Scene d'amore come unico obiettivo, alcune effettivamente valide. Il resto è da dimenticare.
"Love in the edge of divorce" rappresenta un tipo di drama - per lo più Cdrama - che recentemente mi è capitato di vedere sempre più spesso: caratteristica comune è un formato da short drama, spesso suddiviso in una moltitudine di episodi di effimera durata, dove la sigla di inizio e titoli di coda sommati durano quasi quanto l'episodio, con svariate scene d'amore più appassionate e meno statiche del solito ma una trama del tutto inconsistente.
L'unico pregio, insomma, è quello di veder sostituito il classico bacetto a stampo con qualcosa di più credibile, ma per il resto sembra davvero l'unico scopo. Nel susseguirsi dei momenti amorosi - spesso tra l'altro aggressivi, sicuramente non da green flag - dove il belloccio di turno sfoggia sguardi ammalianti e camicie che hanno smarrito provvidenzialmente buona parte dei bottoni per strada, si cerca di imbastire una storia che colleghi le varie scene, ma senza ovviamente ottenere nulla di valido.
Non si tratta di un obiettivo non raggiunto, ma proprio non prefissato. Un cast non di alto livello - ma esteticamente ad effetto - un'attenzione superficiale per i dettagli, una sceneggiatura che deve esserci ma della cui bontà sembra non interessare a nessuno... E il gioco è fatto!
Nel dettaglio, in questa serie, i fraintendimenti sono banali, imbarazzanti, poco credibili e tirati per le lunghe. Il protagonista, oltre a dispensare baci roventi e sguardi infuocati (quando non è impegnato a piangere come un vitello verso la fine), per il resto si dimostra incoerente e volubile come il tempo. I personaggi secondari sono un mero contorno, e...basta, il punto è proprio questo, che non c'è molto altro da dire, nel bene e nel male.
Incappare in questo tipo di lavori di tanto in tanto può accadere, non è un dramma (mi si perdoni il gioco di parole). Basta venire subito a patti con ciò che si può ottenere dalla serie, ovvero qualche bella scena d'amore - quando non malsana - e dimenticarsi di tutto il resto. Passabile solo per una visione distratta e disimpegnata.
L'unico pregio, insomma, è quello di veder sostituito il classico bacetto a stampo con qualcosa di più credibile, ma per il resto sembra davvero l'unico scopo. Nel susseguirsi dei momenti amorosi - spesso tra l'altro aggressivi, sicuramente non da green flag - dove il belloccio di turno sfoggia sguardi ammalianti e camicie che hanno smarrito provvidenzialmente buona parte dei bottoni per strada, si cerca di imbastire una storia che colleghi le varie scene, ma senza ovviamente ottenere nulla di valido.
Non si tratta di un obiettivo non raggiunto, ma proprio non prefissato. Un cast non di alto livello - ma esteticamente ad effetto - un'attenzione superficiale per i dettagli, una sceneggiatura che deve esserci ma della cui bontà sembra non interessare a nessuno... E il gioco è fatto!
Nel dettaglio, in questa serie, i fraintendimenti sono banali, imbarazzanti, poco credibili e tirati per le lunghe. Il protagonista, oltre a dispensare baci roventi e sguardi infuocati (quando non è impegnato a piangere come un vitello verso la fine), per il resto si dimostra incoerente e volubile come il tempo. I personaggi secondari sono un mero contorno, e...basta, il punto è proprio questo, che non c'è molto altro da dire, nel bene e nel male.
Incappare in questo tipo di lavori di tanto in tanto può accadere, non è un dramma (mi si perdoni il gioco di parole). Basta venire subito a patti con ciò che si può ottenere dalla serie, ovvero qualche bella scena d'amore - quando non malsana - e dimenticarsi di tutto il resto. Passabile solo per una visione distratta e disimpegnata.
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