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Oh My Venus korean drama review
Completed
Oh My Venus
4 people found this review helpful
by Disarmonia kills Tao
Aug 3, 2025
16 of 16 episodes seen
Completed
Overall 6.5
Story 6.5
Acting/Cast 7.5
Music 6.0
Rewatch Value 1.0

Fitness first, feelings later: il falso romance di Oh My Venus!

Il drama mescola romance, comedy, drama medico e self healing (autocura), il makeover fisico si intreccia con una profonda trasformazione personale. La storia ruota intorno a una donna in sovrappeso, Kang Joo-eun (Shin Min-a), ex "Venere" del liceo, che si affida all’aiuto di un famoso allenatore personale, Kim Young-ho (So Ji-sub), per tornare in forma. Il ML, è il nipote del potente CEO di un conglomerato, sotto mentite spoglie. Da piccolo ha sofferto di un osteosarcoma e ha trascorso gran parte della sua infanzia tra gli ospedali da solo, in quanto orfano di madre e figlio di un uomo anaffettivo, ambizioso e dedito alla carriera.
Ha maturato così una fissazione per il wellness nel tentativo di scongiurare future ospedalizzazioni ed eventuali ricadute.

Aspetti tecnici:
- regia coerente con lo stile K-drama di metà anni 2010, privilegiando inquadrature stabili e primi piani sul volto per catturare la componente emotiva, poche sperimentazioni, regia solida ma poco innovativa.
I colori sono prevalentemente caldi, e a me questa cosa ha infastidito, anche se lo scopo è quello di creare un atmosfera calda e famigliare.
Il ritmo narrativo tra comedy e drama è abbastanza equilibrato ma non troppo, non lo definirei, personalmente il punto forte del lavoro, c'è una buon equilibrio tra narrazione sentimentale e crescita evolutiva personale, una in senso fisico per la FL, con conseguente empowerment personale, ed il ML in senso emotivo.
Ho molto apprezzato i momenti tutti insieme, con gli amici di lui, che vivono con loro creando una piccola famiglia, e gli amici di lei, col bambino paffuto e adorabile, figlio di una madre priva di ogni filtro sociale.


Perché non merita più di 6,5:
-la narrazione cade spesso nei cliché del genere , personaggi secondari poco sviluppati , sebbene io sia convinta che lo stile dell'avvocata Woo sia stato copiato dalla nemica-amica della protagonista principale.
-L’evoluzione interiore dei personaggi è tutta dipendente dalla perdita di peso, questo è un messaggio controverso, normalmente un soggetto obeso o con DCA ha un forte malessere interiore, il sovrappeso o il binge sono sintomi non cause, qui invece sembrerebbe che il messaggio (BMI del tutto sballati tra l'altro, e stigmatizzazione del sovrappeso, perché lei non è nemmeno obesa) sia: le va tutto storto perché è grassa, mentre lei è grassa perché le va tutto storto. Il significato è questo.
-C'è un uso problematico di alcuni tropi legati al peso corporeo, con velato body shaming e messaggi ambigui che non posso avallare.
-Trucchi e costumi, le protagoniste non sono state nemmeno in grado di prendere una decina di chili, forse per le date serrate dei tempi di produzione, alla protagonista viene messa una tuta imbottita che si vede chiaramente dai vestiti succinti dalle pliche nel collo e nella pancia, le hanno creato un doppio mento ed eccola qui, ridicola e poco credibile.
Un po' meglio con l'amica-nemica .
- Le scene d’allenamento sono a volte troppo stilizzate o idealizzate, perdendo realismo.
-Qualche sequenza comica ha un tono eccessivamente caricaturale (quasi slapstick), che stona con i momenti più seri.
-Alcuni momenti risultano ridondanti, specialmente nelle sequenze di allenamento o nei dialoghi tra i personaggi secondari, che spesso vengono preferite a momenti di intimità fisica (XD).
- Una OST gradevole ma di qualità sufficiente, niente di memorabile o eccezionale.

So Ji-sub offre una performance sobria (ai limiti dell'inespressività), carismatica e fisicamente convincente nel ruolo dell'allenatore motivazionale con un passato traumatico, comunica molto con lo sguardo , meno con la microespressività facciale, il problema è che in 16 ore questa faccia di cera, con lo sguardo pensoso-penoso-appeso, è sofferente e viene a noia, attendevo un'evoluzione anche emotiva resa da un'interpretazione più di pancia e meno distaccata.
Shin Min-a , è ancora acerba ma si mostra versatile, anche se il trucco prostetico per la versione sovrappeso non è sempre realistico. Riesce comunque a mantenere empatia e presenza scenica.
Henry Lau, adorabile, offre comic relief ma risulta a tratti macchiettistico.
Jung Gyu-woon (l’ex fidanzato) e Yoo In-young (la rivale) incarnano ruoli abbastanza stereotipati.
Il finale mi ha lasciato molta tristezza, finisce in modo grottesco riproponendo il tema del distacco, e togliendo intensità al dispiacere dell'abbandono che c'era stato tempo prima, lei riprende un peso eccessivo in pochissimo tempo e finisce a "macchietta".

Il messaggio di empowerment è ambiguo: da un lato si promuove la salute e l’autostima, dall’altro si lega troppo felicità e bellezza alla magrezza.
La romance non è personalmente memorabile, bensì incompleta, gioca molto su scene di tensione sensuale che poi non sono fisicamente convincenti, non c'è neanche un bacio reso bene, mi è sembrato spesso che sia lei ad andargli dietro e lui a resisterle senza troppo sforzo, preferirà portarla in palestra che a letto. Ditemi voi quali emozioni vi provoca ciò.
Sono molto teneri e cute insieme, significativi anche alcuni discorsi che faranno ma di amore maturo, presenza e crescita INSIEME ne ho vista davvero poca.
Malattie come la neuropatia muscolare e l'ipotiroidismo vengono illustrate con leggerezza e senza alcun fondamento scientifico.

É un dramma gradevole con una storia interessante che non ha affrontato il tema in modo maturo e convincente ma si è perso nei cliché e non ha richiesto troppo a livello di recitazione.
Un voto più alto 10 anni fa poteva starci, nel 2025 con un 7 mi sento generosa. Lo rivedrò , magari a perditempo?
NO GRAZIE!
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