
UNA STORIA DI RISCATTO E DI EMANCIPAZIONE (NON UNA STORIA D'AMORE)
Avrei potuto dare un 9 ma ci sono degli aspetti che hanno penalizzato e non mi hanno proprio convinto.La storia è molto bella, ben scritta, qualcosa di nuovo che illustra la condizione della donna, con un cast , quasi esclusivamente femminile, nell'antica cina imperiale, e i tentativi di sopravvivenza di queste donne che compiono un percorso di profonda evoluzione personale guidati dalla protagonista, un personaggio coraggioso, propositivo, audace, anticonvenzionale e progressista. La storia ruota intorno alle sue azioni e alle conseguenze delle stesse sulla famiglia che si riscatta non solo da una situazione tragica ma riesce a risollevarsi; queste donne tutte diverse e succubi, come delle fenici, risorgono dalle ceneri della distruzioni e vincono la battaglia in primis con loro stesse. Solo per questo aspetto il drama meriterebbe la visione , l'idea è da 10.
Costumi e colonna sonora personalmente non mi hanno stregata, ho visto serie più accurate e precise.
Quello che penalizza la valutazione è senz'altro la scelta dei protagonisti e delle loro prestazioni recitative, la protagonista è poco espressiva e ci voleva più complessità dato che si porta in scena un lavoro molto sfaccettato , pieno di vicissitudini, avventure, personaggi, la sua gestione facciale è quasi sempre la medesima. Stessa cosa devo dire per il ML, perfetto fisicamente sia per il ruolo che per le scene di azione ma emotivamente inaccessibile lungo tutto il percorso delle 40 puntate.
Questo ha tolto molta intensità e intenzione alla storia d'amore che in definitiva non mi sembra credibile, e l'amore dei personaggi secondari mi ha quasi emozionata di più (non sono l'unica che lo scrive). Peccato!
Chi parla di chimica tra i due personaggi forse ha visto un'altra serie o ci ha proiettato dentro il proprio film mentale perché vi assicuro che le interazioni sono fredde, cordiali e distaccate senza commozione o coinvolgimento visibile, c'è palesemente finzione che qualsiasi spettatore può vedere (e l'attore bravo deve ingannare lo spettatore altrimenti non si entra emotivamente nella storia). A me sono sembrati due amici , lui è tra gli uomini più freddi e meno convinti e decisi mai visti in 50 drama finora seguiti.
A livello di recitazioni salvo solo mezza dozzina di personaggi, tra cui la terza signora, la sorella del protagonista, il sesto principe ... . La protagonista assolutamente non all'altezza.
Non dare peso alla storia d'amore, sebbene possa essere una scelta voluta dalla regia risaltare maggiormente le storie e le evoluzioni personali dei personaggi ha tolto molta emozione romantica, sebbene ne resti comunque tanta legata tutta al riscatto e alle vicissitudini di queste donne meravigliose, prima nemiche poi amiche e con senso di famiglia, prima distanti, poi unite... ho pianto sì nel corso della visione, diverse volte ma mai per quello che riguardava la coppia dei protagonisti, le loro interazioni hanno finito per lasciarmi sempre più indifferente, sicché sul finale mi importava davvero poco che finissero insieme. Con altri attori e con un'emotività più variegata questo lavoro avrebbe avuto l'intensità tale da diventare il lavoro migliore di questo 2024.
Lo consiglio? Sì ma non a chi cerca drama per le storie d'amore. Leggi di più
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Modigliani tra i maiali.... all'osteria delle 3 rane.
Ho iniziato questo lavoro con le migliori aspettative, attratta dalle recensioni positive e sotto un consiglio di una persona che stimo che me lo aveva indicato come "comfort-drama". Gli attori mi piacciono, la sinossi anche... .Dopo la visione di drama particolarmente impegnativi e drammatici cercavo qualcosa di leggero e spensierato, purtroppo, per onestà intellettuale, mi tocca CHIARIRE CHE QUESTO SPETTACOLO è una serie che tratta MOLTE, troppe cose, forse, ma NON si avvicina minimamente a ciò che si può definire leggero e spensierato, sebbene i toni non siano mai troppo cupi .
Eppure, questi due aggettivi, leggera e spensierata, sono probabilmente i PIÙ usati per descrivere questa serie.
Pensavo inizialmente che avrebbe presentato una storia d'amore originale che matura tra gallerie, mostre e ristoranti di Gamjatang ( zuppa piccante coreana a base di vertebre di maiale, patate e altri ingredienti come peperoncino, ugeoji, cipollotti e aglio).
Il lavoro inizia nel migliore dei modi, la prima puntata è spassosa, colta, intelligente, con tempi comici meravigliosi e mi trovo di fronte a quell'umorismo non demenziale, vuoto ma con dei riferimenti eruditi o dei risvolti introspettivi, inaspettatamente lui sa confortare lei e sa farla ridere, è ignorante in modo imbarazzante ma è più intelligente e in gamba di lei che sui libri c'è morta ma non è cresciuta. Mi trovo di fronte a qualcosa che penso avrei valutato con un bel 9 , sebbene l'utilizzo di qualche cliché (l'uomo che cucina, la caduta accidentale e il finire addosso...), dal secondo episodio la serie muta radicalmente scenario, personaggi, tematiche e in definitiva genere. Non si parla più di arte ma di sospetto omicidio, lutto, debiti, possibile bancarotta, voltafaccia di amici, difficoltà economiche importanti, ingratitudine di tutti coloro che devono qualcosa alla tua famiglia ma non si sa perché non ti rispettano già solo per il fatto di essere sua figlia... .
C'è stato in pratica un cambio così netto e brusco, dal comedy passare al dramedy con sfumature thriller crime.. il tutto senza il ritmo e la tensione incalzante del thriller-chrime ma in modo blando, infilandoci qualche scena esilarante fuori luogo, con primi piani della protagonista di 35 secondi, tre scenari di corruzione o collusione che venivano sviluppati parallelamente, il ML che ritroviamo nel peggiore dei modi... . Insomma uno schifo, decido di droppare al quinto, all'ennesimo "insulto" alla protagonista che si fa derubare e aggredire (ho pensato "Basta, non ne posso più").
Tuttavia, per curiosità continuo incoraggiata da quel positivo che tutti vedono e io non riuscivo a vedere dopo l primo episodio e per fortuna la storia si risolleva un po', diventando crescita e riscatto, sempre sofferta della protagonista, con alcune nuove cadute verso il basso un po' prima del finale.
É un lavoro molto ben fatto: la regia è moderna e con più soluzioni di ripresa rispetto ai comuni lavori (il regista è quello di healer), la colonna sonora è molto gradevole e azzeccata. La scenografia è molto bella , curata, esteticamente risente del piano artistico a cui il lavoro dovrebbe ispirarsi.
Da un punto di vista di sceneggiatura il lavoro è quasi un percorso di "formazione" di questa ragazza, cresciuta in una campana di vetro , senza affrontare le difficoltà, un po' immatura e acerba che si ritrova a dover crescere all'improvviso, bloccata tra le difficoltà e una considerazione molto svalutante di se stessa e la voglia di spiccare il volo e superare i suoi blocchi, anche emotivi.
Questo viene reso molto bene dalla protagonista, il cui casting è stato molto azzeccato devo dire, anche esteticamente questo taglio alla Betty Boop che la rende un po' bambina e un po' outsider, ma di classe. Il taglio richiama un po' le modelle di Modigliani, hanno quasi tutte un taglio corto (Ritratto di una donna polacca, donna con gli occhi azzurri...).
Da un punto di vista attoriale mi è sembrata molto brava ma ancora poco naturale nelle scene dello scoppio del pianto, sono innaturali, forzate, o forse è stata semplicemente diretta male, i bambini piangono così , scoppiando all'improvviso con smorfie e con suoni tipo vagito iniziale. Non ho capito se sono indicazioni registiche che per me non son state azzeccate o se l'attrice deve ancora crescere un po' per affrontare ruoli da protagonista con più sicurezza e scioltezza.
Discorso a parte merita il protagonista maschile che si è dimostrato invece spavaldo, sicuro di sé, naturale e assolutamente all'altezza del suo ruolo, davvero perfetto nell'entrare nel personaggio: questo giovane uomo burbero, privo di savoir faire, irruento, sguaiato, goffo, coatto ma sveglio, maturo e pieno di buoni sentimenti, protettivo, gentile in modo assolutamente impacciato, tenerissimo. La recitazione del ML è di 8,5.
Per tutti gli altri, FL inclusa, vale il voto che ho dato.
Aspetti positivi:
- Regia, scenografia curata;
- ottimo casting e caratterizzazione dei personaggi;
- psicologia e costruzione dei personaggi credibile e psicologicamente plausibile;
- l'idea di fondo di accostare una donna fine ad un uomo totalmente opposto:
- scene comiche esilaranti, tempi comici perfetti;
- crescita ed evoluzione dei protagonisti;
- dignità e valori della protagonista;
- dialoghi formativi tra la coppia principale.
Aspetti negativi:
- trattamento riservato alle donne;
- poca omogeneità tra il comico e il drammatico, per essere un dramedy, le scene dove c'è ilML sono spassose, subito dopo si passa al drammatico tragico quando ci sono le scene degli altri personaggi;
- troppi temi trattati senza approfondirne nessuno : tradimenti familiari, corruzione governativa, ricatti, omicidi segreti, traffico di droga, bancarotta, diffamazione pubblica, voltafaccia di chi credevi amico, assenza di gratitudine e rispetto per la figlia di un uomo a cui devi molti, umiliazioni degli orfani, suicidio, prostituzione forzata;
- tutto ciò che non riguarda i protagonisti principali è una coacervo di disumanità: a parte la direttrice del museo di Dali e due collaboratori, il suo migliore amico d'infanzia adottato... tutti gli altri personaggi della serie sono dei mentecatti, meschini e umanamente miserabili, amorali e miserrimi;
Tutti complottano per la rovina dei protagonisti. La trama principale sviluppa sotto trame degradanti e deprimenti, chiunque umilia la protagonista: dal corteggiatore rifiutato, allo zio che é stato insultante a livelli disumani, al futuro suocero, implorato in modo mortificante e degradante dalla protagonista di dare il consenso alla relazione col figlio. E lei sempre con la testa bassa ad incassare e accogliere ogni insulto con sommessa aria sofferta.
Questo é stato personalmente l’aspetto più deprecabile di questo lavoro che non lo rende né comfort né leggero!
- Donne che come sempre necessitano dell'aiuto di un uomo per venirne a capo;
- ritratto pessimo dei coreani, della loro avidità e della loro mancanza di etica;
- poco spazio riservato all'arte, se ne parla un po' più seriamente nell'ep. 1 e 7.
Per tutti questi aspetti e per l'idea fuorviante con cui hanno presentato e spacciato il drama per una rom com quando invece è solo una parte, dato che il drama parla anche di prostituzione, omicidio, tangenti, droga, riciclaggio, furto e aggressioni, non mi sento di dare una valutazione più generosa.. Se analizziamo solo il dato tecnico, ossia come hanno ripreso, realizzato e confezionato il lavoro il voto onestamente dovrebbe essere 8 ma se consideriamo il dato complessivo: storia, messaggio, impressioni, modo di rendere la cultura coreana e i coreani, una difficoltosa fusione tra il dato rom-com e il drammatico-thriller , si scende a 7.
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Una magia che dura poco.... ;-(((
Lo spettacolo è un drama fantasy- romance basato sull'horror comedy. Scritto da Ha Yoon Ah (mystic pop bar ) diretto congiuntamente da Lee Hyung Min (Miss night and day/strong woman doo bong song) e Jung Sang Hee, quindi le mie aspettative erano abbastanza alte, nei primi 8 episodi devo dire che la mia valutazione sarebbe stata di 8, cala a 7,5 dall'8°al 12° episodio per finire con 7 e 6,5 all'ultimo. Premio il concept fresco e innovativo perché l'idea è molto interessante e do ugualmente un 7.Ciò che ha penalizzato è la compresenza di generi diversi non ben fusi tra loro: i primi episodi era solo soprannaturale e mistery crime, c'erano tutti gli ingredienti, poi si è trasformata in una storia d'amore senza aver creato le giuste premesse prima, poi una commedia (8), per poi diventare uno storico (7) e infine un fantasy (6,5).
SINOSSI VERA (perché leggo sia su viki che qui sintesi della trama parzialmente sbagliate): Cha Chawoong (Park Hae Jin) è un mago moderno famoso per i suoi incredibili spettacoli di magia alla Copperfield ma il pubblico non sa che il merito è di aiutanti invisibili, egli infatti ha una società con dei fantasmi, che sovvenziona economicamente e aiuta ad accumulare karma positivo per entrare nel Nirvana in cambio di questi supporti, dietro i suoi spettacoli ci sono un ingegnere nerd, un ex fattorino molto bravo a guidare le moto, un ex delinquente forzuto. Dopo aver incontrato Ko Seul Hae (Jin Ki Joo), un' agente di polizia, viene coinvolto nella risoluzione di alcuni casi grazie alla possibilità di impiegare i fantasmi, le due storie, quella del mago e della poliziotta si intrecceranno per una vicenda che ha coinvolto i loro familiari 10 anni fa, senza sapere che i loro destini erano stati tragicamente uniti 2000 anni fa. Con l'aiuto di un generale divenuto ora divinità , al cui servizio milita la famiglia Cha da generazioni, i nostri due protagonisti dovranno sconfiggere un super cattivo e provare a cambiare il loro destino.
Niente di nuovo, se non fosse per questi fantasmi coinvolti nella risoluzione di mistery case e gli spettacoli di magia davvero meravigliosi del mago, peggiora tutto uno sviluppo della trama trascinato e traballante (alcuni episodi coinvolgono, altri molto meno), tra 4 risate e 2 sbadigli arrivo "magicamente" all'undicesimo episodio dove viene presentato tramite flashback il tema delle vita passata che lega i protagonisti, interessante ma un po' troppo trascinato e mal sviluppato.
L'esecuzione non era poi così male, se escludiamo qualche inesattezza storica, tipo scarpe Lumberjack con tomaia EVA indossate 2000 anni fa e quello specchio centrale che fa tanto POWER RANGER, aggrava il tutto il modo in cui è stata costruita la storia attuale che ha reso il tutto scadente. La serie diventa trascinata ed esasperata dal dodicesimo episodio, ricorrendo sempre al medesimo topic (la cattura dello spirito maligno), anche se non tutto ciò che si è visto è stato noioso. Il finale è stato troppo frettoloso perché hanno concentrato tutto lo sviluppo finale negli ultimi 60 minuti aggiungendo roba non necessaria (ma perché? ) alla lotta finale e alla chiusura.
Un finale happy ma girato così frettolosamente da risultare un coito interrotto, i nutrichi seduti a tavola per festeggiare il compleanno del figlio, messi lì per completare un quadretto di "famiglia cuore" , sebbene geniale l'idea di collegarli ai fantasmi, inverosimile come i trucchi di magia del mago dato che dalla risoluzione del conflitto non si è più visto niente di loro, solo un abbraccio .... .
Interpretazione: I due protagonisti meritano un valutazione di 7,5, che potrebbe arrivare ad 8 per la parte in cui il ML interpreta Pong Baek, la protagonista femminile brava ma niente di che, siamo ancora lontani dai livelli delle sue colleghe più famose, e ora comprendo perché fino a qualche anno fa aveva solo ruoli ospite.
Non ho molto gradito che l'avessero resa così incompetente come poliziotta: non riesce a catturare nessuno né ad avere la meglio in nessuno scontro, deve intervenire sempre l'eroe di turno ad aiutarla.
Il generale era molto più bravo come padre di Lee Soo Ho in True beauty, tuttavia è risultato spassoso qui, idem i fantasmi, molto più in gamba nei ruoli comici, meno convincenti nei drammatici.
Bravi gli attori che interpretano il Sunbae della protagonista e il figlio hacker dell'uomo della casa di riposo nei primi episodi. A loro va una valutazione più generosa, di 8.
Terribile il fantasma della donna in bianco, che si vede nell'episodio 12 o 13, il modo in cui corre è davvero ai livelli di video goliardico tra alunni di scuola durante la ricreazione (pessimo).
Nel complesso la recitazione vale 7. Non è stata indimenticabile ma tutti bravi nei ruoli comici.
Regia:
Il lavoro di ripresa non è stato molto curato idem la scenografia, il tecnico del suono poi ha fatto un lavoro personalmente mediocre.
La colonna sonora non è indimenticabile, a parte la sigla finale che è molto gradevole.
In conclusione, consiglio il lavoro per qualche risata senza grosse aspettative, non seguitelo per la storia d'amore perché potreste rimanerne delusi, la storia si sviluppa lentamente ma non scoppia mai veramente tra i protagonisti. Finale un po' piatto e sottotono che chiude in modo grottesco, in perfetto stile pubblicità di basso budget.
Aggiungo 1 punto per il concept e gli elementi comici.
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Serie cult, di tipo fantasy romance responsabile del fenomeno Hallyu
Regia: 9; Sceneggiatura: 8,7; Personaggi: 10.K-drama del 2016 che ha riscosso un enorme successo determinando in parte il fenomeno hallyu (Korean wave), ossia una diffusione della cultura coreana di massa, precedentemente limitata al contesto nazionale. Creato da Kim Eun-sook (The Glory, The King-Eternal Monarch, Mr Sunshine, Descendants of the Sun) e diretto da Lee Eung-bok (Sweet Home, 1, 2, 3, Jirisan, Mr Sunshine) la serie è un misto di fantasy, romanticismo e drama, con un nucleo comedy che la rendono unica nel suo genere. Il tratto avvincente è l'utilizzo di elementi folkloristici della tradizione coreana per la stesura dei personaggi e veicolare messaggi allo spettatore.
Trama
La storia ruota attorno a Kim Shin (interpretato da Gong Yoo), un generale della dinastia ella dinastia Goryeo che viene tradito e ucciso ingiustamente da un Re manipolato dal proprio infido consigliere. Dopo la sua morte, diventa un Goblin immortale, condannato a vivere per secoli come punizione per le vite stroncate in battaglia. L'unico modo per liberarsi dalla sua condanna è trovare la sua "sposa" che potrà salvarlo dalla sua maledizione ma anche determinarne il riposo eterno. La sua vita cambia quando incontra la diciannovenne Ji Eun-tak (interpretata da Kim Go-eun), una ragazza in grado di vedere i fantasmi e che ha un destino speciale legato a lui dal momento che era stata salvata al momento della nascita proprio dal Goblin.
Parallelamente, la storia comprende anche un Triste Mietitore (interpretato da Lee Dong-wook), il "grim reaper" , che ha il compito di accompagnare le anime nell'aldilà e che ha un legame misterioso con Kim Shin. La serie esplora le relazioni tra i personaggi principali, intrecciate da un passato che verrà disvelato nel corso degli episodi, le loro lotte interiori e i temi dell'amore, della morte e del destino.
Temi trattati
Amore e Sacrificio: Uno dei temi centrali di "Goblin" è l'amore eterno e il sacrificio. La relazione tra Kim Shin e Ji Eun-tak è caratterizzata da momenti di dolcezza e intensità emotiva, evidenziando come l'amore possa superare le barriere del tempo e della morte. Molti dialoghi rappresentano inoltre la condizione dell'amore nella vita umana e innescano forti riflessioni nello spettatore risultando attuali e realistiche. Il dialogo tra i due protagonisti mostra un po' la condizione di colui che in amore vuole essere visto (solo lei può vedere la sua spada, quindi il suo peccato, al sua solitudine, il suo dolore ) ma al contempo ha paura di essere odiato, una volta che l'amato viene visto per quello che è (essere finito, perfettibile).
Identità e Destino: La serie pone domande sulla ricerca dell'identità (la sposa esiste perché ha una missione, se non vi assolve non ha spazio e motivo di sussistere, gli altri personaggi reincarnati devono trovare una nuova identità lasciando indietro chi sono stati) e sul concetto di destino. I personaggi lottano per comprendere il loro ruolo nel mondo e il significato delle loro vite passate ma anche per trovare quelle variabili che possono sovvertirlo, non accentando i piani dall'alto.
Vita e Morte: La dualità tra vita e morte è ricorrente, con il Goblin e il Grim reaper rappresentano due facce della stessa medaglia. La serie esplora la bellezza e la tragicità della vita, nonché il ciclo inevitabile della morte.
Goblin è un’opera complessa e molto bene orchestrata, che mescola romanticismo, comicità e dolore in modo profondo. Tuttavia, va oltre: ti invita incessantemente a meditare, a immergerti nella bellezza e a esplorare più a fondo la natura umana, interrogandoti sul senso della vita, della morte dell’amore, anche attraverso l'Onnipotente che si manifesta in alcuni momenti nei personaggi più insospettabili e fornisce delle risposte illuminanti: "Dio pone delle domande, le vostre scelte rappresentano le risposte (destino)".
Non è un'opera priva di difetti, ma per molti aspetti si distingue come un vero e proprio cult. É romantico, divertente, straziante, già solo per il fatto che l'unico scopo della vita della protagonista è quella di estrarre la spada del Goblin determinando la sua scomparsa. La storia tra Sunny e il Cupo mietitore che si fonda su tradimento e vendetta in una vita passata, su ricordi dimenticati ma con un dolore eternamente ricordato che ne determinano il modo di porsi di lui, sempre triste e nostalgico. Tra le ferite che apre, la loro storia salvifica e redentiva lascia nuove cicatrici sanguinanti, Eun-Tak insiste spesso sull' "amore triste", che è quello che viene celebrato nel lavoro: un amore che si sforza di persistere, resistere, trovare nuove variabili ai piani di Dio per poter esistere. Anche di fronte alla tragedia e nonostante l'amore triste, Goblin rimane tuttavia una commedia nel suo nucleo. Offre degli sketch divertenti ed esilaranti delle dinamiche tra i coinquilini casuali e riluttanti, in perfetto stile "Scemo + Scemo". Divinità che scherzano e si maltrattano a vicenda come due bambini capricciosi.
Possono fare piovere o teletrasportarsi ma si ritrovano del tutto incapaci di fronte alla tecnologia. Particolari e degni di nota per la creatività con cui sono stati presentati i personaggi di questo lavoro: divinità, mietitori, goblin, fantasmi che convivono nel mondo degli umani , insospettabili. L'organizzazione quasi "aziendale" dei Mietitori, vestiti come dei capomafia russi, che si incontrano e si riuniscono per i loro incarichi mortali, con cene di fine anno e di benvenuto per i neoassunti, con solide gerarchie, consegnano documenti, gestiscono account di posta aziendali e, soprattutto, seguono procedure di liquidazione delle spese a carico dell'azienda; un mondo dove i Goblin potevano creare oro dal nulla e dove persone speciali (come Eun Tak) potevano aiutare i morti a chiudere i loro conti in sospeso (il legame con il Sesto Senso, 1999, è molto evidente). Il Goblin e le sue scene di combattimento telecinetico con il Mietitore erano adorabili e anche le canzoni canzonatorie sulle mutande del Goblin, intonate sempre da Mietitore per vendicarsi della cuffia da notte con cui si risvegliava ogni mattina. Il loro rapporto goffo e limitato con la tecnologia li rende teneramente adorabili ma al tempo spesso spassosissimi nell'impaccio del non riuscire a vedersi durante una videocall.
Interpretazioni: L'attrice che interpreta Eun-Tak è stata caratterizzata in modo troppo infantile per avere 19 anni, comprendo che questo serva per mostrare la sua crescita. Le doti interpretative sono state davvero eccellenti: a mani basse è colei che ha offerto una recitazione più solida, credibile, fluida, talmente naturale e coerente da non avvertire un brusco stacco nel percorso evolutivo che verrà mostrato nel corso degli episodi (aspetto che spesso accade quando l'attore non ha esperienza o non viene ben diretto). Mi è molto piaciuto il personaggio di Sunny , la costruzione di una donna apparentemente leggera ma in verità molto profonda, che non ama piangersi addosso e che con fare indolente e sornione parla per doppi sensi e molto coraggiosamente prova a essere felice, almeno in questa vita, assumendosi dei rischi , in grado di accettare il proprio destino poi con grazia e compostezza. Una vera Regina! Tra le interpretazioni, tuttavia, la sua è quella che mi ha convinta di meno, in mezzo a due presenze maschili fortissime, con un potente impatto scenico e una bravissima Go-Eun che risulta più centrata a confronto.
Aspetti tecnici: l'uso del colore è stato sapientemente gestito e curato, il mietitore è sempre vestito di nero e utilizza vestiari in casa che all'inizio ricordano le vecchie camice di forza proprio a indicare la costrizione della punizione che sta scontando, l'incontro tra Kim Shin e Jin Taek , lei con una felpa verde, perché rappresenta speranza di salvezza per lui. La divinità della nascita è rappresentata sempre in rosso, per simboleggiare potere e status ma anche il sole e cielo (nella bandiera coreana, il rosso nel simbolo Taegeuk, un cerchio diviso a metà, rappresenta il sole e il cielo, mentre il blu rappresenta la terra e la luna), è un colore di buono augurio che trasmette energia, forza e vitalità, in alcune tradizioni coreane utilizzato anche in cerimonie funeree per simboleggiare la transizione e la rinascita dell'anima.
La presenza dei campi di cotone, morbido e ovattato, bianco richiamano purezza, crescita e la fertilità, ma anche rischi e difficoltà per la loro sensibilità agli agenti atmosferici e alle malattie, quindi rappresenta il rapporto tra tenacia e leggerezza, tra divisione e unione. Il grano saraceno invece rappresenta gli amanti.
Oltre alla scenografia curata e ad una fotografia di ottimo livello, anche il modo in cui sono state girate le scene è altrettanto curato. Tutte le scene di vita vissuta sono state girate sfruttando angolazioni diverse, dagli angoli e dall'alto, massimizzando la luce, rallentandole, allungando momenti o bloccando gli sfondi per fermare il tempo. L'uso dei primi, pianissimi piani sul viso per rendere le emozioni, o su dettagli del volto come lo sguardo triste e nostalgico di Gong Yoo ("un uomo che sembra triste anche quando sorride"),la regia cattura tutto con maestria e intensità, realizzando una narrazione immersiva, esteticamente coinvolgente e potentemente espressiva, anche integrando in modo sempre pertinente le musiche, sfumate, oniriche ed evocative che accompagnavano la narrazione.
Critiche: Come scrivevo in alto non è un lavoro perfetto, personalmente c'è una qualche ripetitività degli elementi narrativi (l'estrazione della spada e il commiato della seconda coppia, ripetuto ben 4 volte), l'eccessiva riproposizione di scene passate attraverso il ricordo; la compresenza di elementi humouristici e drammatici che rappresenta un elemento di novità per il lavoro, che lo rende unico nel suo genere, non è sempre "riuscita", manca un "legante" che vada a miscelare due elementi che stridono e che tolgono credibilità e intensità all'elemento drammatico, col rischio di farlo diventare "burlesque" e grottesco.
Le storie d'amore e inoltre non sono state molto approfondite, inizialmente i due sembrano in un rapporto non proprio amoroso, molto meglio dal 12° ep., stessa cosa per il Mietitore e la sua amata che verranno mostrati come coppia, sbrigativamente, solo nel finale.
Il finale non è stato dei migliori, personalmente, sebbene finisca in modo tutto sommato positivo e diciamo felice, con seconde possibilità per tutti, mi ha lasciato un sottofondo di amarezza e non del tutto appagata. Ho persino preferito quello di Moon Lovers. Inoltre queste seconde possibilità avvengono in un tempo molto lontano, mentre tutto è rimasto uguale a parte il CEO della società che è invecchiato, io avrei inserito un contesto più "futuristico", erano trascorsi almeno 30 anni.... (non meno, forse più).
C'è, secondo una mia personalissima e banalissima opinione, da profana, un buco sul finale, non spoilero nulla ma volete leggerlo lo scriverò nei commenti in basso, oscurandolo, se invece avete visto il lavoro scrivete nei commenti che magari ci confrontiamo o mi illuminate sull'argomento.
IN CONCLUSIONE: "Goblin" è un K-drama che riesce a mescolare abilmente diversi generi, offrendo una narrazione avvincente e personaggi memorabili. La sua esplorazione di temi universali come l'amore, il sacrificio e il significato della vita lo rende un'opera da non perdere, che ha avuto un enorme impatto sui drama moderni che sono venuti a seguire (pensiamo a My demon, 2024, solo per citarne uno...) . La bellezza visiva, unita ad una trama profonda e ad interpretazioni intense, rendono Goblin un viaggio unico, perfetto per chi cerca una storia fantasy ma anche un racconto d'amore eterno, "una storia d'amore che si inserisce in uno schema divino". Grazie alla sua abilità di combinare humour e drammaticità, nostalgia e humour, Goblin si distingue come un'opera unica nel suo genere.
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Crescere insieme e sostenersi per superare gli ostacoli della vita
Se potessi riassumere i valori e il messaggio di questa storia sarebbe quello espresso nel titolo perché si parla di legami famigliari ma anche di un legame d'amore che diventa risorsa per entrambi i partner, trasformandosi e diventando reciprocamente punto di riferimento l'uno per l'altro.The Oath of Love è basato sul romanzo "Affido a te il resto della mia vita a te" o "Dammi molti insegnamenti" se vogliamo tradurre letteralmente, (余生,请多指教) di Bo Lin Shi Jiang (柏林石匠).
Questo drama è incentrato su una storia d'amore mutualmente formativa tra un chirurgo addominale, gastroenterologo e una violoncellista in erba (22 anni). É la tipica rom-com, nonostante sia un prodotto cinese, ho notato molti influssi da K-drama sia nelle modalità con cui nasce la storia, sia nel problema che li avvicina, sia nella gestione delle emozioni da parte di lui e la presenza di rivali e scene di gelosia.
La sinossi su Viki è parzialmente sbagliata: Lin Zhi Xiao (Yang Zi), la protagonista femminile, è una studentessa universitaria al terzo anno di violoncello. È energica, positiva sebbene impulsiva e spesso arrabbiata, dispersiva con i propri obiettivi, spesso distratta da altro. Ha un rapporto molto conflittuale col padre, un ex preside che la tratta come una scolaretta indisciplinata e che viene chiamato per nome , non Papà. Il percorso porterà un avvicinamento, una comprensione e una comune dimostrazione d'affetto.
L'amore della famiglia è insostituibile nella vita di una persona. Questa è un'importante lezione di vita che questo drama ci insegna. Le situazioni difficili possono renderci più maturi in tutti gli aspetti della vita. Questo è ciò che Lin Zhi Xiao e la sua storia ci insegnano.
Gu Wei (Xiao Zhan), il protagonista maschile è un medico molto capace, rigido, coartato, vive per il lavoro, pertanto vive i problemi e le battute d'arresto come fallimenti personali con conseguenti problemi d'ansia. Alla fine, dopo aver incontrato la nostra protagonista, impara a guardare i problemi da un'altra prospettiva ed a imparare da questi.
Gu Wei ha una personalità fredda e distaccata, ma in realtà è molto premuroso e disponibile verso i pazienti, vive per loro. Lin Zhi Xiao, d'altra parte, è apparentemente irruenta ed infantile ma sotto sotto è tenera e matura. Lo sviluppo del personaggio di Lin Zhi Xiao è uno dei più marcati nella serie mente, per quanto riguarda Gu Wei, che ha una differenza di età di circa 9 anni con la protagonista (31 anni), non cresce ma si ammorbidirà nel suo modo di vivere i rapporti e modificherà l'approccio ai problemi e la visione delle relazioni.
Le loro personalità sono molto distinte ma il loro modo di incastrarsi e di apportare un genuino contributo l'uno nella vita dell'altra sono l'aspetto affascinante del loro rapporto.
La storia d'amore presentata in questo drama è sana e consensuale: nessuno si impone sull'altro e dichiarano i propri sentimenti reciprocamente, già questo fa intendere il tipo di rapporto che avranno: simmetrico, tra pari.
Nonostante i 9 anni di differenza d'età tra i personaggi, lo sviluppo romantico della trama è molto naturale: lui si adatta al suo modo di vivere e la storia e procede al suo ritmo inesperto, rispettandone tempi e desideri.
Parallelamente, viene illustrato il rapporto dei nostri protagonisti con le famiglie: mentre una ha una famiglia supportiva , calda, sebbene il padre sia apparentemente distaccato e squalificante, l'altro ha una famiglia fredda e asettica di medici alle spalle, che si trattano come colleghi e intimano al ML le scelte da compiere, professionali e sentimentali senza supportare e aiutare veramente il protagonista.
Entrambi i percorsi subiranno delle evoluzioni, soprattutto nel rapporto che la nostra FL intratterrà col padre, un rapporto intimo e molto sofferto che viene illustrato con grande delicatezza e sofferenza in modo composto e intenso. La scena di lei in macchina che piange in silenzio sulla spalla del padre è di una bellezza disarmante. Solo Yang Zhi avrebbe potuto renderla con quella forza disperata che mostra affetto ma anche compassione per il loro rapporto e la salute del paziente. Questa famiglia che mette da parte i problemi e si riscopre unita quando la vita li pone di fronte alla morte.. .
Gli amici invece non li ho apprezzati, oltre a essere infantili e dare pessimi consigli propongono un ideale di relazione tossica e invischiata che non aiuta la relazione tra i protagonisti. I rivali , maschili e femminili, sono fastidiosi ma non troppo, sapranno mettersi da parte evitando di cadere troppo in basso, nonostante la SL illustra un tipo di donna fastidiosa, in quanto manchevole di elegante dignità, contrapposta ad un aspetto impeccabile (fortuna che si toglie di mezzo intorno al 16°). Purtroppo i cinesi propongono sempre questa tipologia di bitches a motivo del loro sessismo che disvela una malcelata misoginia. Se ci fate caso i rivali maschili non sono mai illustrati in modo meschino, misero e cinico. Capiscono che se non vengono scelti il motivo non è la presenza di un altro ma è legato a loro stessi.
Recitazione: Sia Xiao Zhan che Yang Zi offrono interpretazioni eccellenti, soprattutto nelle scene intime e di confronto. Hanno capacità interpretative molto buone, eccellenti per YG ,alla cui interpretazione darei 9. Xiao Zhan non è altrettanto bravo e versatile, secondo me, ma lo preferisco in questa parte che in altri lavori dove tende a fare il gigione, ossia a calcare la recitazione in senso innaturale.
La loro alchimia era comunque molto buona e e le loro interazioni erano cute da guardare, il che, unito alla naturalezza del loro rapporto mostra una coppia realistica come tante ne possiamo vedere in giro. É mancata totalmente la passione in questo loro rapporto, ma questo lo imputo alla giovanissima età della protagonista e al divario d'eta tra di loro; lo spettacolo inoltre ha un messaggio preciso e lo rimarca spesso: l'amore concreto è quello che unisce due anime che scelgono di condividere la vita, è quello che resta dopo la passione, è la bellezza di "una coppia anziana che cammina nel parco" dopo tanti anni, ancora uniti e insieme.
Del resto, tutto, sia la musica che il trucco e l'abbigliamento della protagonista (vestita prevalentemente di bianco e con colori tenui, color pastello) fanno pensare ad una storia "delicata" e "bianca" (attenzionate che non c'è mai un accessorio rosso a parte il rossetto, lei vestirà di rosso solo dopo il matrimonio, a motivo di un "upgrade" che ora le viene concesso, l'accesso alla sessualità). Io penso che un tocco di passione in più non avrebbe guastato, a completezza del rapporto, nonostante ci sia una scena di loro che si risvegliano con abiti differenti, e fa pensare che forse sia successo qualcosa, lasciando il dubbio e mai la conferma.
Adorabili i siparietti romantici alla fine di quasi tutti gli episodi: servono a smorzare la tristezza degli episodi tristi e a connotare di tenerezza e humour la relazione tra i protagonisti.
Colonna sonora buona ma non indimenticabile: crea un'atmosfera delicata, tenera, di grande tepore con molta semplicità come il rapporto tra i due protagonisti. Nessuno dei protagonisti è stato doppiato e loro stessi hanno prodotto tre canzoni della OST (Yang zhi lo fa sempre):
- "The Oath of Love (余生,请多指教)" (Sigla) di Xiao Zhan e Yang Zi (È stata incredibile per la combinazione delle loro voci, ed è la mia preferita).
- "The Greatest Fortune (最幸福的幸运))" di Xiao Zhan
- "Somebody Liking Someone (一个人喜欢一个人))" di Yang Zi.
Il pezzo forte di questo lavoro è la sceneggiatura che non diventa mai incoerente, costruisce dei personaggi abbastanza credibili, certo ha delle falle logiche di cui voi stessi vi rendete conto ma non è mai brutalmente drammatica, mostra la vita e le relazioni con i suoi alti e bassi e la qualità dei dialoghi è davvero molto buona.
Del resto YZ non accetta sceneggiature a caso!Dove c'è lei hai certezza di un lavoro di qualità, ben scritto e ben diretto. La regia è semplice e molto lineare ma questo ordine serve a rendere una semplicità della vita, senza personaggi troppo complicati e complessi, io penso.
COSA NON MI É PIACIUTO:
1) Assenza di fluidità tra le parti in cui la FL mostra una maturità inconsueta per i suoi anni, e le parti in cui è solare e spensierata in cui quasi subisce una regressione, a livello comportamentale.
2) Rapporto troppo platonico tra i due, anche dopo aver concretizzato e stabilizzato la relazione, ok lei è giovane ma lui ha 31 anni e delle sue necessità. Se la relazione è simmetrica devono trovare un punto di incontro anche su questo punto, non lui che si adegua sempre alle sue necessità (ma capisco che l'utenza è femminile e il QI sia basso, pertanto confezionano l'immagine di un principe azzurro paziente, con gli ormoni di un cane morto).
3) casting, non ho mai avuto percezione dei 9 anni di differenza dei protagonisti, lui non mi sembra così grande e lei così piccola, visivamente sembrano due coetanei, il team trucco doveva fare qualcosa in più, o lui ingrassare un po' per avere un fisico più pesante e maturo, dare quella percezione di solidità austera che ti viene con l'età, e non solo con la professione. Lei non subisce una evoluzione estetica marcata, avrei dato mezzo punto in più se alla fine lei diventava quella che è oggi, capelli neri e un fisico più asciutto, un trucco più maturo.
4) Questa è una mia preferenza: mi sarebbe piaciuta una storia meno lenta nell'avvicinamento e nella formazione del legame, sono due impediti, teneri ma impediti. Una volta messi insieme avrei voluto vederli più complici e impegnati in confronti esistenziali come all'inizio, invece quel rapporto si perde, parlano di stupidaggini e quando il tono diventa più serio è lui a rassicurarla e ad aiutarla , si perde quell'aspetto di negoziazione mutuale dei significati e della realtà, e quando si recupera lei è troppo brusca e concentrata sui suoi sentimenti feriti. Ma questa parte io l'avrei proprio evitata: nel senso, lui avrebbe dovuto informare lei di quanto gli stava accadendo e lei scuoterlo in quel momento lì, aiutandolo come poi ha effettivamente fatto. Apprezzabile tuttavia che non sia una donna che se ne sta con le mani in mano come tante protagoniste di cdrama che purtroppo VENGONO mostrate.
Nonostante i suoi difetti, è una serie molto buona che mi sento di premiare con una valutazione più generosa nel complesso, rispetto a molti altri modern cinesi è di un gradino sopra per regia, abilità interpretative, sceneggiatura. É in grado di trasmettere messaggi senza diventare mai eccessivamente deprimente.
In conclusione, "Oath of Love" è un cdrama che consiglio a chi ama storie romantiche con un tocco di realismo e profondità emotiva. È una serie che invita a riflettere sui valori dell'amore e della resilienza, lasciando un'impressione positiva durevole negli spettatori.
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Novità interessanti nella costruzione dei personaggi
C-drama a sfondo storico, a tema revenge and redemption, adattamento drammatico di un popolare romanzo web harem femminile "Kun Ning" (坤宁) di Shi Jing (时镜), con una novità interessante: i lettori hanno votato per il partner della protagonista.Inizio dicendo che per me è stato uno show DIFFICILE all'inizio. L'inizio di questo show è stato incredibilmente lento e la traduzione italiana non adattata mi ha fatto soffrire, rallentando ancor più la comprensione.
Questa storia esplora i nessi causali tra passato, presente e futuro, abbracciando l'idea che, se solo sapessimo ciò che sappiamo ora, potremmo tornare indietro e fare ciò che avremmo dovuto/potuto ma non abbiamo fatto.
Inizia con una Ning'er che è già un personaggio pienamente realizzato ma non ancora rivelato: un' imperatrice subdola e capricciosa, eccessivamente autoindulgente, che viveva una vita malvagia e corrotta.
Il tropo narrativo è quello tanto caro ai cinesi di ritorno nel passato per cambiare il proprio destino ma la proposizione è stata molto diversa rispetto a quanto siamo abituati a vedere nel senso che effettivamente molti eventi rimangono immutabili e ai protagonisti tocca affrontare le sfide in modo diverso.
E' proprio questo l'aspetto affascinante di questo spettacolo: se il destino non cambia muta tu stesso il modo di affrontarlo e muterà anche il modo di subirlo.
La Protagonista è una giovane donna a cui è stato tolto tutto per una vendetta inutile di una concubina che però è stata la sua unica figura di riferimento (da qui sentimenti ambivalenti), arriva nella capitale piena di rancore e carica di propositi di riscatto a qualsiasi costo, decide di prendersi tutto anche quello che non le era destinato come risarcimento di quanto le era stato tolto. Si accorge però alla fine dei giochi che non ne valeva la pena e che non aveva davvero ottenuto nulla se non l'odio di tutti, che non aveva risolto i suoi problemi interiori e aveva calpestato anche coloro che l'avevano protetta e amata.
Anche se gli obiettivi di Ning'er cambiano, la sua natura innata rimane la stessa. Il passato è raccontato in flashback, poco prima che il momento si ripeta nel presente. Questo funziona per quanto riguarda i punti più dettagliati della trama, ma diluisce le storie dei personaggi e delle relazioni. Quindi, sebbene Bai Lu svolga il suo ruolo nel complesso, la narrazione frammentaria dei retroscena non cattura la profondità del rimpianto di Ning'er né le sfumature delle sue relazioni con alcuni dei personaggi principali.
Ha però la possibilità di rimediare, ed è bellissimo il modo in cui prende a cuore le sorti dei suoi sostenitori, soprattutto il suo migliore amico.
Altro elemento di novità è rappresentato dal ML, interpretato da Zhang Ling He, il suo personaggio : Xie Wei ,ci ho messo un po' per farmelo piacere ma quando l'ho compreso l'ho apprezzato più di chiunque altro, protagonista inclusa. E' un elemento di novità perché normalmente gli eruditi ma anche i protagonisti sono personaggi chiari, puri, corretti e moralmente integri. Qui il personaggio ha un indubbio spessore etico ma anche una grande complessità interiore e un temperamento collerico, aggressivo, a tratti violento. E' più un personaggio "latino" che un cinese da drama storico.
Però, sempre a differenza dei classici protagonisti cinesi, prenderà scelte estreme a tutela della donna che ama, a suo discapito, saprà prendere l'iniziativa sotto ogni punto di vista, dimostrandosi machiavellico e con infinite soluzioni. Un uomo intelligente sebbene eccentrico e fuori controllo.
La storia è molto interessante, la narrazione è ben orchestrata, nonostante un ritmo lento iniziale, mantiene alta la suspense e l’interesse dello spettatore attraverso colpi di scena e momenti emotivamente coinvolgenti.
Aiuta tantissimo il montaggio, molto ben studiato: alle scelte diverse nei percorsi di vita dei protagonisti vengono accostate scene , tramite flashback , compiute nella versione precedente che si vuole cambiare. Questo accostamento è un elemento di novità molto interessante.
Le scenografie sono molto buone, catturando l’opulenza e la grandiosità del palazzo imperiale, mentre la colonna sonora contribuisce a rafforzare l’atmosfera storica e a conferire intensità della serie.
Cosa non ho apprezzato: la protagonista principale, è intraprendente, intelligente, fiera e forte però sentimentalmente molto indecisa e tentennante (nonostante le sue ragione siano anche dettate da un malinteso che ha avuto con Xie Wei nella sua prima vita, legato al dono di un pugnale).
La costruzione del rapporto finale, quello definitivo, è stata relegata agli episodi finali ( mi riferisco davvero agli ultimi 3 episodi su 38 totali, nonostante il ML palesi il suo interesse quasi morboso nel 32°ep.) e fino al 38esimo, Ning'er sarà tentennante, procedendo a tentoni con slanci in avanti e passi indietro il giorno seguente.
La narrazione è carente nell'arco narrativo di Zhang Zhe. Per me, è la storia più cruciale dell'intera serie.
Ning'er era una persona egoista, così commossa da diventare altruista nei suoi confronti. Le loro emozioni erano così potenti che li hanno spinti entrambi fuori da loro stessi, verso un esito reciprocamente distruttivo. Purtroppo, a differenza del romanzo, ho letto, la loro relazione di riadattamento è superficiale e sfiora appena la superficie dell'affinità incompiuta tra loro. È un peccato che, invece di attenersi al romanzo, che meglio sviluppa questo arco narrativo, abbiano sprecato un sacco di tempo con le noiose e banali buffonate della perfida Consorte Shu. Il lato empatico di Xie Wei, presente nel romanzo, non è stato qui adeguatamente reso.
Tuttavia, nonostante la storia d'amore decolli alla fine, una comprensione reciproca si sviluppa gradualmente tra loro e la situazione diventa davvero bollente e passionale. Quando succede, la loro audace alchimia esplode in un modo che stabilisce un nuovo standard per le scene di intimità fisica in futuro.
L'inizio non è stato dei migliori, ho faticato per entrare nella storia, il ritmo è lento e risulta confusivo ricostruire la storia per la quantità dei personaggi proposti e continui flashback.
La recitazione dei personaggi è stata discontinua: Zhang ling he ha faticato per entrare nel personaggio, inizialmente l'ho trovato "legnoso" e innaturale, per rendere il dissidio interiore la sua espressività era troppo viziata da continue smorfie antiestetiche e innaturali, rendendolo poco convincente.
La protagonista , Bai Lu, molto intensa e convincente in alcune scene ma terribile in altre, la sua recitazione nel complesso per il ruolo da protagonista, è quella che mi ha convinto meno. Non cambia con gli episodi, mentre invece il ML, inizia a essere più naturale e convincente intorno al 26° (per me ha faticato ad entrare nel personaggio ma una volta entrato è stato intenso e performante).
Interessante che questo percorso di "risintonizzazione" del ML, finisca per rubare la scena alla "grande Bailu" e sia stato reso anche visivamente, iniziando a spogliarlo di quel trucco da vampiro ( smokey eye sui toni del rosso, cherry lip e pelle di porcellana ) per connotarlo con un maquillage più naturale.
Una coppia interessante che avrebbe dovuto trovare più spazio sulla scena è quella composta da Fang Yin e il Signor Lyu :c'era qualcosa nel suo desiderio di toglierle quel peso dalle spalle e condividere insieme i pesi della vita che l' ho trovato intrigante. Se gli autori ci avessero dato l'opportunità di vedere sbocciare questo rapporto, mostrandoci come si sarebbero potuti innamorare l'uno dell'altra e sarebbe stato interessante. Volevo vedere dove sarebbe andata a finire ma così non è stato.
Il tallone d'Achille di questo lavoro è la regia: mi è stato fatto notare da un'amica del settore (art director) l'abuso dell'effetto Bokeh e un abuso del grandangolo nei primi piani, o la desaturazione eccessiva dei colori.
"L’effetto desaturato cercava di mettere un pezza e stabilizzare la luce che non erano riusciti a controllare durante le riprese, 3 troupe di riprese non sono riuscite a coordinarsi sulla luce e per omogenizzare il colore e sono stati costretti a correggere in post desaturando.
L’evoluzione dei colori degli abiti segue l’evolvere della storia e l’animo dei personaggi.
C'è stato il solito problema con il tempo atmosferico, dato che cambia da pioggia a sole estivo nell’arco di pochi minuti e poca distanza. L’effetto bokeh (per coprire la scenografia forse non troppo meticolosa) rende le immagini fané e va in contrasto con la desaturazione (tipica dei moderni e dei luoghi freddi o asettici), creando caos e disturbo".
Personalmente ho trovato interessanti alcune inquadrature in certi momenti che davano suggerimenti sui personaggi e sulla loro natura, arricchendo visivamente la narrazione.
Ho trovato nauseanti, per fortuna sono poche, le inquadrature dal basso e gli aloni chiari sul volto dei personaggi e ai margini della scena nelle scene di avvicinamento sentimentale.
I combattimenti sono spesso montati con la velocità a 1,5x per movimentare le scene d'azione ma l'eccesso di velocità e i colpi degli attori girati in aria mentre sospesi su un filo arrivano orizzontalmente mi son sembrati più errori che effetti scenici di pregio visivo. E dire che due di questi registi hanno girato lavori di pregio come Blossoms in adversity o Moonlight mystique, Starry Love, Blue Whisper e the Long Ballad
La narrazione mi ha lasciato vagamente insoddisfatta: come se avessi visto solo la versione riassuntiva di una storia che aveva molta più profondità, sfumature e sostanza di quanto il drama riuscisse a trasmettere.
Non hanno compreso quali archi narrativi avrebbero dovuto avere più peso e la regia ha una sfortunata propensione per luci troppo accese e uno stile di ripresa un po' disordinato. I valori di produzione sono, nella migliore delle ipotesi, mediocri. Questa è una storia che aveva così tanto potenziale che meritava di essere nelle mani registi migliori e di un budget più consistente (forse tutto speso per assoldare Bailu & company). Attori con più esperienza non avrebbero guastato nonostante Zhang Ling He si dimostri un buon interprete con ampi margini di miglioramento. Wang Xing Hue si dimostra sul pezzo e affidabile, come sempre, Liu Xie Ning a me che l'ho seguita in vari lavori, è piaciuta più di Bailu, meriterebbe senz'altro un'occasione da protagonista.
In conclusione "Story of the Kunning Palace" è una serie consigliata a chi ama i drammi a sfondo storico con una storia oscura e avvincente di intrighi, tradimenti, vendetta e redenzione, con personaggi sfaccettati e una trama avvincente ma sarebbe stata meglio con recitazioni più solide e meno discontinue e una regia più curata,
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Una birra che non ubriaca
UNA BIRRA CHE NON UBRIACA.Nonostante una regia competente: il regista è lo stesso di business proposal e di un altro lavoro di successo, nonostante una sceneggiatura che propone dei dialoghi profondi e una storia interessante, nonostante la FL sia un mostro di bravura, chi ha visto i suoi lavori precedenti non può non notare lo studio sul personaggio e la sua versatilità, nonostante tutto questo, il lavoro non mi è arrivato, chiaramente ci sono delle emozioni che ho provato ma più legate alla vicenda personale della protagonista che alla storia d’amore.
Il protagonista maschile é bravo e bello ma non sempre puntuale con la recitazione, in alcune scene. Tuttavia come personaggio è interessante il modo in cui scardina molti stereotipi di genere e il modo in cui tratti il tema dell'ipersensibilità emotiva, una condizione psicologica molto poco conosciuta ma che esiste ed è presente.
Questo amore quando nasce non ha quel trasporto, quell’entusiasmo, quel nodo allo stomaco che ho provato in my Dearest Nemesis per esempio, o in business proposal. Credo che abbia influito una recitazione non sempre credibile del ML, la costruzione del personaggio della FL (che pure è interessante vedere una donna opposta e poco cute, come i drama ci propongono invece), anche lo stile di regia con continui primi piani iniziali di 45 secondi sugli occhi commossi dei protagonisti ha contribuito a rallentare il ritmo.
Lee Jong Won (ML) sta facendo un lavoro fondamentale dopo aver portato a termine con successo il suo terzo drama da protagonista quest'anno. In ogni sua interpretazione, si distingue con successo. La sua alchimia con Kim Sejeong (FL) è l'unico fattore discontinuo e altalenante.
Interessante la parte che tratta la produzione della birra, sia per quanto riguarda la conoscenza dei processi , che non conoscevo sia per l'ambientazione scenografica che ricorda moltissimo "un'ottima annata", film cult del 2006 con Crowe e Marion Cotillard.
Molto buona la scrittura per quanto riguarda la caratterizzazione dei due protagonisti , credibile e molto ben studiata (è normale sentirsi attratti da qualcuno che ha le caratteristiche genitoriali, lei fa il lavoro del padre ed è inibita come lui però è anche una persona che gli offre comprensione e protezione, a differenza del padre).
Consiglio senz’altro perché è un lavoro di qualità, con una storia interessante, però senza troppe aspettative emotive. La seconda coppia molto interessante ma anche loro mancano di intensità, tensione e trasporto. Inoltre la costruzione del personaggio di Oh Chan Hwi, della seconda coppia, non risulta credibile assolutamente, non spoilero ma una persona che ha il suo trascorso non é credibile abbia quella personalità. Mi viene da pensare che abbiano inserito sul finire questa evoluzione senza averla programmata dall’inizio.
Episodi 10 e 11 inutili.
Regia interessante.
Sceneggiatura discreta ma non sempre comprensibile nelle evoluzioni e nelle dinamiche finali dei due protagonisti, musica gradevole ma non indimenticabile.
Non mi è piaciuto:
1) La costruzione di un rapporto platonico tra tutti i personaggi
2) Evoluzioni non credibili dei personaggi (padre, amico della protagonista, famiglia di "miss bellezza").
3) Recitazione a mala pena sufficiente da parte di tutti, solo la FL si conferma un'attrice di spessore e versatile ma nel dare il voto ho dovuto fare una media complessiva delle interpretazioni di tutti.
4) Il ML è stato promettente e molto bravo in alcune scene, poi piatto e noioso in molte altre.
5) la FL cazzutissima ma sottona con i superiori si faceva urlare addosso da tutti .
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La "nemesi" del Catfishing
Rom-com di tipo office drama che affronta per la prima volta il tema del Catfishing adolescenziale e trasmette alcuni messaggi inflazionati ma sempre interessanti: il coraggio di amare, anche se sei stato ferito, l'accettazione incondizionata dell'altro con i propri difetti, incoraggia l'autenticità e il coraggio di essere se stessi anche se "eccentrici".È una serie che utilizza molti cliché e tropi narrativi tipici di queste tipologie di drama, è un incrocio tra Twinking Watermelon, Business Proposal e True beauty, come tipologia e soluzioni di racconto.
Il punto debole di questo lavoro è la sceneggiatura: avevo letto prima di iniziare la visione che si trattava di un lavoro leggero e privo di problemi, ovviamente non è così sebbene i problemi che affrontano i protagonisti mi sembrano davvero trascinati e privi di fondamento poiché non c’è un lavoro di scrittura credibile che li abbia resi convincenti. La logica é molto sciatta. È un lavoro basic che tutti possono seguire non c’è molto da capire.
Esempio:
Dedicare 50 minuti alla gestione delle conseguenze di una bugia adolescenziale su cui potresti farci un risata, considerato che hai scelto quell'uomo per come è diventato oggi, per il valore che ha e per quanto apporta nella tua vita, mi è sembrato davvero senza senso. Comprendo che la protagonista ci sia rimasta davvero male nello scoprire di essere stata ingannata ma a 30 anni, io penso, che su brutte esperienze grottesche, come quella che viene illustrata, ti ci fai una risata. E invece la trascinano senza senso. In questo senso bisognava scrivere una storia che giustificasse o aggiungesse qualche dettaglio che rendeva quell'incontro e quella bugia "imperdonabile".
Buona la caratterizzazione del personaggio protagonista, da weak hero, Choi Hyun Wook si conferma un professionista valido con grandi margini di miglioramento, non è il classico bellone da Drama ma è abbastanza espressivo, con un bel sorriso e una gran bella voce che modula bene, risultando tenero in certi momenti e affascinante in altri. Ha impersonato perfettamente il ruolo del ragazzo alternativo, amante del rock e otaku inside, diffidente , timoroso, un po' paranoico ma romantico, deciso e senza tentennamenti sui suoi sentimenti (differentemente da altri lavori di questo tipo che propongono sempre chaebol molto imbarazzati se si innamorano dei propri dipendenti o ragazze di bassa estrazione sociale). Ho apprezzato moltissimo che per lui fosse indifferente, che fosse alla mano e riconoscesse il valore degli altri a prescindere dal lignaggio o dall'appartenenza alla bassa piuttosto che all'alta borghesia.
Ho adorato il ruolo della protagonista SU JEONG (Moon Ka Young) , rispetto a True beauty , qui é molto meno sottona, determinata , tenace e forma davvero una relazione solida e invidiabile con il protagonista che diventa non solo un compagno ma anche un inseparabile migliore amico. Ovviamente ha dei tentennamenti ingiustificati per quanto riguarda la scoperta dell'identità del Dragone nero ma comprendo la paura iniziale di iniziare una storia d'amore con il capo. Anche in questo caso si ripropone il tema delle difficoltà ad avviare una relazione tra classi sociali differenti in COREA (che noia!).
Nonostante formino una splendida coppia adulta molto affiatata li ho trovati poco convincenti nell’ambito passionale, ma questo è un problema di scrittura, non certo di recitazione.
Non è un lavoro ottimale soprattutto per quanto riguarda i dialoghi. La seconda coppia è noiosissima nonostante l’attore SL sia abbastanza in gamba, il ruolo che hanno cucito alla seconda protagonista, tentennante e molto incerta, a spese degli altri è davvero seccante, c’è un abisso rispetto a quando impersonava la sorella della protagonista in True beauty, ed a come è stata diretta in quel lavoro.
Le interpretazioni sono un po’ disomogenee nel senso che i protagonisti sono stati bravi, ma alcuni sono stati davvero pessimi come l'attrice che impersona la nonna, terribile sia come attrice che come estetica (sembra di cera) che come scrittura del personaggio, cambia modo di pensare e predisposizione negli ultimi minuti dello show, dopo un dialogo molto bello ma troppo poco per distruggere le convinzioni granitiche di una vita (NON E' CREDIBILE) , molto sottotono la seconda protagonista Ha Jin, anello debole di un cast solido.
Molte scene potevano essere eliminate, non aggiungono nulla alla storia, rallentano solo il ritmo abbastanza buono di un lavoro che per fortuna era di 12 episodi. Avrebbero potuto inserire qualche scena di passione e qualche bacio un po' più spinto. Aggiungo anche che ci sono evidenti messaggi pubblicitari frequenti, addirittura un paio di scene inserite SOLO A SCOPO PUBBLICITARIO (le caramelle al caffé si vedono tipo 4 volte, poi il latte al cioccolato, di una marca specifica e con il marchio in evidenza sempre, un brand di abbigliamento e solo macchine Volvo, tra cui un modello elettrico di cui viene mostrata la modalità di ricarica). Lo dico perché hanno bocciato "The king, eternal monarch " per la frequenza dei messaggi e qui è davvero palese e insistente ma nessuno ha detto nulla.
Alcune puntate sono molto gradevoli come la 2-5,-7-8, la 12 e ho apprezzato che non ci sia come al solito la separazione dei protagonisti, ma come affrontino un percorso insieme senza inutili tragedie, il finale è positivo e gli viene dedicato ampio spazio. Ad alcuni episodi, tipo il n° 8 e il n° 12 darei una valutazione più generosa, di 8, ad altri tipo il primo episodio o l' 11ª darei un 6, nel complesso valuto tutta l'opera 7,5.
Non arrendetevi al primo episodio perché introduce il lavoro in modo molto comico e grottesco, e per fortuna il lavoro diventa un po’ più serio, anche come dialoghi andando avanti .
La colonna sonora è molto gradevole ma non indimenticabile,
Uno spettacolo carino e confortevole, anche se molto irregolare come soluzioni logiche (avete per esempio compreso come mai i due protagonisti si trovino costretti a restare alla fattoria nell'episodio numero 5 se il protagonista aveva la macchina? ). È un lavoro che può essere rivisto magari saltando qualche scena.
Davvero molto buono il lavoro da parte dei 2 protagonisti principali, che sono coinvolgenti, vulnerabili, attraenti e divertenti (specie il nostro ML).
ELEMENTI DI NOVITA':
- Nessun problema di comunicazione e malintesi;
- onestà sentimentale e risolutezza professionale e personale;
- una coppia che si supporta e parla dei problemi affrontandoli insieme;
- nessuna separazione e incontro dopo anni (se escludiamo l'inizio che non conta);
- il topic del catflishing;
- ML alternativo che resta tale e FL che segue le sue passioni.
Lavoro tematico davvero molto originale per alcuni aspetti: il mondo degli anime/videogames come metafora del mondo emotivo, stantio in altri quali il consueto dialogo riflessivo circa la cultura aziendale, generalmente negativa che circonda le donne di successo al lavoro.
Lo consiglio se avete bisogno di qualcosa di leggero, se amate le coppie tenere e romantiche( cute).
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Drama politico a basso budget con EVIDENTI problemi di esecuzione
"Scarlet Heart" è un drama molto politico di intrighi e macchinazioni nella Corte imperiale nel primo regno della dinastia Qing , da parte degli Aisin Gioro. Lo storia è di fantasia ma con un sfondo storico ben definito, successivo ai Ming e ai relativi cambiamenti negli assetti di potere e nelle fazioni.Tuttoquello che vedremo saranno interazioni del tipo: PARLARE- PIANGERE- INGINOCCHIARSI. Per chi ama le interazioni complesse questo è il massimo che sono riusciti a offrire.
Di buono c'è che gli attori sono poco o per nulla truccati (senza la tecnologia moderna per levigare la sua pelle) e questo mi è piaciuto molto. Gli sviluppi dei personaggi, come evoluzioni psicologiche, non ci sono stati per tutti, prevalentemente riguardano l'evoluzione della protagonista che da ragazzina spensierata e piena di speranze inizia a perdere slancio ed entusiasmo dopo il matrimonio del compagno di infanzia e tutto il lavoro si svilupperà a due binari paralleli : un binario seguirà le vicende dei principi e le loro macchinazioni, l'altro le conseguenze psicologiche e psicosomatiche sulla protagonista, che perde, ad ogni nuova onta o insulto, sempre più la gioia di vivere e la felicità, maturando ed evolvendo in senso sempre più nostalgico, spegnendosi sempre di più, come una candela dalla fiamma viva e spessa che va estinguendo anno dopo anno ogni anelito. Fatali gli ultimi 8 episodi....
Il ritmo del drama è abbastanza buono. Mi ha coinvolto molto nella prima metà del e il tempo è trascorso velocemente: questo tempo serve a presentare i personaggi e a mostrare le relazioni che FL intratterà con ognuno di essi- principi, concubine, imperatore, colleghe di lavoro, eunuchi. È stato bello ammirare le profonde amicizie basate sul gioco o su riflessioni profonde, giovani amori, rivalità, storie "d'amore" mature e complicate.
Ho spesso avuto l'impressione che flirtasse sottilmente con tutti, specialmente con il 13°, mentre nella versione coreana è molto più ordinata nel suo modo di porsi che non lascia spazio a malintesi di questo tipo.
La seconda metà del drama, a partire dal 23°, si colora sempre più di toni via via più drammatici , fino a diventare terribilmente tragici negli ultimi 5 episodi. Sul finire gli attori sembrano tutti stremati, esausti, depressi, la FL poi diventa una llorona fatta e finita! Negli ultimi episodi il ritmo del drama rallenta tantissimo fino a languire (sperando che le intenzioni della regia fossero queste, altrimenti è grave).
Rispetto all'omonimo coreano (che non tirerò in ballo per NON mortificare l'opera primigenia) questa versione , originale, indubbiamente è legata moltissimo alla storia di Tong Hua, che ripropone fedelmente, infatti i dialoghi e la scrittura è molto buona, più dinamica, machiavellica, confabulatrice e intricata di quella coreana e in definitiva, personalmente per me, più appassionante e coinvolgente , tuttavia...
Personalmente mi è mancata la chimica tra FL e il principe n° 4. Le relazioni amorose, in questa serie sono mal sviluppate, nel senso che ci sono dei passaggi , dei cambi di rotta, non chiarissimi, sono palesi le motivazioni ma non viene illustrato fisicamente o ben esposto quali sono le azioni che suggellano un interesse verso uno o un altro principe.
L'ottavo le piace ma è il marito della sorella, dal nulla decide di lasciarsi andare pensando che rinunciasse al trono per lei. E invece questo è un lavoro in cui la lotta al potere e il riscatto come figlio "leader" viene prima di tutto. L'amore ha davvero poco peso nella vita di questi principi, nessuno di loro rinuncerebbe a niente per questo :Nono, Ottavo, Secondo, Quarto... nessuno rinuncerebbe a nulla.
Ognuno di loro è caratterizzato umanamente ma è la scrittura tipica dell'autrice: quella di mostrare le asperità caratteriali di ognuno, mai propone uomini "candidi" , privi di peccato. L'unico, moralmente accettabile per me è il 13°, un uomo che sa sacrificarsi, proteggere e pensa in modo anticonformista, progressista e moderno, senza snobbare nessuno.
Non esiste alcuna fisicità in questo lavoro, l'amore è tiepido, mostrato con forza nelle lettere, QUANDO si è insieme si parla e basta!
La relazione tra FL E ML si vive, dopo essersi concretizzata, prevalentemente nell' angoscia. La loro relazione antecedente è troppo controllata, riservata e nascosta, con conversazioni limitate e brevissimi tocchi. Non sono riuscita a sentire COMPLETAMENTE la chimica e il desiderio reciproco.
Il quarto principe è disposto ad aiutare sotto coperta ma se il problema riguarda un intervento che può penalizzarlo si tira indietro da aiuti concreti, anche nei riguardi dell'amato fratello. Pur sofferente, è sottilmente spietato me senza sfumature, mostra due facce: un lato molto controllato e freddo o un altro spietato e crudele. Non ha saputo rappresentare una complessità e dare sfumature al personaggio, spiegare le motivazioni dietro tanta crudeltà, il coreano pur prendendosi delle libertà nella scrittura riesce a rappresentare tutto questo.
L'ottavo principe come recitazione mi è sembrato molto più credibile, specialmente sul finale , quando inizia a consumarsi e disgregarsi, perdendo ogni cosa. Bravissima anche Lu Wu, la concubina del 13,° come attrice, e anche la cognata del 13° e moglie del 10° Principe. Salvo questi e l'attore che impersona l'imperatore come interpretazioni di buona qualità, credibilità ed espressività microfacciale. FL E ML non mi hanno completamente convinto e coinvolto. La recitazione di tutti è stata molto rigida, rendendo le interazioni forzate e innaturali. Il lavoro di ripresa è stato disordinato e non ha dato forza alle scene drammatiche. Dopo l'ultimo episodio finale non ho provato lo stesso senso di tragedia e perdita che ho provato dopo aver guardato il coreano "Moonlovers", anzi son stata quasi sollevata che fosse finito benché la lettera cinese , ripresa dal libro, è molto più bella e poetica rispetto alla lettera coreana, lo riconosco.
Questo drama copre un arco temporale di più di 20 anni, tuttavia i personaggi rimangono uguali, nessun trucco o effetto per invecchiarli e renderle credibile la crescita, e sulla scena non sempre si capisce quanto tempo passa, solo dai discorsi comprendo che 3 minuti prima illustravano la vita 6 anni fa... .
Gli effetti speciali, la regia, le luci per le riprese notturne, i trucchi sono stati davvero PESSIMI, nel quindicesimo episodio la scena del laghetto di loto è davvero fatta MALISSIMO, non ho mai visto nulla di più scadente e mal realizzato in vita mia, ed è un peccato che non si possano allegare le foto alla recensione.
Le luci nelle riprese notturne non erano buone, ci sono aloni bluastri, tipo luci led, sul volto dei protagonisti, a macchie, e questo si verifica quasi in ogni episodio.
Ci sono molti piani di ripresa utilizzati ma il passaggio da uno all'altro spesso è brusco e molto traballante (forse per l'assenza di carrelli o steady cam) e taglia parti del volto dei protagonisti.
Molte scene all'esterno o effetti un po' più scenici sono stati girati con il Compositing e Green screen VFX: ossia le riprese dietro uno schermo verde e lo sfondo è un modello filmato separatamente, o immagini create utilizzando la computer grafica (come nello stagno di loto, ep.15). Durante la creazione della scena, lo schermo verde viene sostituito con lo sfondo richiesto, e si vede che è qualcosa aggiunto in un secondo momento, anche dalla neve che non cade sui personaggi per esempio... .
Canto doppiato o il suono del flauto non è sincronizzato con il movimento della bocca del personaggio.
Controfigure nelle scene a cavallo, e si vedono anche quelle.
Costumi belli? Se li confronto con quelli di the Yanxi palace sorrido teneramente... l'utilizzo delle borse termiche penso che non fosse proprio storicamente attendibile dato che la borsa termica d'acqua calda nasce nel 1903.
La colla sulla testa dell'imperatore sempre ben visibile in controluce nell'attaccatura della treccia, a volte visibile nelle scene col quarto principe.
Scarpe coperte da copri calzari (quarto principe e imperatore) ma a volte le suole moderne ( suole in tomaia EVA) sono ben visibili.
Cari Lettori mi chiedo se abbiate visto questo lavoro attentamente, con uno schermo adeguato e come abbiate potuto dare valutazioni superiori al sei. Io davvero me lo chiedo.
Ai sensibili di stomaco consiglio di saltare qualche scena nel trentesimo episodio... (wok umani, smembramenti)
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Da principio fu il Caffé
Coffee Prince è un lavoro che va visto perché è considerato, a buon motivo, l'apripista dei drama moderni. Nonostante uno stile asciutto e senza fronzoli, che risente dell'anno in cui è stato prodotto (2007), è senz'altro una pietra miliare dei drama. Il suo impatto fu talmente grande che venne aperta una caffetteria "Coffee Prince" a Seoul, che ha chiuso definitivamente 4 anni fa.E' uno dei primi lavori di Goon Yo, da qui è possibile apprezzarne la crescita artistica, ed è un lavoro in cui i nostalgici potranno ritrovarsi perché viene presentata una Corea prima del boom economico e la rapidissima ascesa che l'ha totalmente stravolta nei paesaggi e nelle dinamiche relazionali, ma anche nel modo di apparire del suo popolo.
In questo lavoro è possibile apprezzare due bravi attori che non ci sono più: uno ucciso dal successo e da una società inflessibile che non ammette errori, e mi riferisco a Lee Sun Kyun, che in questo lavoro interpreta il cugino del ML, e a Lee Eon, morto tragicamente in un incidente stradale qualche anno dopo al ritorno da una premiere (che qui interpreta uno dei "principi" innamorato di Angel).
E' anche una delle prime apparizioni dell'oggi famosissimo Kim Jae Wook, conosciuto per la sua partecipazione a lavori di successo come Death's Game, Her Private Life, Crazy love... .
Ho apprezzato tantissimo l'aria vintage di questo lavoro, vederlo oggi mi consente di tornare indietro e notare come nel 2007 la corea sembrava davvero distante anni luce dalla modernità, tagliata fuori; sembra quasi una serie anni '80/90. I primi modelli di cellulare, attori con coloriti naturali (non sbiancati come oggi), pelli oleose, anche impure, assenza di ritocchi; nessuno è davvero bellissimo e chi è bello lo è al naturale.
Le musiche sono discrete (nel senso che non sono pervasive e ad altissimo volume come nei drama moderni), qualcuna riprende moltissimo, al limite del plagio, due brani americani che ho sentito in un film di cui ora non ricordo il titolo.
Le performance interpretative sono buone, acerbe per qualcuno, ma nel complesso tutti risultano credibili e calati nella parte (discorso a parte per Chae Jung Ahn , anello debole di un cast solido).
Quindi, dopo tutto 'sto encomio, perché non do il mio massimo?
Perché personalmente ho trovato il lavoro di una noia mortale: nasce da una idea molto promettente anche se per quanto riguarda l' Asia è un tropo vecchio come il mondo il gender bending (parliamo di una leggenda cinese che esiste da molto prima di Cristo), che illustra uno "slice of life" di tutti i personaggi coinvolti.
Ebbene, sicuramente il motivo è l'assenza di un'evoluzione psicologica di molti personaggi e l'assenza di scene coinvolgenti o interessanti, viene davvero illustrata la vita nei suoi aspetti essenziali ed elementari, quindi 17 episodi per vedere persone al supermercato o interazioni inutili, che nulla aggiungono al lavoro, mi ha davvero rallentato.
Questo è un lavoro che poteva senz'altro accelerare il ritmo con 12 episodi , dal 4° all'11° vengono proposte solo dinamiche relazionali conflittuali.
I due protagonisti cercano il proprio posto nel mondo, sono molto simili benché molti non lo abbiano notato, nel senso che in un certo qual senso son rimasti bloccati ad un evento traumatico del passato: la protagonista è diventata involontariamente il capo famiglia e nell'assumere un ruolo di riferimento maschile ne ha assunto anche postura, movimenti, aspetto (complimenti alla bravura dell'attrice perché è una delle più calzanti nel ruolo maschile). Il protagonista cerca invece un posto dove stare a proprio agio, non percepisce quella come la sua famiglia, tenta di inserirsi nella relazione del cugino perché si sente tagliato fuori, scappa lontano per non affrontare un paese che gli sembra troppo piccolo e asfittico per lui ma lo sono piuttosto le dinamiche abitative famigliari, gioca ancora con i "lego". Vengono così mostrati un uomo prossimo ai 30 che non sa comunicare apertamente bisogni e desideri e una protagonista che vive senza fermarsi a mai, destreggiandosi tra una decina di lavori alienanti e mal pagati, che non riflette bensì agisce senza mai chiedersi il perché delle cose o la conseguenza delle proprie azioni, pessima in quanto a senso di responsabilità benché economicamente autonoma.
I due protagonisti, così come le altre coppie, mostreranno dinamiche relazionali conflittuali e disfunzionali: aggressivi verbalmente, il protagonista con la FL anche un po' fisicamente, la sorella della protagonista con il ragazzo che le veniva dietro aggressiva, svalutante e manipolativa. Manipolativa e narcisista anche l'artista (mediocre tra l'altro professionalmente) che non si contentava dell'affetto sincero dell'uomo che diceva di amare ma, a seguito dell'indifferenza genitoriale, con un continuo bisogno di approvazione che sfocia in comportamenti seduttivi con chiunque indossasse dei pantaloni, nel tentativo di mantenere legati a sé il gallerista e il ML , che compirà uno sforzo notevole per liberarsene.
Di buono c'è che verrà castrata ed entrambi i suoi ammiratori le volteranno le spalle per la protagonista, non bella ma autentica e senza sovrastrutture.
In generale, un aspetto che mi ha contrariato è stata la rappresentazione di come gli uomini potevano essere ridotti a "pozzanghere di miseria umana", privati di dignità e contegno. TUTTI loro erano privi di consapevolezza e imbalsamati di fronte alle donne che li avevano avvolti intorno alle loro dita. Nessuno di loro ha una relazione di reciproca comprensione con la donna che amava.
PER CONCLUDERE...
La storia ha un lieto fine ma per alcuni finali, non mi riferisco alla coppia principale, mi ha amareggiata perché speravo in alcune crescite in autonomia, separati da partner così vessanti e manipolativi anche se questo è ahimè rappresentativo della realtà.
Per un drama che viene lodato come introspettivo, fresco, romantico e sfacciato, è risultato, personalmente, deludentemente stantio, trascinato ed eccessivamente lento.
Interessante che si sia trattato il tema dell'omosessualità in modo così rinfrescante e leggero, nel 2007, quando la corea è ancora chiusa sull'argomento. La lotta interiore di Choi Han Gyul era credibile e gestita con molto tatto. Anche l'intimità libera e rilassata, mai volgare tra le coppie é encomiabile. Tuttavia, non è stato raccontato molto, la recitazione è stata altalenante, migliore nella parte centrale, come per tutti gli show su donne che si travestono da uomini, bisogna sospendere un elemento di incredulità e semplicemente seguire il lavoro nel credere che la FL/ML L potrebbe effettivamente passare per un uomo di 24 anni (sembrava più un ragazzino prepubere nei primi anni di liceo).
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Vagina Revolution
Questa serie coreana sembra abbia ripreso alcuni lavori famosi precedenti quali bridgerton (1a stagione), crash landing (la scena del parapendio), qualche contatto con Bossam e la libertà sessuale di hit the spot (altra serie interessante coreana di qualche anno fa che parla liberamente di sesso).In verità il mio voto sarebbe 6,5 ma mi sento di dare un altro mezzo punto per il coraggio, perché è rappresentato del "realismo" e le donne qui vengono mostrate come libere, anticonformiste e sessualmente disposte a sperimentare. Per la prima volta le intenzioni sono quelle di rappresentare i rapporti sentimentali in modo completo, senza perbenismi o ipocrisie o mostrando uomini e donne privi di istinti o pulsioni sessuali.
Per la mia esperienza vi dico che è abbastanza esplicito (almeno per quanto riguarda le coppie secondarie), persino per essere un moderno.
E' il racconto di una principessa che vive in maniera soffocante la vita all'interno della corte reale ed evade col pensiero: sogna l'amore e di vivere liberamente sia la relazione che la sessualità. Il racconto viene presentato prevalentemente dal punto di vista femminile, 5 donne tra principesse ereditarie e consorti regine, concubine, figlie di concubine e le loro vicissitudini: la gestione del matrimonio , della maternità che non arriva con le relative pressioni, la maternità, il lutto, il tradimento, la scoperta della sessualità e la ricerca di un marito da parte della nostra protagonista. Le donne mostrate come l'anello debole della società del 1700 anche quando rivestivano posizioni di potere e la loro delicata forza interiore nel tentare di gestire le pressioni esterne, concordandole con i loro desideri più profondi.
Esattamente come accade in Bridgerton, lo show non sembra dare priorità all'accuratezza storica per proporre qualcosa di nuovo e moderno che però ha legami col passato. E proprio come nella serie tv britannica anche qui c'è uno scrittore segreto dietro le quinte (no spoiler), che aggiunge un livello di intrigo/mistery con libri che raccontano le vicende della corte imperiale, denunciandoli apertamente, corredati però in questo caso da espliciti e scandalosi disegni erotici, accolti con molto interesse da parte delle donne dell'epoca (che li leggono con divertita malizia).
Apprezzabile il fatto che la storia non ruota solo attorno ai protagonisti principali ma parla appunto di lotta e di affermazione, riscatto sociale coinvolgendo un po' tutto il cast. Qualcuno ci riuscirà , qualcun altro dovrà abbracciare tristemente il destino.
Visivamente, la cinematografia e il design dei costumi sono abbastanza buono e permettono di immergersi completamente nel mondo fantastico di Dongbangguk MA scenografia a mio avviso è stata molto povera, poco curata (forse a causa di un basso budget): gli interni di una corte reale sono molto spartani, la vita sociale avviene in un bazar che conteneva di tutto.
La sceneggiatura è buona, soprattutto per i dialoghi del protagonista maschile, Choi-Hwan, per quanto riguarda gli altri, i dialoghi perdono spesso in profondità e spessore pur presentando elementi di riflessione interessanti.
La regia e lo stile di ripresa è molto semplice ma non per questo povero, non disturba anche perché deve illustrare una componente più intima del mondo interiore dei personaggi (ringrazio sempre una cara amica che lavora nel settore che mi spiega tante cose).
Ma cosa non ha funzionato in questo lavoro?
TANTE COSE, DIREI. Innanzitutto la storia e la caratterizzazione dei personaggi. Manca una storia avvincente che sviluppi le tematiche proposte, le storie trattate potevano essere condensate e la serie finire già con l'ottavo episodio. La sensazione è quella di proporre qualcosa di già visto, sviluppato molto superficialmente, senza ingegno o acume, senza qualche escamotage intelligente. Se sul piano fisico si propone qualcosa di nuovo non c'è stato altrettanto coraggio a livello di narrazione.
La sessualità proposta, apprezzabile e coraggioso il voler proporre qualcosa di nuovo, più vissuto, intimo e completo ma non completa un percorso di conoscenza e di amore bensì viene proposta "ex abrupto" come avvicinamento, conoscenza, manipolazione dell'altro.
In bridgerton personalmente c'era una storia d'amore che inizia come amicizia, mutuo aiuto supporto e poi il sesso arriva a completamento, qui invece si parte dalla fine, si inizia col sesso e poi...ci si avvicina?
Mica tanto! Infatti non ho ancora capito come alcune coppie si siano innamorate, cosa hanno condiviso a livello di pensieri, vicissitudini, come hanno sviluppato un sentimento?!?
Se l'obiettivo era quello di evidenziare le lotte delle donne nella Corea di Joseon, il drama manca completamente il bersaglio rappresentando una rivoluzione che è semplicemente libera sperimentazione della sessualità mentre vorrebbe trattare la sofferenza dei personaggi femminili come intrattenimento, proponendo una storia "progressista" che realizza le promesse solo a metà.
La rivoluzione è solo sessuale, DA QUI IL TITOLO! Ciò riflette il classico problema nucleare nei drama cino-coreani, dove la cosiddetta "emancipazione femminile" passa spesso attraverso l'intervento più o meno capriccioso dell'uomo, anche qui non fa eccezione proponendo una donna usata, scartata e poi "salvata" dall'uomo di turno che ha i mezzi in termini di intelligenza o ricchezza o semplice volontà nel volerlo fare.
Le donne qui, soprattutto la protagonista che non ha brillato per una recitazione più convincente o per doti interpretative indimenticabili (felicità, tristezza e pianto caricaturale sono le sole emozioni rappresentate), non vengono presentate come ingegnose, furbe e capaci di relazionarsi alla pari con gli uomini (come un drama femminista dovrebbe sapere fare), bensì sono capricciose (la protagonista), incapaci di assumersi le proprie responsabilità, per nulla sveglie e in balìa delle decisioni degli altri. Altro aspetto deludentissimo.
Il drama espone involontariamente quanto poco sia cambiato nella società coreana per quanto riguarda il trattamento delle donne. Invece di affrontare questi problemi in modo significativo, li rafforza sotto le mentite spoglie della narrazione. Le donne in questo drama (e in molti altri) sono ancora viste come oggetti, che si tratti di potere, vendetta o intrattenimento. Nonostante siamo in epoca moderna le opinioni della società sul genere rimangono profondamente problematiche.
Nel complesso, se stai cercando un drama che sia fresco, audace e un po' fuori dagli schemi dei soliti K-drama, vale sicuramente la pena guardare,
Finale ? Positivo ma.... .
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Il timido gangster...un drama sulla tenerezza e le difficoltà di reinserimento.
Carino e divertente con un' idea di fondo interessante: portare in scena la storia di ex detenuti che provano a reinserirsi nella società e intrecciano le loro vite con le relative sfide poste dal reinserimento, soprattutto nella inflessibile e intollerante società coreana. Intrecciano le loro vite anche con una content creator di contenuti per bambini, e il loro capo se ne innamora.Peccato che questo drama non abbia saputo fondere bene elementi crime con commedia leggera che in certi casi diventa ridicola e nella gestione della storia si sia caricata di cliché: il legame infantile dei due protagonisti per indicare la loro predestinazione, un ridicolo triangolo amoroso che strappa qualche risata ma non c'è tensione, un inutile dramma familiare (stile mafioso) per tenere fede al tropo dell'eroe nobile, aggiungi un tropo della separazione sul finale per mostrare il ritrovarsi e un paio di inutili storie secondarie per dare un po' di profondità ad alcuni personaggi secondari (quest'ultima storia noiosissima).
Non è un brutto lavoro ma nemmeno un grande lavoro, lo consiglio come comfort drama se ne hai appena finito uno particolarmente pesante o impegnativo, drammatico e triste.
Cosa ho apprezzato: le musiche, fresche, divertenti, alcune bene ritmate e ballabili si fondono perfettamente col racconto.
La caratterizzazione dei personaggi , lei perfetta per il ruolo di creatrice di contenuti per l'infanzia, lui bravissimo nella personificazione del ruolo, è un bravo attore e spero che non sia doppiato, se così non fosse ha lavorato moltissimo sulla voce e deve essere stato faticoso.
L'amicizia tra i vari personaggi, questi ex detenuti che vivono insieme formano una famiglia a cui manca la figura femminile, la protagonista saprà inserirsi con dolcezza e un fare materno , senza sostituirsi a loro ma aiutando solo quando è necessario, propone un modello pedagogico molto attuale e positivo, validissimo.
La gelosia del man lead è resa attraverso scene esilaranti che mi hanno strappato tante risate.
Quando il ML si innamora diventa un uomo entusiasta ed euforico come una "scolaretta" di 14 anni, questo pure mi ha fatto sorridere.
Molto teneri gli spettacoli dei bambini con questi ex detenuti che provano a intrattenerli, sembrando degli enormi e goffi giocattoli giganti. Sono scene che inteneriscono.
Viene bene mostrato, e mai con compassione o pietismo, come è difficile riscattarsi dagli errori commessi e la fatica del reinserimento tra critiche e atti denigratori feroci.
Cosa non ho apprezzato: storia secondaria, assenza di passione tra i protagonisti, la timidezza eccessiva di lui non è credibile, comprendo che abbiano voluto creare un contrasto col personaggio ma hanno calcato troppo la mano creando una caricatura più che un uomo vicino ai 40 anni che si comporta come un ragazzino di 12 , addirittura da spaventarsi se toccato da una donna o che non sa cosa fare in sua compagnia.
Gli elementi drammatici e comici non sono bene fusi insieme.
Finale? Bello ma non bellissimo, vengono mostrati tutti insieme e la coppia principale non viene bene illustrata come vive la coppia dei protagonisti, emergono come parte del gruppo senza sapere come gestiscono la loro storia, si evince che non c'è stata evoluzione nel rapporto pre/post .... (no spoiler).
CONSIGLIO? SI', a patto che si abbassino le aspettative.
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Esilarante con molti difetti
Questo drama è stato uno dei più esilaranti mai visti, non ricordo di aver riso così tanto guardando un drama, forse welcome to waikiki compete ma ha una storia molto meno avvincente. Per le risate mi sento di osare con la valutazione che meriterebbe un 6,5 onestamente perché ci sono diversi difetti, il principale è la scrittura. I diversi aspetti della storia/trama non si amalgamano bene (fantasy-crime- gangster- commedia e momenti drammatici mai veramente credibili).L'aspetto thriller /mistery crime diventa noioso intorno al 10° perché viene trascinato troppo, portando in scena un "ritratto" della polizia veramente poco lusinghiero, con la solita indagine che arranca, con costanti errori nel catturare il cattivo, lasciandolo scappare un'infinità di volte.
La storia d'amore è molto carina e mostra come i primi amori, quelli unilaterali, possono finire e perdersi con un timing sbagliato nella consapevolizzazione dei propri sentimenti. Tuttavia, anche se due personaggi finiranno insieme, il loro innamoramento slow, e la loro storia davvero tenerissima, non mi ha emozionata più di tanto perché l'elemento umoristico pervade talmente tanto il drama da aver tolto molta serietà, quindi lo guardi come una sceneggiata che risulta poco credibile, a volte troppo infantile per l'età dei personaggi tra l'altro.
La protagonista femminile principale, Do Bong Soon, inizialmente è fastidiosa e sembra davvero troppo immatura, poi si inizia a comprendere e a seguire un po' la sua storia , come al solito piena di cliché: discriminata in famiglia, come il padre, ignorata dalla sua cotta atavica, che si sente un pesce fuor d'acqua, e si finisce per apprezzarla per correttezza, lealtà, senso di giustizia e autonomia. Mi è sembrata brava e convincente nel suo ruolo che permette pochi spazi di libertà secondo me, non avrebbe potuto fare meglio.
il triangolo amoroso è qui mostrato in modo anti convenzionale e confusionario, con tratti di ambivalenza tale che sono morta dalle risate in una famosa scena girata nella sala giochi.
La madre viene mostrata in modo caricaturale ma brutalmente umano, è allucinante come spinga la figlia verso un matrimonio di interesse in modo sfacciatamente onesto, anche chiamando in causa le divinità e procurando un talismano che agirà invece su una coppia improbabile (le risate che mi sono fatta non sono normali).
Musica molto gradevole ma niente di eccezionale, anzi, i testi molto infantili e ridicoli toglievano serietà ai momenti insieme.
Sceneggiatura un po' banale che cade nel cliché, nessun dialogo degno di nota però la storia è molto ben strutturata in generale: è assolutamente credibile che un ragazzino bullizzato e privo di aiuti perda la testa per una donna forte che può fare il c**o a tutti.
Il ritmo è buono e coinvolgente, il drama è scorrevole ma 12 episodi sarebbero bastati, intorno al 10° il ritmo frena bruscamente per trascinarsi con la storia del cattivo (che era già stato scoperto ma non si può arrestare e così va avanti fino alla fine). Onestamente è stata una lungaggine che ha penalizzato molto, non tutto si può trascinare se non c'è un colpo di scena o qualcosa di avvincente o interessante da narrare.
La nascita della coppia è molto "kawaii" ma c'è poco sentimento, struggimento, passione assente.
Le interpretazioni dei protagonisti maschili sono molto buone e complementari: il Ceo della AINS Software è molto a suo agio nelle scene comiche, è molto spigliato e spavaldo in quelle scene e meno in quelle drammatiche dove risulta sì credibile ma non ha la stessa padronanza. Il poliziotto invece, che conosco dai tempi di moon lovers, è stato molto bravo a mostrare tristezza, senza strafare ma la sua sofferenza mi è arrivata tutta con lo sguardo.
Di negativo c'è una sceneggiatura che non ha fuso bene gli elementi, ha dato un tono troppo umoristico e caricaturale ai personaggi e non è risultata credibile in definitiva.
L'ampiezza del drama, 12 episodi sarebbero bastati a condensare il tutto, mentre la cattura del nemico si trascina per troppo tempo da quando scoprono l'identità.
La forza esatta della protagonista non è rappresentata in modo lineare e corrispondente alle varie scene: non sa correre ma si arrampica in 3 secondi a grandi altezze, può scagliare un suv , trattenere un autobus ma solleva due uomini di 70 kg l'uno mostrando sforzo nell'alzarli, pesta l'assassino che ha massacrato di botte l'amica ma gli spezza semplicemente un dito e lo ferisce al costato quando avrebbe potuto massacrarlo e assicurarlo alla giustizia.
Capisco la comedy room ma è ridicolo in alcune soluzioni, soprattutto nel finale (ultimi 3 episodi prima del finale).
Vuole creare un personaggio da videogames ed è bella la storia di raccontare la sua storia d'amore col gioco ma questa parte viene resa mostrando lei che trascina e rilascia un 'arma su un foglio digitale in un app di grafica talmente povera e scarna da risultare penosa per un drama. Tante cose non hanno convinto.
Siate obiettivi.... è un teen drama carino per ridere che perde intensità e credibilità.
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CUPIDO QUANTO MI ANNOI!
Sinossi: Il protagonista È CUPIDO CHE VIENE PUNITO PER ESSERSI INNAMORATO DI UN UMANO 500 anni fa dalla divinità del DESTINO. Cupido ha 3 colleghi, lui e i colleghi sono belli come angeli ma il terzo è tozzo e inattraente anche se ne combinerà di cotte e di crude e regalerà molte risate.Un altro di questi angeli è maledetto e si trasforma in cane ogni 28 giorni mi sembra di aver capito, è dolcissimo in quanto come golden retriver è tenero e molto coccolone, specialmente con le belle donne.
La protagonista femminile è un delle attrici coreane più belle in circolazione, forse perché originariamente modella, peccato che la sua recitazione sia troppo acerba e monoespressiva, la bellezza non compensa la povertà emotiva a livello interpretativo.
FL si innamora di cupido perché hanno un legame "karmico", il rapporto tra i due manca di sfumature poetiche.
Lei porta sfortuna a ogni uomo che intraprenda una storia con lei perché il destino la vedrebbe accanto ad un altro uomo.
Questa coppia insieme a livello estetico non mi è piaciuta: lei sembra la madre di lui , lui ha un viso da bimbo e insieme non sembrano davvero credibili, è il peggior casting che abbiano fatto finora. Trai due io non ho visto molta chimica.
E' una serie un po' diversa perché in questo caso è la donna che ci prova con lui, e gestisce le dinamiche della loro relazione, inizialmente lui sembra restio ma palesemente attratto da lei.
Non è solo una storia d'amore e di rivoluzione del fato, ma è anche una serie crime ambientata ai giorni nostri e devo dire che è l'unico dato di pregio della serie, il serial killer è davvero insospettabile e ben nascosto.
Feedback tra la metà e la fine della serie riportano alle vite precedenti, sin dalla dinastia Joseon fino all'ultima reincarnazione della protagonista, tragicamente interrotta .
I cliché sono abusati: sempre le stesse scene di Fl che cade, ML la salva, ML è un cupido che viene trafitto dalla sua stessa freccia, motivo per cui si innamora di FL. E queste scene si ripetono 4 -5 volte.
Per una storia d'amore, metà del tempo riguarda un serial killer che agisce indisturbato in ogni episodio, e l'altra metà del tempo è FL che si lamenta con ML in modo seccante perché insiste che debbano finire insieme. Lo spettacolo è troppo superficiale, privo di sostanza o di logica, i dialoghi ovviamente hanno la consistenza del vapore, non viene mostrata una vera compatibilità tra nessuno dei protagonisti. La storia non va da nessuna parte, le stesse scene ripetute, troppi buchi nella trama e dialoghi insipidi.
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Romanticismo a basso costo.
Buone idee realizzate a Basso costo (quindi male)!Purtroppo non basta una nota a fare una sinfonia, l'idea era geniale: per una distorsione temporale (neanche ben spiegata nel corso della serie), una venditrice immobiliare torna indietro nel tempo nel corpo della lei di 3 secoli fa in un regno immaginario, Dong-Yue.
Ogni volta che mente, sbatte la testa o occasionalmente al risveglio switcha identità tra la lei del presente e quella del futuro che ha tutt'altra tempra, mentre la lei del presente è sottomessa, remissiva , depressa e un caprio espiatorio della famiglia in quanto figlia di una concubina, la lei del futuro è volitiva, energica e risoluta. La lei del passato è innamorata del primo principe che avrebbe dovuto sposare , la lei del futuro si avvicina all'ottavo principe.
In breve questa è la sinossi, gli episodi durano 33 minuti (sigle escluse) e la serie è composta da 24 episodi. Gli attori principali bravini ma l'idea è stata sviluppata male, è piena di buchi narrativi, scenografia davvero pietosa, i personaggi sviluppati e disegnati male (trucchi, parrucche, vestiti sono di qualità molto scadente( vi dico soltanto che nell'ep 9 lui ha la parrucca nera e le sopracciglia bionde, spesso l'attaccatura di questa parrucca è molto variabile determinando una fronte più o meno ampia, recitazioni stentate o fuori tempo).
Lui si innamora di lei senza un motivo reale, apparente, cambia atteggiamento da un giorno all'altro.
Lei stessa cosa (dice solo che lui è bello, bello). Dialoghi da prima elementare ( "Non morire, ti porterò nel mio mondo e farò di te una celebrità, diverrai il mio albero delle monete"), la serie è davvero realizzata con due soldi e fatta male.
La protagonista è una ragazza poco scaltra e sveglia, sarebbe stato interessante se una donna del futuro avesse usato gli strumenti e le idee futuristiche per aiutare lui e innovare l'epoca invece è una che vive alla giornata, di espedienti e alla buona, che improvvisa battute a improperi e insulti.
Non si sono risparmiati sulle scene romantiche, è vero, ma quanto può essere credibile con questa sceneggiatura??? Buona visione & Auguri !
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