviluppa lentamente e con qualche difficoltà a mantenere l'interesse, condensare 10 episodi spalmandoli su un tot di 26 avrebbe aiutato;
- il genere realistico con cui hanno reso questo spettacolo è stato viziato da alcuni colpi di scena che lo rendono inutilmente tragico e un po' finto-calcato nella parte finale.
- racconto ridondante di dettagli inutili nei primi 17 episodi e storie chiuse frettolosamente o eccessivamente fantasiose negli ultimi 4 episodi.La famiglia della FL, ostativa della relazione scompare e quanto è verosimile dato che la figlia era su tutti i media dopo che l'azienda "cuore alato" ha avuto successo?!?

Questo spettacolo, pur avendo una buona realizzazione tecnica e una trama interessante, non riesce a riscattarsi completamente a causa di questi elementi tossici e del messaggio controverso trasmesso.
In sintesi, sebbene io possa riconoscere e apprezzare il feeling tra i protagonisti, questo spettacolo presenta aspetti negativi legati alla rappresentazione di dinamiche relazionali problematiche e a un messaggio discutibile sulla posizione delle donne nelle relazioni amorose.
Se ci avete visto una storia d'amore bellissima vi invito a interrogarvi sul vostro modello di amore e sulle relazioni che intrattenete. SERIAMENTE!
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