La leggerezza quale freschezza di una visione piacevole ma anche molto disimpegnata
Commedia semplice e non particolarmente pretenziosa che propone un romance che si sviluppa da un'amicizia risalente all'infanzia. Conosciamo i protagonisti sul finire del liceo, in una piacevole relazione d'amicizia che li vede molto coinvolti ma sempre alle prese con sfide e scontri reciproci, un legame d'affetto che si esprime anche nella provocazione quotidiana. Sono scorci piacevoli e stimolanti, che si interrompono bruscamente per una frattura nel rapporto (in realtà più conseguenza di altro che causa in sè). La maggior parte della serie si svolge però nel contesto universitario, dove i due si ritrovano: il rapporto riprende, si sviluppa ulteriormente e sfocia infine in una relazione sentimentale.
La coppia principale funziona a dovere, la chimica è buona, quasi più nella naturalezza degli ordinari momenti quotidiani che nelle scene prettamente romantiche. Entrambi i personaggi sono ben caratterizzati: Xi Chi è una protagonista di tutto rispetto, interessante e che conferisce il giusto verve alle dinamiche proposte, pur con qualche sbavatura (; Xu Fang non è il classico ragazzo freddo e arrogante con un fascino da bad boy, bensì un giovane con palesi insicurezze e fragilità. L'averlo comunque saputo rendere interessante - una green flag realistica capace di conquistare - è sicuramente un punto di merito. Altro aspetto apprezzabile della serie è che pur essendo molto incentrata sul pairing, promuove al contempo anche la crescita personale dei due protagonisti: il legame che li porta a sostenersi a vicenda nei momenti difficili va di pari passo con l'acquisizione di una sempre maggior sicurezza e fiducia anche in sè stessi (questa evoluzione si nota soprattutto in Xu Fang).
La trama resta comunque non particolarmente impegnativa, riempie sufficientemente bene i 24 episodi proposti, pur con qualche momento un po' morto qua e là (a maggior ragione va detto che i classici 36 dei drama cinesi sarebbero stati oggettivamente troppi, col rischio di trascinare e allungare la vicenda rendendola facile preda della noia). Un punto a favore è l'assenza di rotture tirate per le lunghe - c'è una frattura ma di breve durata - oltre alla mancanza del triangolo quale classico cliché: c'è una sorta di accenno, ma il vertice che fa da terzo incomodo si eclissa quasi da solo nel corso della vicenda.
Ci sono però anche diversi aspetti negativi, o comunque svariati difetti. Tutta la vicenda famigliare di Xi Chi stride un po', per come posta e per come gestita e, per quanto promotrice di alcune vicende in stile causa-effetto sembra comunque fuori contesto rispetto ai toni volutamente leggeri che caratterizzano complessivamente il drama. Sui personaggi secondari non è stato fatto un grande lavoro, tanto da far risultare alcuni quasi superflui. Qualche dubbio sulla recitazione dell'attrice protagonista: il personaggio interpretato funziona più grazie a come è stato delineato dalla sceneggiatura che per quella che è la prova recitativa in sè. Reduce da altri drama simili l'attrice mostra comunque dei grandi limiti in termini di versatilità. Rispeto al protagonista maschile, mi ha un po' infastidita il doppiaggio, a tratti sembrava avesse le patate in bocca. Musiche pressoché inesistenti, in diversi punti se ne avverte proprio la mancanza (e fa capire quanto il supporto di una colonna sonora - meglio se di qualità - sia davvero rilevante in questo genere di produzioni).
In conclusione, un drama connotato dalla leggerezza in senso positivo - intesa come freschezza - ma anche negativo, già che si tratta complessivamente di una visione disimpegnata che si propone come piacevole ma non aspira volutamente a un maggiore spessore. Può funzionare se vista come una pausa di intermezzo tra drama di maggiore spessore, ma niente di più.
La coppia principale funziona a dovere, la chimica è buona, quasi più nella naturalezza degli ordinari momenti quotidiani che nelle scene prettamente romantiche. Entrambi i personaggi sono ben caratterizzati: Xi Chi è una protagonista di tutto rispetto, interessante e che conferisce il giusto verve alle dinamiche proposte, pur con qualche sbavatura (; Xu Fang non è il classico ragazzo freddo e arrogante con un fascino da bad boy, bensì un giovane con palesi insicurezze e fragilità. L'averlo comunque saputo rendere interessante - una green flag realistica capace di conquistare - è sicuramente un punto di merito. Altro aspetto apprezzabile della serie è che pur essendo molto incentrata sul pairing, promuove al contempo anche la crescita personale dei due protagonisti: il legame che li porta a sostenersi a vicenda nei momenti difficili va di pari passo con l'acquisizione di una sempre maggior sicurezza e fiducia anche in sè stessi (questa evoluzione si nota soprattutto in Xu Fang).
La trama resta comunque non particolarmente impegnativa, riempie sufficientemente bene i 24 episodi proposti, pur con qualche momento un po' morto qua e là (a maggior ragione va detto che i classici 36 dei drama cinesi sarebbero stati oggettivamente troppi, col rischio di trascinare e allungare la vicenda rendendola facile preda della noia). Un punto a favore è l'assenza di rotture tirate per le lunghe - c'è una frattura ma di breve durata - oltre alla mancanza del triangolo quale classico cliché: c'è una sorta di accenno, ma il vertice che fa da terzo incomodo si eclissa quasi da solo nel corso della vicenda.
Ci sono però anche diversi aspetti negativi, o comunque svariati difetti. Tutta la vicenda famigliare di Xi Chi stride un po', per come posta e per come gestita e, per quanto promotrice di alcune vicende in stile causa-effetto sembra comunque fuori contesto rispetto ai toni volutamente leggeri che caratterizzano complessivamente il drama. Sui personaggi secondari non è stato fatto un grande lavoro, tanto da far risultare alcuni quasi superflui. Qualche dubbio sulla recitazione dell'attrice protagonista: il personaggio interpretato funziona più grazie a come è stato delineato dalla sceneggiatura che per quella che è la prova recitativa in sè. Reduce da altri drama simili l'attrice mostra comunque dei grandi limiti in termini di versatilità. Rispeto al protagonista maschile, mi ha un po' infastidita il doppiaggio, a tratti sembrava avesse le patate in bocca. Musiche pressoché inesistenti, in diversi punti se ne avverte proprio la mancanza (e fa capire quanto il supporto di una colonna sonora - meglio se di qualità - sia davvero rilevante in questo genere di produzioni).
In conclusione, un drama connotato dalla leggerezza in senso positivo - intesa come freschezza - ma anche negativo, già che si tratta complessivamente di una visione disimpegnata che si propone come piacevole ma non aspira volutamente a un maggiore spessore. Può funzionare se vista come una pausa di intermezzo tra drama di maggiore spessore, ma niente di più.
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