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  • Last Online: 22 hours ago
  • Gender: Female
  • Location: italy
  • Contribution Points: 0 LV0
  • Roles:
  • Join Date: September 6, 2024
Completed
Brewing Love
3 people found this review helpful
Apr 23, 2025
12 of 12 episodes seen
Completed 1
Overall 6.5
Story 7.5
Acting/Cast 7.5
Music 7.0
Rewatch Value 4.0

Una birra che non ubriaca

UNA BIRRA CHE NON UBRIACA.
Nonostante una regia competente: il regista è lo stesso di business proposal e di un altro lavoro di successo, nonostante una sceneggiatura che propone dei dialoghi profondi e una storia interessante, nonostante la FL sia un mostro di bravura, chi ha visto i suoi lavori precedenti non può non notare lo studio sul personaggio e la sua versatilità, nonostante tutto questo, il lavoro non mi è arrivato, chiaramente ci sono delle emozioni che ho provato ma più legate alla vicenda personale della protagonista che alla storia d’amore.
Il protagonista maschile é bravo e bello ma non sempre puntuale con la recitazione, in alcune scene. Tuttavia come personaggio è interessante il modo in cui scardina molti stereotipi di genere e il modo in cui tratti il tema dell'ipersensibilità emotiva, una condizione psicologica molto poco conosciuta ma che esiste ed è presente.
Questo amore quando nasce non ha quel trasporto, quell’entusiasmo, quel nodo allo stomaco che ho provato in my Dearest Nemesis per esempio, o in business proposal. Credo che abbia influito una recitazione non sempre credibile del ML, la costruzione del personaggio della FL (che pure è interessante vedere una donna opposta e poco cute, come i drama ci propongono invece), anche lo stile di regia con continui primi piani iniziali di 45 secondi sugli occhi commossi dei protagonisti ha contribuito a rallentare il ritmo.
Lee Jong Won (ML) sta facendo un lavoro fondamentale dopo aver portato a termine con successo il suo terzo drama da protagonista quest'anno. In ogni sua interpretazione, si distingue con successo. La sua alchimia con Kim Sejeong (FL) è l'unico fattore discontinuo e altalenante.
Interessante la parte che tratta la produzione della birra, sia per quanto riguarda la conoscenza dei processi , che non conoscevo sia per l'ambientazione scenografica che ricorda moltissimo "un'ottima annata", film cult del 2006 con Crowe e Marion Cotillard.
Molto buona la scrittura per quanto riguarda la caratterizzazione dei due protagonisti , credibile e molto ben studiata (è normale sentirsi attratti da qualcuno che ha le caratteristiche genitoriali, lei fa il lavoro del padre ed è inibita come lui però è anche una persona che gli offre comprensione e protezione, a differenza del padre).
Consiglio senz’altro perché è un lavoro di qualità, con una storia interessante, però senza troppe aspettative emotive. La seconda coppia molto interessante ma anche loro mancano di intensità, tensione e trasporto. Inoltre la costruzione del personaggio di Oh Chan Hwi, della seconda coppia, non risulta credibile assolutamente, non spoilero ma una persona che ha il suo trascorso non é credibile abbia quella personalità. Mi viene da pensare che abbiano inserito sul finire questa evoluzione senza averla programmata dall’inizio.
Episodi 10 e 11 inutili.
Regia interessante.
Sceneggiatura discreta ma non sempre comprensibile nelle evoluzioni e nelle dinamiche finali dei due protagonisti, musica gradevole ma non indimenticabile.

Non mi è piaciuto:
1) La costruzione di un rapporto platonico tra tutti i personaggi
2) Evoluzioni non credibili dei personaggi (padre, amico della protagonista, famiglia di "miss bellezza").
3) Recitazione a mala pena sufficiente da parte di tutti, solo la FL si conferma un'attrice di spessore e versatile ma nel dare il voto ho dovuto fare una media complessiva delle interpretazioni di tutti.
4) Il ML è stato promettente e molto bravo in alcune scene, poi piatto e noioso in molte altre.
5) la FL cazzutissima ma sottona con i superiori si faceva urlare addosso da tutti .

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Completed
My Dearest Nemesis
3 people found this review helpful
Apr 8, 2025
12 of 12 episodes seen
Completed 1
Overall 7.5
Story 7.5
Acting/Cast 7.5
Music 7.0
Rewatch Value 8.0

La "nemesi" del Catfishing

Rom-com di tipo office drama che affronta per la prima volta il tema del Catfishing adolescenziale e trasmette alcuni messaggi inflazionati ma sempre interessanti: il coraggio di amare, anche se sei stato ferito, l'accettazione incondizionata dell'altro con i propri difetti, incoraggia l'autenticità e il coraggio di essere se stessi anche se "eccentrici".
È una serie che utilizza molti cliché e tropi narrativi tipici di queste tipologie di drama, è un incrocio tra Twinking Watermelon, Business Proposal e True beauty, come tipologia e soluzioni di racconto.
Il punto debole di questo lavoro è la sceneggiatura: avevo letto prima di iniziare la visione che si trattava di un lavoro leggero e privo di problemi, ovviamente non è così sebbene i problemi che affrontano i protagonisti mi sembrano davvero trascinati e privi di fondamento poiché non c’è un lavoro di scrittura credibile che li abbia resi convincenti. La logica é molto sciatta. È un lavoro basic che tutti possono seguire non c’è molto da capire.
Esempio:
Dedicare 50 minuti alla gestione delle conseguenze di una bugia adolescenziale su cui potresti farci un risata, considerato che hai scelto quell'uomo per come è diventato oggi, per il valore che ha e per quanto apporta nella tua vita, mi è sembrato davvero senza senso. Comprendo che la protagonista ci sia rimasta davvero male nello scoprire di essere stata ingannata ma a 30 anni, io penso, che su brutte esperienze grottesche, come quella che viene illustrata, ti ci fai una risata. E invece la trascinano senza senso. In questo senso bisognava scrivere una storia che giustificasse o aggiungesse qualche dettaglio che rendeva quell'incontro e quella bugia "imperdonabile".
Buona la caratterizzazione del personaggio protagonista, da weak hero, Choi Hyun Wook si conferma un professionista valido con grandi margini di miglioramento, non è il classico bellone da Drama ma è abbastanza espressivo, con un bel sorriso e una gran bella voce che modula bene, risultando tenero in certi momenti e affascinante in altri. Ha impersonato perfettamente il ruolo del ragazzo alternativo, amante del rock e otaku inside, diffidente , timoroso, un po' paranoico ma romantico, deciso e senza tentennamenti sui suoi sentimenti (differentemente da altri lavori di questo tipo che propongono sempre chaebol molto imbarazzati se si innamorano dei propri dipendenti o ragazze di bassa estrazione sociale). Ho apprezzato moltissimo che per lui fosse indifferente, che fosse alla mano e riconoscesse il valore degli altri a prescindere dal lignaggio o dall'appartenenza alla bassa piuttosto che all'alta borghesia.
Ho adorato il ruolo della protagonista SU JEONG (Moon Ka Young) , rispetto a True beauty , qui é molto meno sottona, determinata , tenace e forma davvero una relazione solida e invidiabile con il protagonista che diventa non solo un compagno ma anche un inseparabile migliore amico. Ovviamente ha dei tentennamenti ingiustificati per quanto riguarda la scoperta dell'identità del Dragone nero ma comprendo la paura iniziale di iniziare una storia d'amore con il capo. Anche in questo caso si ripropone il tema delle difficoltà ad avviare una relazione tra classi sociali differenti in COREA (che noia!).
Nonostante formino una splendida coppia adulta molto affiatata li ho trovati poco convincenti nell’ambito passionale, ma questo è un problema di scrittura, non certo di recitazione.

Non è un lavoro ottimale soprattutto per quanto riguarda i dialoghi. La seconda coppia è noiosissima nonostante l’attore SL sia abbastanza in gamba, il ruolo che hanno cucito alla seconda protagonista, tentennante e molto incerta, a spese degli altri è davvero seccante, c’è un abisso rispetto a quando impersonava la sorella della protagonista in True beauty, ed a come è stata diretta in quel lavoro.
Le interpretazioni sono un po’ disomogenee nel senso che i protagonisti sono stati bravi, ma alcuni sono stati davvero pessimi come l'attrice che impersona la nonna, terribile sia come attrice che come estetica (sembra di cera) che come scrittura del personaggio, cambia modo di pensare e predisposizione negli ultimi minuti dello show, dopo un dialogo molto bello ma troppo poco per distruggere le convinzioni granitiche di una vita (NON E' CREDIBILE) , molto sottotono la seconda protagonista Ha Jin, anello debole di un cast solido.
Molte scene potevano essere eliminate, non aggiungono nulla alla storia, rallentano solo il ritmo abbastanza buono di un lavoro che per fortuna era di 12 episodi. Avrebbero potuto inserire qualche scena di passione e qualche bacio un po' più spinto. Aggiungo anche che ci sono evidenti messaggi pubblicitari frequenti, addirittura un paio di scene inserite SOLO A SCOPO PUBBLICITARIO (le caramelle al caffé si vedono tipo 4 volte, poi il latte al cioccolato, di una marca specifica e con il marchio in evidenza sempre, un brand di abbigliamento e solo macchine Volvo, tra cui un modello elettrico di cui viene mostrata la modalità di ricarica). Lo dico perché hanno bocciato "The king, eternal monarch " per la frequenza dei messaggi e qui è davvero palese e insistente ma nessuno ha detto nulla.
Alcune puntate sono molto gradevoli come la 2-5,-7-8, la 12 e ho apprezzato che non ci sia come al solito la separazione dei protagonisti, ma come affrontino un percorso insieme senza inutili tragedie, il finale è positivo e gli viene dedicato ampio spazio. Ad alcuni episodi, tipo il n° 8 e il n° 12 darei una valutazione più generosa, di 8, ad altri tipo il primo episodio o l' 11ª darei un 6, nel complesso valuto tutta l'opera 7,5.
Non arrendetevi al primo episodio perché introduce il lavoro in modo molto comico e grottesco, e per fortuna il lavoro diventa un po’ più serio, anche come dialoghi andando avanti .
La colonna sonora è molto gradevole ma non indimenticabile,

Uno spettacolo carino e confortevole, anche se molto irregolare come soluzioni logiche (avete per esempio compreso come mai i due protagonisti si trovino costretti a restare alla fattoria nell'episodio numero 5 se il protagonista aveva la macchina? ). È un lavoro che può essere rivisto magari saltando qualche scena.
Davvero molto buono il lavoro da parte dei 2 protagonisti principali, che sono coinvolgenti, vulnerabili, attraenti e divertenti (specie il nostro ML).
ELEMENTI DI NOVITA':
- Nessun problema di comunicazione e malintesi;
- onestà sentimentale e risolutezza professionale e personale;
- una coppia che si supporta e parla dei problemi affrontandoli insieme;
- nessuna separazione e incontro dopo anni (se escludiamo l'inizio che non conta);
- il topic del catflishing;
- ML alternativo che resta tale e FL che segue le sue passioni.
Lavoro tematico davvero molto originale per alcuni aspetti: il mondo degli anime/videogames come metafora del mondo emotivo, stantio in altri quali il consueto dialogo riflessivo circa la cultura aziendale, generalmente negativa che circonda le donne di successo al lavoro.
Lo consiglio se avete bisogno di qualcosa di leggero, se amate le coppie tenere e romantiche( cute).

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Completed
Scarlet Heart
3 people found this review helpful
Mar 21, 2025
35 of 35 episodes seen
Completed 2
Overall 5.0
Story 8.0
Acting/Cast 5.5
Music 6.0
Rewatch Value 1.0

Drama politico a basso budget con EVIDENTI problemi di esecuzione

"Scarlet Heart" è un drama molto politico di intrighi e macchinazioni nella Corte imperiale nel primo regno della dinastia Qing , da parte degli Aisin Gioro. Lo storia è di fantasia ma con un sfondo storico ben definito, successivo ai Ming e ai relativi cambiamenti negli assetti di potere e nelle fazioni.
Tuttoquello che vedremo saranno interazioni del tipo: PARLARE- PIANGERE- INGINOCCHIARSI. Per chi ama le interazioni complesse questo è il massimo che sono riusciti a offrire.

Di buono c'è che gli attori sono poco o per nulla truccati (senza la tecnologia moderna per levigare la sua pelle) e questo mi è piaciuto molto. Gli sviluppi dei personaggi, come evoluzioni psicologiche, non ci sono stati per tutti, prevalentemente riguardano l'evoluzione della protagonista che da ragazzina spensierata e piena di speranze inizia a perdere slancio ed entusiasmo dopo il matrimonio del compagno di infanzia e tutto il lavoro si svilupperà a due binari paralleli : un binario seguirà le vicende dei principi e le loro macchinazioni, l'altro le conseguenze psicologiche e psicosomatiche sulla protagonista, che perde, ad ogni nuova onta o insulto, sempre più la gioia di vivere e la felicità, maturando ed evolvendo in senso sempre più nostalgico, spegnendosi sempre di più, come una candela dalla fiamma viva e spessa che va estinguendo anno dopo anno ogni anelito. Fatali gli ultimi 8 episodi....
Il ritmo del drama è abbastanza buono. Mi ha coinvolto molto nella prima metà del e il tempo è trascorso velocemente: questo tempo serve a presentare i personaggi e a mostrare le relazioni che FL intratterà con ognuno di essi- principi, concubine, imperatore, colleghe di lavoro, eunuchi. È stato bello ammirare le profonde amicizie basate sul gioco o su riflessioni profonde, giovani amori, rivalità, storie "d'amore" mature e complicate.
Ho spesso avuto l'impressione che flirtasse sottilmente con tutti, specialmente con il 13°, mentre nella versione coreana è molto più ordinata nel suo modo di porsi che non lascia spazio a malintesi di questo tipo.
La seconda metà del drama, a partire dal 23°, si colora sempre più di toni via via più drammatici , fino a diventare terribilmente tragici negli ultimi 5 episodi. Sul finire gli attori sembrano tutti stremati, esausti, depressi, la FL poi diventa una llorona fatta e finita! Negli ultimi episodi il ritmo del drama rallenta tantissimo fino a languire (sperando che le intenzioni della regia fossero queste, altrimenti è grave).
Rispetto all'omonimo coreano (che non tirerò in ballo per NON mortificare l'opera primigenia) questa versione , originale, indubbiamente è legata moltissimo alla storia di Tong Hua, che ripropone fedelmente, infatti i dialoghi e la scrittura è molto buona, più dinamica, machiavellica, confabulatrice e intricata di quella coreana e in definitiva, personalmente per me, più appassionante e coinvolgente , tuttavia...
Personalmente mi è mancata la chimica tra FL e il principe n° 4. Le relazioni amorose, in questa serie sono mal sviluppate, nel senso che ci sono dei passaggi , dei cambi di rotta, non chiarissimi, sono palesi le motivazioni ma non viene illustrato fisicamente o ben esposto quali sono le azioni che suggellano un interesse verso uno o un altro principe.
L'ottavo le piace ma è il marito della sorella, dal nulla decide di lasciarsi andare pensando che rinunciasse al trono per lei. E invece questo è un lavoro in cui la lotta al potere e il riscatto come figlio "leader" viene prima di tutto. L'amore ha davvero poco peso nella vita di questi principi, nessuno di loro rinuncerebbe a niente per questo :Nono, Ottavo, Secondo, Quarto... nessuno rinuncerebbe a nulla.
Ognuno di loro è caratterizzato umanamente ma è la scrittura tipica dell'autrice: quella di mostrare le asperità caratteriali di ognuno, mai propone uomini "candidi" , privi di peccato. L'unico, moralmente accettabile per me è il 13°, un uomo che sa sacrificarsi, proteggere e pensa in modo anticonformista, progressista e moderno, senza snobbare nessuno.
Non esiste alcuna fisicità in questo lavoro, l'amore è tiepido, mostrato con forza nelle lettere, QUANDO si è insieme si parla e basta!
La relazione tra FL E ML si vive, dopo essersi concretizzata, prevalentemente nell' angoscia. La loro relazione antecedente è troppo controllata, riservata e nascosta, con conversazioni limitate e brevissimi tocchi. Non sono riuscita a sentire COMPLETAMENTE la chimica e il desiderio reciproco.
Il quarto principe è disposto ad aiutare sotto coperta ma se il problema riguarda un intervento che può penalizzarlo si tira indietro da aiuti concreti, anche nei riguardi dell'amato fratello. Pur sofferente, è sottilmente spietato me senza sfumature, mostra due facce: un lato molto controllato e freddo o un altro spietato e crudele. Non ha saputo rappresentare una complessità e dare sfumature al personaggio, spiegare le motivazioni dietro tanta crudeltà, il coreano pur prendendosi delle libertà nella scrittura riesce a rappresentare tutto questo.
L'ottavo principe come recitazione mi è sembrato molto più credibile, specialmente sul finale , quando inizia a consumarsi e disgregarsi, perdendo ogni cosa. Bravissima anche Lu Wu, la concubina del 13,° come attrice, e anche la cognata del 13° e moglie del 10° Principe. Salvo questi e l'attore che impersona l'imperatore come interpretazioni di buona qualità, credibilità ed espressività microfacciale. FL E ML non mi hanno completamente convinto e coinvolto. La recitazione di tutti è stata molto rigida, rendendo le interazioni forzate e innaturali. Il lavoro di ripresa è stato disordinato e non ha dato forza alle scene drammatiche. Dopo l'ultimo episodio finale non ho provato lo stesso senso di tragedia e perdita che ho provato dopo aver guardato il coreano "Moonlovers", anzi son stata quasi sollevata che fosse finito benché la lettera cinese , ripresa dal libro, è molto più bella e poetica rispetto alla lettera coreana, lo riconosco.

Questo drama copre un arco temporale di più di 20 anni, tuttavia i personaggi rimangono uguali, nessun trucco o effetto per invecchiarli e renderle credibile la crescita, e sulla scena non sempre si capisce quanto tempo passa, solo dai discorsi comprendo che 3 minuti prima illustravano la vita 6 anni fa... .

Gli effetti speciali, la regia, le luci per le riprese notturne, i trucchi sono stati davvero PESSIMI, nel quindicesimo episodio la scena del laghetto di loto è davvero fatta MALISSIMO, non ho mai visto nulla di più scadente e mal realizzato in vita mia, ed è un peccato che non si possano allegare le foto alla recensione.
Le luci nelle riprese notturne non erano buone, ci sono aloni bluastri, tipo luci led, sul volto dei protagonisti, a macchie, e questo si verifica quasi in ogni episodio.
Ci sono molti piani di ripresa utilizzati ma il passaggio da uno all'altro spesso è brusco e molto traballante (forse per l'assenza di carrelli o steady cam) e taglia parti del volto dei protagonisti.
Molte scene all'esterno o effetti un po' più scenici sono stati girati con il Compositing e Green screen VFX: ossia le riprese dietro uno schermo verde e lo sfondo è un modello filmato separatamente, o immagini create utilizzando la computer grafica (come nello stagno di loto, ep.15). Durante la creazione della scena, lo schermo verde viene sostituito con lo sfondo richiesto, e si vede che è qualcosa aggiunto in un secondo momento, anche dalla neve che non cade sui personaggi per esempio... .
Canto doppiato o il suono del flauto non è sincronizzato con il movimento della bocca del personaggio.
Controfigure nelle scene a cavallo, e si vedono anche quelle.

Costumi belli? Se li confronto con quelli di the Yanxi palace sorrido teneramente... l'utilizzo delle borse termiche penso che non fosse proprio storicamente attendibile dato che la borsa termica d'acqua calda nasce nel 1903.
La colla sulla testa dell'imperatore sempre ben visibile in controluce nell'attaccatura della treccia, a volte visibile nelle scene col quarto principe.
Scarpe coperte da copri calzari (quarto principe e imperatore) ma a volte le suole moderne ( suole in tomaia EVA) sono ben visibili.
Cari Lettori mi chiedo se abbiate visto questo lavoro attentamente, con uno schermo adeguato e come abbiate potuto dare valutazioni superiori al sei. Io davvero me lo chiedo.

Ai sensibili di stomaco consiglio di saltare qualche scena nel trentesimo episodio... (wok umani, smembramenti)

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Completed
My Sweet Mobster
3 people found this review helpful
Mar 1, 2025
16 of 16 episodes seen
Completed 0
Overall 7.0
Story 7.5
Acting/Cast 7.0
Music 7.5
Rewatch Value 6.5

Il timido gangster...un drama sulla tenerezza e le difficoltà di reinserimento.

Carino e divertente con un' idea di fondo interessante: portare in scena la storia di ex detenuti che provano a reinserirsi nella società e intrecciano le loro vite con le relative sfide poste dal reinserimento, soprattutto nella inflessibile e intollerante società coreana. Intrecciano le loro vite anche con una content creator di contenuti per bambini, e il loro capo se ne innamora.
Peccato che questo drama non abbia saputo fondere bene elementi crime con commedia leggera che in certi casi diventa ridicola e nella gestione della storia si sia caricata di cliché: il legame infantile dei due protagonisti per indicare la loro predestinazione, un ridicolo triangolo amoroso che strappa qualche risata ma non c'è tensione, un inutile dramma familiare (stile mafioso) per tenere fede al tropo dell'eroe nobile, aggiungi un tropo della separazione sul finale per mostrare il ritrovarsi e un paio di inutili storie secondarie per dare un po' di profondità ad alcuni personaggi secondari (quest'ultima storia noiosissima).

Non è un brutto lavoro ma nemmeno un grande lavoro, lo consiglio come comfort drama se ne hai appena finito uno particolarmente pesante o impegnativo, drammatico e triste.

Cosa ho apprezzato: le musiche, fresche, divertenti, alcune bene ritmate e ballabili si fondono perfettamente col racconto.
La caratterizzazione dei personaggi , lei perfetta per il ruolo di creatrice di contenuti per l'infanzia, lui bravissimo nella personificazione del ruolo, è un bravo attore e spero che non sia doppiato, se così non fosse ha lavorato moltissimo sulla voce e deve essere stato faticoso.
L'amicizia tra i vari personaggi, questi ex detenuti che vivono insieme formano una famiglia a cui manca la figura femminile, la protagonista saprà inserirsi con dolcezza e un fare materno , senza sostituirsi a loro ma aiutando solo quando è necessario, propone un modello pedagogico molto attuale e positivo, validissimo.
La gelosia del man lead è resa attraverso scene esilaranti che mi hanno strappato tante risate.
Quando il ML si innamora diventa un uomo entusiasta ed euforico come una "scolaretta" di 14 anni, questo pure mi ha fatto sorridere.
Molto teneri gli spettacoli dei bambini con questi ex detenuti che provano a intrattenerli, sembrando degli enormi e goffi giocattoli giganti. Sono scene che inteneriscono.
Viene bene mostrato, e mai con compassione o pietismo, come è difficile riscattarsi dagli errori commessi e la fatica del reinserimento tra critiche e atti denigratori feroci.

Cosa non ho apprezzato: storia secondaria, assenza di passione tra i protagonisti, la timidezza eccessiva di lui non è credibile, comprendo che abbiano voluto creare un contrasto col personaggio ma hanno calcato troppo la mano creando una caricatura più che un uomo vicino ai 40 anni che si comporta come un ragazzino di 12 , addirittura da spaventarsi se toccato da una donna o che non sa cosa fare in sua compagnia.
Gli elementi drammatici e comici non sono bene fusi insieme.

Finale? Bello ma non bellissimo, vengono mostrati tutti insieme e la coppia principale non viene bene illustrata come vive la coppia dei protagonisti, emergono come parte del gruppo senza sapere come gestiscono la loro storia, si evince che non c'è stata evoluzione nel rapporto pre/post .... (no spoiler).

CONSIGLIO? SI', a patto che si abbassino le aspettative.

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Completed
Strong Woman Do Bong Soon
3 people found this review helpful
Feb 5, 2025
16 of 16 episodes seen
Completed 0
Overall 7.0
Story 7.0
Acting/Cast 7.5
Music 6.0
Rewatch Value 5.0

Esilarante con molti difetti

Questo drama è stato uno dei più esilaranti mai visti, non ricordo di aver riso così tanto guardando un drama, forse welcome to waikiki compete ma ha una storia molto meno avvincente. Per le risate mi sento di osare con la valutazione che meriterebbe un 6,5 onestamente perché ci sono diversi difetti, il principale è la scrittura. I diversi aspetti della storia/trama non si amalgamano bene (fantasy-crime- gangster- commedia e momenti drammatici mai veramente credibili).
L'aspetto thriller /mistery crime diventa noioso intorno al 10° perché viene trascinato troppo, portando in scena un "ritratto" della polizia veramente poco lusinghiero, con la solita indagine che arranca, con costanti errori nel catturare il cattivo, lasciandolo scappare un'infinità di volte.

La storia d'amore è molto carina e mostra come i primi amori, quelli unilaterali, possono finire e perdersi con un timing sbagliato nella consapevolizzazione dei propri sentimenti. Tuttavia, anche se due personaggi finiranno insieme, il loro innamoramento slow, e la loro storia davvero tenerissima, non mi ha emozionata più di tanto perché l'elemento umoristico pervade talmente tanto il drama da aver tolto molta serietà, quindi lo guardi come una sceneggiata che risulta poco credibile, a volte troppo infantile per l'età dei personaggi tra l'altro.

La protagonista femminile principale, Do Bong Soon, inizialmente è fastidiosa e sembra davvero troppo immatura, poi si inizia a comprendere e a seguire un po' la sua storia , come al solito piena di cliché: discriminata in famiglia, come il padre, ignorata dalla sua cotta atavica, che si sente un pesce fuor d'acqua, e si finisce per apprezzarla per correttezza, lealtà, senso di giustizia e autonomia. Mi è sembrata brava e convincente nel suo ruolo che permette pochi spazi di libertà secondo me, non avrebbe potuto fare meglio.
il triangolo amoroso è qui mostrato in modo anti convenzionale e confusionario, con tratti di ambivalenza tale che sono morta dalle risate in una famosa scena girata nella sala giochi.
La madre viene mostrata in modo caricaturale ma brutalmente umano, è allucinante come spinga la figlia verso un matrimonio di interesse in modo sfacciatamente onesto, anche chiamando in causa le divinità e procurando un talismano che agirà invece su una coppia improbabile (le risate che mi sono fatta non sono normali).
Musica molto gradevole ma niente di eccezionale, anzi, i testi molto infantili e ridicoli toglievano serietà ai momenti insieme.
Sceneggiatura un po' banale che cade nel cliché, nessun dialogo degno di nota però la storia è molto ben strutturata in generale: è assolutamente credibile che un ragazzino bullizzato e privo di aiuti perda la testa per una donna forte che può fare il c**o a tutti.
Il ritmo è buono e coinvolgente, il drama è scorrevole ma 12 episodi sarebbero bastati, intorno al 10° il ritmo frena bruscamente per trascinarsi con la storia del cattivo (che era già stato scoperto ma non si può arrestare e così va avanti fino alla fine). Onestamente è stata una lungaggine che ha penalizzato molto, non tutto si può trascinare se non c'è un colpo di scena o qualcosa di avvincente o interessante da narrare.
La nascita della coppia è molto "kawaii" ma c'è poco sentimento, struggimento, passione assente.
Le interpretazioni dei protagonisti maschili sono molto buone e complementari: il Ceo della AINS Software è molto a suo agio nelle scene comiche, è molto spigliato e spavaldo in quelle scene e meno in quelle drammatiche dove risulta sì credibile ma non ha la stessa padronanza. Il poliziotto invece, che conosco dai tempi di moon lovers, è stato molto bravo a mostrare tristezza, senza strafare ma la sua sofferenza mi è arrivata tutta con lo sguardo.

Di negativo c'è una sceneggiatura che non ha fuso bene gli elementi, ha dato un tono troppo umoristico e caricaturale ai personaggi e non è risultata credibile in definitiva.
L'ampiezza del drama, 12 episodi sarebbero bastati a condensare il tutto, mentre la cattura del nemico si trascina per troppo tempo da quando scoprono l'identità.
La forza esatta della protagonista non è rappresentata in modo lineare e corrispondente alle varie scene: non sa correre ma si arrampica in 3 secondi a grandi altezze, può scagliare un suv , trattenere un autobus ma solleva due uomini di 70 kg l'uno mostrando sforzo nell'alzarli, pesta l'assassino che ha massacrato di botte l'amica ma gli spezza semplicemente un dito e lo ferisce al costato quando avrebbe potuto massacrarlo e assicurarlo alla giustizia.
Capisco la comedy room ma è ridicolo in alcune soluzioni, soprattutto nel finale (ultimi 3 episodi prima del finale).
Vuole creare un personaggio da videogames ed è bella la storia di raccontare la sua storia d'amore col gioco ma questa parte viene resa mostrando lei che trascina e rilascia un 'arma su un foglio digitale in un app di grafica talmente povera e scarna da risultare penosa per un drama. Tante cose non hanno convinto.
Siate obiettivi.... è un teen drama carino per ridere che perde intensità e credibilità.

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Completed
My Man Is Cupid
3 people found this review helpful
Feb 4, 2025
16 of 16 episodes seen
Completed 3
Overall 4.0
Story 8.0
Acting/Cast 5.0
Music 3.0
Rewatch Value 1.0

CUPIDO QUANTO MI ANNOI!

Sinossi: Il protagonista È CUPIDO CHE VIENE PUNITO PER ESSERSI INNAMORATO DI UN UMANO 500 anni fa dalla divinità del DESTINO. Cupido ha 3 colleghi, lui e i colleghi sono belli come angeli ma il terzo è tozzo e inattraente anche se ne combinerà di cotte e di crude e regalerà molte risate.
Un altro di questi angeli è maledetto e si trasforma in cane ogni 28 giorni mi sembra di aver capito, è dolcissimo in quanto come golden retriver è tenero e molto coccolone, specialmente con le belle donne.

La protagonista femminile è un delle attrici coreane più belle in circolazione, forse perché originariamente modella, peccato che la sua recitazione sia troppo acerba e monoespressiva, la bellezza non compensa la povertà emotiva a livello interpretativo.
FL si innamora di cupido perché hanno un legame "karmico", il rapporto tra i due manca di sfumature poetiche.
Lei porta sfortuna a ogni uomo che intraprenda una storia con lei perché il destino la vedrebbe accanto ad un altro uomo.
Questa coppia insieme a livello estetico non mi è piaciuta: lei sembra la madre di lui , lui ha un viso da bimbo e insieme non sembrano davvero credibili, è il peggior casting che abbiano fatto finora. Trai due io non ho visto molta chimica.
E' una serie un po' diversa perché in questo caso è la donna che ci prova con lui, e gestisce le dinamiche della loro relazione, inizialmente lui sembra restio ma palesemente attratto da lei.
Non è solo una storia d'amore e di rivoluzione del fato, ma è anche una serie crime ambientata ai giorni nostri e devo dire che è l'unico dato di pregio della serie, il serial killer è davvero insospettabile e ben nascosto.

Feedback tra la metà e la fine della serie riportano alle vite precedenti, sin dalla dinastia Joseon fino all'ultima reincarnazione della protagonista, tragicamente interrotta .
I cliché sono abusati: sempre le stesse scene di Fl che cade, ML la salva, ML è un cupido che viene trafitto dalla sua stessa freccia, motivo per cui si innamora di FL. E queste scene si ripetono 4 -5 volte.

Per una storia d'amore, metà del tempo riguarda un serial killer che agisce indisturbato in ogni episodio, e l'altra metà del tempo è FL che si lamenta con ML in modo seccante perché insiste che debbano finire insieme. Lo spettacolo è troppo superficiale, privo di sostanza o di logica, i dialoghi ovviamente hanno la consistenza del vapore, non viene mostrata una vera compatibilità tra nessuno dei protagonisti. La storia non va da nessuna parte, le stesse scene ripetute, troppi buchi nella trama e dialoghi insipidi.

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Completed
The Eternal Love
3 people found this review helpful
Jan 8, 2025
24 of 24 episodes seen
Completed 0
Overall 5.0
Story 7.0
Acting/Cast 5.0
Music 6.0
Rewatch Value 2.0

Romanticismo a basso costo.

Buone idee realizzate a Basso costo (quindi male)!
Purtroppo non basta una nota a fare una sinfonia, l'idea era geniale: per una distorsione temporale (neanche ben spiegata nel corso della serie), una venditrice immobiliare torna indietro nel tempo nel corpo della lei di 3 secoli fa in un regno immaginario, Dong-Yue.
Ogni volta che mente, sbatte la testa o occasionalmente al risveglio switcha identità tra la lei del presente e quella del futuro che ha tutt'altra tempra, mentre la lei del presente è sottomessa, remissiva , depressa e un caprio espiatorio della famiglia in quanto figlia di una concubina, la lei del futuro è volitiva, energica e risoluta. La lei del passato è innamorata del primo principe che avrebbe dovuto sposare , la lei del futuro si avvicina all'ottavo principe.

In breve questa è la sinossi, gli episodi durano 33 minuti (sigle escluse) e la serie è composta da 24 episodi. Gli attori principali bravini ma l'idea è stata sviluppata male, è piena di buchi narrativi, scenografia davvero pietosa, i personaggi sviluppati e disegnati male (trucchi, parrucche, vestiti sono di qualità molto scadente( vi dico soltanto che nell'ep 9 lui ha la parrucca nera e le sopracciglia bionde, spesso l'attaccatura di questa parrucca è molto variabile determinando una fronte più o meno ampia, recitazioni stentate o fuori tempo).
Lui si innamora di lei senza un motivo reale, apparente, cambia atteggiamento da un giorno all'altro.
Lei stessa cosa (dice solo che lui è bello, bello). Dialoghi da prima elementare ( "Non morire, ti porterò nel mio mondo e farò di te una celebrità, diverrai il mio albero delle monete"), la serie è davvero realizzata con due soldi e fatta male.
La protagonista è una ragazza poco scaltra e sveglia, sarebbe stato interessante se una donna del futuro avesse usato gli strumenti e le idee futuristiche per aiutare lui e innovare l'epoca invece è una che vive alla giornata, di espedienti e alla buona, che improvvisa battute a improperi e insulti.
Non si sono risparmiati sulle scene romantiche, è vero, ma quanto può essere credibile con questa sceneggiatura??? Buona visione & Auguri !

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Completed
Love Between Fairy and Devil
3 people found this review helpful
Dec 19, 2024
36 of 36 episodes seen
Completed 0
Overall 8.0
Story 8.5
Acting/Cast 8.0
Music 7.5
Rewatch Value 7.0

L' AMORE TRA LA FATA E IL DIAVOLO CHE DIVENTA MARTIRE (per amore della fata).

Un bel fantasy ( per me non è nè uno xianxia né un wuxia) ispirato alle classiche leggende orientali che valorizza il ruolo della donna (uno dei pochi) e tratta riflessioni sull’amore, sulle emozioni e e sull’inutilità delle guerre, sul pregiudizio tra i popoli. Apprezzabile che non ci siano malintesi continui e problemi di comunicazione che normalmente affollano questo genere di drama storici.
Ci sono sentimenti feriti, rimpianti, sacrifici, amori non corrisposti, gelosie , evoluzioni e crescite talmente estreme da risultare improbabili, ok the power of love ma non puoi stravolgere la personalità di una divinità millenaria.
La storia d’amore poteva essere più vissuta e approfondita sul finale, per questo non do 10!
L'inizio è spensierato come in ogni drama, gli scenari sono ben fatti e sono fiabeschi, certe illustrazioni delle sigle mi ricordano le carte del DIXIT, ottima fotografia e scenografia, ottima OST.
Un po' noiose le avventure nel regno mortale, ma questo è soggettivo, ogni arco narrativo dura in media circa 7 episodi, e il drama va diventando sempre più impegnativo , serio, drammatico.
Questi due si innamorano quasi subito ma necessiteranno di più di mezzo drama per capirlo e accettarlo, dopo essersi promessi invece di mostrare felicità e trasporto sembrano cupi e molto spenti per la quantità di difficoltà e prove a cui vengono continuamente sottoposti. La parte più bella infatti è rappresentata nei primi 9 episodi e in quelli che vanno dal 26 al 28., dal 28 è una tragedia continua.
Finora ho letto solo recensioni positive. Le persone sono soddisfatte della recitazione e della storia, ma ci sono molti aspetti che vorrei sottolineare e che hanno penalizzato la valutazione.

RECITAZIONE: Sia i protagonisti principali che i secondi protagonisti sono stati abbastanza credibili nei loro personaggi e i principali sono stati divertenti e abili nello scambio di ruoli (Dylan Wang meno bravo di Ester in questo aspetto).
Lo show è molto basato sulle emozioni, sia dei personaggi che del pubblico, e questa è la motivazione di una valutazione così alta ed entusiasta che porta a trascurare le criticità .

Non c'è stata molta cura nella caratterizzazione dei personaggi: il dio celeste, subdolo, manipolativo e uno stratega ingenuo,ambizioso e privo di emotività , ho visto imperatori migliori. Qui compie delle scelte che spesso non hanno senso , ed è del tutto privo di capacità oratorie. Perdona in un nano secondo quando fino a pochi secondi prima stava per condannare a morte appena si verifica un risvolto che può utilizzare per ottenere dei benefici, senza provare a manipolare la corte dei suoi sudditi che manca del tutto di pensiero critico e si inchina e ripete le sue parole con fare ossequioso.
Penso che sia l'opera che più ha dipinto gli abitanti del regno celeste come delle amebe STUPIDE E prive di personale iniziativa , nessuno escluso. Forse la fata Dayin è l'unica che salvo da questo discorso e il Nobile Ronghao che è stato il migliore in quanto a intensità e recitazione ma non è del tutto appartenente al regno celeste.... quindi lo escludo dal discorso.

Il Dio della Guerra che avrebbe dovuto essere il dio più potente poteva essere facilmente sconfitto da chiunque. Non ha mai vinto nessun combattimento. Aveva un potere sigillato dal fratello che però aspettava il matrimonio con la dea per liberarlo. Che senso ha??? Perché farne il dio della guerra???
Nel suo arco umano poi perde ogni qualità che aveva diventando ingenuo, pigro, indolente, stupido. Generalmente le divinità quando vanno a fare le tribolazioni mantengono un'aura , delle qualità superiori.
Effettivamente se penso ad Eternal Love mi rendo conto che anche l'alta dea diventa una donna stupida nella tribolazione mortale ma era del tutto stupida, beona e annoiata anche come divinità.

Il dragone nero è stato caratterizzato come il personaggio più stupido mai visto, ed avrebbe dovuto essere il consigliere e protettore del più POTENTE CATTIVO esistente nei tre regni. Non ho capito perchè raccontava segreti importanti al fratello del protagonista.Non protegge nessuno nei momenti importanti! È stato mostrato abbastanza potente e incredibilmente maestoso nella sua forma di drago ma solo UNA VOLTA!
Una bella delusione devo dire. La sua storia con Jeili è stata dipinta stupida al punto da non provare neanche tenerezza per questa coppia che mi è risultata noiosa da seguire. Lei era piuttosto avida e manipolatrice e la loro storia segue delle evoluzioni incomprensibili, che non vengono mostrate, viene solo mostrato il risultato finale e allo spettatore tocca immaginare o provare a indovinare cosa sia successo per determinare quel risultato.

Dongfang Qincang è il Nobile Supremo, possiede un potere sconfinato mostrato superbamente con gli effetti speciali, ha un'immensa potenza ma rispetto a molti altri personaggi meno potenti visti in altri drama è anche il meno sveglio. Normalmente quando sono potenti sono anche molto scaltri, intuitivi, capaci , lui è solo potente! Non è colto come ci si aspetterebbe da parte del NOBILE SUPREMO , che ha vissuto centinaia di migliaia di anni e che dovrebbe avere un'altissima comprensione e conoscenza del reale dato che padroneggia superbamente l'arte magica. Come fa a non rendersi conto di tante cose... dell'aura della protagonista per esempio, o ha bisogno di manuali antichi per capire come prendersi cura di una pianta... . Come fa a non togliere immediatamente la maschera al cattivo della serie se con uno schiocco di dita può distruggere un regno?!?

Il personaggio di Donfang INOLTRE compie un'evoluzione troppo estrema per la brevità del drama, da demonio a martire... non c'è un' evoluzione poi nel modo in cui dimostra il suo amore a livello di espressione facciale rispetto ai primi episodi, mentre caratterialmente diventa un'altra persona, forse perché privato dei propri poteri e quindi fragile ,oltre ad aver recuperato un'emotività di cui comunque manifestava molte tracce nei suoi primi scambi con la protagonista, a livello di espressività facciale di uomo innamorato non ha saputo manifestare un coinvolgimento pieno e travolgente quando deve baciarla o quando la guarda, bravissimo invece nel manifestare gelosia, possesso, insofferenza e disperazione della perdita.
Come ogni divinità può scomparire e riapparire in qualsiasi angolo però quando riesce a coltivare una pianta sul finire del drama , che diventa altro... quando vede la trasformazione a distanza si mette a correre invece di utilizzare il potere e andare a controllare immediatamente=
Aveva bisogno di un artigiano di giada per ricopiare la sala siming mentre nello Xian, detto fatto, sotto suggerimento di Shanqe la prepara in men che non si dica. E come ? Magia ?Ma se ha molto meno potere rispetto a prima... .
Nei suoi sogni lui è sposato con la fata da 500 anni ma non si vede l'ombra di un bambino... per 500 anni quest'uomo avrà un rapporto solo platonico con lei?!?

ASPETTI CHE HO APPREZZATO: Ho adorato il modo in cui hanno mostrato le emozioni tutti i personaggi in modo così plausibile da giustificarne le azioni. Non c'è dubbio che tutte le scene siano state sempre caratterizzate in senso emotivo.
Ho apprezzato il cambio di ruoli, mi appassiona questo topic, lo scambio dei corpi, sebbene sia molto breve , io pensavo che durasse diversi episodi, invece solo uno nella parte quasi centrale, e 6 minuti all'inizio.
I costumi dei protagonisti mi sono piaciuti immensamente, più che in qualsiasi drama finora visto perchè sono su base storica ma con molte libertà e sperimentazioni fantasy.
Stessa cosa per le ambientazioni e i panorama. Soprattutto albe, tramonti, sfondi lunari e la sala siming.


FINALE VERAMENTE AFFETTATO: Questo è uno dei tanti drama con finale breve, io penso che questa volta abbiano davvero estremizzato il tempo di chiusura. Dura 15 secondi davvero, senza se e senza ma.
C'erano 36 episodi e non 40 come normalmente nelle altre serie però si potevano modificare alcune scene di flashback o accorciarne altre che riguardano personaggi secondari e aumentare il tempo destinato ai protagonisti principali. ALTRO TALLONE D'ACHILLE E' IL MONTAGGIO DI QUESTA SERIE.

Per concludere, vale la pena guardarlo sia per le risate che per vedere qualcosa di diverso rispetto ai classici xianxia, non è troppo drammatico ed è adorabile per i personaggi. I due protagonisti nella vita reale sono molto amici e forse questo ha penalizzato un po' la chimica tra loro, nel senso di risultare poco coinvolti e credibili nei baci (brevi e poco intensi, lei con le labbra quasi serrate) e nei contatti fisici.

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Completed
The Wolf
3 people found this review helpful
Oct 16, 2024
49 of 49 episodes seen
Completed 0
Overall 7.0
Story 7.0
Acting/Cast 7.5
Music 6.0
Rewatch Value 4.0

Troppo drama per rendere apprezzabili gli altri aspetti

Se volete vedere una serie coinvolgente con intrighi , drammi, violente uccisioni e guerre anche se pessimi effetti speciali (gli animali al computer fanno pena), la consiglio.
Non so se sono state le traduzioni o manchino scene che spieghino alcune evoluzioni e cambi di rotta ma sembra quasi come se il regista avesse avuto altre intenzioni e inverta il normale decorso delle storie cambiando improvvisamente intenzioni degli attori senza motivarne le scelte a livello di dialoghi. Questo lo ha reso confuso dal 26 episodio fino alla fine .
Trattasi di una coppia di innamorati che a causa di intrighi malintesi e assenza di onesta comunicazione si ritrovano divisi e nemici, poi innamorati ma senza concrete possibilità...
Coinvolgente ma veramente troppo lunga, poteva essere ridotta a 30 episodi e sarebbe stato meglio.
Le mie reazioni sono state di odio nei riguardi del protagonista maschile spietatamente crudele anche se con nobili scopi che poi diventa San Tommaso sul finire (un cambio di rotta troppo veloce e senza motivazioni che uno spettatore può ritenere credibili così simultaneamente in un episodio di svolta). Ho adorato e appoggiato lei, sempre corretta, coraggiosa e giusta ma anche talmente impulsiva da causare più guai che altro.
I problemi sentimentali nella coppia dei protagonisti sono talmente tanti e incalzanti da avere pregato che si innamorasse del secondo protagonista maschile e la facessero finita lì, una rinconciliazione non l ho potuta apprezzare e gustare a causa di tutto il male che si erano reciprocamente fatti e anche nel corso del loro innamoramento non mancano colpi bassi e umiliazioni che spegnerebbero chiunque abbia un minimo di amor proprio e autostima!Anche se fatte a fin di bene.
Quindi il finale ha dato sollievo. Combattimenti molto ben fatti, molto scenografici.
A chi lo giudica hot come ho letto in qualche recensione…saranno 10 scene romantiche. Veramente poche per quasi 50 ore di drama.
Do 7 stelle perché la trama é molto appassionante e coinvolgente, scorrevole fino al 40 esimo episodio, poi é iniziata un insofferenza per l’assenza di serenità continua . Non ci sono pause per lo spettatore che vede succedersi una tragedia dopo l’altra .
Un po’ di amore e passione avrebbe consolato e reso più godibile la loro storia d’amore che sebbene sia il
Fulcro della storia in mezzo a tante tragedie e macchinazioni politico strategiche diventa contorno.
Non sono d’accordo sulla bravura di warren,monoespressivo nei primi episodi diventa un po’ più emotivo ed espressivo intorno al trentesimo.
Inoltre “lampadato” o truccato di arancione sembra più un messicano o un cherokee che un cinese di una dinastia passata.
In sintesi se volete azione, continui problemi e tragedie alla game of thrones ma senza sesso fate pure.
Pessimi effetti speciali e migliorabile qualche duello.

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Completed
The Inextricable Destiny
3 people found this review helpful
Oct 16, 2024
26 of 26 episodes seen
Completed 0
Overall 7.0
Story 7.0
Acting/Cast 9.0
Music 5.0
Rewatch Value 6.5

Tragedia in scena: Bravissimi loro ma a Quale Prezzo... ???

Dovrei dare differenti voti perchè per la prima volta mi trovo perplessa , a fronte del fatto che per intensità e bravura recitativa gli attori meritano un 10 pieno, soprattutto il protagonista maschile che interpreta il doppio ruolo magistralmente, e credetemi per me che ho avuto a che fare con gente nella sua situazione posso dire che è incredibilmente credibile, come gestura, mimica, linguaggio. Qualcosa che davvero mi ha turbato.
Come colonna sonora personalmente non ha brillato, non darei nemmeno la sufficienza.
Come combattimenti ed effetti scenografici e do un 7 , perché non ce ne sono moltissimi ma quelli che si vedono sono discreti, molto scenografici quelli delle ultime puntate.
Come scenografia, dialoghi e scelte narrative io mi trovo costretta a dare la sufficienza (6) perché pur iniziando in modo spensierato e leggero, anticonvenzionale, mi è piaciuta molto la scelta di caratterizzare in modo eroico e intraprendente la parte femminile proponendo di contro una controparte maschile intensa, profonda ma fragile (genialata), la serie , forse a causa della sua brevità (27 episodi contro i 40 minimo che hanno queste serie e gli episodi durano anche un 5 minuti in meno) ,dopo i primi 7 episodi, diventa un ecatombe tragica e senza un episodio di tregua o serenità, forse attimi. E' un continuo susseguirsi di tragedie e colpi bassi.
I dialoghi tra i due innamorati mancano di onestà reciproca, o di totale schiettezza per tutta la durata del drama per quel che riguarda il protagonista maschile, la protagonista femminile per disperazione si aprirà ma non cambierà nulla. Lui è totalmente perso per lei ma anche l'uomo più irragionevolmente testardo che io abbia mai visto, e questa ostinazione determinerà il finale che vedrete... .

La brevità della serie ci ha risparmiato molti dialoghi inutili e storie accessorie, riempitivi che spesso penalizzano appesantendo la visione.
Nonostante ci sia intensità , ottima recitazione, un amore pieno di tenerezze reciproche che in nessuno dei 50 drama finora visti (dimenticatevi della passione), ho ritrovato, personalmente ho trovato troppo pesante la visione e l'andazzo prosegue senza tregua. Il finale non è negativo né positivo, dura pochi secondi e per come finisce, per le conseguenze fatali e la condizioni in cui si trova la protagonista ti lascia insoddisfatto e con un grande senso di vuoto e pesantezza.
Peccato che attori così bravi abbiano preso parte a questa deprimente serie, senza gioie; solo pesante e struggente, seconda solo alla "Scelta di Sophie" (film terribile per chi lo conosca che viene da me menzionato per farvi capire a cosa andate incontro, il grado di drammaticità e tragedia continua), tanto che alla fine la sigla di ogni episodio ti evoca profonda angoscia perché capisci che ci sarà una nuova prova, un nuovo problema,un nuovo pericolo, forse fatale, una nuova separazione, senza fine. Così tante le tragedie che il finale non lo gusti a pieno, anzi ti sembra un contentino triste, messo lì per volere di qualcuno ma a cui nessuno crede fino in fondo, persino il regista!!! POCO CONVINCENTE!

Vi prego scrivete recensioni solo se finite la visione completa della serie, ho letto molte recensioni di chi ha visto solo i primi due capitoli, ebbene la serie dal 7 diventa completamente un altro genere, quindi non scrivete impressioni, perché fino a quando non si vede tutto si parla di impressioni non di una recensione fondata e completa!!! Leggi di più

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Completed
Hyper Knife
4 people found this review helpful
May 8, 2025
8 of 8 episodes seen
Completed 0
Overall 8.5
Story 8.5
Acting/Cast 8.5
Music 8.0
Rewatch Value 5.0

Thriller o Black Medical con un forte stampo psicologico.

Un hospital drama che è anche un thriller psicologico e un noir a tinte forti, basato tutto sul concetto di dualità speculare, allo stesso modo di due emisferi cerebrali (destro e sinistro), presenti come un tatuaggio sulla nuca della protagonista ma con colori diversi: il sx è privo di colori se non con una macchia di azzurro-blu che neanche riempie i contorni e la parte corrispondente di emisfero dx colorata, per simboleggiare la creatività, le emozioni, l'impulsività.
Così vengono presentati i due protagonisti del lavoro: Jeong Seok è una neurochirurga brillante e geniale, pupilla del luminare Choi Deok hee, primario del reparto presso l'ospedale universitario di Seoul. Ha perso ogni cosa, radiata dall'ordine dei medici a seguito di uno scontro e di una tentata un'aggressione a lui. Sembrano totalmente opposti: lei libera, sfrenata, senza alcun controllo dei propri impulsi (entra a piedi scalzi nella sala operatoria), priva di ogni etico scrupolo, incurante di tutto e anche della legge.
Lui apparentemente molto posato, controllato, freddo, cinico e calcolatore, che è sceso a patti col mondo per trovare il posto che meritava, non tollera il fare sfrontato e disinibito di lei fino a provocare una rottura insanabile nel loro rapporto.
Ma c'è molto molto di più... nel corso del drama si vedrà come in realtà siano individui con personalità simili, ugualmente disturbati, maniacali e perfezionisti patologici. L'attrice Park Eun Bin ha parlato di una sorta di legame ambivalente che ricorda padre-figlio mentre a mio avviso, forse, la protagonista vede nel ML il padre da cui cerca approvazione ed un compagno di fissazioni perverse (il cervello), lui in lei vede una protesi egoica: le ha insegnato ogni cosa con soddisfazione perché era l'unica in grado di ricevere la sua eredità, l'unica con un passato uguale, quasi una parente ("se il cervello avesse il DNA noi saremmo parenti.. "), e la considera quasi come una sua proprietà, qualcuno che ha plasmato e che non gli può essere portata via.
Sono gli unici al mondo che si stimano reciprocamente e il loro migliore tempo è quello trascorso insieme ad operare con lui, lei e ad insegnare a lei, lui. Lei è l'unica che può rivolgersi a lui in un certo modo e che decide di proteggere ad ogni costo perché "deve finire la sua opera". Il finale è sconcertante, inaspettato, scoprirete il reale motivo per cui lui voleva essere operato solo da lei, non per i motivi che logicamente noi persone comuni possiamo pensare bensì molto altro... .
La protagonista Se-ok incarna questa dualità, dimostrando come un unico strumento (il bisturi-hyper knife) possa essere fonte di vita o di morte a seconda delle mani che lo impugnano. In modo simile, i protagonisti di Hyper Knife rappresentano due facce di una stessa medaglia: una neurochirurga geniale e disturbata mentalmente e il suo mentore, due personalità opposte ma entrambe disturbate, maniache e ambiziose.
Le loro dinamiche mentore-studente sono violente, inquietanti, quasi l'equivalente professionale di una relazione Bdsm (Bondage- Dominazione e disciplina-Sadismo e sottomissione- Masochismo). Il conflitto tra Se-ok e Deok-hee è rappresentato anche cromaticamente: rosso per lei, blu per lui. Dai titoli di testa ai costumi, passando per la fotografia, queste tinte identificano o l'uno o l'altro.
Occorre entrare nella mente di due soggetti ossessivi con psicopatia e qualche problema di narcisismo quindi le logiche comuni e lineari, i comuni meccanismi di pensiero vanno abbandonati.
Il finale mostra un'evoluzione che viene anche (di)mostrato nell'evoluzione del tatuaggio sulla nuca della protagonista ma c'è anche altro, ogni personaggio porta un argomento che la produzione vuole affrontare: il sopruso, il nepotismo, la medicina etica (Dottor Han), la lealtà incondizionata, il traffico di organi, gli interventi illegali.
Notiamo come l'assistente della protagonista, è un po' una sua "proprietà", non ha un ruolo ma viene considerato alla stessa stregua di un oggetto che lei ha conquistato "SEI MIO", ripete più volte, nello stesso identico modo in cui il suo mentore considera lei (altro punto di contatto).

Negli ultimi anni, l'industria dell'intrattenimento coreano ha continuato a espandersi con produzioni innovative e di alta qualità. Tra queste, "Hyper Knife" rappresenta un esempio significativo della creatività e dell'evoluzione del panorama artistico.
Il lavoro si distingue come prodotto audiovisivo di forte impatto visivo e narrativo, con una trama avvincente che combina elementi di azione, medici, riflessioni esistenziali e psicologiche. La regia, innovativa e dinamica, utilizza effetti speciali di ultima generazione, creando un'esperienza immersiva per lo spettatore. La colonna sonora e il casting sono stati curati con attenzione, contribuendo a rafforzare l'identificazione con i personaggi da interpretare e la tensione della narrazione, attraverso di una colonna sonora composta all'80% da strumenti ad arco ( viola, violoncello, violino) e a corde (clavicembalo). Le musiche ripropongono sonoramente questa tensione costante, attraverso la tensione delle corde, questa situazione sempre in bilico della protagonista, sul punto di scoppiare e anche lui... .

Questo show presenta una produzione all'avanguardia che riflette le tendenze attuali e future dell'industria televisiva coreana. La serie si distingue per una sceneggiatura ben scritta, con personaggi complessi e una trama che affronta temi sociali e culturali pertinenti. La qualità della produzione, dalla fotografia alla colonna sonora, è elevata, e le interpretazioni degli attori sono state di alto livello. L'utilizzo delle luci al neon sul personaggio ne enfatizzano la natura ambigua, spesso tramite l'utilizzo di colori come rosso, blu, e fucsia. In alcuni casi, simboleggiano il passaggio da una fase all'altra, come nel passaggio da blu a rosso che rappresenta il contrasto tra quiete e pericolo, rappresentando, a motivo della loro artificiosità, qualcosa che trasmette inquietudine.
É un esempio di come le produzioni asiatiche stiano spingendo verso standard sempre più elevati, integrando tecnologia avanzata e narrazioni coinvolgenti.
Le riprese degli interventi chirurgici hanno richiesto dalle sei alle dieci ore di riprese. “Nessuna produzione coreana ha mai mostrato prima gli interventi al cervello con la verosimiglianza e la precisione di Hyper Knife" ha rivelato il regista Kim Jung-hyun.
“Prima dell'inizio delle riprese, sia il cast che la produzione hanno ricevuto una formazione approfondita. Hanno anche utilizzato apparecchiature mediche reali, tra cui microscopi e altri strumenti costosissimi. Non potendo usare campioni veri per le riprese, si sono affidati a modelli incredibilmente realistici del cervello umano, del viso e di altre parti del corpo, e alla CGI".
Le dichiarazioni del regista valgono anche come avvertimento: quando la telecamera indugia sugli interventi, la visione può diventare, per alcuni, raccapricciante. Dopo Gannibal, Connect, Worst of Evil e Gangnam B-Side, Hyper Knife è un'altra serie asiatica a tinte forti più stimolante delle altre dello stesso genere.

Perché non do il massimo? Perché personalmente non mi ha convinto fino in fondo, nel senso che, pur riconoscendo la qualità complessiva, mi sembra che prenda in prestito molti elementi già visti in thriller /horror americani di successo (il suo personaggio inizia a metà strada tra Hannibal Lecter, un medico brillante che toglie la vita alle persone, e Anton Chigurh per i capelli strani e il modo in cui uccide l'infermiera, ma poi sembra "Killing Eve per il tipo di dinamica col ML, sostituendo la dinamica lesbica con quella di una patologica relazione padre/figlia. Dubito inoltre, e questo lo rende un po' fantasy, che una persona con un comportamento così irascibile e una mancanza di controllo degli impulsi, totalmente priva di empatia, possa farsi strada nel mondo della medicina (per di più nella società coreana) .
L'attrice fa del proprio meglio, così come tutto il cast ma manca l'approfondimento del personaggio.
La storia avrebbe poi dovuto svilupparsi in modo più interessante e meno manifesto ( nei primi episodi immaginavo correttamente esattamente l'epilogo e le evoluzioni).
L'elemento medico, molto presente, non è sviluppato abbastanza approfonditamente e non si fonde in modo omogeneo con l'elemento psicologico. A volte sembra un medical drama puro, altre volte si avvicina ai confini del thriller poliziesco ma come medical thriller coeso non trova mai il giusto equilibrio.
Forse meritava qualche episodio in più per il corretto sviluppo dei personaggi.

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Completed
Joy of Life
3 people found this review helpful
20 days ago
46 of 46 episodes seen
Completed 1
Overall 8.5
Story 9.0
Acting/Cast 8.0
Music 8.0
Rewatch Value 6.0

Tra ironia, intrighi e sci-fi filosofica: l’equilibrio (smarrito nell'ultima parte) di Joy of Life

👉👉👉👉👉👉👉👉 Il mio voto reale è 8,7 !
Joy of life non è facilmente inquadrabile, ciò che posso dire, limitandomi al panorama cinese, è che si tratta di piccolo gioiellino nel suo genere che incanta lo spettatore sin dalle prime scene, regalando un’esperienza narrativa ricca, raffinata e sorprendente. Ciò che colpisce immediatamente è la sceneggiatura, estremamente ben costruita, che intreccia con maestria intrighi politici, filosofia, humor e momenti di intensa emozione, mantenendo sempre alta l’attenzione.
Il protagonista, Fan Xian, è un personaggio indimenticabile: intelligente, ironico e carismatico, riesce a conquistare il pubblico grazie a un mix unico di astuzia e sensibilità. La sua evoluzione personale, così come il suo confronto con un mondo pieno di complotti e giochi di potere, è resa in modo convincente, permettendo di empatizzare profondamente con lui.
La regia è abbastanza buona e dinamica, capace di dare respiro tanto alle scene più intime e poetiche quanto ai momenti di tensione e azione, accompagnata da una fotografia che esalta la bellezza dei paesaggi e delle scenografie storiche, molto belle le inquadrature dall'alto.
I costumi personalmente sono uno dei talloni d'Achille del lavoro: non abbastanza sontuosi (e pazienza) ma per nulla coerenti, specialmente le calzature delle donne sono incredibilmente moderne. Mi sono piaciute molto le uniformi del comando di vigilanza, specie per quanto riguarda i capi divisione.
Il cast nel suo insieme è molto buono: ogni attore, anche nei ruoli secondari, riesce a trasmettere profondità e credibilità, dando vita a una buona interpretazione corale, il ML e Li Qin hanno una recitazione più convincente, a loro andrebbe un mezzo punto in più.
Il tono della serie alterna con naturalezza leggerezza e drammaticità, offrendo momenti di comicità raffinata senza mai intaccare la solennità delle tematiche affrontate.
Un altro punto di forza straordinario è la capacità di bilanciare la dimensione filosofica con l’intrattenimento: The Joy of Life non è solo una serie da guardare, ma da assaporare, riflettendo sui temi della giustizia, del potere, della libertà, dell'egualitarismo, dei rapporti passato-futuro, sul destino collettivo e sull’amore.
Ogni episodio lascia un segno, stimolando curiosità e voglia di iniziare quello successivo (fino al 28°episodio).
Ci sono molte citazioni in questo lavoro e personaggi memorabili : le maschere dei cavalieri ombra riprendono in modo sorprendentemente fedele quella di Darth Vader di Star Wars, lo zio Wu ricorda un personaggio di Matrix e allo stesso tempo un moderno Tiresia, un uomo che non vede ma utilizzando gli altri sensi riesce a vedere oltre il percettibile dato dalla vista.

Colpi di scena, uno dei punti forti dell’opera. La serie riesce a sorprendere lo spettatore con svolte narrative inattese, collocate nei momenti giusti e spesso capaci di ribaltare completamente la percezione di personaggi ed eventi. Non si tratta di espedienti gratuiti, ma di snodi che mantengono alta l’attenzione e conferiscono profondità alla trama, intrecciando abilmente humour, intrigo politico e riflessioni più serie. In particolare, alcuni episodi centrali riescono a fondere il divertimento leggero con tensione e drammaticità, producendo un effetto che resta impresso e che rende la visione coinvolgente. Proprio questa capacità di sorprendere e tenere in sospeso lo spettatore, senza ricorrere a soluzioni banali, è ciò che distingue il drama e gli permette di competere con titoli di livello più alto.
Uno degli elementi di maggior pregio in Joy of Life è la doppiezza e l’ambiguità morale dei personaggi.
Nessuno appare mai del tutto affidabile o univocamente buono o cattivo: figure che sembrano amichevoli e solidali con Fan Xian, un attimo dopo lo mettono alla prova, lo tradiscono o ne minano la fiducia.
Questo tratto narrativo rende l’opera estremamente realistica, perché rispecchia la natura del potere e delle relazioni umane in un contesto dominato da intrighi politici e lotte di fazione.
Ne emerge un mondo dove la lealtà è sempre condizionata da interessi, strategie e calcoli di convenienza, e in cui ogni legame deve essere continuamente negoziato e verificato. Tale instabilità non è solo un espediente narrativo per mantenere alta la tensione, ma anche un messaggio: la vera crescita di Fan Xian non consiste tanto nel riconoscere i nemici, quanto nell’imparare a convivere con l’ambiguità di chi si proclama alleato.
Questa ambivalenza, invece di indebolire la coerenza della trama, le conferisce spessore, perché costringe il protagonista (e lo spettatore) a interrogarsi costantemente su quanto si possa davvero conoscere delle persone e delle loro motivazioni.

Fantascienza: la scrittura è complessa e multilivello, la trama è molto stratificata includendo anche un elemento sci-fi che si approccia alla storia dell'umanità in modo avvincente, interessante e per nulla scontato. Nonostante a livello di fisica e logica, la soluzione proposta è del tutto illogica e fantasiosa, priva di un possibile fondamento scientifico. mi sento di premiare il messaggio che reca con sé, non si tratta del tropo abusato del semplice “viaggio nel tempo".
Piuttosto porta avanti l’idea che il futuro possa “precipitare” nel passato (geniale).In altre parole, il romanzo suggerisce che il passato non è mai solo passato ma può diventare il contenitore del futuro.
Il futuro, a sua volta, non è solo “in avanti”, ma può essere proiettato all’indietro e rivivere sotto nuove forme, il futuro può reincarnarsi in un passato rinnovato e da questa mescolanza nascere in una nuova linea temporale.
A livello simbolico, questa idea sovversiva del tempo come ciclo locale passato, potrebbe significare un rovesciamento rispetto al solito: non è il futuro che studia la storia, ma la storia che si nutre di futuro.
La conoscenza non ha un tempo lineare, può fluire in entrambe le direzioni.
Fan Xian porta con sé un bagaglio di esperienze “fuori luogo”. Questo significa che: la memoria non è solo conservazione del passato, ma anticipazione di possibilità nuove.
È come dire: ciò che ricordiamo (anche se anacronistico) può plasmare un presente migliore.
Le idee innovative nascono spesso dal contatto tra tempi e spazi diversi, da un confronto di passato e presente che determina il futuro che, nella misura in cui consente di ritornare al passato, ti consente di riflettere a posteriori e di vederlo sotto una nuova luce.
Anche il “medioevo” di Joy of Life può essere fertile e capace di assorbire il nuovo. Non esistono epoche “solo arretrate”: dipende da come vengono vissute e trasformate, lasciando il messaggio che il progresso non è destino, è una scelta culturale e politica.
Il passato non è destinato solo a ripetersi, ma può trasformarsi se riesce a imparare dal futuro.
Siamo tutti portatori di “passati” che non ci appartengono più e di “futuri” che non abbiamo ancora vissuto.
L’identità non è mai prigioniera del tempo, ma un incrocio di storie, memorie, eredità e possibilità.
Solo per questo messaggio, e la riflessione in me scaturita, l'opera meriterebbe 100 ( non 10), tuttavia, essendo un prodotto di regia, interpretazioni, sceneggiatura, scenografia e fotografia e accompagni lo spettatore per circa 30 ore, non mi sento di dare il massimo se per le 10 h finali mi sono annoiata, e gli altri comparti non hanno funzionato altrettanto bene.

Le musiche, colpiscono per la loro scelta insolita: a tratti moderne, con sonorità che includono ritmi latini in alcuni combattimenti per dare un torno farsesco e umoristico, l’uso marcato della chitarra o degli strumenti a corde che danno ritmo accompagnando quanto sarebbe accaduto da lì a poco. Nelle sequenze romantiche emergono ancora motivi moderni, che contribuiscono a dare un tono contemporaneo e quasi straniante rispetto all’ambientazione storica, rendendo la colonna sonora un elemento tanto originale quanto divisivo.
In sintesi è una delle opere più brillanti e memorabili della televisione asiatica recente: raffinata, intelligente e profondamente emozionante, peccato sia lontana dal definirsi un capolavoro per i seguenti motivi elencati in basso.

Cosa non ha funzionato:
1) L’impianto visivo della serie mi lascia più di un dubbio. La fotografia, costantemente scura e tendente al grigio, appiattisce l’immagine invece di valorizzarla.
Inoltre, elementi anacronistici minano la credibilità storica sebbene non sia una serie storica o meglio non ambisca a rappresentare fedelmente un'epoca storica precisa, tuttavia scarpe dall’aspetto moderno, dentature bianchissime e perfette persino sugli anziani e altri dettagli spezzano l’illusione scenica.
Sul piano dei costumi non si raggiunge il livello di accuratezza mostrato in produzioni come Lost You Forever: fatta eccezione per l’abito verde dalle maniche ampie del protagonista e per i completi del secondo principe, la resa complessiva risulta poco ispirata.
Particolarmente discutibili le calzature femminili, con zeppe in plastica e finte pelli traslucide che ricordano modelli ortopedici moderni.

2) La dimensione wuxia, che copre circa un terzo della serie, si rivela uno dei punti più deboli. Le scene d’azione puntano a stupire con voli e coreografie spettacolari ma l’effetto finale appare artificioso e già ampiamente visto. Nonostante alcune buone soluzioni di regia – come l’uso di slow motion alternato ad accelerazioni per simulare dinamismo – i duelli restano poco credibili. Basti confrontarli con i primi venti minuti di The Rebel Princess, dove il realismo delle coreografie e la fisicità dei combattimenti restituiscono una forza completamente diversa. Qui, al contrario, prevale una costruzione scenografica a scapito dell’impatto autentico.

3) L'arco narrativo di Bei Qi (quasi 1/3 della serie) non è allo stesso livello dei precedenti che avevano fissato un'asticella molto alta. Ero quasi annoiata e ho trovato la grande rivelazione di Xiao En troppo prolissa e davvero per nulla sconvolgente dal momento che c'ero arrivata già al quinto episodio, mi chiedo piuttosto come non ci sia arrivato il protagonista che è una vecchia volpe.
Anche le interpretazioni non sono ottimali come le precedenti, notevolmente al di sotto del livello del resto del cast veterano, nonostante apprezzi la scelta di un'attrice per interpretare il ruolo dell'Imperatore del Qin settentrionale ma non ha avuto neanche un briciolo del carisma dell'Imperatore, un uomo sciatto, in apparente stato di fattanza, che striscia in disordine, con ciocche di capelli sfuggite e in camicia da notte scollata che lasciava intravedere il petto, tanto che hai difficoltà a inchinarti ad una tale visione di negligente sciattume.
Il finale è molto forzato: una vecchia volpe come Fan Xian, intelligente, sveglio, scaltro, sempre diffidente si fida di una persona già solo visivamente ambigua , tanto da determinare un finale "shock", completamente inutile che poteva essere previsto ed evitato. Il romanzo è questo ma la sceneggiatura poteva rendere il tutto più convincente.

Per concludere, Joy of Life è scritto molto bene ed è originale, con dialoghi intelligenti e colpi di scena memorabili ma viene penalizzato dal ritmo calante e dalla resa tecnica non sempre all’altezza. Non è un capolavoro visivo, ma è uno dei c-drama più interessanti, narrativamente, della sua generazione.

👉👉👉👉👉👉👉👉 Il mio voto reale è 8,7 !

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Completed
Crash Landing on You
3 people found this review helpful
Jun 28, 2025
16 of 16 episodes seen
Completed 0
Overall 9.5
Story 9.5
Acting/Cast 9.0
Music 9.0
Rewatch Value 8.0

Confini d’Amore: oltre il 38° Parallelo. Storie di unione.

É uno dei K-drama più iconici e amati degli ultimi anni, capace di conquistare il pubblico mondiale grazie a una trama avvincente, personaggi indimenticabili e una profonda riflessione sulle divisioni storiche tra Corea del Nord e Corea del Sud.
Breve sinossi
La serie segue Yoon Se-ri, una ricca e brillante imprenditrice sudcoreana che, durante un volo in parapendio, viene spinta da una tempesta oltre il confine e atterra accidentalmente nella Corea del Nord. Qui incontra Ri Jeong-hyeok, un ufficiale dell’esercito nordcoreano, che decide di aiutarla a nascondersi e a tornare a casa. Da questo incontro nasce una storia d’amore intensa e proibita, che si sviluppa sullo sfondo delle tensioni politiche e culturali tra le due Coree.

Tematiche Principali
Amore proibito e resilienza: Il cuore della serie è la relazione tra Se-ri e Jeong-hyeok, che sfida ogni barriera sociale, politica e personale. Il loro amore, ostacolato da differenze culturali e dalla divisione tra Nord e Sud, diventa una metafora della speranza e della possibilità di superare i confini imposti dalla storia.
Contrasto culturale : la serie offre uno sguardo raro e dettagliato sulla vita quotidiana in Corea del Nord, umanizzando i suoi abitanti e mostrando le profonde differenze (ma anche le similitudini) con la Corea del Sud. Ho riflettuto su quanto certi regimi totalitari limitino il progresso determinando quasi una regressione dalla modernità, da cui sembrano anni luce rimasti indietro.
Questo confronto è trattato con sensibilità e attenzione ai dettagli, rendendo la narrazione credibile e spunto di riflessione profonda.
Ho adorato l'amicizia tra la protagonista e i personaggi della Corea del Nord, sopratutto i militari.
Famiglia e lealtà: Oltre alla storia d’amore, il drama esplora i legami familiari, soprattutto il rapporto con la madre per la FL, e i rapporti irrisolti tra il padre e il ML, un trauma irrisolto su un componente della famiglia che non c'è più ma ha lasciato strascichi ingombranti nella vita dei protagonisti, le aspettative sociali e il peso delle responsabilità individuali. Le dinamiche familiari, sia di Se-ri che dei personaggi nordcoreani, sono fondamentali per comprendere le scelte e i sacrifici dei protagonisti.
Personaggi e Interpretazioni : Hyun Bin (Ri Jeong-hyeok) e Son Ye-jin (Yoon Se-ri) regalano interpretazioni molto intense, dando vita a personaggi complessi e profondi. Hyun Bin meraviglioso nelle scene d'azione.
La loro chimica, forse coadiuvata dall'essere realmente una coppia nella vita reale, contribuisce in modo decisivo al successo emotivo della serie. Anche i personaggi secondari sono ben sviluppati e dotati di profondità psicologica, tanto che lo spettatore si affeziona a ciascuno di loro.
Narrazione e Stile: la sceneggiatura è IL vero punto di forza, la storia alterna sapientemente momenti di suspense, romanticismo, comicità e dramma. L’uso di flashback e una narrazione non lineare arricchiscono la trama, mantenendo alta la tensione emotiva. La serie riesce a essere, allo stesso tempo, confortante e innovativa, pur utilizzando alcuni cliché tipici del genere.

Musica dell’opera:
La colonna sonora è una delle più iconiche e amate nel panorama dei K-drama, capace di accompagnare e amplificare le emozioni della storia con brani pop, ballate struggenti e musiche strumentali evocative.
Composta da una selezione di brani vocali e strumentali che spaziano tra pop, ballad e orchestrazioni cinematografiche, riuscendo a sottolineare perfettamente i momenti romantici, drammatici e nostalgici della serie. La musica gioca un ruolo fondamentale nell’accentuare il contrasto tra i due mondi dei protagonisti e nel trasmettere la profondità delle loro emozioni.
Ecco alcuni dei titoli più rappresentativi dell’OST:
"Flower" – Yoon Mi Rae: un brano intenso e delicato, che esprime la speranza e la resilienza dell’amore tra i protagonisti.
"Sunset" – Davichi : una ballata emozionante, perfetta per i momenti malinconici della serie.
"Here I Am Again" – Baek Ye Rin : canzone simbolo della nostalgia e del desiderio di ricongiungimento.
"But It’s Destiny" – 10cm: pezzo che riflette il tema del destino e degli incontri fortuiti.
"I Give You My Heart" – IU: uno dei brani più iconici, che accompagna le scene più romantiche e toccanti, diventando una vera e propria “signature song” della serie.
All of My Days" – Kim Sejeong: una ballata dolce e malinconica.
"Let Us Go" – Crush: un pezzo che trasmette il desiderio di libertà e di un futuro insieme.
Musiche strumentali: oltre ai brani vocali, la serie include numerose tracce strumentali che creano l’atmosfera perfetta per le scene ambientate sia in Corea del Nord che in Corea del Sud. Tra queste spiccano:
"Sigriswil": Tema orchestrale ricorrente che accompagna i momenti più epici e romantici e la sigla di apertura.
"The Hill of Yearning" : Melodia malinconica che sottolinea la nostalgia e la distanza tra i protagonisti.

L'opera non racconta solo una storia d’amore bensì la resilienza umana e la possibilità di trovare punti di incontro nonostante le divisioni. Il drama è riuscito a unire spettatori di tutto il mondo, diventando un fenomeno globale e contribuendo alla popolarità della Hallyu Wave.
La sua uscita durante la pandemia ha accentuato il suo ruolo di “comfort drama”, offrendo speranza e consolazione in un momento di incertezza collettiva.
"Crash Landing on You" è un capolavoro del K-drama che riesce a intrecciare una storia d’amore struggente con una riflessione profonda sulla storia e la società coreana. Grazie a una scrittura molto valida, interpretazioni molto solide e una narrazione ricca di emozioni, la serie lascia il segno e invita a riflettere sul valore della comprensione e della connessione umana, anche nei contesti più difficili.
Una master class di scrittura e di emozioni, capace di far ridere, piangere e sperare, ricordando che l’amore può nascere anche dai più imprevedibili “atterraggi di fortuna". ;- )

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Completed
Story of Kunning Palace
3 people found this review helpful
Apr 23, 2025
38 of 38 episodes seen
Completed 1
Overall 7.5
Story 8.0
Acting/Cast 7.5
Music 7.5
Rewatch Value 7.0

Novità interessanti nella costruzione dei personaggi

C-drama a sfondo storico, a tema revenge and redemption, adattamento drammatico di un popolare romanzo web harem femminile "Kun Ning" (坤宁) di Shi Jing (时镜), con una novità interessante: i lettori hanno votato per il partner della protagonista.
Inizio dicendo che per me è stato uno show DIFFICILE all'inizio. L'inizio di questo show è stato incredibilmente lento e la traduzione italiana non adattata mi ha fatto soffrire, rallentando ancor più la comprensione.
Questa storia esplora i nessi causali tra passato, presente e futuro, abbracciando l'idea che, se solo sapessimo ciò che sappiamo ora, potremmo tornare indietro e fare ciò che avremmo dovuto/potuto ma non abbiamo fatto.
Inizia con una Ning'er che è già un personaggio pienamente realizzato ma non ancora rivelato: un' imperatrice subdola e capricciosa, eccessivamente autoindulgente, che viveva una vita malvagia e corrotta.
Il tropo narrativo è quello tanto caro ai cinesi di ritorno nel passato per cambiare il proprio destino ma la proposizione è stata molto diversa rispetto a quanto siamo abituati a vedere nel senso che effettivamente molti eventi rimangono immutabili e ai protagonisti tocca affrontare le sfide in modo diverso.
E' proprio questo l'aspetto affascinante di questo spettacolo: se il destino non cambia muta tu stesso il modo di affrontarlo e muterà anche il modo di subirlo.
La Protagonista è una giovane donna a cui è stato tolto tutto per una vendetta inutile di una concubina che però è stata la sua unica figura di riferimento (da qui sentimenti ambivalenti), arriva nella capitale piena di rancore e carica di propositi di riscatto a qualsiasi costo, decide di prendersi tutto anche quello che non le era destinato come risarcimento di quanto le era stato tolto. Si accorge però alla fine dei giochi che non ne valeva la pena e che non aveva davvero ottenuto nulla se non l'odio di tutti, che non aveva risolto i suoi problemi interiori e aveva calpestato anche coloro che l'avevano protetta e amata.
Anche se gli obiettivi di Ning'er cambiano, la sua natura innata rimane la stessa. Il passato è raccontato in flashback, poco prima che il momento si ripeta nel presente. Questo funziona per quanto riguarda i punti più dettagliati della trama, ma diluisce le storie dei personaggi e delle relazioni. Quindi, sebbene Bai Lu svolga il suo ruolo nel complesso, la narrazione frammentaria dei retroscena non cattura la profondità del rimpianto di Ning'er né le sfumature delle sue relazioni con alcuni dei personaggi principali.
Ha però la possibilità di rimediare, ed è bellissimo il modo in cui prende a cuore le sorti dei suoi sostenitori, soprattutto il suo migliore amico.
Altro elemento di novità è rappresentato dal ML, interpretato da Zhang Ling He, il suo personaggio : Xie Wei ,ci ho messo un po' per farmelo piacere ma quando l'ho compreso l'ho apprezzato più di chiunque altro, protagonista inclusa. E' un elemento di novità perché normalmente gli eruditi ma anche i protagonisti sono personaggi chiari, puri, corretti e moralmente integri. Qui il personaggio ha un indubbio spessore etico ma anche una grande complessità interiore e un temperamento collerico, aggressivo, a tratti violento. E' più un personaggio "latino" che un cinese da drama storico.
Però, sempre a differenza dei classici protagonisti cinesi, prenderà scelte estreme a tutela della donna che ama, a suo discapito, saprà prendere l'iniziativa sotto ogni punto di vista, dimostrandosi machiavellico e con infinite soluzioni. Un uomo intelligente sebbene eccentrico e fuori controllo.

La storia è molto interessante, la narrazione è ben orchestrata, nonostante un ritmo lento iniziale, mantiene alta la suspense e l’interesse dello spettatore attraverso colpi di scena e momenti emotivamente coinvolgenti.
Aiuta tantissimo il montaggio, molto ben studiato: alle scelte diverse nei percorsi di vita dei protagonisti vengono accostate scene , tramite flashback , compiute nella versione precedente che si vuole cambiare. Questo accostamento è un elemento di novità molto interessante.
Le scenografie sono molto buone, catturando l’opulenza e la grandiosità del palazzo imperiale, mentre la colonna sonora contribuisce a rafforzare l’atmosfera storica e a conferire intensità della serie.

Cosa non ho apprezzato: la protagonista principale, è intraprendente, intelligente, fiera e forte però sentimentalmente molto indecisa e tentennante (nonostante le sue ragione siano anche dettate da un malinteso che ha avuto con Xie Wei nella sua prima vita, legato al dono di un pugnale).
La costruzione del rapporto finale, quello definitivo, è stata relegata agli episodi finali ( mi riferisco davvero agli ultimi 3 episodi su 38 totali, nonostante il ML palesi il suo interesse quasi morboso nel 32°ep.) e fino al 38esimo, Ning'er sarà tentennante, procedendo a tentoni con slanci in avanti e passi indietro il giorno seguente.
La narrazione è carente nell'arco narrativo di Zhang Zhe. Per me, è la storia più cruciale dell'intera serie.
Ning'er era una persona egoista, così commossa da diventare altruista nei suoi confronti. Le loro emozioni erano così potenti che li hanno spinti entrambi fuori da loro stessi, verso un esito reciprocamente distruttivo. Purtroppo, a differenza del romanzo, ho letto, la loro relazione di riadattamento è superficiale e sfiora appena la superficie dell'affinità incompiuta tra loro. È un peccato che, invece di attenersi al romanzo, che meglio sviluppa questo arco narrativo, abbiano sprecato un sacco di tempo con le noiose e banali buffonate della perfida Consorte Shu. Il lato empatico di Xie Wei, presente nel romanzo, non è stato qui adeguatamente reso.
Tuttavia, nonostante la storia d'amore decolli alla fine, una comprensione reciproca si sviluppa gradualmente tra loro e la situazione diventa davvero bollente e passionale. Quando succede, la loro audace alchimia esplode in un modo che stabilisce un nuovo standard per le scene di intimità fisica in futuro.

L'inizio non è stato dei migliori, ho faticato per entrare nella storia, il ritmo è lento e risulta confusivo ricostruire la storia per la quantità dei personaggi proposti e continui flashback.
La recitazione dei personaggi è stata discontinua: Zhang ling he ha faticato per entrare nel personaggio, inizialmente l'ho trovato "legnoso" e innaturale, per rendere il dissidio interiore la sua espressività era troppo viziata da continue smorfie antiestetiche e innaturali, rendendolo poco convincente.
La protagonista , Bai Lu, molto intensa e convincente in alcune scene ma terribile in altre, la sua recitazione nel complesso per il ruolo da protagonista, è quella che mi ha convinto meno. Non cambia con gli episodi, mentre invece il ML, inizia a essere più naturale e convincente intorno al 26° (per me ha faticato ad entrare nel personaggio ma una volta entrato è stato intenso e performante).
Interessante che questo percorso di "risintonizzazione" del ML, finisca per rubare la scena alla "grande Bailu" e sia stato reso anche visivamente, iniziando a spogliarlo di quel trucco da vampiro ( smokey eye sui toni del rosso, cherry lip e pelle di porcellana ) per connotarlo con un maquillage più naturale.
Una coppia interessante che avrebbe dovuto trovare più spazio sulla scena è quella composta da Fang Yin e il Signor Lyu :c'era qualcosa nel suo desiderio di toglierle quel peso dalle spalle e condividere insieme i pesi della vita che l' ho trovato intrigante. Se gli autori ci avessero dato l'opportunità di vedere sbocciare questo rapporto, mostrandoci come si sarebbero potuti innamorare l'uno dell'altra e sarebbe stato interessante. Volevo vedere dove sarebbe andata a finire ma così non è stato.

Il tallone d'Achille di questo lavoro è la regia: mi è stato fatto notare da un'amica del settore (art director) l'abuso dell'effetto Bokeh e un abuso del grandangolo nei primi piani, o la desaturazione eccessiva dei colori.
"L’effetto desaturato cercava di mettere un pezza e stabilizzare la luce che non erano riusciti a controllare durante le riprese, 3 troupe di riprese non sono riuscite a coordinarsi sulla luce e per omogenizzare il colore e sono stati costretti a correggere in post desaturando.
L’evoluzione dei colori degli abiti segue l’evolvere della storia e l’animo dei personaggi.
C'è stato il solito problema con il tempo atmosferico, dato che cambia da pioggia a sole estivo nell’arco di pochi minuti e poca distanza. L’effetto bokeh (per coprire la scenografia forse non troppo meticolosa) rende le immagini fané e va in contrasto con la desaturazione (tipica dei moderni e dei luoghi freddi o asettici), creando caos e disturbo".
Personalmente ho trovato interessanti alcune inquadrature in certi momenti che davano suggerimenti sui personaggi e sulla loro natura, arricchendo visivamente la narrazione.
Ho trovato nauseanti, per fortuna sono poche, le inquadrature dal basso e gli aloni chiari sul volto dei personaggi e ai margini della scena nelle scene di avvicinamento sentimentale.
I combattimenti sono spesso montati con la velocità a 1,5x per movimentare le scene d'azione ma l'eccesso di velocità e i colpi degli attori girati in aria mentre sospesi su un filo arrivano orizzontalmente mi son sembrati più errori che effetti scenici di pregio visivo. E dire che due di questi registi hanno girato lavori di pregio come Blossoms in adversity o Moonlight mystique, Starry Love, Blue Whisper e the Long Ballad


La narrazione mi ha lasciato vagamente insoddisfatta: come se avessi visto solo la versione riassuntiva di una storia che aveva molta più profondità, sfumature e sostanza di quanto il drama riuscisse a trasmettere.
Non hanno compreso quali archi narrativi avrebbero dovuto avere più peso e la regia ha una sfortunata propensione per luci troppo accese e uno stile di ripresa un po' disordinato. I valori di produzione sono, nella migliore delle ipotesi, mediocri. Questa è una storia che aveva così tanto potenziale che meritava di essere nelle mani registi migliori e di un budget più consistente (forse tutto speso per assoldare Bailu & company). Attori con più esperienza non avrebbero guastato nonostante Zhang Ling He si dimostri un buon interprete con ampi margini di miglioramento. Wang Xing Hue si dimostra sul pezzo e affidabile, come sempre, Liu Xie Ning a me che l'ho seguita in vari lavori, è piaciuta più di Bailu, meriterebbe senz'altro un'occasione da protagonista.
In conclusione "Story of the Kunning Palace" è una serie consigliata a chi ama i drammi a sfondo storico con una storia oscura e avvincente di intrighi, tradimenti, vendetta e redenzione, con personaggi sfaccettati e una trama avvincente ma sarebbe stata meglio con recitazioni più solide e meno discontinue e una regia più curata,

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Completed
Light Shop
3 people found this review helpful
Apr 14, 2025
8 of 8 episodes seen
Completed 1
Overall 7.5
Story 8.0
Acting/Cast 7.5
Music 6.0
Rewatch Value 5.0

Un horror soprannaturale che non fa paura

"Light Shop" è un lavoro che unisce intrighi soprannaturali a storie personali di amore, perdita e redenzione. Questa serie illustra in modo non lineare le vite di personaggi intrappolati tra la vita e la morte, tutti collegati da un misterioso negozio di luci.
Con il suo lento sviluppo dei personaggi, tensione ambivalente e la toccante esplorazione della condizione umana, questa serie rientra nel sottogenere del thriller psicologico.
Trama e narrazione: Il concetto di "Light Shop" è apparentemente semplice ma complesso al tempo stesso. In sostanza, è una storia di persone interconnesse, unite da un tragico incidente, alcuni intrattenevano una relazione (sentimentale o genitoriale) , e ogni personaggio è alle prese con il proprio passato, i propri rimpianti e i propri desideri insoddisfatti rimanendo bloccata nel limbo, genialmente rappresentato da un vicolo.
Quella che inizia come un'atmosfera inquietante e horror si trasforma gradualmente in un'esplorazione di sentimenti, trascorsi e seconde possibilità. Light Shop stesso funge da metaforico crocevia dove le anime si incontrano e interagiscono, scoprendo non solo la verità sulle proprie vite, ma anche il modo in cui i loro destini si intrecciano.
La narrazione è ricca di sfumature, passando senza soluzione di continuità tra diversi archi narrativi di personaggi che inizialmente sembrano slegati. Tuttavia, man mano che la narrazione si dipana, lo spettatore inizia a vedere come queste vite disparate si intersecano, il tutto conducendo a un climax straziante ma al tempo stesso redentivo. Ogni episodio crea tensione, rivelando gradualmente gli strati del tragico passato di ciascun personaggio e i complessi percorsi emotivi che affronta. Il ritmo è ben bilanciato, garantendo che la storia, pur avendo i suoi momenti emozionanti, non risulti mai affrettata o pesante.

Sviluppo dei personaggi:

il punto di forza di "Light Shop" risiede nel suo cast di personaggi profondamente umani, ognuno dei quali apporta una prospettiva unica alla storia. Da Jeong Won-yeong, il misterioso e compassionevole guardiano dell'aldilà, a Lee Ji-young, una donna il cui amore per il suo defunto fidanzato trascende la morte, ogni personaggio è profondamente stratificato, con il proprio bagaglio emotivo e i propri desideri. I loro archi narrativi sono profondamente intrecciati, creando un'intricata rete di relazioni che esplora i temi del sacrificio, della memoria e del dolore dell'amore inespresso.
Particolarmente avvincente è la tragica storia di Kim Hyun-min e Lee Ji-young. Il loro amore trascende i confini della vita e della morte, con la determinazione di Lee Ji-young di salvare Kim Hyun-min, persino dopo la sua morte, a dimostrazione di quanto il cuore umano sia disposto a spingersi per amore. La profondità emotiva di questi personaggi è straziante e la loro storia d'amore irrisolta lascerà senza dubbio gli spettatori con la voglia di strappare un fazzoletto.
La trasformazione di Yang Seong-sik, un detective che si trasforma in un mietitore, aggiunge un ulteriore livello di complessità alla storia. Il suo percorso dallo scetticismo all'accettazione del suo nuovo ruolo e al suo successivo coinvolgimento nella guida delle anime attraverso l'aldilà è al tempo stesso tragico e edificante.

Temi e simbolismo:

"Light Shop" è ricco di temi legati alla memoria, al destino e alla sottile linea di confine tra vita e morte. Il concetto di luce come guida, sia letterale che figurata, è centrale nella serie, qui è associato anche all'energia elettrica che permette a queste lampade di illuminarsi, questo topic non è davvero nulla di nuovo o originale , basti pensare al Frankestein di Shelley , uno dei primi esempi di come l'energia elettrica sia associata alla vita e alla morte, ( Il dottor Frankenstein utilizza l'energia elettrica per dare vita al suo mostro);inoltre, in molti film horror, l'elettricità è associata a eventi paranormali o all'aldilà. L'elettricità è spesso usata come metafora per rappresentare la vita e la morte. Ad esempio, il "colpo di vita" che riporta in vita un personaggio dopo la morte, o l'idea che un'intensa scarica elettrica possa portare alla morte.
Nelle sedute spiritiche a volte l'elettricità è associata a fenomeni paranormali, dove eventi elettrici possono segnalare la presenza di spiriti o entità sovrannaturali, suggerendo un legame tra la vita, la morte e il mondo spirituale. Questi elementi dimostrano come l'energia elettrica possa essere vista come un simbolo potente e ambivalente, capace di evocare sia la creazione che la distruzione, la vita e la morte. Il negozio di luci stesso simboleggia la natura fragile della vita, offrendo conforto, guida e, a volte, una seconda possibilità.
Anche il tema dei cattivi che sembrano spaventosi ma in verità sono creature sofferenti che hanno subito un trauma non è nulla di veramente nuovo . Basti pensare a The others . Inoltre qui alcuni personaggi , e sono coloro che sono deceduti, si mostrano in modo scioccante e pauroso, la decisione di caratterizzarli in certi modi è presa in prestito da altri lavori di successo (Babadook per le unghie, Slender man per l'altezza vertiginosa di un personaggio, The Ring per alcune soluzioni di ripresa). L'aspetto che però ho apprezzato e mi è sembrato geniale è che queste trasformazioni non sono casuali ma hanno tutte un significato. Chi era sordo adesso può parlare e comunicare, chi ha avuto il cuore spezzato perde continuamente sangue e si spezza in mille pezzi , l'amata lo ricuce, chi si vergognava della propria sessualità e si nascondeva ora è visibilmente spaventoso raggiungendo altezze da capogiro.

Scenografia: La fotografia di "Light Shop" è sbalorditiva, con inquadrature splendidamente composte che enfatizzano l'atmosfera di ogni scena. L'illuminazione, ovviamente, gioca un ruolo fondamentale nel creare l'atmosfera: che si tratti del tenue chiarore di una lampadina o della strada buia e inquietante in cui vagano i personaggi, l'uso di luci e ombre aggiunge una dimensione inquietante ma confortante alla storia. Lo stile visivo della serie ne esalta la profondità emotiva, rendendo ogni momento denso e d'impatto. C'è l'utilizzo di molte scene in bianco e nero per sottolineare una dimensione emotiva e interiore ma anche l'uscita dal limbo.
La luce gioca un ruolo fondamentale nel creare l'atmosfera emotiva: si passa da toni caldi e luminosi, che evocano felicità e speranza, a luci più fredde e ombrose, che riflettono conflitti interni e tensioni.

Recitazione: la performance complessiva è molto buona, non ottimale, per quasi tutti gli attori. Alcuni hanno avuto davvero poco spazio per mostrare di più. Salva tutto Ju Ji-hoon, enigmatico , carismatico ma intenso, disperato, credibile e incredibile quando c'è bisogno di spingere e mostrare disperazione, lo fa risultando convincente e assolutamente "sul pezzo". Voto 9 solo alla sua interpretazione che è purtroppo un atollo (un discorso isolato) nel mare dell interpretazioni recitative altrui che a confronto sembrano deboli.

Conclusione: Nonostante ci siano molte idee che per chi non ha seguito thriller o horror possono sembrare geniali e illuminanti, alcuni lo sono davvero non è un lavoro che mi ha colpito se non per la cura con cui è stato realizzato e la regia moderna, uno stile di ripresa e un utilizzo del colore molto calzante e interessante.
Emotivamente non mi sono sentita coinvolta più di tanto e a parte un paio di scene non mi ha smosso o reso inquieta per nulla. I primi episodi li ho trovati noiosi, fortunamente dopo il quarto il lavoro inizia a prendere una piega più emotiva e intima e ho seguito con interesse ma non è un lavoro che personalmente rivedrei.
Le vite di tutti potevano trovare più spazio e certi dettagli impressionisti ( lacrime di sangue che sgorgano improvvisamente da ogni orifizio, copiato da Llorona e da varie edizioni di esorcista, l'ago che cuce , lo stile alla Samara della donna sorda)li ho trovati mal realizzati, scopiazzati e bizzarri.
La recitazione del tanatoprattore e della infermiera ( Strongwoman Do Bong-soon) incerte, poco sentite e stentate, hanno penalizzato ancor più un lavoro non troppo solido.

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