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what a ride
bene, la recensione sappiate che è in italiano perché devo convincere più compatrioti a vederla. come in quasi tutte le rescensioni che faccio ci sono spoiler però visto che la mia è anche una recensione per convincervi a vedere questo gioco grandioso metterò un separé e dirò dove inizia e dove finisce lo spoiler, così da poter dare delle info di base sulla serie a chi volesse approcciarsi. allora partiamo col dire che l’unico altro survival che avevo visto era Physical 100 (e devo ammettere che anche quello mi era piaciuto) e ovviamente i due prodotti sono molto differenti: nel primo l’intelligenza era comunque vincolata (in parte do in toto) alla forma fisica (infatti quello che ha vinto ha saputo usarle entrambe e no non farò anche spoiler di quello), mentre qui sono tutti giochi mentali, alleanze e betrayal, insomma un mind game vero e proprio. anche se non è ancora arrivato il momento dello spoiler vi dico che sono contentissima di chi ha vinto (che era esattamente quello che tifavo dal primo gioco) e sono molto contenta di come abbia giocato le sue partite a differenza del suo massimo sfidante (ovviamente tutti i nomi li rivelo nella parte spoiler) che invece ha preferito una strategia più subdola da un lato o da messia dall’altra. passiamo un secondo alle quattro categorie: per storia intendo i giochi e mi sono piaciuti molto, mi è piaciuto come abbiano riadattato alcuni giochi come monopoli o mafia per rendere il tutto più interessante e frizzantino; anche la side quest, quella segreta mi è piaciuta molto: ovviamente (visto chi tifavo) mi ha lasciato un gusto dolce amaro, ma sono fermamente convinta che anche quella perseveranza sia stata un esempio di intelligenza e di scaltrezza, alla fine poteva andare in due modi quella side quest e per uno alla fine è andata molto bene. poi acting, mi sono piaciuti i protagonisti e tutti, quindi diamolo un bel dieci agli attori. la musica mi ha un sacco intrippato quindi dieci pure a lei. ora ci tengo a sottolineare che c’è una ragione al 10 di rewatch value nonostante una volta visto si sappia già il vincitore: una delle pecche che ho trovato è che è stato complicatissimo capire le spiegazioni dei giochi (forse anche per il fatto che lo ho visto in lingua con i sottotitoli in inglese) quindi non le ascoltavo e capivo come funzionavano dalle partite, solo che così facendo rendeva le prime fasi dei giochi più un modo per me per capire il gioco che non per osservare cosa stava succedendo, quindi a posteriori dico: o seguite bene le spiegazioni dei giochi o vedetevelo due volte.bene ora da qui comincia la parte spoiler, non voglio nessuno che si lamenti che gli ho spoilerato il vincitore il suo avversario o cosa succede con le eliminazioni:
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allora sono estremamente contenta che Ha Seok Jin abbia vinto in quanto tifavo per lui e mi è sembrato quello più sul pezzo: si era fatto la sua alleanza e ne è rimasto fedele, senza però perdersi come singolo. cosa che invece mi è parso essere successa a ORBIT: primo la strategia del salvo i più deboli mi ha sempre un po’ puzzato, nel senso, o sei il messia oppure volevi trovarti con persone non al tuo stesso livello in finale, che è un’onesta strategia anche questa, solo mi è parso un po’ meh come cosa. un’altra ragione per cui ho apprezzato il vincitore è perché ha spesso fatto notare ad orbit la fallacità della sua strategia e perché nel momento in cui i suoi sono stati eliminati “he called the bullshit” dell’altra alleanza. insomma, avrei preferito vedere altre persone ai quarti, però alla fine in finale ci è arrivato chi se lo meritava (anche se, se fosse stata una finale al femminile avrei amato Dong Jo vs Shi Won, e si non vi preoccupare che parlerò anche di quell’elephant nella room o per essere precisi, nella cell) e la finale è stata un mind game grandioso, sopratutto le tre partite a Mulino, pura classe da entrambi i lati. però, ahimè, bisogna dare a Cesare ciò che è di cesare, Seok Jin ha fatto un percorso magistrale. nei primi giochi sempre fra i primi e poi tutto d’un tratto ecco che finisce in prigione con la sua unica vera alleata dopo una partita di pseudo go dove ha letteralmente giocato per fare il minimo indispensabile per restare nel gioco. e poi è stato quello, assieme a Shi Won, che ha scoperto il segreto dei pieces e che ha trovato il codice e che ha sconfitto la side quest per poi farsi sette ore di semifinale al tavolo del poker e vincere… con probabilmente le peggio 4 ore di sonno della sua vita, quindi chapò al vincitore. tutto per cantare le valore gesta del nostro vincitore. ora parliamo dell’elephant in the room (cell): Seok Jin e Shi Won. primo, abbiamo (io compresa rispetto in quello che diciamo del marito dell’attrice) secondo diciamo una premessa: ho bisogno di vederli recitare assieme come coppia in un drama e terzo, il vero elefante: allora credo che fuori fossero molto amici già di base e quindi immagino che parte della confidenza che si vede fra loro sia data da quello (anche se in generale in tutto quel gruppo c’era un bella confidenza), però non posso non ignorare il segno cardine che non sono l’unica che ha notato una chimica sorprendente fra i due e in maniera giocosa ho anche detto che “in quella cella si sta girando una puntata di Single’s Inferno”, perché l’atmosfera, il regalo e l’editing non aiutavano a non pensarci. poi ripeto li vedrei benissimo in un drama a fare quella grey couple che nessuno sa quali saranno le loro mosse.
bene concludo con i miei tre momenti preferiti della serie: al terzo posto la finale e per essere precisi la terza partita di mulino. al secondo posto la magistrale prova di memoria di Dong Jo. e al primo posto ahimè, tutta la quinta giornata (quindi gli episodi 8 - 9 - 10) dal punto di vista di Seok Jin.
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Tutto bene, ma il finale per me è no…
…e non è per le ragioni che pensate. Bene, passiamo alla recensione che ho molto da dire. Non credo sia necessario che io introduca la storia, visto che è ben descritta, ma toccheremo parte della trama sopratutto per parlare del punto che mi è piaciuto meno, quindi mi pare giusto ricordare alcuni punti fondamentali: primo, la storia parla di un orsetto di peluche (Inn) che diventa una persona e questa persona assomiglia per corpo ad un vecchio amico dell’altro protagonista (Job), ma sembra avere ricordi ed idee dell’altro protagonista della prima relazione di Nut (il personaggio di Job) che si chiama Tant (e che in maniera molto wired è imparentato con la zia di Nut). E da qui partono gli intrighi, con problemi di famiglia, omofobia, da parte di alti o internalized, omicidi, violenza domestica ed Alzheimer, neglect e problemi di rabbia che rendono le sub plot della storia molto molto interessanti. Quindi se devo parlare delle sottotrame queste mi sono piaciute molto, piene di intrighi e sotterfugi e che permettono di studiare abbastanza bene i personaggi, sia primari che secondari. Poi la trama della zia - marito - madre - madre è molto particolare, sopratutto perché, anche se è vero che avviene una delle cose che aborro di più nei Lakorn (che è il fatto che i cattivi diventino così tanto cattivi con così azioni orride da non poter avere un singolo atto di redenzione, mentre altri personaggi devono passare buoni, anche quando compiono azioni non così positive), però siamo onesti questa trama a quattro (tipica) non è male.C’è però un’altra trama a quattro che ahimè per me è no: cioè la trama tra Nut - Tofu - Tant - Nueng, che è anche la ragione per cui non mi è piaciuto il finale. Insomma, la storia dei protagonisti. Per quanto mi riguarda questa parte della storia ha un problema fondamentale che è che il ruolo che danno a Tofu o non ha senso per come è costruito il personaggio, o ha senso, ma il personaggio è costruito male. Insomma una delle due. Allora, io capisco che abbiano voluto che Tofu fosse identico a Nueng (diciamo uno spettatore innocente e disinteressato alle vicende) per creare la suspense, ma non quadra con il fatto che vogliono che Tofu sia una creazione nata dalla memoria e dal rapporto con Tant, perché, per quale ragione dovrebbe avere il volto di un altro? Fosse invece Tofu uno sprazzo diciamo della crush che Nut ha avuto per Nueng allora non avrebbe senso che avesse i ricordi di Tant. Bene, detto ciò la mia soluzione sarebbe stata quella di rendere (se proprio dobbiamo fare in modo che Tofu sia un tramite per la felicità di Nut, e quindi ho sprecato 90minuti x 16 episodi per una storia che non solo non si è concretizzata, ma non ha avuto proprio necessità di esistere, visto che tanto Nut… era già e sempre stato innamorato di Tant, anche se due episodi prima ha detto a Tofu che era andato avanti. Quindi perché? Che senso ha la storia e il ruolo di Tofu (che assomiglia ad un altro personaggio che tocca la loro storia di sfuggita, diciamo in maniera più velata)? Serve a ricordare a a Nut che ama Tant? Ma se gli dice che con Tofu sta andando avanti e che non lo ama più? Questo è il mio grande problema con il finale, non che Tofu muoia, ha più o meno senso, ma che il tipo si rimetta con il suo ex dopo che ha detto a Tofu che era andato avanti. Quindi perché tonare indietro? Onestamente mi sarebbe piaciuto Tofu rappresentasse entrambe gli amori di Nut e che fosse stato creato per andare avanti, fare in modo che Nut si liberasse dal passato, lo accettasse e poi potesse continuare con qualcun altro. Ma così non ha senso.
Quindi, bella la storia, e mi è anche piaciuta, ma non il finale (ah, ed è pure lunghissima come storia,resta l’avrei accorciata di un pelo)
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Siamo arrivati al gran finale
Bene, come tutte le belle cosa anche la mia visione delle serie Khun Chai/Dhevaprom è giunta ad un termine. E va bene così, sono stati mesi intensi, mesi fatti di “perché sta succedendo questo”, mesi di “non mi dire che fanno così” eppure abbiamo concluso il tutto in bellezza. E quindi cominciamo con la recensione. Sarò sincera, prima di iniziare con la storia ho finalmente la risposta alla tanto chiesta domanda “ma si possono vedere prima le storie dei figli e poi quella dei padri? quale è l’ordine…?”. La mia risposta è questa e solo questa: se siete degli spettatori emozionali e non capite come mai in molti lakorn succedano cosa come chiedere perdono a gente che ha provato ad ucciderti la nonna, bene guardate prima le serie dei figli e poi quelle dei genitori. Così non vi rovinate la giornata, perché io proprio in relazione ad una cosa che dirò a breve ho deciso di rivedermi la serie di Jak e ho sclerato dopo i primi cinque minuti con la vecchia. Quindi, di per se ovviamente ci sono alcune cose che non verranno colte al 100%, credo sia meglio, perché le serie dei padri sono lakorn al 100% (tranne forse alcuni spunti delle prime due che hanno un leggero tono di modernità, ma proprio leggero), quindi ci sono cose che potenzialmente potremmo non piacere. Bene, passiamo alla storia: primo e più importante, anche se la storia di Yai e di Ruji mi è piaciuta un pelo (quella di Ruji) e quella di Yai è al primo posto devo dire che questa seria he il rapporto STORIA PADRI/STORIA FIGLI più vicino a uno di tutti ed è per questo che appena finita di vedere la storia di Phee mi sono subito accinta a rivedere quella di Jak. Quindi, anche se le loro storie non sono le mie preferite in assoluto, devo dire sono quelle che assieme ho apprezzato di più.Ora, let’s dive in: questa serie è la versione tailandese e anni ‘50 di Top Gun e considerando che per quanto mi riguarda la duologia è la migliore (io amo Top Gun e amo Tom Cruise, L’ATTORE) ovviamente non può non essere considerata come almeno un punto extra rispetto al contesto generale. Mi è piaciuto l’ambiente con gli aerei e tutto, mi è piaciuto anche il tono militare (tono che comunque si trova sia nella serie di Jak che nella parte di Pooh della serie di Saruji). Quindi questo mi è piaciuto molto, ovviamente non mi è piaciuto quando le due nonne si intromettono nella carriera di Phee perché non vogliono che stia con Pingkwan (personaggio che sono sincera non viene meritato da nessuno, nemmeno da quella grandiosa drama queen che è Phee, che devo dire di tutti è il fratello che meglio mette i piedi in testa alle nonne, perché è quello che forse mette più in chiaro e prima di tutti il fatto che lui Rumpa non se la voglia sposare e che la vede solo come una sorella, Chat questo non lo aveva fatto) o come continuino a sottolineare che lui sia un soldato quindi dovrebbe obbedire agli ordini (ed essere un gentleman e anche su questa parte potrei parlare per eoni di tempo). Quindi, ottima la parte militare (devo dire che mi sono piaciute anche quelle due o tre scene fatte con gli aerei, CGI, 2,50€ e un sogno).
Uno dei punti forti di questa serie sono sicuramente i personaggi, sono tanti, sono variegati, ma interessanti: abbiamo Yod, che si salva almeno per me per il rotto della cuffia, nel senso che per tutta la serie è un idiota, poi si salva verso gli ultimi due episodi circa, ma almeno si salva. Si salvano anche le amiche di Runpa, che almeno verso la fine (anche se hanno detto le peggio cose) capiscono di che pasta sono fatti i Dhevaprom (almeno di questa serie, non di quella dei figli). Ci sono due bambini simpatici, come nella storia di Jak e anche le storie dei genitori di lei sono molto interessanti. La second couple non è Chin/Kate, ma si difende molto bene e hanno anche loro i loro momenti carini (sarò sincera, ci sarebbe da fare un piccolo TW, ma visto che non ho troppa voglia di scriverlo, per il TW vi rimando a quello della serie di Yai). C’è un personaggio che letteralemente taglia i gioielli di famiglia al marito, perché la tradiva con le attrici più giovani e voleva violentare la protagonista e come dire, e devo dire è stata una scena particolarmente interessante (non si vede nulla, però è effettivamente quello che succede, visto che tipo su un giornale lo scrivono e lo fanno dire dai protagonisti).
Come ho già detto ci sono delle scene che sono veramente unsetteling, sopratutto quelle dove la grandma Oon tratta male qualcuno per la classe sociale: per esempio gli insulti gratuiti a Kwan quando ancora non la conosceva, o quella scena, che devo essere sincera è forse una delle più dolorose da vedere è stata quando i Dhevaprom assieme alla grandma Oon hanno fatto chinare e “ricevere un premio” da tutti i Jutateph dove che aveva ballato. Insomma se non piacciono questo tipo di storie ve la sconsiglio perché alcune scene sono state veramente dure da vedere.
Passiamo un momento al cruccio e delizia di questa serie: cruccio perché se il vecchio Dhevaprom non si infognava a salvare il padre i dei Jutateoh ora non avremmo avuto tutti questi problemi (tanto i figli erano già nati) e delizia perché Maratee e Rumpa sono due cattive così perfide e malvagie… insomma perfette. Maratee ricompare (e la noia alla fine quella che sarà la “malezione” sui Jutateoh, anche se ovviamente Chat fa il più grande mic drop della mondo di Dhevaprom) e vi giuro che mentre sto rivendo la serie di Jak e penso alla miglior coppia secondaria di tutta questa serie (Jack/Annie) ecco che penso a come sarebbe potuta essere diversa se la storia di Maratee si fosse conclusa con lei e il dottore. Vabbeh, al massimo scriverò una fanfiction sull’argomento. Parliamo invece per un momento di Rumpa: lei non è necessariamente malvagia come la sorella ed è vero che è molto più vittima degli eventi di quanto potrebbe mai essere Maratee stessa (un po’ come Phee), però dall’altro lato lei decide di attuare il piano di Maratee e come la sorella, non si possono scusare al 100% i suoi comportamenti solo perché “vittima degli aventi”. Voglio dire, come dice come si chiama, l’attempted murder è un crimine (e sarò sincera, il padre ha veramente una bella faccia tosta a guardare male la nonna quando gli dice che non potrà mai far sposare Rumpa a Phee dopo che lei ha provato ad avvelenarla).
Concluderò con una grande verità, BOSCHI, BOSCHI e solo BOSCHI.
A breve aggiornerò anche la mia lista con tutte le serie e tutte le descrizioni per chi servisse avere un’introduzione al mondo Jutateph/Dhevaprom
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Viva i Boschi
Credo sia importante mettere in chiaro una cosa, dopotutto se 4 dei tuoi cinque nipoti preferiscono scappare nei boschi piuttosto che sposare le tipe Dhevaprom io due domande me le farei, Grandma Oon e Grandma Aid, no? Vabbeh, che se ovviamente loro due domande non se ne fanno, ma arriveremo anche a loro, non disperate.Partiamo con il botto con quello che mi è piaciuto, che siamo onesti, non è che è poco è che ho tante opinioni su quello che non mi è piaciuto che quello sembra maggiore rispetto all’altra faccia della medaglia.
Prima di tutto se vi piace un light enemies to lovers allora questa è la storia che fa per voi: Soifah e Lek hanno una certa disamicizia che cresce e viene corretta nel tempo fino a diventare amore ed è molto carina come cosa, mi piace come le storie dei padri siano caratterizzate da amori lenti, a differenza di quelle dei figli dove è tutto amore a prima vista, quindi kudos per quello.
Come ho scritto nel mio libro delle recensioni, questa storia la divido in due trame, quella che mi è piaciuta, cioè la ricerca del principe perduto e la ripresa dello stato che era sotto il regime militare, insomma quella trama sì, mentre la trama con le nonne, mioddio, volevo saltare proprio quella parte, se non fosse che poi non potrei dare delle recensioni perfette al 100% (anche se ovviamente la storia del figlio di Yai ho dovuto fare uno smagheggio nel finale perché io di perdonare Rumpa proprio no). Torneremo, perché faremo una lunga disamina sulle nonne a su quella parte di storia a breve, però ecco, la parte propriamente nei boschi mi è piaciuta.
In questa serie ci vengono presentati 3 (a dire il vero uno si ripresenta) MVP della stagione: cioè il padre di Chat, Joi e ovviamente lui, il nonno. Il padre di Chat è l’unico Dhevaprom con più di cinque neuroni funzionanti anche se ovviamente parte di quello che gli succede con sua moglie è colpa sua e per come l’ha trattata. è però anche vero che lui si sentiva intrappolato dagli anziani in quella situazione e ha deciso che doveva sposarla per forza. Certo è che se si fosse comportato un po’ meglio forse anche il personaggio di lei sarebbe potuto essere migliore (ora vi chiederete perché io parli dei personaggi come se fossero persone reali, questo perché quando descrivo i comportamenti dei personaggi cerco di immedesimarli nella realtà, quindi non sono pazza quando dico che forse un comportamento differente da parte di lui avrebbe forse avuto un outcame migliore, se forse lei fosse anche stata una persona un pelo migliore)(che poi Kudos all’attrice che interpreta la moglie/matrigna, ha passato la bellezza di 11 puntate ad urlare, io avrei avuto bisogno di stare a riposo vocale per almeno un mese dopo le riprese, comunque anche lei come Maratee una perfida protagonista). Secondo MVP, il nonno. Se nella stagione scorsa si dilettava a rivelare le tresche di Maratee qui decide di comprare preziosi antichi e nel mentre di ritrovare principi perduti. Di vedute ben più ampie delle due vecchie è un vero peccato che non sia il nonno di tutti i Jutathep, ma tecnicamente solo di 2, così almeno avrebbe potuto mettere il veto su tutti i matrimoni. Ultimo MVP, soprattutto per l’ultima parte, Joi, il quale si districa tra finte proposte di matrimonio, sorelle ritrovate e praticamente la capacità di diventare il cupido di corte (oltre che un generale e un fidato braccio destro del nuovo re).
Un piccolo dettaglio che mi ha colpito è il fatto che un cattivo scappi, diciamo sembra per tenere vivo il seme dei cattivi che poi si ripresenta in Dhevaprom 1.
Partiamo con una digressione per iniziare ad elencare le cose che non mi piacciono: allora, quando ho cominciato a vedere le serie dei padri (più che dei figli) avevo un po’ di paura perché io non sono grande fan dei Lakorn. Quindi quando ho visto che le serie di Yai e di Ruj mi erano piaciute sapevo che c’era qualcosa che puzzava, c’era del marcio in Danimarca, infatti apriti o cielo con queste ultime due parti che ho visto. E finalmente ho capito il problema, questi hanno troppe caratteristiche dei lakorn che non mi piacciono: le nonne, no; la madre, no; la second female lead, per l’amor di Gesù (e non intendo Chanta); insomma le storie di Yai e di Ruji mi sono piaciute perché c’era qualcosa di differente, che non era i vecchi lakorn e ci sono cascata, mentre ormai no, no, no. Cosa in questo caso positiva (e negativa, ma in questo caso positiva, ho già accennato al perché negativa in altre recensioni)è che i lakorn finiscono sempre bene, quindi non c’è da preoccuparsi se a 10 minuti dalla fine sembra che le cose non siano ancora risolte, in qualche modo (anche alla velocità della luce) queste finiranno bene.
E ora siamo finalmente arrivati all’elephant in the room, cioè le nonne. Direi che potremmo partire con quello che ho detto all’inizio, cioè che se di cinque nipoti 4 hanno deciso che era meglio scappare nei boschi che sposare una Dhevaprom, qualcosa vorrà dire, solo che non lo capiscono e questa cosa devo dire a lungo andare rompe le palle. Partiamo col dire che la Grandma Oon (che a parte sapere tutti i protocolli reali) non solo continua a fare scelte sbagliate, ma nessuno le dice nulla, anzi quando ci provano, l’altra nonna chiude subito la discussione, accennano a Maratee (che loro, perché Maratee aveva fatto un grande lavoro come bugiarda, avevano tanto decantato) e tutti subito a dire, no, non parliamo di Maratee, scusate? Quella ha fatto cose e va direttamente contro la frase che tu hai detto che “è tutte le nobili sono state cresciute come persone per bene”, però non bisogna parlarne… perché? Perché non si deve dire? Ecco, ora direi di introdurre i doppi standard che ci sono qua: primo il fatto che appena Soifah si scopre essere una principessa è tutto “oh, lo sapevamo” e scemate simili e dire che più o meno la grandma Aid più o meno le chiede scusa, ma la grandma Oon no, come ovviamente chiunque ci si poteva aspettare, poi parliamo di altri doppi standard, tutti contenti ad insegnare a Maratee o Rosa a fare anche le più basic faccende domestiche (e vabbeh, come Keaw ha passato subito il test), mentre qua, ah le è il male del mondo perché non sa fare alcuna faccenda domestica. Bene, cioè, tutto apposto? Per l’appunto doppi standard. Altra cosa che mi ha irritato è come la madre di Nuet e le nonne forzino la mano sul padre, fino a fare delle cose che insomma non so quanto fossero accettabili nella società dell’epoca (tipo mandare Nuet nei boschi con Chat e Yai, che è vero, uno fidanzato e l’altro sposato, ma si sarebbero poi congiunti con Phee e Lek che non lo erano, però voglio, nella prima stagione è successo un putiferio perché Kate e Maprang avevano fatto la stessa cosa, più o meno) e anche forzare la mano al padre, quasi obbligandolo ad accettare il fidanzamento quando il suo no, in una società che si si basa sul rispetto degli anziani, ma se non ricordo male è ancora una società patriarcale, dovrebbe essere legge (se vi steste chiedendo se ho veramente giocato la carta della società patriarcale perché mi stanno sulle scatole le nonne, la risposta, poco femminista è si).
Bene, possiamo chiudere con un pensiero, mi è piaciuto vedere la nobiltà che va avanti, nei Jutathep, ma anche in Kate e in alla fine in Nuet, in contrasto con quella che rimane ferma, quindi i Dhevaprom, ma anche la mamma di Nuet e in parte le nonne. I Jutathep che avrebbero accettato il matrimonio combinato (siamo onesti è solo uno) sono quelli che sono abbastanza adulti da accettare un compromesso, ma allo stesso modo Kate è una donna del suo tempo, ma anche abbastanza moderna da dire, no, non lo voglio e non ho problemi ad non avere più un titolo nobiliare, più o meno stessa cosa con Rosa. Gli altri sono ancora più moderni da un lato e la tradizione gli sta stretta quindi sono personaggi a cui sta stretto un matrimonio combinato e che vogliono sposarsi per amore. I Dhevaprom sono il contrario, legati ad una tradizione ed ad una promessa che andrebbe mantenuta, ma siamo onesti chi sano di mente vorrebbe mantenere una promessa fatta da qualcun altro solo perché l’ha fatta obbligandoci a stare in relazione che non vorremmo? è interessante anche la differenza fra le nonne, se da un lato una delle due ci prova (anche se ha una cattiva consigliere) l’altra è troppo legata alla tradizione e questo assieme al veleno che mette nella testa di Rumpa è il downfall della prossima stagione.
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Sono così scioccata che non so nemmeno che titolo dare
Finalmente dopo una cosa come 3 settimane e infiniti delay sono riuscita a finire questa parte e vi devo dire… sia lodato che per esse che la ho finita. Partiamo da un presupposto, delle 3 parti che ho visto questo è quello che sembra più un vecchio lakorn a differenza degli altri due che sembrano comunque avere delle vibes moderne anche se hanno almeno 10 anni. Forse è anche per questo che non mi ha fatto impazzire, nonostante la storia di suo figlio sia quella che mi è piaciuta di più paradossalmente la sua è quella che mi è piaciuta meno di tutte. Parto col dire che se ad uno piacciono storie di mistress, uomini che cercano in ogni modo di mettersi (in senso biblico) con ragazza più giovani di loro e familiari irritanti questa è la storia che fa per voi. Sarò sincera a me queste cose non piacciono troppo quindi, non ho potuto apprezzarla.Ora invece che fare il mio elenchetto solito farò una cosa un po’ diversa e mi metterò a fare una recensione come quelle dei tempi antichi, perché c’è molto da disquisire sull’argomento e su un personaggio in particolare, ovviamente lei. Ovviamente Maratee.
Partiamo da una piccola digressione: da un lato sono contenta di aver visto le serie dei figli prima di quelle dei genitori perché sono riuscita ad apprezzare (almeno in piccola parte) i personaggi di Maratee, Rumpa e della Grandma Oon, perché se avessi visto prima la storia dei padri io veramente non avrei capito il perché fanno tutte ste scenate dove sono loro che devono chiedere scusa a Maratee e Rumpa quando queste qua due sono due personaggi veramente, veramente cattivi. Oppure perché tutti stanno appresso alla grandma Oon come se per tutta la sua vita non avesse trattato praticamente chiunque come degli stracci, per non usare parole volgari. Sarò sincera continuo a non capire il perché di queste scelte, o meglio le capisco, ma non le voglio accettare, perché dopo quello che ha fatto Maratee (e quando ci arriveremo Rumpa) è lei che deve chiedere ed implorare il perdono di sti qui, non il contrario. Per la grandma non ci posso fare nulla, perché bisogna rispettare gli anziani.
Allora, passiamo all’ ambientazione un momento. La serie è ambientata nell’ambiente medico, come alla fine quella di Phat e da studente di medicina devo dire, non è male, se non fosse che c’è una cosa che odio nei medical, quelli che cercano di rendere gli ospedali il loro personale parco giochi (sia in positivo che in negativo), quindi vedere parsone come Maratee, il generale o anche la stessa Keaw che sembra usino l’ospedale come il loro personale playground un po’ mi irrita. Detto ciò questo è un vezzo di forma mio alla fine, quindi non è una vera problematica alla fine. Detto ciò una cosa che finalmente ho notato qui e che mi è veramente piaciuta è quanti riferimenti ci sono nella serie dei figli alla serie dei padri. Ora non so se il generale sia anche il padre di Tai, perché non coincidono gli anni (a meno che lui non abbia ricominciato a divertirsi con Maratee dopo che quella santa donna di sua moglie lo ha perdonato per la centesima volta) però sarebbe carina come idea.
Parliamo un po’ dei due protagonisti: ora l’idea era carina, e James è Bella hanno una discreta chimica, ma primo loro non sembrano avere l’age gap che invece dovrebbero avere (e visto che Bella è anche più vecchia di James (di qualche anno) si vede la differenza. O meglio si vede che sono almeno coetanei. Poi passando ai personaggi che interpretano ho cento e più problemi con loro: primo, Chat, il personaggio è uno di quelli che non parla nemmeno sotto tortura, quindi ti meriti quello che ti viene dato, Maratee. La tipa ha più o meno le stesse vibes, non parla, non si confronta se non quando ci problemi dilagano. Insomma, i due si sono sono trovati. La serie diventa interessante a metà dell’episodio 8 solo perché questi due cominciano finalmente a rispondere male alle persone. Ora io capisco tutto, ma grandma Oon ha letteralmente insultato Keaw dal primo momento (dimenticandosi che ha la bellezza di due nipoti che si divertono ad andare ai concorsi di bellezza) che la ha vista, se non ti sta bene quello che sta dicendo non aspettare la fine per risponderle. Da questo punto di vista sarò sincera, preferisco l’altra grandma, perché almeno lei è di più larghe vedute (e non me ne frega nulla del trauma di Oon, considerando che già la volta questa sua superiorità le si è ritorta contro). Prima di passare all’argomento clou di questa serie parliamo un momento di una delle scene più belle della serie, quando la grandma Eid ha detto “voi Juthateph siete dei gentiluomini” per poi scordarsi che i primi due si sono accasati (parzialmente) in un bosco, uno ci ha proprio dormito assieme (stavolta non in senso biblico) e l’altro diciamo nella stessa baita nei boschi. E as I said, i boschi ci sonno anche qua. Onestamente è tipo un me tra “dormire nei boschi” per la parte dei padri.
E ora parliamo di lei, il personaggio più ben riuscito della serie, ovvero quel personaggio che odierete dall’inizio alla fine della storia, che vi chiederete come mai la devo permanere nella storia dei figli, ovvero: MARATEE. Maratee è il personaggio più ben riuscito della storia perché ovviamente è quello che ha più spessore. Lo spessore di un super cattivo? Ovviamente, però uno spessore. Molto spesso. Lei è cattiva, falsa, pianificatrice… insomma tutto quello che noi vorremmo essere quando messe davanti a questa situazione, perché diciamocelo, nessuno è così generoso da essere un santo in questa situazione anche se vorremmo (e sicuramente nessuno di noi verserebbe dell’acido sulla sua rivale, questo è poco ma sicuro). Insomma, anche se il personaggio lo si odia in maniera viscerale, credo sia l’unico con un po’ di spice (almeno un pelo). Detto ciò passiamo ad alcune scene clou della serie di Maratee: primo mi è piaciuto molto vedere il suo downfall, nel senso che lei parte come la figlia di un tizio ricco, futura promessa sposa di un altro tizio ricco eppure ecco che per delle sue scelte (perché è vero che Yos la porta in quel locale, ma è lei che decide di restarci da sola e di accettare il drink) questa storia diventa la sua rovina, però siamo onesti, non è sicuramente colpa di Chat e di Keaw. Parliamo un momento del suo rapporto con Yas, da un lato mi sarebbe piaciuto si fossero messi assieme (un po’ come i miei tesori JackAnnie nella storia di Jak), però credo sia per il tipo di storie che venivano scritte del 2013, sia per il fatto che comunque la storia non è scritta per andare in quel verso, sono contenta che non siano spuntati assieme alla fine. Ora però ammetto una cosa, piuttosto che con Maratee io il mio nipote lo preferirei orizzontale, e questo prima di diventare la mistress dell’altro, perché quello probabilmente è il minore di tutti i problemi (almeno guardando la serie con un occhio occidentale). La scena comunque più bella di tutta la serie resterà sempre il nonno che dice “ah no, Maratee io non la voglio come nipote in law”, dopo che aveva passato anni a costruire una perfetta immegine davanti alle vecchie.
Bene, ora, a parte una Kate sporadica che come sempre è una santa, direi che possiamo finalmente passare alla prossima parte.
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Averceli fratelli così
Per una volta ho messo un titolo inerente alla serie e non alle opinioni personali che verrò a scrivere, però questa serie più delle altre ti fa veramente dire “averceli fratelli così”. L’amore che provano i fratelli Jutathep l’uno per l’altro e la voglia di difendersi l’uno con l’altro sono veramente encomiabili, soprattutto se si pensa alle sorelle Dhevaprom (di cui torneremo a parlare) dove solo Kate si salva (a cui aggiungiamo il personaggio di Kratin, ma per delle ragioni differenti da quelle che per cui si salva Kate, mainly because non è stata cresciuta dal padre). E nulla, mi piaceva cominciare con questa prefazione per dire che qua, ancora più che nella storia di Yai si vede l’amore fraterno, perché se nella storia di Yai si vede l’amore di un fratello maggiore per i suoi fratelli minori qui si vede l’amore che hanno dei fratelli per quello che un po’ si sente l’outcast della famiglia e che, anche se i fratelli non lo fanno sentire come tale, il mondo esterno e alcune persone nella sua famiglia lo vedono come tale e non va bene come cosa, ma ci torneremo.Ora come sempre qualche regola per le mie recensioni, le cose che mi piacciono, quelle che mi sono piaciute un po’ meno e qualche TW giusto per completezza.
Partiamo dalle cose che mi sono piaciute:
1. Kate, ovviamente. Che ve lo sto a dire a fare? Kate è l’unica Dhevaprom che ci fa e che è una brava persona e torneremo sul discorso, perché ritratterò una delle cose che ho scritto nelle recensioni delle serie dei figli… quindi Kate, lo ho detto nella storia dove è protagonista, lo dico qua e lo ho anche detto nella serie del figlio di Yai, è l’unica normale, nel senso che è l’unica che non sembra uscita dal libro “come fare un cattivo in dieci passaggi”.
2. Una cosa che mi è piaciuta è come hanno rappresentato il periodo storico e hanno mostrato un personaggio femminile che è nel suo tempo. Per intenderci Maprang che va nei boschi, si veste da uomo e dorme abbracciata ad un uomo nel mezzo di una foresta pare più un personaggio moderno che un personaggio del 1957, invece qui Rosa è una donna, nobile del suo periodo e questo mi piace (e comunque anche Rosa e Rujy dormono da soli in un bosco, ma secondo i costumi dell’epoca). Il matrimonio combinato con il tizio non la disgusta, anzi pensa pure di provare qualcosa per lui e fino a che lui non fa le peggio cose lei non pensa di chiudere il fidanzamento, ma lo decide solo quando vede effettivamente quello che fa lui. Ora non dico che sia giusto, eh, sia chiaro, ma è rinfrescante in un mondo pieno di Maprang (personaggio che ho amato alla follia) vedere anche qualche Rosa. Ora parliamo un secondo del padre di Rosa che anche lui è un uomo dell’epoca, perché per quanto noi possiamo tessere le lodi dei fratelli come uomini moderni, la realtà dei fatti era che la maggior parte degli uomini era come il padre di Rosa, che giustifica i comportamenti del tizio solo perché “uomo” e che non rompe il fidanzamento fino a quando è la promessa che viene fatta LUI che viene a mancare. Riperto, giusto? No, però un uomo della sua epoca.
3. Piccola parentesi, kudos alla tipa che ha fatto tutte le scene in Svizzera con i tacchi alti. Io non so sarei riuscita a fare così tanto con le scarpe alte (considerando anche che le sue amiche le avevano le scarpe basse).
4. Una cosa che mi è piaciuta è che per un age gap romance (due con Yai e Maprang) hanno scelto attrici che si vedeva essere giovani. Ora capisco che molte volte si preferisca fare scelte dove l’età degli attori sia più simile, ma io non posso credere che lui sia il professore e lei la studentessa o lui già un funzionario dell’ambasciata e lei una just graduate se sembrano avere la stessa, quindi io la ho apprezzata come cosa, so che ad alcuni può non piacere.
5. Mi è piaciuto che a differenza della storia del figlio gli ex qui si vogliano bene dopo essersi lasciati. Insomma, anche se si sono lasciati per altre ragioni e avrebbero potuto ricreare un amore, sono contenta di vedere ex nei lakorn che si vogliono bene.
6. Ora sembrerà strano, ma ho odiato in maniera viscerale il personaggio di Maratee, Rumpa e della nonna, quindi kudos alle tre attrici. E posso dire una cosa? Sì, alla fine è la mia recensione, ritratto quello che ho detto nelle recensioni dei figli, vedere le serie originali non migliora i personaggi di Maratee e Rumpa, anzi, le peggiora solo (passi che è vero che comunque Rumpa veniva invogliata da Maratee, ma ci mette tanto anche del suo). Quindi no, vedere le storie originali non migliora la storia di questi tre personaggi, la peggiora soltanto.
Bene siamo arrivate al tanto atteso TW. Allora, in questa serie c’è un personaggio overweight e alcuni di questi continuano a reiterare con battute sceme questo fatto. Passi che questo personaggio non è che subisce in silenzio, eh, risponde, dopo un po’ queste battute stufano e sono pesanti. Ora, capisco che è il 2013 quando la hanno scritta questa serie e è ambientata in un periodo dove gli standard di bellezza erano quelli del grissino e poco più, però stufano. E se posso scusare quello che succede nella prima parte (vedete il TW in quella recensione) perché alla fine succede solo con Korn e una volta sola (mentre passa il resto del tempo a cercare di capire come accettare il fatto che Yai potesse essere gay e se a lui possono piacere anche gli uomini) e gli studenti alla fine trattano la situazione molto come se si scoprissi ORA che il tuo professore che fa parte di una famiglia nobiliare potrebbe essere gay, qua continuano. E devo dire per una persona che ha fatto una dieta perché prima non avevo la linea che ho ora un po’ ha irritato. Come sempre cerco però di inserire il tutto in un contesto che è appunto quello del periodo un cui è stato scritto ed è stato ambientata la storia.
Come sempre piace and love e se avete qualche appunto possiamo condividere le opinioni, per il resto ci sentiamo al prossima installmet.
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Barbie passione archologa
Bene, bentornati. Anno nuovo si ricomincia con la visione delle storie del mondo Dhevaprom/Jutathep e ovviamente cominciano con Khun Chai Yai, il primo dei nostri adorati cinque leoni. Come sempre, spoiler alert e mi sento quasi in obbligo di mettere un TW, sia alla serie (per una scena) sia per questa recensione perché citerò questa scena. Come sempre partiamo da una premessa: mi vanto del fatto che sono una persona che riesce a vedere le cose con prospettiva, nel senso che se una serie è ambientata nel 1957 (come questa), alcuni commenti che ad un certo punto vengono fatti nella storia io riesco ad apprezzarli come un modo per descrivere il periodo, se però non siete in grado di fare questa separazione (come può essere) o questi commenti toccano la vostra sensibilità (come è legittimo) allora leggete prima questa recensione e poi decidete se voler vedere la serie.Partiamo con un breve recap: siamo nel 1957 e i nostri cinque leoni Jutathep si sono appena ritrovati dopo che i fratelli minori erano stati all’estero o per studiare o per varie vacanze e praticamente la storia parte già con il fatto che ALMENO uno di loro deve sposarsi con una delle sorelle Dhevaprom e la scelta, in maniera molto da fratello maggiore di Yai è quella di sacrificarsi per i suoi fratelli, anche perché la sua promessa sposa Dhevaprom è di quelle tre la più a modo (nel senso letterale del termine, ma ci torneremo sull’argomento), anche se nel suo cuore sembra esserci posto per almeno un’altra persona: un’amica di famiglia (che ora è sua studentessa all’università e il cui padre da quelle che ho capito è il suo mentore) che per anni ha visto come una sorella minore, ma che ora sembra essere diventata qualcosa di più. Per varie ragioni lui, la sua promessa Dhevaprom, Maprang e l’altro protagonista (il suo amico professore e figlio di una ricchissima famiglia, non nobile, ma che lavora con l’oro)si ritrovano in mezzo alle montagne a sventare, fra le altre cose il tentativo di un ricco “straniero” (Mr Edwards, del cui attore ad un certo punto, quando fa una risata malvagia, si vedono le otturazioni ai denti)di rubare tesori della storia tailandese. Non so perché mi sono sentita in dovere di scrivere questo piccolo riassunto della trama, ma mi pareva sensasata come cosa.
Bene ora passiamo alle cose che mi sono piaciute, poi parlerò dei TW (perché mi sono accorata che ce ne è un altro) e poi di alcune cose che non è che non mi sono piaciute, ma che mi piacerebbe diciamo “point out”.
Bene, le cose che mi sono piaciute:
1. La prima è una cosa che piace a ME e nessun altro è obbligato a farsela piacere, però io adoro le age gap stories (e ricordo che finché lui non la ha vista all’università (anzi forse proprio finché non è arrivato quel viaggio) lui non ha mai pensato a lei se non come la sua Nong) e un altro trope che adoro è il teacher/student relationship. Come ho detto, non devono piacere a nessuno, a me però piacciono quindi mi è piaciuta la storia.
2. Essendo ambientata negli anni ‘50 (appunto nel ‘57) è bello vedere questo mondo di estravanganza, balli e vestiti letteralmente di un’altra epoca. Non conosco come fosse la società tailandese dell’epoca, ma credo sia una buona rappresentazione dell’epoca, o al più dei ricchi, perché in questo caso sia Kate che Maprang sono M.L. quindi hanno il titolo nobiliare (e quindi siamo proprio in mezzo alla ricchezza della società aristocratica dell’epoca).
3. Parliamo un po’ dei personaggi che mi sono piaciuti: Kate. Lei è l’unica Dhevaprom normale. Nel senso letterale del termine. Quando scrivevo le recensioni dei figli ho detto (e mi ricordo di averlo fatto) che forse vedere la storia dei padri e delle Dhevaprom che si sono viste togliere il loro “promesso” mi avrebbe fatto provare un pelo di empatia per loro, beh spoiler, per questo primo installement almeno non è così (tranne ovviamente per Kate, la cui storia è molto bella e toccante, il personaggio empatico sia con Laor, che con le sue sorelle, che con le sue figlie che ho conosciuto in Dhevaprom si ritrova qua, infatti a differenza di altri personaggi, di cui parlo dopo, la Kate di questa parte è la Kate di Dhevaprom e vince il premio di migliore Dhevaprom di tutte), perché (e non siamo nemmeno nella loro storia) Rumpa e Maratee sono quasi peggio. Nel senso che quello che vedi nella storie dei cugini sono letteralmente delle verisioni a cui sono stati smussati gli angoli di loro: Maratee che praticamente è un genio del male che prende sotto la sua ala malvagia anche Rumpa e che decidono di quasi portare Kate alla rovina solo perché, se lei non si sposa con Yai, loro possono obbligare Chat o Phee a sposarle. Insomma, se pensavo che queste storie avrebbero potuto aiutarmi a renderle più tollerabili e magari a farmi provare un po’ di empatia per loro, questo è poco ma sicuro che non succederà mai. Con la storia di Kate non si può non parlare della sua storia d’amore con Chinnakorn: la loro storia d’amore mi è piaciuta molto, quasi quanto la storia di Jack ed Annie (ovviamente non così tanto, ma devo essere sincera loro saranno la coppia secondaria preferita di questo gruppo di storie).
4. Bene, se a qualcuno piacciono le gender swap stories (nel senso che Maprang e Kate di vestono da uomini ad una certa) troveranno questa storia per loro, visto che non solo viene fatta bene, ma è anche ilare (non ilare, sto troppo tempo su TikTok). Tutta la parte al sito archeologico è divertente, romantica e anche profonda quando parlano dell’importanza degli artefatti per la popolazione tailandese e la loro storia. Insomma si è capito che questa storia forse non è la miglio storia che io abbia mai visto, ma la me soggettiva vi dice che ha amato tutto di questa storia.
5. Allora, i genitori di Yai e dei fratelli sono morti. E voi direte e questa è una cosa che ti è piaciuta? No, la cosa che mi è piaciuta non è che i genitori sono morti, solo che per quel poco che si vedono le loro dinamiche mi sono piaciute. Il padre di Yai ha tre mogli, cosa non strana all’epoca (infatti anche Yai una certa alcuni pensavano avrebbe preso due mogli), ma le tre mogli, per quel poco che si vedono (perché è solo un flashback) sembrano non odiarsi e non aver creato animosità fra i loro figli (perché Yai e Phee sono figli di una, Chat e Lek di un’altra e Ruj di una terza) e non sembrava (ripeto da questo piccolo flashback che vediamo) che si odiassero (magari scopriremo differentemente nella prossimo stagione ma spero di no). Perché questo è il trope che più odio nei lankorn: madri che mettono zizzania fra i loro figli e che fanno tutte queste cose strane come svelare segreti e roba varia. No. Credo che nessuno dei genitori dei fratelli sia stato fatto vivere rispetto a quell’incidente d’auto perché così almeno le due nonne possono prendere veramente le redini della famiglia, cosa che non credo sarebbe stata possibile se ci fossero stati i genitori ancora in vita.
6. Se pensavo che i 6 cugini fossero legati è perché non avevo ancora visto il legame che lega i fratelli. Come ci sono l’uno per l’altro, come si aiutano, come Yai decide di sacrificarsi, anche se non ama Kate, solo perché sa che i suoi fratelli morirebbero se fossero obbligati a sposare le altre Dhevaprom e come i fratelli decidono comunque di lottare con lui per il suo amore anche se sanno che se lui non sposa l’unica Dhevaprom che non vuole il lusso dei Jutathep loro saranno obbligati a sposare una delle altre due. Insomma il loro rapporto è molto bello e toccante e spero possa essere sviluppato di più nei prossimi installment.
Bene passiamo ora ad una cosa che mi ha dato leggermente fastidio, ma non di questa serie, della serie del figlio di Yai: non mi piace come abbiano cambiato il carattere di Maprang rendendola una madre che continua a spingere suo figlio a sposarsi con Lisa come se non fosse successo un mega putiferio 35 anni prima con il loro matrimonio. Maprang è un così bel personaggio in questo installment e non capisco veramente perché sia stata cambiata.
Ora arriviamo ai due TW: come ho già detto ricordiamo che questa serie è ambientata nell’aristocrazia degli anni ‘50 della Tailandia (non nello stesso periodo in luoghi come la Germani dell’ovest, ok?). Quando Kate va al sito archeologico e sta con Korn (l’altro professore che chiamerò appunto Korn, perché è più corto) Korn comincia a provare dei sentimenti anche per Kate vestita da uomo ed ad una certa glielo dice, dicendole/gli che si è innamorato e che diciamo che accetta la cosa. Quando poi scopre che è Kate dice la frase “sono normale” (o almeno i sottotitoli la hanno tradotta così), indicando cosa: che amare gli uomini non è normale? Non credo, perché era abbastanza d’accordo qualche minuto prima. Quello che indentendeva credo sia più che altro associato al fatto che la società ha delle aspettative per una persona del suo ruolo, del suo rango e della sua disponibilità economica. Quello che voglio dirvi è che se sentite che la vostra sensibilità possa essere toccata da una scena del genere ovviamente non vedetelo, ma se riuscite un po’ ad inserire la situazione nel contesto socio economico del periodo, credo che quella frase sia solo un qualcosa che riflette la società e il pensiero del periodo. Io almeno cerco di interpretare così le due scene, visto che l’amico è stato un ally quando pensava che fosse Yai gay e poi era aperto alla possibilità di mettersi con Kong (Kate vestita da uomo). L’altro TW è meno sottile, visto che Kate passa una notte in mezzo alla foresta con un uomo (anche Maprang, ma non si sa perché lei meno)viene additata come una poco di buono, una donna “macchiata”. Ovviamente non lo è solo che capisco che le ultime due puntate, quando succede tutta la cosa in mezzo al bosco e quello che viene detto da alcuni personaggi possa toccare la sensibilità di qualcuno. Come sempre spero che vediate questa parte come una rappresentazione della società dell’epoca e non che qualcuno pensi che passare la notte con un uomo automaticamente ti “macchi” o che amare persone dello stesso sesso sia qualcosa di “anormale”.
Spero di essermi spiegata al meglio delle mio possibilità su questi due TW (cosa che mi ricordo era successa che con Chat).
Bene, one down, four to go. Al prossimo, Pawornruj
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c’è stato probabilmente un lost in translation in questa storia
Bene, siamo finalmente arrivati alla fine degli installment dei cugini Jutateph e devo dirvelo, è stata dura ma ce la abbiamo fatta. Sappiate che questa recensione la sto scrivendo il giorno prima di un esame quando potrebbe essere un pelo sconclusionata, ma cercheremo di tenerla molto rapida ed indolore, anche perché ci sono delle cose da dire, ma non sono fortemente opinionated come nelle due precedenti. Infatti devo dire che, anche se ci sono delle cose che mi hanno colpito particolarmente e altre che non mi sono piaciute, non sono tante come le cose che mi hanno trovata neutra sul giudizio, ma comunque hanno reso necessario un commento dal vostro Cicerone nel mondo Dhevaprom/Jutateph. Insomma, alcune cose di questa serie non sono necessariamente ne negative, ne positive, semplicemente da tenere in considerazione. E ovviamente comincerò da queste.1. Anche se la serie spiega bene tutto credo sarebbe meglio aver visto le serie passate (sia dei cugini che dei padri). Anche se avevo detto che non serviva devo essere sincera, l’unica serie dove non ho sentito la mancanza della visione della serie dei padri è la serie di Phum, perché Laor è completamente scollegata dal contesto “passato D/J”, mentre chi più e chi meno comunque tutte le altre serie sono un po’ collegate con il passato. è comunque anche vero che la serie si può vedere ed apprezzare senza aver visto le altre, diciamo che secondo me da una qualche completezza di info, che forse senza una visione precedente della storia dei padri si perde (vi farò sapere perché con l’anno nuovo vedrò le cinque serie dei padri quindi avrò il quadro completo).
2. Parliamo dell’elephant in the room: il fatto che la protagonista sembra Cheewa e non Cheewan e ciò che ne consegue. Partiamo con una digressione molto ampia: allora la serie come tutte le altre ci porta temi anche forti, un tema che in parte era stato accennato nella seria precedente quindi questa visione che si aveva un po’ all’epoca che se una ragazza ha rapporti prima del matrimonio (o comunque prima del fidanzamento ufficiale) diventa “macchiata” e non parliamo nemmeno del fatto che potrebbe restare incinta (come è successo a Cheewa) e di come la società cercava di ostracizzarla anche se non aveva fatto nulla di male. Ma altri temi come il complesso di inferiorità che può portarti a delle scelte che sono le scelte più sbagliate della storia, solo per colmare quel senso di inferiorità che si sente (per questo mi è piaciuta la comparazione fra Dilad e Cheewan, una che riesce ad andare oltre il suo complesso di inferiorità e uno che invece mette a rischio la vita della sua ragazza e della figlia che porta in grembo solo perché Vit gli ha fatto una domanda, anche abbastanza lecita). Quindi cosa c’entra con il problema posto all’inizio di questo punto? Ora mi spiego: allora la storia di Cheewa è molto toccante e mi è piaciuta molto, però è qualcosa di palesemente profondo, anche perché Cheewa è sempre stata la cugina matura e questa caratterizzazione si riflette nel personaggio, mentre è molto più difficile cercare, ma non trovare, perché c’è ve lo assicuro, la profondità nella storia di Cheewan, con i suoi comportamenti magari un po’ infantili e questa sua ricerca di approvazione da parte di questo mondo che dovrebbe appartenerle, ma che per come è stata cresciuta non le appartiene appieno. Le loro storie si intrecciano, ma complice un po’ il fatto che a quanto ho capito la screenwriter fosse un po’ di parte e il fatto che è chiara come il sole la storia di Cheewa rende la storia di Cheewan e di Saruji come quasi una storia secondaria rispetto a quella di Poom e Cheewa. Per ovviare al problema io avrei reso protagoniste dellla storia sia Cheewan che Cheewa in modo da prendere un bel po’ di piccioni con una fava: la storia di Cheewa non sarebbe sembrata così preponderante rispetto a quella di Cheewan, avremmo avuto 6/6 cugini Jutateph come protagonisti e appunto avrebbe dato un po’ di gloria reale anche a Poom. Infatti un’altra cosa che va beh, non ha trasceso la mia visione, ma mi è un po’ dispiaciuta devo dire è il fatto che Poom sia un cugino, ma sembra non ne faccia parte fino in fondo, sembra non fare parte del gruppo e la sua prima fidanzata poi moglie, che è comunque una Dhevaprom (e ci tengo a sottolineare, la figlia dell’unica Dhevaprom con una intera gamma di neuroni funzionanti) e quindi anche Cheewa ha il diritto di essere definita parte della gang “cuore dei Jutateph”. Poi è vero che sia Creamy che Saint non fanno parte di Channel3 e quindi forse è anche per questo che non li hanno messi come protagonisti? Onestamente boh, però in questo modo avrebbero risolto molti problemi (devo dire che nel mio spread dove mi scrivo le cose che mi piacciono e quelle che non mi piacciono avevo scritto “you have to feel for Poom” e credo di capisca cosa intendo, poi c’è un altro punto dove si capisce ancora meglio però”).
Bene, ora possiamo parlare di quello che mi è prettamente piaciuto e di quello che invece avrei cambiato:
1. Mi è piaciuto molto che in tutte le storie abbiano inserito almeno qualcosa della storia della Tailandia, inscrivendo quindi le varie storie D/J nella storia reale dello stato e quindi anche in un contesto storico. Per me che vorrei conoscere più a fondo la storia di questo stato che per quanto mi riguarda è molto interessante e fonte di qualche spunto per valutazioni storiche successive.
2. Una cosa che ho apprezzato è che le due Dhevaprom (vedete prima per capire perché ho detto due) della serie sono nate e cresciute come tali e non che si o scoprono dopo o che lo hanno sempre saputo, ma non hanno mai avuto la possibilità di capire cosa volesse dire essere al 100% una Dhevaprom, mentre Cheewa e Cheewan lo sono, in maniera differente, ma loro sono e lo sono 100%. Quindi è stato molto interessante, anche vedere il fatto che per esempio abbiano conosciuto i cugini fin da piccoli e quindi abbiano questo rapporto più personale con loro (ci tengo a sottolineare che sia Poom che Saruji, non si sono innamorati di Cheewa e Cheewan quando erano piccole, ma solo dopo che le hanno reincontrate, che sia chiaro perché già sento i commenti, addirittura Saruji lo dice proprio che per anni quella con cui pensava avrebbe creato una famiglia sarebbe stata Mus e non Cheewa, diciamo un po’ come in Hidden Love).
3. Mi è piaciuta molto la storia di Cheewa, che è molto toccante, ma di questa ne abbiamo già parlato.
4. Mi sarebbe piaciuto vedere di più un certo confronto fra Cheewan e Tai. E vi chiederete, perché? Beh, perché Tai e Wan sono state cresciute con la stessa idea in testa “che i Jutateph sono questi esseri mistici che si presentano su questo piedistallo e che appena fai qualcosa di sbagliato ecco che boom ti buttano nel cestino come della spazzatura. L’unica differenza è che mentre Tai lo ha solo sentito dire, ma non è mai vissuta a contatto con i Jutateph e quindi quando ha visto la dolcezza e la gentilezza di Chat ha capito che non era reale al 100% quello che la madre le aveva detto, mentre Wan no, perché Wan coniuga quello che le dice la madre (e in parte il suo conflitto di inferiorità) con quello che vede. E nulla mi sarebbe piaciuto vedere questo confronto.
5. Il matrimonio di Chat e Tai. Niente di più, niente di meno.
Bene, finite le cose che mi sono piaciute, facciamo un piccolo excursus sulle cose che non mi sono piaciute, ma proprio rapido.
1. La vecchia. Diciamo che qui ho dei mixed feelings, perché non mi piaceva all’inizio dove obbliga Wan a mettere assieme Cheewa con Saruji (nonostante tecnicamente con la madre di Cheewa si sono già imparentati visto che Vit ha sposato la sorella di Petch, ma va bene lo stesso, non ci soffermiamo), mentre nella seconda parte è veramente ilare la vecchia, devo essere sincera.
2. Cheewan che continua a provare a mettere assieme Saruji e Wa senza chiedere loro se effettivamente vogliono stare assieme o se potrebbe, anche in maniera molto alla lontana formarsi qualsiasi fra di loro è veramente irritante, anche perché tutti i cugini loro sono quelli che sono effettivamente più uncomfortable con questo match making forzato.
3. Ultimo punto e poi vado a studiare: la storia di Dilad. Allora è anche vero siamo negli anni ‘90 e si spinge molto a “stare con il padre del proprio figlio”, ma anche questa retorica di forzare la situazione, quando letteralmente il tipo la ha abbandonata al primo commento no che ha sentito, detto da uno che siamo onesti, non è la massima presenza di rettitudine (dove quindi un suo commento magari poteva essere spunto di riflessione). Questo torna al complesso di inferiorità di cui sopra e complesso di cui DIlad non si libera mai, solo con la morte alla fine. Io fossi stata in un’amica di Wa avrei cercato di porre davanti anche questa questione a Wa, quindi il fatto che lui la ha abbandonata una volta per questo suo complesso, quindi probabilmente potrebbe succedere tranquillamente ancora.
Bene, finito questo ultimo installment io mi prendo una pausa e con l’anno nuovo ci ritroveremo a commentare assieme le cinque storie dei padri Jutateph e finalmente metteremo in prospettiva al 100% la storia di questi cugini scellerati.
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Sono molto opinionated sull’argomento
Bene, come si legge dal titolo sono molto opinionated su questa parte della storia, anche perché devo dire che delle tre parti che ho visto, questa è forse quella dove la coppia principale mi ha appassionato meno, anche se comunque è una storia molto carina, fatta di amore per il prossimo in generale, amore per la famiglia e per quelle persone che sono come famiglia anche se non lo sono veramente. Partirò ora dall’intermezzo, ciò da quella cosa che di per se non è ne positiva ne negativa, solo una cosa: allora, visto che (parlando un momento del padre di Jak) gran parte della storia gira anche attorno a quella del padre e di Rampha e di quello che è successo nel passato, scoprire poi alla fine che lei è la bis nipote da parte di zia del vecchio e non la nipote da parte di figlia rende un po’ la storia sprecata, quasi come Laor che fa tutto quel casino per poi scoprire che non è la nipote del principe, ma una Dhevaprom rende il tutto leggermente, appunto, sprecato. Come ho detto in quella parte, mi sarebbe piaciuto vedere qualche collegamento (anche se onestamente sarebbe molto complesso in questa storia) con quel ramo dei Dhevaprom e poi la grande rivelazione. Devo anche dire che io lo sapevo perché avevo spulciato in sette modi differenti le trame delle due storie che mi mancano e che quindi sapevo che non poteva essere figlia di Rampha (visto che lei sarà la protagonista della prossima parte), però comunque, visto che la storia è comuqnue lunga la bellezza di 17 episodi (da un’ora e dieci circa l’uno) sembra utilizzata come tools per allungare il brodo. Altra cosa che secondo me è neutra, ma che mi piacerebbe sottolineare è questa: per le altre storie non mi parrebbe necessario ne vedere la storie precendi (quelle dei padri) ne seguire un determinato ordine con le storie dei cinque cugini: ecco per questa credo che vedere prima la storia di Laor (visto che poi non compare nemmeno nella storia) sia dirimente (anche perché il patriarca dei Dhevaprom ti butta li che madre e figlia sono le sue nipoti, ma non si capisce molto come sua zia sia scomparsa e tutto, mentre queste storie le vieni a sapere nella storia di Laor) e forse avrei giovato anche della storia del padre di Jak. Mi spiego: è vero che come in tutte le serie dei figli si hanno molti flashback (e anzi in questa ce ne sono a bizzeffe) però io non riesco a provare empatia per Rampha (cosa che, visto che la serie successiva sarà quella dove verrà risolto il problema con lei forse si sperava) che vedo veramente ancora solo come una che ha avuto un crollo psichico associato a delle aspettative che le nonne le avevano imposto. Solo che visto alcuni dei comportamenti che ha tenuto, che ti vengono buttati un po’ lì risulta difficile scusare questa ragazza, anche con tutte le “scusanti” del caso. Quindi forse sarebbe meglio aver visto questa serie.Ora possiamo partire con le cose che mi sono piaciute, anche perché, nonostante io abbia detto che questa è la mia serie delle tre meno preferita, devo dire che ho apprezzato parecchio comunque molte cose e, nonostante la coppia principale non sia la mia preferita, la coppia secondaria mi è piaciuta parecchio, anzi è la mia preferita, superando anche Meen e Veena di Laorchan.
1. la trama è molto interessante. Queste vibes da s*sso, droga e rock and roll Bangkok devo essere sincera ci sono piaciute. C’è un cattivo con i contro, nel senso che è viscido, disgustoso e terrificante e tutte le volte che compare sullo schermo ti terrorizzi. Kudos all’attore che ha interpretato il cattivo che forse è stato il migliore di tutta la serie.
2. l’amicizia fra cugini. Nelle serie scorse, vuoi per una ragione o per l’altra i cugini si vedevano veramente poco interagire fra di loro, mentre in questa era proprio bello vederli interagire assieme e vedere le loro dinamiche, l’unico personaggio che mi spiace è per il personaggio di Saint. Ora so che per problemi precedenti a questo casting lui decida di fare solo ruoli più piccoli (e mi spiace perché, nonostante non sia il mio attore preferito non auguro a nessuno quello che alla fine gli è successo) e mi spiace che non abbia le stesse possibilità degli altri. So che poi diventerà parte della coppia secondaria nell’ultimo, ma dall’altro lato mi spiace che in alcune scene sembra proprio che escludano il suo personaggio dalle dinamiche fra cugini (considerando che poi il fratello del suo personaggio è il protagonista della serie).
3. la coppia secondaria. Come ho detto la coppia secondaria di questa storia è la mia preferita. Jack ed Annie ti rubano il cuore e se lo portano via, con le loro discussioni, i loro momenti alla pista di pattinaggio e overall la loro storia. Diciamo che la serie ti regala la storia di Jack e Annie senza quasi saperlo e ti ci affezioni in tempo zero. Il loro poi è uno dei miei trope di enemies to lovers preferiti (visto che loro due cominciano con due enemies to lovers): ciò quelli che vogliono riprendersi i rispettivi primi amori e che in contempo si innamorano l’uno dell’altra (anche vero che i due protagonisti non sono mai stati loro, però diciamo che in questo caso funziona lo stesso).
4. i marmocchi. è vero che nelle prime puntate li vorresti mollare al primo orfanotrofio che capita, ma è anche vero che andando avanti nella serie ti crescono e alla fine finisci a fare il tifo per Somjeed e Plawa. E io vi giuro che do di matto se non mi fanno uno spin off dove loro due si separano, si rincontrano e posso avere quello strafigo di Jak (ovviamente questo era un commento utile a convincervi a vedere la serie) che celebra il loro fidanzamento/matrimonio (sono nel mondo del delusional).
5. la cugina di Nompook è proprio slay. (uso questo punto, che si spiega abbastanza da solo per dire che, come in tutti e tre gli installment che ho visto, ho apprezzato parecchio tutti i personaggi secondari, compresa appunto la cugina di Nompook che è un personaggi grandioso, che ci tieni a sua cugina e che in generale è proprio uno di quei personaggi che vorresti avere nelle vita reale accanto a te, poi l’attrice è stata bravissima).
6. mi è piaciuto molto come alla fine della serie si sia formata una certa amicizia fra Jack e Jak (che si, per confonderti le idee hanno due nomi che si pronunciano in maniera molto simile). Sono super simpatici assieme e letteralemente condividono un solo neurone quando stanno assieme e poi mi piace molto come Jak diventi protettivo di Annie come di una sorella (quindi quando scopre di lei e Jack gli fa una certa ramanzina) mentre Jack diventa geloso di Jak anche quando sa che farà di loro non c’è nulla.
Bene abbiamo finito le cose che mi piacciono, ora passiamo alle cose che avrei leggermente cambiato, che nonostante tutto sono poche, anche se su una c’è molto da dire.
1. anche qui abbiamo lo stesso problema della seconda parte: l’attore che fa Jak è giovane rispetto alla attrice che fa Nompook e se nel secondo in qualche modo questa differenza dietà passava qua che devono risultare coetanei si vede un pelo troppo. Ripeto poi, non è che i due non abbiano chimica o che non piacciano assieme, solo non sono molto credibili quando Jak si fa chiamare P’, perché appunto si vede un po’.
2. piccola parentesi, mi è spiaciuto che non ci abbiano fatto vedere come va avanti la storia d’amore di Kej (la sorella di Chat) visto che è uno dei personaggi secondari. Mi sarebbe piaciuto o vedere il tipo lì nella serie o almeno avere lei che magari ne parla con Nompook e che ci fa sapere che la loro storia va avanti (visto che ci eravamo lasciati alla fine della parte scorsa con loro che parlavano di matrimonio).
3. bene, passiamo alla parta che mi ha dato forse un po’ più fastidio e che devo essere sincera si collega alle mie altre recensioni e ad una cosa che ho scritto sopra: la nonna. Allora di solito la vecchia non mi causava problemi, anzi era uno dei miei personaggi preferiti, solo che non l’avevo mai vista interagire con le sue nuore così tanto e quindi non ho mai capito quanto stressante potesse essere. Forse anche per il fatto che Rampha era la sua preferita, ma continua. E continua e onestamente capisco anche che noi stiamo parlando di un personaggio anziano e tutto, ma io se fossi una delle sue nuore mi sentirei veramente mortificata se questa continuasse a parlare delle Dhevaprom e del patto mancato e di come i nipoti devono sposarsi le Dhevaprom e bla bla bla. Quello che sembrava una cosa simpatica nelle prime due serie sta diventando veramente pesante, per fortuna che alla prossima la Rampha la sistemiamo e quindi può in maniera più o meno relativa può mettersi l’anima in pace. Invece il vecchio che gli compaiono parenti a caso mi sta molto simpatico, questo passa gli ultimi anni della sua vita a raccattare nipoti e figlie da tutti i lati della Tailandia, quindi kudos per lui. Non per la vecchia, perché fossi una delle nuore io ad una certa glielo direi che sta cominciando ad essere intollerabile la situazione.
Bene, concluse tutte le mie elucubrazioni concludo con il dire che non so effettivamente per quale ragione questa serie delle tre che ho visto è quella che mi è piaciuta (nonostante io comunque ve la consiglii ed è molto carina), forse questa mia scelta è stata un po’ inficiata dal fatto che la ho vista in delle settimane stressanti e la quale si è aggiunta quindi a tante altre cose. Però comunque merita, se non per altro fatevi questo regalo e vedetevela per Jack ed Annie.
Io qui ho finalmente concluso, ci vediamo alla prossima, Dujupson.
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Per ora il mio preferito
Come si nota dal titolo, per ora è il mio preferito e anche se so che è particolare dire una cosa del genere quando mancano ancora 3 installment di questa serie e i cinque della precente, però me lo sento. Mi sento che questa stagione sarà la mia preferita. Sarà perché Chat è un dottore come me? Sarà perché mi sono piaciute particolarmente le amibientazioni? A voi the ultimate sentenza, sicuramente questo si pone nel mio personale Olimpo di questa serie (e anche se presto, sono convinta che la mia preferita di questa gruppo sarà questa e del gruppo passato quella del padre di Cat).Bene, come sempre mi metterò ad elencare le cose che mi sono piaciute di più, quelle che avrei cambiato e in questa specifica serie metto anche una parte intemedia, questa parte intermedia verrà spiegata a tempi debito però credo che sia importante che io (avendo deciso essere il vostro personale Caronte nel mondo di Dhevaprom) ve la sottolinei e vi ponga la mia personale opinione sull’argomento.
Ora le cose che mi sono piaciute sono:
1. La storia di base: bel cambiamento dal realismo magico di Laor, in questa parte andiamo a lottare contro drug cartel in mezzo alle montagne dove poliziotti ed esercito corrotti peggiorano la situazione ad i nostri eroi. E ci piace devo dire, abbiamo un bel modo di spaziare sugli argomenti differenti.
2. A quel primo punto (che sembra spiegato in due parole in croce) si aggiunge il secondo: la storia parte subito a bomba. La parte di Laor ci impiegava qualche puntata ad integrare, e passavi metà del tempo a cercare di capire come mai sta tizia volesse rubare la collana, cosa che qui invece non succede, qui la situazione è molto più lineare rispetto alla prima e, anche se questa stagione non è priva di di misteri, almeno qua si parte subito ingranando.
3. I primi tre punti sono collegati, però devo dire che un’altra cosa che ho trovato deliziosa in questa serie è che compaiono fratelli a caso ed questi fratelli si accettano tutti tranquillamente senza alcun problema. Quante volte ho visto, soprattutto in BL, avere fratelli/fratellastri che non si sopportano e che fanno di tutto per distruggersi, qui invece no. E mi piace molto, porta un alone di freschezza alla serie.
4. Mi sono piaciuti molto i personaggi secondari (una cosa in comune con la parte di Laor) dove tutti i personaggi sono ben integrati e si da un discreto spazio alla coppia secondaria. Molto divertente il fatto che per ora, in due installment su due abbiano deciso di accoppiare sia il fratello che la sorella, non lo so, mi faceva ridere come cosa.
5. Mi sono piaciuti molto i personaggi secondari, sopratutto la matriarca Jutateph e il patriarca Dhevaprom. La nonna perché io ce la vedo che nelle sue stanza la notte si mette a contare quante Dhevaprom mancano e quanti nipoti ha, pregando che compaia qualche Dhevaprom perduta a caso in modo che tutti possano accoppiarsi e finalmente eliminare la “maledizione della promessa non mantenuta” che sta affliggendo la famiglia. Il vecchio mi piace per ragioni diverse, mi piace perché ad ogni singola puntata si ritrova a dover accettare/riaccogliere nella famiglia gente che o pensava fosse scomparsa o di cui non sapeva/aveva rimosso la presenza. Insomma come non agli sia venuto in infarto terminale al vecchio solo iddio lo sa.
6. Il dottor Chat. Il mio personaggio preferito, il mio fratello preferito e in generale un cutie che deve essere protetto ad ogni costo. Mi piace come abbia lottato per il suo amore per Tai e non abbia mai lasciato che questo venisse intaccato da quello che gli succedeva attorno: lui era sicuro del suo amore per lei ed era anche forse più sicuro di lei su quello che lei provava per lui e non si è mai fatto intimorire da nulla. Al mondo mi auguro ci siano più uomini come lui.
Bene, siamo arrivati allo stecchetto intermedio: questo sacchetto serve per chiarire due cose che avvengono durante la serie e che potrebbero toccare la sensibilità di alcuni spettatori, QUINDI TW che parlo di omofobia e slut shaming. Allora, non posso parlare di omofobia diciamo importante e sempre presente, però ci sono alcune scene all’inizio sopratutto che possono toccare la sensibilità di alcuni. è anche vero che stiamo parlando di montanari ed affini negli anni ‘90, quindi forse serviva a redere il tutto più affine alla realtà, non lo so, so solo che per completezza di informazioni sulla serie c’è anche questa parte che forse poteva essere skippata. Parte che secondo me doveva essere skippata o molto ridemensionata è lo slut shaming che fa madre a Tai, c’è un limite a quello che posso sopportare e (considerando la back story della madre) dopo un po’ storpia. Ma sulla madre ci ritorno perché è uno dei clicé che meno mi piacciono nelle serie.
Bene, conclusa questa parte passiamo alle parti che avrei cambiato/che non mi sono piaciute:
1. Allora questa è puramente una parte che avrei cambiato: l’attore che fa Chat è molto brava e ha reso Chat al meglio, però è poco credibile come più vecchio della serie, diciamo. Ora o gli attori che fanno i co - protagonisti me li scegli più piccoli, o mi prendi un attore più grande. Il mio però non è un commento alle sue capacità attoriali, ma proprio a questa scelta sull’attore.
2. Questa è forse una delle serie dove è non necessario, ma avrebbe aiutato molto aver visto la stagione del padre. Poi come in tutte le stagioni viene spiegata la backstory senza necessità effettive, ma ora che arriva a spiegare cosa è veramente successo, se non si ha un’idea, almeno vaga della situazione, diventa un po’ difficile il tutto.
3. La madre di Tai. Ora io ho un problema con le madri nelle soap/lankorn perché rompono tutte le palle e alcuni comportamenti che ha sono veramente fastidiosi, come ho detto lo slut shaming o il fatto che sembra dare la colpa a chiunque tranne che a se stessa per alcune delle cose che succedono… insomma lei è proprio l’idea di un personaggio che non mi piace, poi, visto che le danno un mezzo redemption arc io avrei ridotto un po’ quello che fa, perché veramente io non sono riuscita a provare alcun tipo di empatia verso di lei.
Bene, dopo questo commento sulla madre noi abbiamo finito e ci risentiamo alla recensione del prossimo installment: Jaipsut
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Buon Inizio
Devo proprio essere sincera, mi ha stupito (anche in relazione ad alcune delle cose che ho letto), ovviamente ci sono cose che mi sono piaciute di più e cose che avrei cambiato, però vi devo dire, overall, il primo installment of the series Dhevaprom a me non ha deluso anzi. Ora farò un delizioso elenco delle cose che mi sono piaciute e delle cose che invece avrei cambiato/non mi sono proprio piaciute.Le cose che mi sono piaciute:
1. La prima cosa che secondo me è importante sottolineare (e che mi è piaciuta molto) è che non è strettamente necessario vedere la serie Khun Chai per capire quello che succede, perché (almeno in questa stagione) ci sono abbastanza flashback/la nonna che si mette a raccontare che ti permettono di capire la storia in maniera abbastanza completa; l’unica cosa che consiglio a chi si vuole approcciare a Dhevaprom è di vedere prima questa (anche se la ragione per cui volete vedere la storia sono gli edit sul dottore che si vedono su TikTok, colpevole) perché da le basi (negli ultimi due episodi) per capire le back stories delle sorelle Dhevaprom che per varie ragioni si sono estraniate dalla famiglia. Quindi, la stagione di Laor credo sia veramente l’unica necessaria a capire questo gruppo di storie.
2. Mi è piaciuto molto che sia ambientato negli anni ‘90 e abbia visto un “tipo di Thailandia” che normalmente non si vede nei BL, con i costumi tradizionali ed alcune delle tradizione stesse che non conoscevo/ne avevo un’idea solo di sfuggita.
3. Mi è piaciuta molto la trama “avventura”: nel senso che la parte di avventura mi è piaciuta parecchio soprattutto tutta la parte nel regno di Mee e la ricerca del tempio e tutti gli intrighi dietro. E allo stesso tempo mi è piaciuto anche come si sia vista la crescita reale del principe: da un personaggio con idee teoriche su come cambiare il suo regno ad una persona che sta cominciando ad avere delle idee pratiche sull’argomento. Alcune delle cose della trama alla fine sembrano un po’ sprecate, ma questo ne parleremo nelle cose che non mi sono piaciute.
4. Mi è piaciuta la storia dell’antenata di Laor e tutto quello che avviene nel passato. A livello di trama capisco le scelte che hanno fatto e non me la sento di giudicare il vecchio che praticamente poco prima della fine dei suoi giorni si ritrova davanti l’evidenza vera e propria (con prove) che tuo padre ha avuto una relazione extra coniugale (e che tu sai che lui amava più la mistress che tua madre) con tutti che ti dicono “no devi accettarla perché fa parte della famiglia.” (e perché così se Laor e Phu si sposano possiamo chiudere con la prima parte della promessa, questi i pensieri della vecchia). Quindi devo proprio dire, la storia mi è piaciuta (a parte i cattivi che forse sono un po’ ovvi)(e soprattutto mi è piaciuto il fatto che non ci siano madri irritanti come in To Sir With Love).
4. Mi è piaciuto molto il realismo magico di questa storia. La storia non è un fantasy per se, ma alcuni elementi fantastici che la rendono molto piacevole a chi apprezza il genere.
5. Mi sono piaciute moltissimo le coppie secondarie. Mi è piaciuto come abbiano separato le due storie nelle due metà della serie, lasciando quindi la storia di Kan (la sorella di Phu) per la prima parte e quella di Mee (il principe) nella seconda. Ho apprezzato il fatto che non ci sia stata una storia di tradimento (non mi piacciono nei BL, immaginate nelle storie non BL) e è stata una bella sorpresa che Veena sarà la alla fine cognata di Kan (e non la sua rivale).
Bene, finite le cose che mi sono piaciute parliamo un po’ delle cose che avrei cambiato, che in parte ho notato essere comuni a un po’ tutti quelli che hanno visto la serie (ATTENZIONE DA QUI CI SONO UN PO’ PIù DI SPOILER):
1. Il rapporto storia d’amore/avventura. E voi vi chiederete: cosa vuole dire? Ecco ci sono io che ve lo spiego: allora se vedo una storia che dovrebbe essere intesa come un romamance la storia d’amore dovrebbe almeno rappresentare più della metà della storia e l’avventura essere calibrata sulla storia d’amore, non il contrario come sembra qua. Non che l’avventura non mi sia piaciuta, anzi ho già detto che mi è piaciuta molto, è solo che la storia d’amore fra i due sembra che avvenga lontano dagli schermi senza che ci siano fatti vedere i passi importanti della storia. Quindi avendo così tanta avventura avrei preferito che la storia d’amore fosse già abbastanza solida prima della loro partenza da Bangkok e non un continuo tira e molla che poi non ci mostra i veri step della loro storia d’amore (anche se, a quanto pare a differenza di molti, a me Gulf e Gina, e quindi Phu e Laor, mi sono piaciuti).
2. La storia d’amore è stata scritta in maniera molto strana. Nel senso che Sun a tratti sembra il ML e Phu e SML che ti fa venire una certa SML syndrome che però si sviluppa verso il ML. è complesso da capire, ma mi spiego: il rapporto che hanno Sun e Laor sembra quello che vedi nelle serie best friends to lovers trope, con un “estraneo alla loro relazione” che si mette in mezzo. E da un certo punto di vista non vedi mai lo switch fra Sun e Phu nel senso che non vedi il momento in cui lei decide Phu se non alla fine. E ci sta, se però mi avessero fatto vedere di più del loro rapporto. A qui si aggiunge anche il fatto che, nonostante il fatto che Sun si sia rivelato uno dei cattivi lei comunque lo perdona in una maniera molto sentita. Probabilmente c’è stato un piccolo lost in translation quando hanno messo giù le idee e quando poi hanno scritto la trama della storia.
3. Allora, considerando che poi Laor non è la pro nipote del principe, ma una Dhevaprom… la trama risulta sprecata. Io (che mi diletto a inventare storie) avrei integrato prima questa possibilità permettendo a Laor di trovare gli hint sulla sua famiglia mentre cerca di risolvere il problema del principe e dello zaffiro. Non lo so, sembra veramente sprecata come cosa nella organicità della serie.
Bene, overall mi è comunque piaciuta molto e non vedo l’ora di vedere la prossima parte.
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forse troppo avanti per i suoi tempi
il fenomeno di love sick va studiato. quando il mondo ancora non conosceva la parola BL ecco che veniva sfornato Love Sick, che non è perfetto, anzi lungi dall’esserlo, però primo è perfetto per qual momento e poi è antesignano di molti dei BL che vediamo ora, dove non ci sono miscomunication tropes, dove solo un personaggio femminile su tutti è cattivo, dove il cheating trope (anche se non mi piace) viene risolto anche in fretta. insomma molte cose che non si sa perché si sono poi perse dopo, perché siamo sinceri, io non posso credere che BL fatti esattamente l’anno dopo sono pieni di tutto quello che ho appena descritto. e questi trope idioti vengono mantenuti vita natural durante per tutti gli anni successivi (e ne ho vista di roba di quel periodo). quindi mi pare veramente assurdo pensare che sia stato creato questo tipo di BL e che poi sia andato tutto nel dimenticatoio (un po’ come, anche se a livelli decisamente superiori, con Gray Rainbow). il dubbio resterà sempre. però come abbiamo detto non è perfetto (e prima che mi scordi, il rewatch value è basso solo perché questa stagione è lunga) però prima dirò le cose che mi sono piaciute e poi quelle che non mi sono piaciute. la cosa che mi è piaciuta di più sono i personaggi di Pun e Noh e il loro rapporto, come cresce e matura nel tempo, come si prendono coraggio e come le decisioni che prendono siano le migliori per loro. mi è piaciuto come si parlino, come risolvano i loro problemi anche in fretta e come non si mettano fretta (anche se in alcune scene potrebbe sembrare, alla fine loro non vengono mai obbligati dall’altro a fare qualcosa che non vogliono veramente). la storia di Pun e Noh per quanto infarcita da un cheating trope è perfetta (o almeno lo è per il periodo in cui è stata scritta questa serie). altre cose che mi sono piaciute: il personaggio di Yuri, personaggio femminile antesignano a cui manca solo un’aureola; i bei rapporti che sono stati mostrati e come questa serie non sia solo un BL, ma parli di amicizia, di rapporti sani e tossici, di rapporti etero… e dove i protagonisti sono guarda casa due uomini innamorati. questo è il bello. il bello è come accettino il rapporto di Pun e Noh ancora prima che Noh lo accetti, di come si aiutino a vicenda anche nei momenti peggiori. insomma questa è una bellissima storia di amicizia (sia fra i ragazzi che fra le ragazze, che finalmente non sono relegate a evil ex, o meglio ci sono, ma ci sono anche dei personaggi indipendenti da questo stereotipo).bene, passiamo ora alle cose che non mi piacciono: primo la storia di Jeed, che non mi è piaciuto come non abbia veramente subito delle conseguenze per quello che ha fatto che, per quanto sia sbagliato quello che aveva il tipo, ecco è comunque tentato omicidio); altra cosa che non mi è piaciuta è quanti personaggi ci sono nella serie e quante storie dobbiamo seguire. sono talmente tanti I personaggi (vestiti tutti uguali e con lo stesso taglio di capelli) che non li distingui e a parte la storia di Pun e Noh (e quella di qualche altro) che è veramente difficile starci dietro. poi però riescono a concludere quasi tutto bene, però è complesso seguire veramente il filo della storia.
detto ciò c’è una piccola patata bollente se si vuole vedere questa serie ora che sono uscite alcune frasi compromettenti dette da White (che interpreta Pun, che ahimè è anche il mio personaggio preferito) e capisco se la gente non voglia più vedere prodotti con lui, però mi spiace perché si perderebbe qualcosa di veramente antesignano (forse troppo) per i suoi tempi.
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opinioni contrastanti, le mie
allora, partiamo col dire una cosa importante, se vi piacciono serie slice of life/dove succede poco, ecco questa serie fa esattemante per voi, se invece amate l’azione vi sconsiglio di cominciarla, anche perché è vero che c’è il quadro sportivo che è molto interessante, ma viene rilegato in secondo piano rispetto ai valori di amore, amicizia e fedeltà verso un club, di conseguenza qualsiasi ambientazione sportiva poteva funzionare e anche le gare, a parte l’ultima non ti fanno provare quell’ansia che invece si prova in altre serie che ho visto. bene, ora passiamo alle cose che mi sono piaciute:1. mi è piaciuta l’ambientazione in un mondo sportivo (quello del biliardo) un po’ di nicchia rispetto al normale, ma è una cosa che ho notato spesso nelle serie cinesi. credo che parte sia associata ad un senso di orgoglio nazionale che li porta a creare serie con qualsiasi sport possibile, purché si facciano risaltare bei valori nazionali (e sono felicemente anche sorpresa da questo fatto perché le serie occidentali hanno quattro ambienti sportivi, nell’ordine, basket, baseball, football e calcio)
2. la loro storia d’amore. mi è piaciuta sia come è stata costruita sia come si è sviluppata. mi è piaciuta come questo amore li abbia fatti crescere, abbia permesso al ML di diventare migliore di quello che era prima e abbia aiutato la FL a diventare più confident in se stessa e nelle sue capacità
3. mi è piaciuta la FL: molte volte le FL cinesi sono troppo childish, mentre lei no, sa chi è e sa quello che vuole (infatti l’attrice ha anche interpretato un’altra protagonista che ho amato in Reset, super consigliato, fra parentesi) e l’unica cosa che forse le serve è qualcuno che sia sempre al suo fianco e che comprenda il suo amore per il biliardo.
4. il ML. è praticamente una GREEN FOREST (non flag) e anche il fatto che si sia dimostrato a volte vulnerabile me lo ha proprio reso piacevole (poi vabbeh, mi piace l’attore, che è pure mio coetaneo)
5. lo spirito di camaraderie che si vede sia fra i giocatori delle singole “squadre” che durante la competizione internazionale quindi con la squadra cinese al completo, ma sapevo mi sarebbe piaciuto perché questo spirito di camaraderie è qualcosa che vedo spesso nelle serie e che mi piace molto.
6. l’amicizia fra i tre massimi giocatori di biliardo. questa condivide poi un punto che non mi è piaciuto pure, ma per quelli a dopo. anche se alla fine sono rivali fra di loro e si ritrovano a combattere sul verde tavolo di biliardo la scena alla fine della 29 puntata dove si fanno fare la foto tutti assieme è forse una delle più carine della serie (o anche quando Meng Xiao Dong va a trovare Jiang Yang subito dopo l’intervento è molto carina come scena).
bene passiamo alle cose che non mi sono piaciute:
1. la lentezza. allora, capiamoci perché capiamoci: Meet Yourself è una delle mie serie preferite ed è un po’ l’epitomo del “prendiamocela con calma” come serie quindi non ho problemi con le serie lente, solo che vorrei ci fosse dell’organicità in questa lentezza e non che in alcuni punti sembra vada tutto di fretta per poi rallentare di colpo, avere flashforward di qualche tempo, per poi rallentare di nuovo di botto… dopo una prima parte molto coerente con se stessa, la seconda (letteralmente dopo che lui torna in Cina) sembra tutta un flashforward - pausa - flashforward - pausa. ecco io preferisco le cose, che ok, lente, ma linearmente lente o con degli step temporali ben caratterizzati (tipo Hospital Playlist, per intenderci).
2. e ora arriva il tasto dolente. allora, partiamo da due piccoli preamboli: io amo la bromance, the untamed è letteralmente la mia serie preferita in assoluto e non la cambierei in una romance per nulla al mondo, quindi quando farò questo commento non prendetelo come un “ah, lei vede i BL, quindi vede coppie gay ovunque”, va bene. e secondo non vedo perché se ci sono due coppie automaticamente la seconda coppia deve comunque essere fra i main lead se alla fine uno dei due della second couple lo/la si vede molto poco. terzo, so che essendo una serie cinese, se fosse stata fatta una serie slash sarebbe scomparsa dalla faccia della terra nel giro di due minuti. quindi fatte tutte le premesse del caso ecco che vi dirò il forse vero punto dolente della serie per me: la second couple e il rapporto fra Meng Xiao Dong e Jiang Yang. allora, il problema con la second couple è che compare a caso, la si vede a caso e ha letteralmente meno screen time della bromance fra Meng Xiao Dong e Jiang Yang. a sto punto potevano togliere la second couple e lasciare solo una bromance fra i due. poi ripeto, per me avrebbe avuto più senso che i due si mettessero assiemo punto fine stop. poi, come ho detto nella premessa so che è impossibile viste le vigenti regole sulla censura, ma lo avrei ritenuto più calzante rispetto a questa cosa con Meng Xiao Dong e Lin Lin che sembra non avere ne capo ne coda (parentesi poi, mi chiedo come mai Lin Lin sia considerata un main character quando Jiang Yang mi sembra molto più un main character di lei). alllora, ho visto altre serie, con anche più coppie di questa e devo dire che comunque tutte queste coppie avevano comunque più screen time di quella che tecnicamente doveva essere la second couple. ripeto la bromance fra i due ha avuto se non più, lo stesso amount of screen time.
per il resto è carina, si fa vedere anche in fretta, quindi consigliata
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OF fatto come doveva essere? Con spiegazione
Allora, prima della recensione alcune info importanti:1. non leggetela se avete visto Only Friends, l’avete amata e pensate che questa serie sia simile (lo è per certi aspetti, però qua io critico OF, quindi se vi è piaciuta non voglio rovinare la vostra esperienza con il mio cinismo)
2. non guardatela se NON avete visto Only Friends e pensate di vederla perché potrei fare spoiler anche di quella perché in alcuni punti devo fare dei confronti.
3. farò ovviamente (ma lo ho già segnato) spoiler della serie
4. farò degli spoiler anche della prima stagione (magari lievi), ma se non l’avete vista e pensate di riuscire a vedere la seconda senza la prima, beh non fatelo (e poi dico il perché), non leggete la mia recensione.
Bene io vi ho avvisato, quindi accetto delle discussioni aperte e rispettose sul fatto che OF vi possa essere piaciuta di più o di meno, ma che non mi si dica che non ho avvisato che facevo spoiler.
Ok, ora veniamo a noi.
Ci siamo lasciati nella stagione scorsa con un apparente ritorno allo status quo: Sam e Earth assieme (anche se con qualche difficoltà), Stud che fa comunque parte del gruppo di amici (anche se ci sono comprensibili tensioni con Earth), Boom sempre con Tor e invece Yo che si è messa con Good. Quando ho visto la prima puntata, confrontandola con la stagione precedente mi sono detta che è come una partita di Monopoli dove cominci e lanci i dadi e arrivi alla fine, ma ad una casella prima del via, senza mai più poi toccare il via: insomma se nella prima stagione si era tornati alla stato iniziale delle cose, non era proprio così, da qui la famosa casella prima del via del monopoli, ma non quella del via. E da questa situazione molto tesa comincia la storia: Good e Yo hanno dei problemi, Sam e Earth, Boom e Yo… insomma tutti hanno problemi ma che fanno finta di non vedere. Inseriamo il primo di un elenco di personaggi a sorpresa che andranno a sbloccare questa molto tesa situazione di stallo: il primo di questi personaggi è la compagna di studi della gang che riporta con sé Safe (Joss ti amo come attore, anche se qui sembravi un feto) e che ci introduce a Loker (il quale è interpretato da Pluem che io non smetterò mai di sottolineare essere praticamente il fratello scomparso di New), poi abbiamo il dottor Ton prima (un collega di Sam) e poi dopo Pob (il suo ex e dio ti amo Arm, torno in me), abbiamo Ta (il cucciolo di intern della stagione precedente che a quanto pare ha smesso di essere un intern… ok lo ammeto qui una volta per tutte i gemelli della GMM sono il mio bias attuale e vi giuro che vorrei vederli in BL come protagosti come poche cose al monde, visto anche la discreta figura che ha fatto AJ nelle scene con Stud), poi abbiamo Music (che prima doveva provarci con Tor, poi con Good e alla fine si scopre avere interessanti rapporti con Loker), il fratello di Tor (che scopriamo viene da una famiglia abbiente) e mi stavo quasi per scordare la plotline con Chris. Bene, questa è la nostra ricetta perfetta per un disastro oppure per una serie che può dare molti spunti. Bene, ora parto con alcuni confronti, quindi preparatevi: quando ho finito (circa, lo ho finito perché so cosa succede perché quando usciva ero su Twitter, ma tecnicamente non ho visto alcuni episodi di OF) OF mi sono chiesta il perché di molte scelte sul finale e prima che compaia il commento tipico, perché me lo hanno già fatto, SO che la storia di Mark e Neo e quella di Force e Book è “tratta da una storia vera e così è finita nella realtà”. Mi sono chiesta ad esempio come mai l’unica coppia che effettivamente ha avuto un finale che per il tipo di relazione fra tutti i personaggi mi sembrava azzeccato fosse l’unica coppia che non è una coppia ufficiale. Mi sono fatta delle domande, mi sono data delle risposte e mentre me le davo ho letto commento, la parafrasi e la traduzione sono circa “P’Jojo ha cercato di fare come in FriendZone, ma non ci è riuscito” e allora mi sono detta, guardiamo questo FriendZone (ci tengo a sottolineare che io già guardavo BL quando era uscito, ma forse perché non li guardavo come ora, o perché avevo appena visto SOTUS non lo avevo visto). E ho capito molte cose. Siamo onesti se uno dei personaggi fosse stato Krist chi ci avrebbe assicurato che sarebbe successo tutto come è successo nella serie? Non avremmo dato tutti per scontato (visto che erano all’epoca ancora una coppia ufficiale) che in qualsiasi modo (visti anche i rimagheggiamenti della serie) sarebbe sicuramente finito con Singto? Probabilmente indipendenteme fosse stato il suo ruolo. E ci ho ragionato più volte sull’argomento (per citare TikTok il mio Roman Empire è pensare quanto siano differenti i BL di ora con quelli che vedevo quando ho cominciato) e ho detto chissà se anche all’epoca il regista e lo sceneggiatore sarebbero stati così tanto schiavi delle opinioni di Twitter, non lo so. E non lo sapremo mai, OF è uscito ora, FriendZone (il secondo) almeno 3 anni fa. Però mi ha portato a confrontare le due serie e nonostante OF sia più intensa, FriendZone porta il messaggio meglio. Partendo dal presupposto che qua tutte le storyline sono abbastanza curate e anche se magari alcuni argomenti importanti vengono introdotti solo per poco (come il bipolarismo, spero fosse questa la patologia, di Chris) gli si è dato il tempo di svilupparli e ogni tanto si ritorna per fare un po’ il punto della situazione (sto parlando proprio dell’alcolismo di Rey se ve lo steste chiedendo) e un altra cosa che ho notato qui in positivo (e ovviamente in OF in negativo) è che in questa serie (positiva o negativa che sia come cosa) i personaggi secondari hanno dello spessore vero proprio: ora in OF il massimo dello spessore di un personaggio secondario è stato Daddy Dan e quel pezzo di m**** di Atom che finge che Ton lo abbia vio*****to, fine. Gli altri personaggi secondari sono dimenticabilissimi, ovviamente prima che arrivi il commento “eh, ma si volevano concentrare sui personaggi principali” vi rispondo già che per il mio gusto, non sono stati in grado di fare nemmeno quello bene. Mentre in questa serie forse accade il contrario, alcuni personaggi secondari hanno troppa personalità rispetto ad alcuni primari (ad esempio Pob che ho preferito a Sam e Music che ho preferito a Yo). Un’altra cosa che ho notato in questa seconda stagione è che da la backstory di questi personaggi: in OF (vi ho avvisati tutti che in questa recensione avrei parlato anche di questa) non si ha una vera backstory né per i personaggi come singoli né per i personaggi come gruppo, mentre se nella prima stagione si vedono un po’ di backstory sui personaggi come singoli qui abbiamo una backstory di come sono diventati amici e di come alcuni rapporti all’interno del loro si sono formati. In OF non sappiamo nemmeno come si sono conosciuti e visto che in comune hanno solo il corso di laurea, mentre sono completamente differenti sia come singoli che come gruppo sembra veramente che manchi qualche cosa (poi anche qui sono diversi, ma almeno vedi come si è formato il gruppo, ok, questa è la differenza). Credi di aver finito con i confronti, se penso ad altro ci torno: passiamo ai personaggi, i miei preferito sono sicuramente Stud e Tor, per i main, mentre per quelli secondari Pob e Music (con un extra per Ta), ma devo dire che a parte il complesso della vittima di cui soffre Yo (e che si libera alla fine) mi sono piaciuti tutti e mi sono piaciute le loro dinamiche. Ho pure fatto un assurdo confronto con “I Told The Sunset About You” che vi risparmio (allora, a me citata serie non piace, vi prego non apriamo questo ulteriore vaso di pandora, però il confronto non era per dire è meglio l’una o l’altra solo che alcuni comportamenti di Earth e Stud, nel loro rapporto, mi hanno ricordato quelli di Teh e Oh, uno che conclude tutto tranne l’amore e l’altro che forse ha poca serietà per tutto il resto tranne che in amore), scherzo, è molto riassunta scritta nella parentesi. Mi sono piaciute le interazioni tra di loro, come singoli, come coppie, come gruppo e rapporto che hanno avuto con i personaggi secondari: l’unico rapporto su cui ho dei dubbi è quello di Tor e Boom. Diciamo che ci sono due scuole di pensiero, la mia il resto: la mia è che nel momento in cui si sono spostati Tor si è sentito obbligato perché tutti gli dicevano guarda Boom ti ha aiutato prima è ora che ricambi (questo è il mio malcelato cinismo verso l’umanità), l’altra scuola di pensiero è che una relazione (come è giusto che sia) è fatta di compromessi, solo che dal mio punto di vista, è vero che Boom ha dovuto fare dei compromessi (soprattutto all’inizio della loro relazione), sembra che l’unico che li ha fatti sia stato Tor (poi ho detto, Tor è uno dei miei personaggi preferiti quindi forse ho un po’ il bias, ma spero di essermi comunque spiegata e di averlo fatto nel modo più oggettivo del mondo).
Poi non dico che è perfetta, anzi, una delle cose che mi ha disturbato è il tempo della storia che non mi quadra; un’altra cosa che ho trovato irritante è il complesso della vittima di Yo di cui ho detto prima e il non velato slut shaming a Stud (punto in comune con OF). Però posso passare oltre, alla fine la serie mi è piaciuta, anche con queste pecche, per me almeno. Concludo con il messaggio finale della serie: la storia ci insegna che a. qualcosa di una relazioni tossiche ci perseguiterà tutta la vita, anche se siamo riuscì ad uscirne (Music e Loker o anche Good e Yo) b. alcune volte le relazioni più tossiche sono quelle con i tuoi amici (questo forse più nella prima stagione) c. alcune volte stare da soli è meglio (Yo alla fine), altre volte cambiare funziona (Amm, che forse è l’unico personaggi primario che non mi ha troppo entusiasmato, ma non mi piaceva nemmeno nella prima stagione, e Stud), altre volte bisogna fare dei compromessi (Tor e Boom), altre volte invece anche se la solitudine è necessaria, non vuole dire che non faccia male (Music e Earth) e altre ancora che la solitudine che impongono gli altri per fare del bene a se stessi ha tutto il diritto di farci male (Good e Sam).
Quindi, dopo più di 10000 caratteri vi lascio e vi dico: guardatela se volete OF fatto nel modo in cui forse era teorizzato all’inizio, perché io sono fermamente convinta di due cose su quella serie e quando farò la recensione di OF le leggerete (una ovviamente è stata già citata qui, l’altra ve la accenno, è che se a guardare la serie fossimo stati io e la nonna di P’Jojo forse non ci sarebbero stati tutti quei tagli fatti per accontentare determinati fandom, e sappiamo tutti a chi mi riferisco).
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FINALMENTE UN FINALE COME SI DEVE
allora, per capire questo titolo si deve andare alla mia recensione di Alchemy of Soul 1 dove ho detto che i finali tristi/aperti mi piacciono tantissimo e sono il mio tipo di finale preferito, quindi ovviamente questo è la mia cup of tea di finale. adoro. bene spiegato il titolo vorrei fare un appunto: credo che rivedere la serie potrebbe essere piacevole, si vedono molte cose con occhio diverso, non essendo in ansia per “chi è big mouse? chi ha ordinato l’assassinio del professore, cosa succede di qua, cosa di là?” solo che proprio per questo fatto si entra nella storia già pronti, quindi si sa già chi è big mouse, chi ha fatto uccidere il professore e sia cosa succede di qua che di là, ecco perché al netto di una serie bella e godibile dal punto di vista di un rewatch, credo si debba darle un voto basso. passiamo adesso alla storia (gli attori? bravi tutti, soprattutto i cattivi, ma non perché i buoni non lo siano stati (ho adorato tutti), solo che i cattivi mi hanno fatto veramente venire i brividi di in alcuni punti. la musica, bella.) che è secondo me il punto forte. allora, primo consiglio: preparatevi perché comincia lenta e nonostante ci siano scene interessanti nella prima parte (fino a circa l’episodio 7-8) è solo dalla seconda che lo cose cominciano ad essere frizzanti. e per frizzanti intendo, molto frizzanti. quindi torniamo alla storia: il nostro protagonista non è nessuno, un avvocato che non funziona e un marito che voglio dire funziona solo perché le aspettative di base non sono altissime, ha una moglie (e per una volta i personaggi femminili mi sono piaciuti tutti, la FL, la moglie del sindaco e devo dire anche quella del capo come si chiama o la moglie del dottore, storia molto triste la sua, non sono molto ferrata con i nomi, sì diciamo che i personaggi femminili sono pochi) che invece funziona molto bene, un suocero che fa quello che può per aiutare questo genero che ha una bocca larga e fa più promesse di quante ne possa mantere. c’è poi l’amico (big, tanto per, colpo di scena sull’amico, nel senso che lo capisci solo nella puntata in cui vogliono fartelo capire, ha senso questa frase, forse si forse no, quello che intendo è che nonostante a posteriori sia non dico ovvio, ma una delle poche opzioni possibili, finché non ti dicono che non solo fa parte dell’entortourage di Big Mouse, ma ne è anche uno dei suoi pezzi grossi, puoi solo supporre, ma non essere sicuro al 100%) che funziona anche lui, diciamo che almeno uno dei due in quell’ufficio di avvocati la parcella deve portartela a casa. ecco questi sono i personaggi che ci vengono presentati all’inizio, un avvocato inetto, suo suocero ex poliziotto, sua moglie infermiera e il suo amico. e poi arriva la gang: il sindaco, la moglie del sindaco, il presidente, l’altro presidente, la moglie dell’altro presidente, il medico, l’avvocato, il direttore della prigione, un prigioniero sofista e un altro truffatore, un altro dottore ucciso e la sua amante che è anche la moglie del dottore (mi pare di aver detto tutti i principali) cosa hanno tutti questi personaggi in comune? sono tutti alla mercé di Big Mouse, questo tizio ce non si sa come e non si sa perché ha rubato 100 miliardi di won e che sono scomparsi nel nulla e che sta cercando in maniera quasi disperata questo fantomatico articolo, articolo che è in grado di distruggere tutto quello per cui il presidente e i suoi hanno lavorato e forse anche tutta la città. bene, i personaggi ci sono e tutto ciò ricorda un mix perfetto pronto per esplodere: i colpi si scena ci sono tutti, nel senso che quando ti viene rivelato chi è BigMouse, beh, onestamente dubito che ci sia qualcuno che, senza essere andato a cercarlo abbia capito chi fosse dai soli indizi che veniva dati, quando scopri il vero ruolo del sindaco devo dire è un colpo di scena meno intenso di quello di BigMouse, però la profondità della sua perversione stupisce, perché io almeno pensavo che quello che faceva lo faceva per vendetta e invece era solo per essere migliore di chi aveva condannato suo nonno e suo padre; altri colpi di scena? dell’amico ho già parlato, del figlio del presidente del gruppo che è stata la ragione per cui l’assassino condannato a morte è stato messo in prigione devo dire che, nonostante non sia la parte più centrale della storia è una scena che non ti aspetti, anche perché il tipo si comporta da psicotico per tutto il tempo. un altro colpo di scena totally absurd è che il presidente psicopatico (e a tratti disgustostoso) diventi un alleato di BigMouse, anche questa non ce lo si aspettava. l’ultimo colpo di scena invece è la morte della moglie: e qui voglio aprire un come dire separé sull’argomento. primo punto, affinché l’avvocato diventasse veramente BigMouse c’era bisogno che lei morisse, quindi me lo aspettavo (e lo sapevo, grazie ai tanti edit su instagram che ho visto), anche se devo dire ha fatto molto scena quando lo ha detto davanti a tutti durante le riprese. però ho un po’ un però, da qui deriva il separé, allora, premetto che io quando non vedo serie dalla mattina alla sera studio medicina e non sono quindi ancora un medico (e di questo passo chissà se lo diventerò mai), però qualcosa di danno radioattivo lo so e conosco anche qualche cosa sulle leucemie quindi vorrei che parlassimo un po’ della situazione: allora, premetto che la parte medica in generale mi è piaciuta (forse sarò l’unico studente di medicina a cui piacciono le serie mediche) e si vede c’è stata della ricerca sull’argomento, non cose fatte a caso come ho visto altre volte, però visto che si doveva velocizzare il tutto, ovviamente hanno dovuto velocizzare anche la leucemia che è venuta alla signora. il “problema” è che succede tutto in fretta, ora vi spiego: allora, la signora viene esposta ad un ingente quota di radiazioni intorno all’episodio 10 (o addirittura oltre) e voglio dire è stata inondata da acqua radioattiva e si è presa una nube di esplosioni, il tutto senza protezioni, quindi ci può stare che sia successo tutto in fretta, anche la sua malattia, avrei però preferito vedere una progressione di malattia un po’ più lenta, anche perché diciamolo, a parte questa prima esposizione non è che ne ha avute altre e non sembra essere durata chissà quanto questa esposizione, quindi fosse avvenuto un po’ prima l’incidente nelle tubature avrei compreso la malattia meglio. oppure se a essere allungato un po’ il tempo della storia dopo la presentazione televisiva, perché da quello che sembra in forse un mese succedono elezioni, processo e dipartita, se avessero allungato un po’ il tempo della storia magari non sarebbe sembrato così rushed. bene, fine degli spoiler e fine della recensione che se voglio commentare altre serie completamente mediche devo andare a studiare… bene, ovviamente consiglio di vederla a tutti.Was this review helpful to you?