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Dropped 12/21
My Love from the Star
0 people found this review helpful
Jan 28, 2023
12 of 21 episodes seen
Dropped 0
Overall 6.0
Story 6.5
Acting/Cast 8.0
Music 8.0
Rewatch Value 1.0

Elefantiaco, noioso e ripetitivo

Il brodo è talmente annacquato che i tortellini ci sono annegati dentro. Giunta al tredicesimo episodio ho oltrepassato il limite della mia sopportazione: si sta consumando una tragedia e il pathos, questo sconosciuto, dov’è? Sepolto sotto tonnellate di discorsi insulsi, istrionismi assortiti, situazioni avulse da ogni contesto anche solo lontanamente ragionevole. E non mi si venga a dire che la logica è superflua perché c’è di mezzo un alieno. Un bellissimo alieno, devo ammetterlo. Sorvoliamo pure sul fatto che costui, per quanto dotato di enormi poteri, sia perfettamente uguale a un coreano medio. Beh, meglio della media, suvvia. In fondo, anche Actarus, che veniva dalla stella Fleet, era (meglio del) giapponese medio. Siamo in Dramaland, ci può stare.
Quello che non ci sta affatto è che ogni situazione venga stiracchiata oltre ogni limite, che ci siano troppi personaggi palesemente esagerati, che ad ogni tre per due si inseriscano flashback non necessari, e così via.

La storia narra di un alieno, atterrato sulla terra 400 anni fa, che ha atteso tutto questo tempo per poter tornare a casa. E’ bellissimo, ricchissimo e ha poteri sovrannaturali, ma è allergico al sangue e alla saliva umana. Sì, sì, lo so… Dramaland, ricordate? Ad ogni modo, questo magnifico esemplare incontra una stella dei drama qualche mese prima del suo ritorno e, in mezzo a tutte le vicende dell’attrice, delle sue rivali, della sua famiglia, dei suoi spasimanti, della loro famiglia, e così via circuitando, ovviamente se ne innamora, perché lei somiglia a una ragazzina che lo aveva aiutato quando era appena arrivato sul nostro pianeta.

Avrebbe potuto essere intrigante. E lo era, in principio. Le vicende erano interessanti, le difficoltà dell’attrice erano realistiche, il progredire del rapporto della coppia principale era stuzzicante, le trame dello spasimante e del suo fratello psicopatico tenevano banco. Solo che poi il meccanismo si è inceppato. La madre dell’attrice era terribilmente respingente, la recitazione sua e delle sue [i]amiche[/i] era terribilmente calcata e caricaturale, il fratellone killer del secondo violino sembrava unto nel grasso di foca e la sua recitazione lasciava alquanto a desiderare… Nel frattempo, un uso molesto, ripetuto e prolungato del flashback, anche quando palesemente non necessario, provvedeva ad irritare gli animi già provati da insulse lungaggini e istrionismi assurdi, situazioni al di là di ogni credibilità, ripicche tipiche del genere, (s)ragionamenti insensati, e compagnia cantando.

In questo contesto, la recitazione di Jun Ji Hyun, un’ottima protagonista femminile, risulta quasi sprecata. Il suo personaggio, inizialmente molto infantile e presuntuoso, matura progressivamente nel corso della serie e viene ottimamente reso sullo schermo. La famosissima attrice che improvvisamente viene espulsa dal circuito mi ricorda terribilmente il povero Zhang Zhe Han, letteralmente cancellato non solo dallo show business, ma praticamente dalla quotidianità cinese, al massimo della sua notorietà… Ma divago. Però ci tengo a far notare che comunque la nostra protagonista femminile, almeno fino a metà del drama, passa gran parte del suo tempo a farsi salvare. Poi non so, perché l’ho abbandonato.

Che dire di Kim Soo Hyun? Buon protagonista maschile, ma nulla di cui scrivere a casa. Sarà la direzione registica, che lo vuole simile a un palo della luce, ma non mi ha entusiasmato. E, soprattutto, il suo personaggio alieno, almeno fino a metà della serie, è piuttosto trascurato. Ovvero: abbiamo la descrizione delle sue caratteristiche fisiche e dei suoi poteri, ma non sappiamo nulla di come sia la sua vita sul suo pianeta, nulla dei suoi affetti, delle differenze di ragionamento, e così via. E’ un cavolo trapiantato in un altro orto, ma probabilmente, viste le premesse, non si sarebbe potuto chiedere di più.

Ho abbandonato questo titolo con stizza e rammarico, perché avrebbe potuto essere decisamente migliore. Non è un’opera a basso budget, si vede dal cast, dai costumi e dalle ambientazioni, dal respiro generale. Sarebbe bastato ridurre un po’ le sotto-sotto trame, sfoltire le situazioni ripetitive e palesemente filler, rendere il tutto non dico più compatto, ma meno rarefatto, per evitare l’effetto di stanchezza e di noia esasperata.

Qualcuno ha lodato il finale, originale e non troppo buonista. Vorrei tanto poterne scrivere anche io, ma non riesco a costringermi ad investire altre 9 ore della mia vita su questo progetto. 21 episodi da un’ora sono veramente troppi. Non so perché ero convinta che fossero 16 e, trovandomi a guardare il tredicesimo, mi apprestavo a finire la mia fatica, ma quando mi sono accorta della effettiva lunghezza della serie mi sono cadute le braccia. No, non ce la faccio. Peccato.

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Completed
The Long Ballad
0 people found this review helpful
Jun 2, 2022
49 of 49 episodes seen
Completed 0
Overall 10
Story 10
Acting/Cast 10
Music 10
Rewatch Value 10

Da vedere e rivedere molte volte

Un'ottima produzione, con una magnifica coppia di interpreti e dei comprimari eccezionalmente bravi. Ma prima di qualsiasi altra cosa vorrei spendere qualche parola per la magnifica colonna sonora. Se Cocoon di Zhou Shen è alle solite vette dell'interprete che ormai tutti conosciamo e amiamo, e altre canzoni tolgono parimenti il fiato, è nelle musiche strumentali che questo drama eccelle. Una OST indimenticabile, con alcuni brani che si potrebbero solo definire geniali e che contribuiscono non poco alla riuscita del titolo. Sono diventati la colonna sonora che mi accompagna al lavoro.

Togliamoci subito il sassolino dalla scarpa: ci sono alcune scene, soprattutto di battaglia, che ci vengono mostrate a disegni (il drama è tratto da un manhua). Che sia stato fatto per risparmiare o per problemi tecnici in tempi di Covid, a me non ha disturbato. Preferisco un bel duello coreografato ad una scena di battaglia d'insieme. Se puoi tirare una tenda su due che vanno a letto, puoi anche disegnare una battaglia. Non disturba la storia, non mi ha dato fastidio, anzi. Si potrebbe dire che la scelta abbia aggiunto carattere e originalità al titolo.

La storia in sé è di ampio respiro, se pure a tratti soffra delle solite esagerazioni e ingenuità che servono a mandare avanti la trama della maggior parte dei drama in costume. E' inutile lamentarsene, quando sappiamo benissimo che fa parte del genere. Prendere o lasciare. Il finale ci lascia fortunatamente un buon sapore in bocca, e anche questo è importante.

Molti si sono lamentati della differenza di età tra Dilraba e Leo. Leo Wu, che avevo conosciuto ragazzino in Nirvana on fire, una manciata di anni dopo si è rivelato un giovanissimo adulto di talento e di bellezza meno convenzionale di tanti altri, ma non per questo meno affascinante. Sinceramente, l'ho trovato il candidato ideale per vestire i panni del principe di una tribù "barbara", che ha interpretato in modo molto convincente. Della bravura di Dilraba non c'è nulla da dire: un nome, una garanzia. Anche la chimica fra i due non era certo così carente come ho visto in molti commenti, probabilmente di persone che non erano in grado di dimenticare la differenza di età fra i due. Differenza che non era affatto visibile. Se non ci sono stati baci fra di loro a causa dei limiti nel contratto di Leo, non posso dire di averne patito una gran mancanza. Tanto, diciamocelo, considerato che i baci che ci fanno vedere di solito (salvo lodevoli eccezioni, per esempio Mark Chao in Eternal love) sembrano quelli delle penitenze fra i bambini dell'asilo, non è che ci abbiamo perso molto.

Quella che invece si è rivelata molto soddisfacente è la crescita dei personaggi, a partire dalla protagonista femminile che passa dall’essere una ragazzina assetata di vendetta ad una adulta consapevole delle proprie responsabilità è di ciò che è importante per il paese che ama. Il protagonista maschile è stato magistralmente reso in tutto il suo carisma, onore, rispetto, intelligenza e nobiltà, a maggior ragione perché spicca in mezzo ad altri personaggi che di queste qualità umane sono carenti. Che un personaggio così complesso sia stato così ben interpretato da un ragazzo di vent'anni non può che fargli onore e far ben sperare per la sua futura carriera.

I personaggi di spalla sono stati ampiamente sviscerati, e magistralmente interpretati. Non sono mancati diversi colpi di scena ben condotti. Là dove ‘cattivi’ si sono rivelati essere ‘buoni’ e viceversa, non si è mancato comunque di offrire, per ognuno, solide motivazioni per il loro modo di essere e diventare. Tutto sommato, non si può fare a meno di commiserare il great boss di turno, specie se si pensa alla sua controparte storica realmente esistita, che deve aver avuto una vita infernale. Le interazioni familiari sono molto ben descritte, sia tra le tribù che nel regno.

Aggiungiamo a tutto questo un’ottima cinematografia, splendidi costumi e scenari e ambientazioni, e abbiamo un titolo a mio parere imperdibile, che non raggiunge la perfezione solo per alcune ingenuità e forzature, come detto sopra. Ma sono peccati veniali. Vorrei dimenticare di averlo visto per poterlo riguardare con gli stessi occhi.

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Dropped 5/24
Meow, the Secret Boy
0 people found this review helpful
Jun 23, 2023
5 of 24 episodes seen
Dropped 0
Overall 6.0
Story 5.0
Acting/Cast 8.0
Music 6.0
Rewatch Value 2.0

Dovrebbe essere spumeggiante, invece concilia il sonno

Abbandonato per estrema noia alla fine dell'ep 5. Molto carini gli attori, e bravi, anche, compreso il gatto, ma non basta a trattenermi qui perché non riesco a guardare una puntata di fila senza andare a scartabellare in giro per cercare qualcos'altro da guardare.
Non succede niente, è lento in maniera esasperante e l'occasionale risata non basta a riscattare una sceneggiatura rarefatta e poco interessante.
Avrebbe dovuto essere spumeggiante, invece concilia il sonno. Il ritmo della commedia, questo sconosciuto! Perfino da amante dei gatti non posso continuare questa avventura. Peccato.

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Dropped 5/24
Evil Minds
0 people found this review helpful
Jun 23, 2022
5 of 24 episodes seen
Dropped 0
Overall 6.0
Story 7.0
Acting/Cast 6.0
Music 7.0
Rewatch Value 4.0

Sarà un capolavoro, ma non fa per me

Normalmente i polizieschi con risvolti psicologici sono tra i miei preferiti, ma questo titolo non riesce a catturare e soprattutto a trattenere la mia attenzione.
Non mi piacciono particolarmente gli attori, e specialmente il protagonista che, almeno fino all'episodio 5, ho trovato ben poco espressivo o coinvolgente. Non riesco a provare empatia per lui, mi infastidisce. Potrei sorvolare, se non fosse che l'ambientazione generale è troppo caricaturale per il genere ultra drammatico. I poliziotti sono rappresentati come un branco alternativamente composto da idioti o barbari, salvo poi avere lampi di genio usciti da chissà dove. Lo stesso profiler non si capisce bene da dove tragga ispirazione per le sue intuizioni quasi messianiche. Insomma, a pelle, non mi piace. Mi sono fatta un'idea sulla fidanzata del protagonista. Non saprò mai se è giusta. Pazienza. Con molto dispiacere, devo abbandonare.

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Completed
Under the Power
0 people found this review helpful
Jun 2, 2022
55 of 55 episodes seen
Completed 0
Overall 9.5
Story 9.5
Acting/Cast 9.5
Music 9.0
Rewatch Value 10

Storia, attori, costumi: una delizia.

Ottimo drama, supportato da una storia accattivante, una coppia di attori principali veramente validi, ambientazioni e costumi da urlo. Tan Son Yung è una garanzia: la sua bravura è incontestabile sia nelle parti umoristiche che in quelle tragiche. Allen Ren ha dato ottima prova di sé, e non posso farci niente se fra i due è il mio preferito: sono donna, e questo bel pezzo di figliolo, così ben vestito e che recita così bene, non poteva che riscuotere la mia approvazione. Ma anche tutto il resto del cast ha fatto un lavoro egregio: se il cattivo di turno è stato così spregevole è perché è stato così ben interpretato in tutte le sue ignobili sfumature. Anche diversi personaggi secondari sono stati ben sviluppati: nulla da dire.
Finiti gli entusiasmi, giustizia vuole che si rilevi come gli ultimi due episodi siano stati un po' affrettati, la sconfitta del cattivo poco catartica, e gli ultimi 5 minuti un po' meh. Ma sono inezie. Tutti i santi finiscono comunque in gloria. Aspettatevi tuttavia la solita dose di fraintendimenti e malintesi, croce e delizia di questo genere. E poi, beh, come sempre in queste opere la CGI lascia parecchio a desiderare, ma è un difetto che si perdona quasi di default. Le scene subacquee diventano quasi umoristiche... diciamo che aggiunge carattere, e poi sono davvero poche. Il difetto è compensato dalle ottime scene di combattimento.

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Dropped 3/20
HIStory3: Trapped
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Dec 3, 2023
3 of 20 episodes seen
Dropped 0
Overall 6.0
Story 5.0
Acting/Cast 7.5
Music 7.0
Rewatch Value 3.0

Macchiette & co.

Mi spiace ma non riesco proprio a guardarlo. Non capisco tutto l'entusiasmo che gira intorno a questo titolo, a meno che non sia per quella che per il momento è la futura relazione tra i protagonisti. Arrivata quasi alla fine del terzo episodio ne ho avuto abbastanza. Il poliziotto è un personaggio insopportabile, tutta la stazione di polizia lascia alquanto a desiderare. Dalla parte dei malviventi, l'algido protagonista è bellissimo ma, per dirla tutta, non mi attizza per nulla. Soprattutto, dopo aver visto diversi altri titoli ambientati nella malavita, sono ormai stufa di questo approccio così macchiettistico, che non rende giustizia al genere. Mi domando dove sia, se ne esiste uno, un BL con un'ambientazione non dico impeccabile, ma almeno un po' credibile. Purtroppo il poliziotto scemo invece di risa, mi suscita una profonda irritazione. So di andare controcorrente ma non posso farci nulla. Magari affronterò nuovamente questo titolo più avanti e potrei anche cambiare idea, come già mi è capitato in passato. Per il momento parto per altri lidi.
Lascio una sufficienza perché mi rendo conto di aver abbandonato molto all'inizio.

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Dropped 2/34
The Legend of Jin Yan
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Nov 12, 2022
2 of 34 episodes seen
Dropped 0
Overall 6.0
Story 5.0
Acting/Cast 8.0
Music 7.0
Rewatch Value 1.0

Sono venuta per Chen Jing Ke, ma nemmeno lui può farmi restare.

Avendo appena visto Hello Mr. Gu, entusiasmata da questo giovane attore, ho deciso di guardare altri suoi lavori.

Ho visto già molti drama in costume, sono abituata ai cliché del genere, ma qui siamo andati troppo oltre.

Nel giro di meno di un episodio e mezzo siamo riusciti a vedere (e potrei dimenticarne qualcuno): la ragazzina viziata di buona famiglia che si traveste da uomo, la figlia della concubina gelosa della sorella, la caduta da luogo elevato della ragazza con presa al volo da parte del maschio, il matrimonio forzato, lo scambio di identità, la fuga della sposa, la caduta nel precipizio... e sì, devo averne dimenticato qualcuno.

Non sarebbero peccati capitali, ma la recitazione non convince, il tutto sa di terribilmente forzato, comprese le scene di combattimento, e non si può nemmeno dire che venga fatto con intenti umoristici. A maggior ragione le cose stonano perché il numero delle comparse sembra suggerire che non si tratti di un drama con budget ridottissimo.

A me Chen Jing Ke piace tantissimo, di aspetto e di recitazione, ma la FL è respingente. Capisco che nell'intento sarebbe una ragazzina sui 14/15 anni, ma è veramente un pugno nell'occhio, non mi piace il suo personaggio, la sua recitazione, e la sua voce stridente ferisce le orecchie.

Magari in futuro migliora, chissà, anche se ne dubito, per cui rinuncio a investire molte ore della mia vita a cercare di superare il fastidio. Con buona pace di Chen Jing Ke, devo emigrare altrove. Peccato.

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