
This review may contain spoilers
E' stato uno stillicidio
La storia parte bene, è intrigante e per buona parte degli episodi invita ad attendere pazientemente il rilascio degli episodi successivi per vedere cosa succede.Ma la sceneggiatura scritta da dementi, i dialoghi e le scene allungatissime mi hanno sfinita, non finivano mai, non si capiva dove andavano a parare, la scelta del nonno che tenta di far fuori il nipote (il perché non l'ho compreso) anziché farlo curare in una clinica psichiatrica ... la morte dei 4 orfani cosa c'entra con tutto il resto ... il tizio del negozio di pesca che seppellisce i corpi dei bambini, ma chi li abbia fatti sparire e perché non si capisce ... il personaggio maschile che sposa la tizia che ama da sempre, riamato da lei, ma per tre anni (per proteggerla ... ma da chi??) la tratta malissimo come fosse una reietta-una spina nel fianco, e infatti lei giustamente vuole divorziare da sto cinico masochista che si vuole vendicare, ma non si capisce da chi e perché, visto che è stato adottato da ricchi e potenti familiari che gli spianano una carriera di alto livello ... boh.
Poi gli ultimi 2 episodi, scritti con i piedi, allungati all'infinito e con il "pirla" che s'inventa di sparire per espiare i peccati che lui non ha commesso, facendo morire di tristezza sua moglie che non sa che fine abbia fatto, alla fine tutto finisce a tarallucci e vino, ma che rottura immensa di scatole.
Si salvano i 2 attori che sono meravigliosi anche mentre recitano tutta questa nullaggine e la fotografia che è veramente bella.
Was this review helpful to you?

This review may contain spoilers
Apocalittico racconto in cui il male non solo distrugge tutto
... intorno a sé ..., ma si autodistrugge.Alla fine del racconto rimane un'unica persona: la protagonista, che con il bene gratuito cerca di riparare agli abomini e perversioni della sua famiglia e del principe satanico con cui il padre è stato connivente.
Purtroppo muoiono anche i due fratelli, che fratelli non sono, ma entrambi amano e proteggono la protagonista da una matrigna scellerata che vuole la sua morte.
Insomma, più che un film d'amore, anche se l'amore c'è ed è potentissimo, è un racconto di male perpetrato da padre, madre, principe, società, e chi più ne ha, più ne metta.
Ma è raccontato bene, la musica finalmente è bellissima e la fotografia anche.
Gli attori, tranne Lee Jae Wook, sono bruttini, ma recitano benissimo.
Quindi non posso che mettere almeno 9 ...
Was this review helpful to you?

Drama storico/sentimentale
(è la continuazione di Lovers ... non so perché siano stati divisi e denominati diversamente ... è sempre lo stesso film e quindi riporto la recensione scritta per Lovers)nel quale ho intravisto 3 ispirazioni/rimandi da cui gli sceneggiatori han preso.
La prima ispirazione (molto ben rimarcata fino al terzo/quarto episodio) è al colossal "Via col vento". E' un chiaro rifacimento in versione Coreana del filmone del 1939, con la differente guerra che in "Via col vento" era civile, mentre qui è di difesa dall'invasione dei Cinesi. C'è una storia d'amore, c'è un'eroina che da frivola civetta diventerà una donna a tutto tondo, capace di difendere le persone che ama, riconoscere il vero amore, sacrificare la sua vita per il bene degli altri. Il tutto attraverso la catarsi della sofferenza provata sulla sua pelle.
Il secondo richiamo o ispirazione, riguarda il personaggio principale, Lee Jang Hyun, recitato da un Nam Goong Min, che ho molto apprezzato nella sua versione gigionesca in Chief Kim, divertente e dissacrante. Si tratta di Schindler's List - La lista di Schindler è un film dramma storico, del 1993 diretto da Steven Spielberg, che narra la storia e la vita di Oskar Schindler, l'imprenditore tedesco che riuscì a salvare dall'olocausto tra i 1000 ed i 1300 ebrei. Ecco il vero eroe di questo drama è lui, la versione Coreana di questo imprenditore cinico e senza scrupoli, che a contatto con la sofferenza di esseri umani trattati in modo diabolico, fa uscire la grandezza della sua umanità e si trasforma nel loro salvatore, mettendo in gioco la sua vita e il suo denaro.
La terza citazione è legata non a un film vero e proprio, ma ai fatti della Storia di Nazioni e popoli che hanno subito purghe e sofferenze inenarrabile per una VISIONE IDEOLOGICA del BENE DEL POPOLO. Mi vengono in mentre dalla rivoluzione d'ottobre del 1917, alle dittature Staliniste, Marxiste applicate alla Cina, alla Russia e a tutti i popoli ancora assoggettati a IDEOLOGIE umanistiche o religiose. Nel drama, la sceneggiatura sottolinea che la visione ideologica del bene del popolo, porta acqua al mulino del potente di turno, che con l'uso di ideali confuciani come "lealtà", "pietà filiale", "benevolenza", e "fiducia", schiaccia e opprime le persone e il Popolo.
E' un filmone che, come Guerra e Pace, è lungo, molto prolisso, con scene in cui i personaggi parlano con una lentezza esasperante, come se stessero valutando al momento cosa dire ... quindi in un primo tempo l'avevo droppato ... poi con calma (vista la quantità di bravi attori, di mezzi e fotografia messi in campo) l'ho ripreso e sono arrivata fino in fondo.
Was this review helpful to you?

I figli carnali dovranno lottare per difendere la loro libertà e la loro scelta di diventare altro da lui.
Mentre lui trascinerà con sé persone fragili, il cui punto di accesso al male è rappresentato dalla brama di essere in qualche modo al centro del mondo, dei media, avere un ruolo - potere - denaro (giornalisti, pubblica opinione, persone psichicamente inconsistenti o malate).
Si contrappone a questo tentativo di distruzione dell'umano, una ragazza, che similmente alla Beatrice Dantesca, è il punto di visione del Paradiso e della quale si innamora il figlio minore (che pur essendo in potenza simile al padre) desidera con tutta la sua libertà di aderire al bene.
Bellissima la figura della matrigna di questi sfortunati ragazzi e del poliziotto senior, che prendono sulle loro spalle il dolore e il disorientamento di questi due figli e li sostengono fino alla loro completa riuscita o catarsi.
La frase chiave della matrigna al figlio non biologico è che lo ha considerato un DONO INESTIMABILE, mai un fardello, e lo vuole difendere anche da sé stesso.
Tolgo una stella perché mi ha molto infastidito/annoiato la continua riproposizione tramite flash-back di scene viste e riviste almeno 10/15 volte nell'arco delle 32 puntate, alla fine meglio chiudere con 2 o 3 episodi di meno che annoiare con continue rivisitazioni di cose già viste e capite .... cmq notevole, lo consiglio.
Was this review helpful to you?

commedia leggera, briosa, storia sentimentale di due opposti che si attraggono ... buona visione!
L'ho rivisto e mi è piaciuto di nuovo molto, quindi ho cercato di capire che cosa funziona in questa serie, rispetto ad altre che viste una seconda volta, non mi hanno poi convinto così tanto.A mio parere, il grande punto di forza di questa commedia sono i tempi comici perfetti, soprattutto grazie alla interpretazione di Kim Min Jae e della sua spalla di Park Gyu Young. Entrambi hanno funzionato benissimo insieme.
Ho apprezzato molto il personaggio della segretaria di Jin Moo Hak, la signorina interpretata da Hwang Bo Ra, veramente ben reso dalla sua recitazione, come pure i cuochi che passano da "malavitosi" a simpatici amici del protagonista. Il cattivo è davvero "Machiavellico", ben recitato, senza gigioneria.
La musica e la fotografia sono meravigliose, anche la sceneggiatura che oscilla tra una presa in giro del concetto di arte contemporanea e una benevola presa per i fondelli per i nuovi ricchi self-made-man è davvero ben scritta e ogni tanto ci sono perle si saggezza che possono essere colte; la difesa di un territorio/sito in nome di un ideale/visione e non per potere e denaro; il tener conto che il primo vero impegno è perché cresca l'umanità di chi sia ha intorno, a prescindere dal male che possono aver fatto, dare una chance per ricominciare a chi incontri è il vero primo valore; l'amore non per forza nasce da essere simili, ma spesso dalla capacità di vedere con umorismo e quindi con bontà, la realtà dell'altro.
Was this review helpful to you?

mi ha ricordato Colazione da Tiffany ...
mi spiego meglio, la trama in sé è inconsistente, alla fine della visione non ti rimane in mente nessun messaggio particolare, tranne forse quello della criticità per una donna in carriera di conciliare famiglia e lavoro (ma sarà proprio così in Corea ... boh?) ... i personaggi principali sono pura fantascienza: la protagonista di 37 anni che non legge i segnali del giovane amico da sempre innamorato di lei o "ci fa" o "ci è" ... lui che porta una pazienza infinita (quasi improbabile in un giovane uomo nel pieno della sua giovinezza ... a meno che sia votato alla castità monacale) ... comunque è una serie gradevolissima per la bellezza della fotografia, delle scenografie e degli abiti ... tutto miscelato con una cura dei colori e con un impatto visivo che sostiene la narrazione ... è quasi come guardare dei quadri contemporanei con dentro attori scelti con cura (lei di una classe ed eleganza che ricordano, in versione ridotta ed asiatica, quella di Audrey Hepburn (acqua e sapone), lui - seppur poco virile - di una bellezza da statua greca) quindi sono arrivata fino alla fine per il piacere delle immagini, piuttosto che dei contenuti.Was this review helpful to you?

Divertente commedia che racconta dell'amicizia, dei primi amori, dei sogni della giovinezza e sogni che spesso la realtà corregge in meglio, di un gruppo di liceali alla periferia di Seoul.
Delizioso.
Was this review helpful to you?

Poteva durare di meno e avere personaggi scritti meglio
Storia che parte scoppiettante e poi si appiattisce su una sceneggiatura banale, piatta, lenta e con personaggi che ti fanno venire l'orticaria.Gli interpreti principali hanno sempre la stessa espressione: triste, afflitta, piangente, inespressiva ... oppure sono dotati di una "bontà" patologica e melensa.
I secondari gridano e si incavolano per nulla.
Quindi sono personaggi di bassissimo spessore umano.
La sceneggiatura, la definizione dei personaggi è di una noia mortale.
Non ricordo come mai a una prima visione avessi messo un voto alto, ma riguardandola mi sono resa conto che è una perdita di tempo.
Non la consiglio.
Was this review helpful to you?

Troppa violenza annacqua la scrittura di questa serie tv
In questa serie, dove recitano bravissimi attori, abbondano le immagini di violenza fine a se stessa.Comprendo benissimo che la trama racconta di un'unità speciale che combatte contro corruzione, male, potere, denaro.
Prendo atto che i nostri eroi sono senza macchia e senza paura e danno letteralmente energie e vita contro il male che pervade la loro città e le alte sfere che dovrebbero proteggere cittadini e luoghi di vita, ma è tutto esagerato e reiterato, tanto che al 13esimo episodio, sono andata direttamente alla fine ... non ne potevo più.
C'è troppissima violenza, troppo sangue, troppo sadismo, troppi cliché in cui i cattivi sono senza speranza, troppo cinismo ... alla fine vincono i buoni ... ma che stress ... ho usato tantissimo il tasto "forward" ... la violenza così esplicitata mi sfinisce.
Was this review helpful to you?

Comunque, dopo aver visto la serie e letto la recensione di Lynnea, non saprei che altro aggiungere.
La sua recensione è perfetta, concordo con quanto da lei scritto e consiglio di darle un'occhiata.
Was this review helpful to you?

C'è una ragione per cui l'amore si veste bene
è la traduzione del titolo giapponese di questa serie tv.(Che non capisco cosa ci azzecchi con trama e contenuti della serie, appunto).
Io avrei titolato: C'è bisogno di un luogo carico di bellezza per trasmettere l'amore e rigenerare le persone.
Oppure, la frase evangelica: "venite a me voi tutti, affaticati ed oppressi, e io vi rigenererò".
La storia racconta di luogo bello, accogliente, una casa bellissima, a dimensione di grande famiglia, dove una donna di mezza età, divorziata e benestante, cede stanze in condivisione a 4 giovani lavoratori, a cui si aggiunge temporaneamente una quinta persona. E' una casa dove lei accoglie e conforta, accompagnando le vicende così diverse di questi quattro giovani in cerca di un luogo dove rigenerarsi e trovare l'energia per realizzare le loro vite.
Il film è interpretato da attori bravi, naturali, senza forzature, non ci sono colpi di scena, ma il racconto di vite che sono messe alla prova, sono piene di tentativi di realizzarsi e di creare a loro volta luoghi o situazioni positive per sé stessi e per gli altri.
La fotografia è meravigliosa, descrive Tokyo, ma anche la natura lontana dalla città, con la vista del Monte Fuji, ma anche i paesini annidati nelle varie prefetture.
E poi la cucina ... uno dei protagonisti è un cuoco talentuoso e con la sua cucina conforta e coccola amici e conoscenti.
E' un film che ti fa venire nostalgia e voglia di vivere qualcosa di simile.
Was this review helpful to you?

Medical dramma top!
Medical drama che parte lentamente, con personaggi che usciti dalle aule scolastiche (liceo, università) devono mettere i piedi nella realtà di una professione che richiede autentica passione, talento e spirito di sacrificio e di squadra.All'inizio, ognuno con la sua storia, li vediamo disorientati, svogliati, supponenti e con un loro progetto che deve fare i conti con la realtà.
Poi nello scontro quotidiano con compiti, difficoltà, ingiustizie e bisogno di portare a casa lo stipendio, il loro atteggiamento matura, diventa sempre più consapevole del compito e della responsabilità verso le persone fragili e bisognose del loro aiuto.
Nasce un'amicizia tra loro che li sostiene e non li lascia soli. Ci sono storie interessanti e i dialoghi sono curati e mai banali.
Mi è piaciuto molto, ho dato mezzo punto in meno perché nel richiamarsi a Hospital Playlist, con i principali attori di quel drama come Guest in alcuni episodi, trovo che sia in linea, ma un po' sotto.
Gli attori sono bravissimi, in particolare la Han Ye Ji che ha un viso espressivo e simpaticissimo, mentre fa la numero uno del gruppo.
Was this review helpful to you?

Trasposizione di un romanzo: Benvenuti alla libreria Goodnight!
Siamo in montagna, in un villaggio della Corea del Sud, dove arriva una giovane illustratrice e insegnante di arte, per vivere con la zia (scrittrice) in una villetta di famiglia piena di ricordi. Troverà rifugio nella libreria gestita da un compagno di scuola, e diventerà la sua seconda casa: gli dà una mano a gestirla creando un “gruppo lettura” in cui l’obiettivo – come per ogni club – è stare insieme e fare amicizia prendendo una tisana e parlando di un libro. Come nelle fiabe questo diventa un gruppo di veri amici, di età e interessi diversificati, che si aiutano l’un l’altro nel corso del romanzo. Unico neo: i nomi coreani, che a noi sembrano tutti uguali...Tenera e bellissima la storia d’amore, malgrado gli ostacoli e i vecchi nodi da sciogliere. La libreria diventa anche la nostra, con quel meraviglioso panorama sulle cime innevate, i legami tra i frequentatori, così generosi e riflessivi. Ciascuno desidera ascoltare le storie degli altri e condividere la propria. Un collage di frammenti di vita, con dettagli incantevoli e delicati. Per adulti che abbiano desiderio di sognare.
Il romanzo è più coinvolgente della serie tv, che è molto lenta e molto centrata sulla relazione tra i due amanti ... un po' noiosino
Was this review helpful to you?

This review may contain spoilers
Fiabesco amore invincibile
Visto due volte.La prima volta ho messo 8 come valutazione, probabilmente perché il carattere della protagonista principale mi era sembrato troppo assurdo, nella sua bontà e positività bambinesca.
Nel riguardarlo ho apprezzato il lento svolgersi di caratteri e crescita dei protagonisti di questa bellissima fiaba che ha al centro l'amore invincibile e inesorabile tra un uomo e una donna.
Mi è piaciuto il parallelo con l'amore raccontato dal Signor Kim: un amore che nasce da una folgorante attrazione e che poi resta sepolto per anni, per poi rinascere e non finire mai più.
E' vero che gli sceneggiatori ogni tanto scrivono di cose che non esistono: non esiste che venga comunicata la morte di una persona che è ancora in vita, e non esiste che un ragazzo ammalato seriamente non desideri circondarsi e condividere il suo male con la persona per lui più importante, quindi la storia a tratti fa veramente perdere la pazienza, ma il filo conduttore è la positività di rapporti umani, fatti di condivisione della fatica del vivere, di amici che si sostengono, di genitori in lotta per il bene dei figli ... alla fine è una serie romantica e positiva e mi è piaciuto riguardarla.
Was this review helpful to you?

Non mi ha convinto
Storia lentissima e abbastanza superficiale/melensa su dinamiche familiari in crisi e rimedi per poter sopravvivere a solitudine, sensi di colpa, errori propri e/o di altri. Non mi ha convinto né la storia, né il ritmo, né la protagonista principale che ha sempre e solo la stessa espressione di donnina infilzata ... l'ho guardata fino in fondo perché (per fortuna) dura poco, ma non la riguarderei.Was this review helpful to you?