Top 25 Japanese Actresses on MDL - Italiano
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- Titolo Originale: アンナチュラル
- Conosciuto Anche Come: Annachuraru , Annatsuraru , Annatural , Antinatural , Desnatural , Unnatural Death , Неестественная смерть , موت غير طبيعي
- Sceneggiatore: Nogi Akiko
- Regista: Tsukahara Ayuko, Takemura Kentaro, Murao Yoshiaki
- Generi: Thriller, Mistero, Medico
Cast & Ringraziamenti
- Ishihara Satomi Ruolo Principale
- Iura Arata Ruolo di Supporto
- Kubota Masataka Ruolo di Supporto
- Ichikawa Mikako Ruolo di Supporto
- Matsushige Yutaka Ruolo di Supporto
- Yakushimaru Hiroko Ruolo di Supporto
Recensioni
Unnatural un drama avvincente
Ben recitato e culturalmente ricco, che unisce umanità, mistero e rispetto per i temi trattati.Incentrato su un piccolo team di patologi dell’UDI (Unnatural Death Investigation). I casi trattati appaiono realistici e ben documentati, anche per chi non è medico, e offrono un’interessante riflessione sulla morte e sulla cultura giapponese che la circonda.
Punti di forza principali:
- Personaggi femminili: le due protagoniste donne sono professioniste competenti e sfaccettate, con vite e ambizioni proprie, spesso decisive nella risoluzione dei casi.
- Il team: il gruppo di lavoro è ben sviluppato; i membri crescono insieme, passando da semplici colleghi a una squadra unita.
- Cast di supporto: anche i personaggi secondari hanno spessore, motivazioni e obiettivi chiari.
- Aspetti tecnici: ottima recitazione, regia e colonna sonora.
- Assenza di romanticismo forzato: nonostante un accenno a un possibile interesse amoroso, la storia rimane focalizzata sul lavoro e sulle indagini.
- Trattamento rispettoso della morte: le scene autoptiche sono sobrie, mai morbose o eccessivamente cruente.
- Temi culturali: offre uno sguardo profondo sulla percezione della morte e delle professioni mediche in Giappone.
- Casi appassionanti: ogni episodio propone situazioni diverse, non sempre legate a crimini, culminando in un arco narrativo finale intenso e commovente.
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Meglio di molti simili di produzione occidentale.
Diciamoci la verità: ne abbiamo visti tanti, di questo genere. A partire dalle prime serie di CSI siamo stati abituati fin troppo bene, e quel format è diventato un po' la pietra di paragone per tutte le serie successive. Beh, non possiamo dire di essere qui alla stessa altezza, d'altronde gli imitatori raramente sono meglio degli originali, ma questo prodotto si difende benissimo, tanto che sono rimasta molto delusa nel non trovare un sequel.A partire dalla protagonista, una donna forte, una sopravvissuta, che ha mantenuto etica e voglia di vivere, passando per il collega segnato dalla perdita traumatica della fidanzata 8 anni prima, per giungere all'ultimo arrivato, il ragazzino con troppi segreti, i personaggi sono tutti accattivanti, umani, veri. I cattivi hanno una motivazione per certi versi plausibile, anche se non tutti. Ecco, ho tolto mezzo punto perché uno dei boss finali non mi ha convinto troppo ma, per il resto, sono 10 episodi che volano tutti in un fiato e, benché si arrivi alla soluzione del mistero sottostante, si rimane col distinto desiderio di averne ancora.
Le indagini sono condotte in maniera tale da non perdere suspense, ci sono diversi momenti molto tesi ma, per contro, anche situazioni divertenti che stemperano la tensione, in un mix ben concepito e realizzato.
Vengono affrontati temi anche di interesse sociale, come il bullismo, e la storia fila liscia fino alla fine senza noia e senza dare l'idea di essere affrettata: sono riusciti a fornire le necessarie informazioni col tempismo necessario, e non è da tutti.
Ambientazioni e musiche sono più che sufficienti, considerato il genere di prodotto, molto piacevoli le OST.
Gli attori hanno dato tutti prova di ottima professionalità, sotto una direzione artistica che non li ha costretti ad esagerare la recitazione, che è rimasta molto naturale.
In sunto, drama promosso su tutta la linea.
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