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Ending anxiety
The series is all about realistic struggles and choices. Rosie grew up in the Q1 of the series especially with Guo Dong but her choice marrying xie wen was really uncalled for.They didn't marry out of love, her daughter was the only good thing from their time together, their time really brought down the momentum of the story.
The last episode should come o 😂😂, but I really want her end up with Guo Dong again.
He loved her and I hope he still do, he's selfish, cautious, too realistic and I hope he adjust.
Not being with a man is not scary or lonely but I want Rosie/Yi Mei to find a stable support and comfort (I want that man to be Guo Dong).
Please remove Guo Dong from guest roleðŸ˜ðŸ˜ðŸ˜ and add him to main role!
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Why From A Woman's PIV?
It actually makes all the males seem petty and old fashioned except Rose's dad. As I suddenly realized this, I felt sure the author was a woman. Yep, it is so. I love the story, but now I am even mad at Rose's brother. Rose's husband's mother was also written from a DIL POV. I think if the author had stepped back some, the story could have been stellar. I still have 14 episodes to go, and I am praying it quits being so one-sided. The early 2000's did not have the same male chauvinism as it did in the 1960's to 1970's. Surely China is not 20 to 40 years behind the times on women's roles in the family or their value to a family. But in any case, I love this drama and will gladly finish watching the 40 episodes.Added note: Lin Geng Xin is one of my faves. He is so convincing as a MCP that if he didn't have Shen Li drama under his belt, I would never watch him again. LOL, he is a great actor.
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The Rose ... wilted ...
[I respect other reviewers and their individual choices. There are plenty of dramas out there to suit every taste. Direct your support or lack of to the drama itself. If you support this drama, good for you and please continue to. Please write your own good reviews. If you do not support this drama, please also write your own review. We are reviewers. Not personal attackers. We review. We do not attack. Reserve your opinions for your reviews and not for the reviewer who is responding to the drama itself and not to other external aspects. I am responding to this drama that I have watched and I am not personally attacking any actor or actress in real life. It is all based on this particular drama only/ this particular reel life only. I do not hate on any actor or actress.]Having watched the gorgeous LYF in other wonderful dramas like "Dream of Splendor" and "Meet Yourself", I was looking forward to watching "The Story of Rose".
I found the first few episodes fun and entertaining. LYF was lovely.
However, how she destroyed her boyfriend's home was, to me, unreasonable and "cray-cray". I felt that her actions were uncalled for. Yes, I can empathise with her emotions then but they could have behaved more sensibly and maturely. They could have communicated more calmly and in a better manner.
Thereafter, I felt torn between continuing and not continuing...
In the end, I decided to drop it and watch something else. I know that the actors and actresses in this drama are fine ones and I am pretty sure the show is, in general, all right... but episodes 8 to 10 (there-ish) were "the straw that broke the camel's back".
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Only the FL lead was allowed to grow
If you enjoy a drama where men are emasculated this is one for you.FL is the only one that is allowed by the writers to grow ( she can throw big tantrums & have unrealistic expectations from her first lover ) but no man is allowed to get over her.
That’s why l find it unrealistic.
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Not quite that for me
I dropped off. I love LYF a lot, but I didn’t find the storyline engaging. After 10 episodes I didn’t connect with a single character, and couldn’t care less about them. They all are played very well, so the issue for me was the writing. FL character doesn’t really develop much, and I couldn’t find everyone’s enticement with her beauty believable.The cinematography, music and actors work are superb though.
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"Una martellata al Sistema Patriarcale"
Regia: 8; Sceneggiatura: 9,5; Scenografia: 9,0; Costruzione dei Personaggi: 9;Tratto dall'omonimo romanzo del 1981, scritto dalla scrittrice di Hong Kong "Isabel Nee Yeh-su, meglio conosciuta con lo pseudonimo di "Yi Shu". The Tale of Rose racconta la storia di una bellissima ragazza di Pechino che intraprende una serie di storie d'amore mentre costruisce la propria carriera nel mondo delle arti con alcune deviazioni in altri ambiti professionali.
il drama è un'opera intima, delicata, molto curata e introspettiva sulle relazioni (non solo sentimentali), dal punto di vista dei personaggi.
Un "tranche de vie" che dura circa 20 anni, sulla famiglia Huang che illustra dinamiche sentimentali,amicali, professionali, matrimoniali, materne (patologiche e sane), la separazione sia da un matrimonio che la dipartita di coloro che amiamo. Parla anche di una Cina oscura, di dinamiche di abuso e collusione genitoriale, dell'omertà nel tentativo di negare l'accaduto e del timore del giudizio degli altri.
La forza di quest'opera sta nel fatto che non solo conserva il nucleo della trama originale "crescita nella concezione dell'amore" ma si impegna anche in aspetti come altre ambientazioni, conoscenza dei paesi e delle dinamiche date da un progresso che non è ancora arrivato in un continente smisurato come quello cinese, sviluppo dei personaggi e ottimi dettagli narrativi. In poche parole adatta il romanzo originale, pubblicato per la prima volta nel 1981, per renderlo più concreto e più vicino alla vita reale.
E' un lavoro ben curato, improntato sul realismo relazionale e sentimentale che mostra una Cina diversa da quella rappresentata nei classici drama, attraverso un racconto che racconta la vita della protagonista prendendo spunto dai periodi artistici, esattamente come accade per i pittori più famosi.
Non è un lavoro per tutti, è molto psicologico e il romanticismo è sacrificato in nome del realismo.
Un realismo che attraverso la cura maniacale della scenografia, degli oggetti di scena (telefonini e pendagli tipici di questi anni), gli abiti, la palette cromatica, gli interni e gli esterni, i primi piani, offre allo spettatore una visione coerente e credibile di quello che vuole rappresentare. La regia è altresì abbastanza curata , buona l'idea di utilizzare filtri dal colore caldo per rappresentare le scene iniziali che fanno riferimento a un passato molto lontano.
L'utilizzo del giallo è predominante nella palette colori, sia a livello di oggetti di scena, abiti , trolley , rose gialle, sia nella locandina, questo va proprio a sottolineare che non è un show romantico o sentimentale ma un racconto di "formazione", di realizzazione, costruzione ed evoluzione personale.
Il cast è ottimo: a cominciare da una grande Li Yifei che ha saputo rappresentare molto bene il proprio personaggio e l'evoluzione che questa compie nel corso di un "viaggio" ventennale; a seguire un Tong Da Wei molto in forma ( ottimo nelle scene comiche, meno centrato in quelle drammatiche), un bravissimo Peng Guan Ying, spigliato e credibile sia nelle scene di innamoramento languido e altrettanto nelle dinamiche di evitamento dei confronti, nel silenzio punitivo nei riguardi dell'amata; un Lin Geng Xin come non lo avete mai visto , diretto benissimo e molto maturato dai tempi di Scarlet.
Anche Lin Yi a cui è affidata una brevissima parte, quasi un cameo, devo dire che si pone come un attore credibile, in considerazione della sua giovane età . Ho potuto apprezzare anche un intenso Wallace Huo, di cui avevo solo sentito parlare. La sua parte è la più complessa e complicata, offre una performance composta ma intensa, e gli episodi che lo riguardano sono, personalmente, i più interessanti di tutta la serie.
I dialoghi sono tutti ottimi: profondi, intelligenti, riflessivi e di stampo esistenziale, riflettono sulla vita con quella saggezza tutta orientale che manca a noi occidentali. Bello il paragone sulle relazioni e le viti che nascono come piante isolate ma si intrecciano creando legami; o il paragone con gli esami che qualcuno supera brillantemente laddove altri non si presentano nemmeno, utilizzato per sottolineare una indisponibilità a mettersi in gioco e ad affidarsi all'altro, c'è sovente l'utilizzo del cibo come metafora, per per parlare di disponibilità sentimentale ad accogliere un nuovo amore, cosa impossibile quando si è sazi.
Qualcuno penserà che la storia parli della vita sentimentale di Rose, niente di più sbagliato, la trama parla DELLA SUA FAMIGLIA, di questi genitori meravigliosi: due professori universitari di fisica, entrambi amorevoli, progressisti con un modello di relazione sana a cui i figli si ispirano e la storyline mostrerà proprio le vicissitudini sentimentali di questi due ragazzi, Rosie e Zhen Hua.
La storia di Rose vede il susseguirsi di 3 tipologie di amore e 1 flirt che normalmente accompagnano le fasi di vita di una donna : il primo amore, totale, coinvolgente, fisico con la scoperta della sessualità ; a seguire c'è l'affetto stabile e il senso di sicurezza che si ricerca nel partner da sposare; infine l'amore maturo con un uomo a te affine che è una sintesi di sicurezza, progetto e batticuore; a conclusione della storia un flirt un po' ambiguo con un ragazzo molto più giovane nei cui riguardi non si capisce se ci sia attrazione o sincero affetto materno. Anche da parte di He Xi c'è senz'altro ammirazione per Rosie ma non quel trasporto e quell'attrazione folle che personalmente si vede nel trascorso sentimentale della protagonista.
Il finale non poteva essere diverso, come donna risolta, sicura e realizzata la nostra protagonista affronta con fiducia la vita e le sfide che l'attendono, felice delle sue scelte, grata per tutto.
La storia seguirà meno approfonditamente le vicissitudini sentimentali del fratello, un uomo un po' infantile e ingenuo che fatica a destreggiarsi nelle sue relazioni amorose. Meravigliosa la donna che sceglierà , interpretata da una splendida Regina Wan (un personaggio che ho apprezzato più della protagonista): una donna fragile e vulnerabile ma corazzata; razionale, in continua evoluzione, ponderata, apparentemente algida ma con un cuore d'oro.Questa donna ha un'intelligenza emotiva senza pari, pur con tutte le sue ferite e un passato abuso, riuscirà spesso a guidare la nostra protagonista e maturare facendo tesoro dei suoi consigli. Le due avranno un legame di amicizia speciale, di quelli che durano una vita e che aiutano le reciproche evoluzioni, attraverso supporti e presenze costanti, l'una nella vita dell'altra. Saprà prendersi il suo spazio e riscattarsi da un passato terribile i cui strascichi faticano a staccarsi.
In tema di realismo i personaggi vengono presentati, genitori a parte, tutti fortemente umanizzati, ossia non totalmente positivi o negativi ma contrassegnati da eventi passati e dinamiche familiari che ne determinano i limiti umani che potrete osservare. Persino la protagonista è una donna moralmente integra, forte, sveglia, intelligente ma vulnerabile, impulsiva, distruttiva, vendicativa nel modo peggiore e a volte ambigua, nel modo di porsi con i suoi corteggiatori.
Liu Yfei rappresenta con grande maestria la sua crescita : da ragazzina vulnerabile e troppo , apparentemente sicura di sé , a donna innamorata, insicura, paranoica, furiosa, fragilissima con l'unica priorità , non condivisa, di vivere l'Amore. Da qui la fine del rapporto, l'elaborazione del lutto, la ricerca di stabilità , i tentativi di distrazione con un nuovo inizio, l'incontro con un uomo che incarna sicurezza e senso di stabilità , il progetto insieme, il matrimonio, il parto, i primi screzi, il vedere chiaramente i difetti del proprio marito, un uomo bigotto e meschino con enormi complessi di inferiorità alimentati da un forte senso di inadeguatezza; il divorzio, la ricerca di una nuova dimensione, la rinascita, spesso mostrata attraverso il nuoto e l'elemento d'acqua presente spesso nel corso della narrazione. Alla fine l'incontro nel momento sbagliato di un uomo speciale, in un modo speciale, un nuovo investimento emotivo, il non potersi vivere ma, ciò nonostante, la coraggiosa decisione di darsi e affidarsi, assaporando intensamente e tristemente il tempo concesso, e infine un bilancio della propria vita, con l'eredità dell'ultima relazione che è quella più formativa, come atteggiamento e resilienza. Rose adesso si muove con passo sicuro, sopra la sua moto, non è più quello traballante dei tacchi su cui si muoveva a 20 anni, ostentando una finta sicurezza.
La recitazione è solida, affidabile sebbene troppo calcata in alcuni punti (penso per indicazioni della regia).
E' un drama che "puzza" di vita, quindi un lieto fine o un solo amore sarebbe stato non solo irrealistico ma anche stonato in una narrazione che evita qualsiasi sentimentalismo sterile e si spoglia di edulcorazioni fantasiose.
E' un drama totalmente diverso rispetto a quanto siamo abituati a vedere, sia come tropi sia nel modo di narrare la storia (ci sono fortissime vibes francesi e riferimenti a Parigi) , anche le musiche sono diverse, non mi hanno fatto impazzire ma devo dire son state abbastanza calzanti nel connotare emotivamente la narrazione.
Lo show presenta una serie di personaggi femminili complessi anche se minori, da una donna che lotta per andare avanti dopo una rottura difficile, ad una algida e apparentemente inaccessibile responsabile, ad una studentessa di dottorato, ferocemente indipendente.
Per la prima volta, o forse la seconda, viene presentato un mondo da una prospettiva femminile, il mondo non è degli uomini e non sono gli uomini che salvano le donne anzi spesso le affossano, le mortificano in quanto figli di un sistema patriarcale che li giustifica quando manipolano, mortificano, scelgono al posto delle DONNE, quando le responsabilizzano ( se tu non avessi.... vuoi che rinunci a tutto per te.... non mi ami più? Ma chi hai incontrato mentre eri a Pechino). Aggiungo anche che c'è il punto di contatto con le narrazioni cinesi, in quanto c'è sempre l'uomo, nel caso del primo fidanzato, diviso tra la scelta del potere, il raggiungimento dello status e l'amore. Nel secondo partner invece solo il raggiungimento dello status permette l'accesso ad una condizione di amabilità .
COSA NON MI HA FATTO IMPAZZIRE: il modo seduttivo, sebbene con l' intento di provocare lo spettatore, con cui è stata presentata la protagonista, mi son subito distaccata da certi modi di porsi, di fare , e non mi sono immedesimata. Presentarla come una lolita condiscendente o come una "mangia uomini", non solo mi ha disconnessa emotivamente da una giovane donna, che moralmente non approvavo, ma non l'ho reputato neanche troppo credibile, dato che l'attrice non è una bellezza conturbante che può riscuotere un univoco encomio estetico, tanto da averla photoshoppata nella locandina (le parti di sterile divismo sono onnipresenti e ridicole in quanto per me non credibili).
Una recitazione troppo "barocca", calcata in modo ridondante in certe scene e priva di pathos e credibilità in altre, dove invece la disperazione era da mostrare con bruta crudezza.
La narrazione in certe parti è stata eccessivamente diluita e il racconto è diventato lento, non posso dire di aver seguito con coinvolgimento tutto il tempo, spesso mi ha annoiata, il periodo che va dal trasferimento a Shangai al matrimonio, è stato per me molto noioso da seguire.
I luoghi della narrazione sono Pechino, Shangai, paesini dell'entroterra e Parigi, a cui si sono molto ispirati (a me ha ricordato molto il favoloso mondo di Amelie come colori, stile di regia e alcune inquadrature, anche le musiche).
Ho visto alcuni protagonisti avere reazioni eccessive ed esagitate , che forse potevano allinearsi con l'età dei personaggi ,che mostrano invece una compostezza non proprio coerente a fronte di torti più gravi (è possibile che se maturi passi da un temperamento collerico a uno flemmatico e imperturbabile ? ).
Le evoluzioni andavano presentate anche mostrando un re-styling del personaggio, secondo la mia umilissima opinione, 20 anni sono un periodo storico lungo nella vita di una persona, il fratello tramite trucco e filtri è stato davvero invecchiato, la protagonista invece non ha troppe differenze con i suoi 22 anni (il che mi pare assurdo).
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Interessante
Geralmente não assisto dramas da china, acho as protagonistas em sua maioria muito chatinhas e logo me sinto entediada. Decidi dar uma chance para esse drama , e que bom que comecei assistir, não apenas a protagonista é interessante como toda a história e os personagens.O drama não se trata daqueles romances bobos cheios de cliches, pelo ao contrário aqui o romance é nos mostrado como ele realmente pode acontecer com qualquer um de nós, retrada a vida e seus tropeços e acertos que levamos.
Aprotagonista erra tentando acertar como qualquer um de nós e isso me conquistou afinal somos apenas mortais cheios de imperfeições tentando ser feliz.
O roteiro, figurino, elenco,história, dialógos são ótimos e tem sincronia entre si, e isso é bom.
A musica é linda principalmente a do final, eu assisti aos encerramentos de todos os episódios apenas para conteplar a musica, ela é simplesmente perfeita, unica.
Se você procura um drama maduro,adulto eu aconselho que assista esse drama, vale muito gastar seu tempo assistindo ele.
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