
Una versione molto più modesta di L&P ma comunque apprezzabile
L’approccio a questo drama è stato un misto di speranza e timore, in entrambi i casi legati a un paragone per me imprescindibile, quello con il drama “Lighter & Princess”. La speranza nasceva dal fatto di ritrovare lo stesso attore protagonista – solitamente impegnato in serie di genere fantasy/Wuxia, non i miei preferiti –qui di nuovo alle prese con una commedia romantica moderna. Il timore era per il confronto con L&P, tra le mie serie preferite, difficile da eguagliare e quindi col rischio che le aspettative fossero disattese.La mia recensione nasce quindi dal confronto tra le due e, a drama concluso, posso dire che è una storia sì meritevole ma non al pari di L&P.
LA STRUTTURA NARRATIVA – E’ praticamente la stessa: l’avvio, nel presente, vede i due protagonisti incontrarsi quasi per caso dopo anni dalla separazione. Da lì segue un tuffo nel passato, un lungo flashback che ripercorre la loro storia ai tempi dell’università, da quando si conoscono fino al momento in cui si lasciano. Si torna quindi al presente, con lo spettatore ora più consapevole dei trascorsi, e da lì la vicenda evolve ulteriormente fino alla conclusione.
IL CONTESTO – Sia ai tempi dell’università che dopo nel mondo lavorativo, il settore è quello finanziario (in L&P informatica). Ben presenti in entrambi, non caratterizzano solo le passioni e le professioni dei protagonisti sulla carta ma vanno proprio a intrecciarsi negli eventi e nelle vicende narrate. Ho trovato forse più ricco e stimolante il mondo della programmazione informatica, mi è sembrato ci fossero più riscontri nel concreto.
LA PROTAGONISTA - Di Ding Zhi Tong è sicuramente apprezzabile l’impegno e la correttezza, il suo timore rispetto alla stabilità economia ha senso se si guarda al suo passato, ma è un elemento che tende davvero a trascinarsi molto, forse troppo, specialmente nella prima parte della serie. Nella seconda parte, invece, manca un po’ di convinzione e coraggio. Una protagonista insomma un po’ più fragile e debole rispetto alla Zhu Yun di L&P.
IL PROTAGONISTA - Gan Jang è davvero ben caratterizzato, e per molti versi mi ricorda molto Li Xun (protagonista di L&P): intelligente e perspicace negli affari, determinato e caparbio, fermo e risoluto all’occorrenza, sicuro di sé, di chi vuole essere e degli obiettivi che vuole raggiungere, disposto a tutto per quello che ritiene il bene della protagonista, anche a compiere delle scelte controproducenti e a farsi carico di importanti responsabilità, accettando anche di essere frainteso. Rispetto a Li Xun, che nella sua genialità era anche molto introverso, decisamente asociale e poco espansivo, Gan Jang mostra un carattere molto più empatico e un atteggiamento generale spesso più sano. Certo, nella prima parte della serie il suo mettersi costantemente al servizio di Tong è forse un po’ eccessivo, dove sembra doverla compiacere a tutti i costi, ma fortunatamente riesce a ritrovare un equilibrio più avanti, quando lo vediamo confrontarsi senza timore con il padre o con Wang Sen.
LA COPPIA – Un discreto affiatamento fa funzionare il duo abbastanza bene, ma la chimica presente in L&P, dove anche lo scambio di sguardi sapeva essere intenso e carico di emozione, è tutt’altra cosa. Ho notato anche un’evoluzione minore, già che nella prima parte abbiamo fin da subito un Gan Jang innamorato perso e servizievole nei confronti di Tong, quindi un buon periodo roseo di coppia ma poi, dopo la rottura, la titubanza di Tong viene davvero tirata per le lunghe. L&P mostrava uno scenario di coppia più ricco ma anche più saldo, dove i bisticci e le prese in giro iniziali vengono sostituiti da una tregua, quindi una collaborazione, poi un interesse sempre più accentuato fino al formarsi della coppia. Il ritrovarsi dopo la rottura vede anche lì molte più sfumature (rancore, diffidenza iniziale, collaborazione forzata, tregua, confronto e confessione) rispetto a “Eat, run, love” dove invece, per quanto coerentemente con la storia portata avanti, abbiamo un Gan Jang perennemente dedito a inseguire Tong (salvo l’averla allontanata nel momento cruciale) e una Tong che pare volere correre più veloce di lui e sfuggirgli quasi all’infinito. Altro aspetto comune ai due drama è l’estrazione sociale diversa dei protagonisti (qui Gan Jang figlio di imprenditori e Tong cresciuta tra i debiti, in L&P Zhu Yun proveniente da una famiglia benestante e Li Xun che può fare affidamento solo su sé stesso)
I PERSONAGGI SECONDARI: Eat, Run, Love propone più pairing secondari rispetto a L&P. Di questi, Xu Chen Xi e Wang YI sono la coppia più interessante. Più che l’amico fidato, è l’amica di infanzia ad avermi piacevolmente stupita: un personaggio la cui rivalità con la protagonista suscita inizialmente una naturale e ben giustificata antipatia, salvo poi cambiare e diventare una fidata spalla per Gan Jang e la LT ma, insospettabilmente, anche per il riunirsi della coppia principale. Gli altri personaggi secondari non particolarmente degni di nota, nemmeno i cattivi. Punto di forza di L&P era ad esempio anche la squadra della Rete Cuore Alato, oltre a un antagonista, Lao Gao, che non era solo un avversario ma anche un ex-amico, con tutto il carico di invidia/gelosia/fiducia/amicizia che comportava.
RECITAZIONE: di alto livello in entrambe. Chen Fei Yu si dimostra ancora una volta un attore davvero performante, soprattutto nei passaggi più seri e drammatici (al sorriso di Gan Jang continuerò sempre a preferire lo sguardo imperscrutabile di Li Xun, sia chiaro). Al di là del ruolo interpretato questo giovane e promettente attore si dimostra davvero elegante, oltre ad avere un timbro di voce particolarmente affascinante. Sabrina Zhuang sempre molto brava, come mi era già capitato di notare in “You are desire”. Per quanto riguarda il resto del cast, quello di L&P lo metterei però su un gradino superiore.
MUSICHE – Su questo fronte si è volato un po’ basso. L’unica che ho notato è la sigla iniziale e, per quanto graziosa e delicata, non è niente di speciale. Una colonna sonora senza infamia e senza lode, come ce ne sono tante, che preferisce la sicurezza della comfort zone. Sicuramente siamo lontani dalle musiche di L&P, dove ne conto diverse davvero molto belle e varie, capaci di promuovere ciascuna la giusta scena, a partire dalla sigla di apertura, che con il suo ritmo e carattere non passa certo in sordina.
STORIA – Simili nella tipologia e nella struttura narrativa, dicevo, ma diverse nei contenuti. Il giovane imprenditore col sogno di ottime scarpe da corsa alla portata di tutti entusiasma solo fino a un certo punto, così come la gavetta di lei nel mondo della finanza per diventare MD. L’intreccio tra vita, percorsi, relazioni e futuro professionale poteva essere studiato meglio (in L&P gli anni dell’università vedono progetti di lavoro comune, anche con quello che poi sarà il principale antagonista). Anche il momento drammatico che porta alla rottura della coppia, in “Eat, run, love” non è così drammatico come nell’altra serie. In generale, l’impressione è quella di non aver saputo o voluto osare, a discapito del coinvolgimento dello spettatore, che è sicuramente inferiore. Come in L&P ho apprezzato l’inserimento di alcuni piccoli dettagli distintivi (le gru di carta, il primo paio di scarpe prodotte, la tisana allo zenzero, la lettura in inglese per conciliare il sonno, il vestito bianco, la canzone citata nel segnalibro, la corsa, ecc.) anche se nell’insieme meno iconici.
INIZIO SPOILER!!! L’ultimo episodio rappresenta un po’ una caduta, sbilanciato nel ritmo (tante scene concentrate a raffica, quando si sono spesi molti episodi precedenti a dilungarsi troppo) e una chiusura davvero un po’ troppo OOC per lui (avevo così apprezzato la sua affermazione nella maratona pre-dichiarazione, dove sottolineava come dovesse essere un momento privato tra due persone, senza pubblico a guardare). E invece si conclude in modo banale e troppo plateale, pazienza. FINE SPOILER!!!
PRODUZIONE – La troupe dietro le quinte è sicuramente valida, dalla regia alla scenografia al montaggio. Il direttore artistico, tra l’altro, è lo stesso di L&P.
GIUDIZIO FINALE
Di sicuro non è una perla rara, ma un buon drama, godibile per chi cerca una classica commedia romantica con qualche elemento drammatico e una recitazione di alto livello. Per i fan di L&P rappresenta una sorta di chicca nostalgica, pur con svariati limiti. Il consiglio per apprezzarle al meglio, per chi è ancora in tempo, è di vedere prima “Eat, run, love” e, solo a seguire, L&P.
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Dizi konu olarak ve bence oyuncuların uyumu açısından güzeldi. Ama senaryonun işleyişi kötüydü. Ayrılık kısmını çok fazla uzattılar. Bu yüzden de bir süre sonra sıkıldım izlerken ve sinirlendim. Ama oyuncuların oyunculukları, karakterler falan çok güzeldi. Klişe hiçbir şey yoktu. Diziyi sonuna kadar izlettiren de buydu zaten. Eğer karakterler güzel olmasaydı diziyi muhtemelen yarıda bırakırdım Was this review helpful to you?